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Autore: bjsdarkside    17/12/2013    1 recensioni
ed eccoli lì, in quel mondo a cui non appartengono, in un posto che non riescono a chiamare casa, l' unica salvezza? l' amore e la cosa che sanno fare meglio: la musica!
... non è l' apparenza quella che conta, ne la famiglia da cui vieni, ne i voti che prendi, conti solo tu! tu e la passione che metti nel fare le cose: questa è l' unica strada per il successo...
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spero apprezziate il mio modesto lavoro, più che altro serve a mettermi in gioco e a tenermi in allenamento con la scrittura, qualsiasi opinione, critica o giudizio è ben accetta!
Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool, Whatsername
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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WHATSERNAME
Non so per quale motivo il ragazzo che ora mi sta di fianco mi ha salvata dalla mia grande umiliazione pubblica. Mi sentivo come un nobile davanti alla ghigliottina durante la Rivoluzione Francese. Mah… il gesto di questo tipo buffo è il mio chiodo fisso… perché l’ ha fatto?
In quest’ aula svuotata entrano anche Billie e Mike. Sono palesemente preoccupati, non credevo di poter ricevere così tante attenzioni da persone che conosco si e no da qualche mese, minuto per l’ eroe misterioso.
“chi cazzo sei tu?” oh, merda… non mi pare che Billie stia prendendo bene i soccorsi del mio amico.. aspetta! Perché l’ ho chiamato amico?
“salve! Io sono l’ eroe misterioso che ti ha salvato la ragazza, è la tua ragazza, no? Ma puoi anche chiamarmi Trè!”
“Che intuizione geniale! Comunque grazie Trè” risponde Billie calcando molto il nome del ragazzo
“Bene, ora io vado un attimo a riempirmi la panza, ne ho bisogno! Torno fra poco!” e si passa da atti eroici a snobbarmi per il pranzo schifoso della mensa… non importa, sapevo che tutti questi riguardi verso di me sarebbero terminati presto
La massa ballonzolante e stranamente pacifica di quel tipo, anzi mi correggo, di Trè se ne va via molto tranquillamente mentre Billie avanza verso di me con Mike al suo seguito.
“Ehi, tesoro! Senti, mi dispiace per non essere intervenuto… io gli avrei fatto il culo a quello, ma non stavo ascoltando, credimi!”
“Immaginavo… so che quando sei nei luoghi pubblici te ne vai nel tuo mondo, anche io lo faccio spesso”
“Già…”
“Billie, non mi sento bene… penso di andare a casa. Grazie comunque”
Non ho molta voglia di parlare… fino a qualche minuto fa volevo solo stare un po’ con lui, ma ora penso di non averne più bisogno.
D’ altro canto mi sono abituata a sbrigare da sola questo genere di situazioni.
Vedo il suo sguardo dispiaciuto, quello che ha detto è vero ed io lo so, non ho dubitato di lui, ma quando mi sento distrutta preferisco fare la conta dei danni nella mia camera, in un altro universo più roseo e protettivo.
Sento però ancora il bisogno di un abbraccio. Il suo. Con tutta la grazia che ho in corpo lo stringo delicatamente a me, il suo odore penetra nelle mie narici e mi dona conforto. Il suo profumo mi fa sentire amata, come un bambino fra le braccia della sua mamma. Mi accarezza i capelli e mi lascia scivolare via.
Sono schifosamente stronza, l’ ho lasciato solo, ancora.
Raccatto i miei libri scarabocchiati e li infilo nel mio zaino logoro, colmo di scritte, in memoria delle guerre vinte e perse, di tutte le mie tappe evolutive nel mio essere. Sembra strano, ma disegnare e scrivere in modo artistico sullo zaino mi aiuta a fare ordine nella testa.
Scrivo e firmo un falso permesso di uscita fuori orario e mi butto nella strada grigia e viscida. Le strade mi fanno venire in mente i serpenti. Non so per quale motivo, forse da piccola ho avuto un brutto incontro con questi rettili in strada. Bah!
Accendo il walkman ed inserisco una cassettina a caso presa da una tasca dello zaino. Ho la buona abitudine di essere fornita di una grande quantità di musica in ogni occasione.
La mia scelta fortunata è stata Hot Space dei Queen. Sono particolarmente affezionata a questo album, da quando l’ ho regalato alla mia vecchia migliore amica Hel. Lei si è trasferita e questo è stato il mio regalo d’ addio.
 Il disco mi piace anche perché è stato uno dei più criticati del gruppo poichè comportava un cambiamento: il gruppo aveva introdotto sonorità elettroniche non molto gradite ai vecchi fans. Anche a me è successa più o meno la stessa cosa… avevo molti amici, anche se non veri… io ero solo la sostituta quando qualcuno non poteva uscire. Un giorno non mi aspettarono fuori da scuola per l’ ennesima volta e, dopo una grande corsa riuscii a raggiungere una di loro, dopo averle chiesto il perché del mio abbandono mi guardò scocciata e con voce monocorde mi disse che non piacevo a nessuno, che tutti mi lasciavano perché ero insignificante e che ci si divertiva di più senza di me come palla al piede. I giorni dopo lei e gli altri mi aspettarono per andare a scuola ma io me uscii di casa prima e fortunatamente mio papà mi coprì. La settimana dopo ero parecchio cambiata, mi ero decisa a non farmi mettere più i piedi in testa così tornai da loro e urlai contro ai quegli schifosi tutto ciò che ero arrivata a concludere sulle amicizie di merda che avevo. Mi dissero che mi preferivano come ero prima e me ne andrai molto teatralmente con un bel dito al vento rivolto verso di loro. L’ unica amica che mi era rimasta era Jenn  che poi imparai a conoscere meglio e ad apprezzare.
Quindi sia io che l’ album siamo stati oggetto di un rifiuto di massa. Io doppiamente, con l’ accaduto di oggi.
La melodia di Under Pressure mi rincuora, devo ammettere che è una delle mie canzoni preferite e che le voci di David Bowie e Freddie Mercury si sposano molto bene.
Dopo un lungo vagare mi ritrovo nella catapecchia di Billie e credo che starò qui ad aspettare il suo ritorno.
 
   
 
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