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Autore: Gilda Directioner    17/12/2013    13 recensioni
TRATTA DA UNA VERA STORIA, MA CON SOLO IL CAMBIO DI PERSONAGGI
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Esmea era una ragazza che non parlava con nessuno. Amava il silenzio.
Erano ormai quattro anni che non diceva una parola, nessuna, neanche un verso. Nulla.
Stava seduta sul letto a pensare a cosa sarebbe successo quando, per la diciasettesima volta in due anni, sarebbe andata in un istituto nuovo.
La madre la credeva ormai muta, come il resto ella famiglia, amici e conoscenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dodicesimo



Pov Narratore
Esmea apre piano gli occhi e sorride alla vista del biondo avanti a se che dorme beatamente. Allunga una mano e gli accarezza una guancia ricevendo in risposta un suo movimento seguito da un mugolio. 
La ragazza sorride quando nota gli occhi di lui aprirsi e far mostrare gli occhi che tanto amava.
Ad entrambi il viso viene contornato da un dolce sorriso. "Buon giorno" dice Niall. La ragazza si limita ad alzare la mano in segno di saluto. Gesto che Niall vede ripetere da troppo tempo e sembra stanco di non ricevere una sua risposta detta a voce.
Niall si alza dal letto e cammina fino al bagno dove si lava il corpo. Dieci minuti ne esce pulito e profumato. 
 
Pov Esmea
Entriamo, io e Niall, nel cancello mano nella mano. Molte persone ci fissano ma non importa. Sono sicura che hanno da commentare sulle nostre mani.
Raggiungiamo il gruppo di Niall, che si trova non molto distante. Stanno fumando, e a me da fastidio che lo facciono alla loro piccola età. 
In questo momento mi sento tanto popolare a camminare con Niall per tutta la scuola, con sotto fondo una canzoni di Cody Simpson -il mio cantante preferito.
Senza accorgermene sorrido. "Ciao" salutano tutti me e Niall. "Ciao" saluta Niall.
"Mhh, le vostre mani dicono tutto" commenta Louis. "Non stiamo insieme" conferma Niall. Io annuisco. "Ti crediamo" dice ironico Liam. Tutti scoppiano in un piccolo risolino. Il chè mi da abbastanza su i nervi. "Andiamo in classe" dice Niall trascinandomi. 
Alla prima ora abbiamo inglese con Mrs. Beandrid. E' una brava donna, fa molto per noi. Ha sui quarant'anni, snella e capelli rossi, tutto contornato da occhi neri. Insomma, una bella donna ancora sigle. Entriamo in classe e altri paia ddi occhi caduto su di noi per poi scivolare sulle nostre mani. E alla fine gli compalgono quei sorrisi fastidiosi. 
Senza dar retta a nessuno io e il biondo ci sediamo ai nostri banchi. 
 
"Allora voi che fate? Non venite?" ci chiede Zayn . "No. Abbiamo deciso" risponde Niall convinto. I ragazzi questo sabato hanno deciso di andare per tre giorni i montagna, ma io non voglio andarci. E Niall, gentilmente, si è offerto per farmi compagnia. Pur avendo insistito a farlo andare, Niall non ha ceduto.
"Bhe, varrà per la prossima" dice Liam sorridendo. "In fondo volete un pò di privacy. Tutti i fidanzati ne hanno diritto" aggiunge. "Non incominciare" dice Niall. Il ragazzo alza le mani in segno di difesa.
 
Cominciamo a camminare spediti verso casa. Niall mi accompagna a casa e poi se e va, la mamma lo aspettava per pranzo.
Entro in casa, appoggio lo zaino in per terra. Vado in cucina, vedo mamma con un uomo. Stanno parlando.
 
Pov Narratore
Esmea osserva l'uomo che , poco prima che venisse, conversava vivamente con sua madre. Forse stavano discutendo su qualcosa, questo era il pensiero della ragazza.
"Tesoro" saluta la madre. La ragazza fissa l'uomo. "Tesoro, lui è il dottore McAdeet. Uno psicologo" spiega la mamma. La ragazza fa una faccia strana e preoccupata. "Tesoro, l'ho chiamato per te" dice la mamma. "Vedi, stanotte tua mamma, mentre dormiva, ha sentito delle voci... Eri tu. Che parlavi nel sonno" spiega lo psicologo. "Continuavi a ripetere "ti amo"" dice la mamma. Esmea corre nella sua camera. 'Cosa? Non può essere' continuava a ripetersi. Mette le mani nei capelli e li tira leggermente facendo uno stridulo verso. Comincia a piangere senza motivo. Forse era perchè, solo dormendo, aveva avuto di dire a Niall che lo amava. E ci soffriva.
"Credo che ora non voglia sentirmi..." dice l'uomo al piano di sotto. "Lei mi assicura che è una cosa normale?" chiede la donna. "Si. Esmea non parla da troppo tempo e vuole farlo ora" spiega.
 
L'uomo dopo aver spiegato e rassicurato la mamma di Esmea se ne torna a casa.
 
Stesa sul letto pensava, a come sarebbe stata la sua voce. Se era dolce, stridula, vociabbile o magari... normale. Ormai aveva dimenticato il vero motivo per cui non parlava.
Sarebbe iniziato un nuovo capitolo per  Esmea, un capitolo pieno di urli, di "Ti amo", di sofferenze, di promesse e tanti segreti. Un capitolo migliore della sua vita. Quello desiderato da tutti, e anche da voi lettori.



 








 

Come state?
Io bene. Allora, sono passata per  ringraziarvi 
64 recensioni
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10 ricordate
39 seguiti
GRAZIE
VI AMO VI AMI VIA AMO

Vorrei ringraziare

lunetta96xxfedeloveralucadirectioner4everterydirectionerJosie0001... ma sopratutto miky_98.
Grazie per recensire sempre. E per le fantastiche parole, vi adoro.

Allora, so di dire una cosa assurda ma, a 8 recensioni continuo.
Vi do un pezzo dei prossimi capitoli:


 
Il ragazzo non credeva che la voce che aveva appena sentito era la sua. Era meraviliato, e si notava dalla sua espressione.
Dentro di se, dopo aver udito quella voce, tante emozione dìsi facevano sentire. Emozioni nuove.
Gli piacevano, tanto anche.
Gli sorrise, uno di quelli che ti scappano e sono al 100% sinceri.
La ragazza prese di nuovo parole, il che fece sorridere Niall.
"***..."



 
Aspetto le 8 recensioni per il continuo. Baci, e grazie di cuore.
 
 
  
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