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Autore: principessa1793    17/12/2013    4 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Michel]
Non so cosa mi sia preso e so che mi prenderò un altro schiaffo,ma non potevo fare altro. Lei insisteva con la storia di Betty e le ho solo detto la verità. Poi la situazione è precipitata e ci siamo trovati sulla scrivania. Non abbiamo neanche chiuso a chiave la porta! Non so neanche cosa mi sia successo,ma i vestiti sono volati sul pavimento e quella scrivania mi è sembrata il posto più comodo del mondo. Non credevo fosse capace di una tale passione e soprattutto che lo volesse quanto me! Ho sentito che anche lei era coinvolta come e più di me. Per la prima volta l’ho sentita mia. È stato come se non aspettasse altro che essere amata,come se quello che stava accadendo tra noi fosse la cosa più naturale del mondo. Non mi è mai capitato di andare a letto con una donna che conosco da meno di una settimana. Mi stacco da lei,che mi guarda sconvolta come se non credesse a ciò che è successo. Si alza e si veste senza dirmi una parola,tornando ad essere la donna fredda che ho conosciuto qualche giorno fa e per la quale ho perso completamente la testa. Non ho il coraggio di parlarle perché temo la sua reazione,temo mi schiaffeggi e che denunci l’accaduto a Betty,anche se non mi sembrava tanto dispiaciuta di quello che è accaduto poco fa!
“S- senti Marcella,noi dobbiamo parlare!” le dico.
“No … non mi sembra il momento e poi voglio andare a casa!” mi dice.
“E se ti accompagnassi?” le chiedo.
“Ho la mia auto e poi non mi sembra il caso.” Mi dice.
“Senti Marcella non puoi liquidare la faccenda così:noi due abbiamo fatto l’amore e tu non puoi trattare tutto come una pratica che non ti interessa!” le dico.
“Tu non puoi capire!” mi dice.
Mi guarda,poi apre la porta e va via. Vorrei sapere cosa accadrà e cos’ha provato,ma so che fra di noi si è complicato tutto di nuovo e che questo colpo di testa mi costerà molto.
 
[Betty]
Usciamo in corridoio con Nicola e Asia,che si sono convinti a venire a cena con noi. Vedo Marcella camminare pensierosa verso l’ascensore e salirvi senza chiedere a noi se vogliamo un passaggio e senza salutarci.
“Sembrava Alice nel paese delle meraviglie” commenta Armando.
“Casomai la regina che tagliava tutte le teste!” ribatte Nicola.
Escono dall’ufficio di Mario,lui e Sandra.
“E dove si dirige questa bella comitiva?” chiede Mario.
“Calderon,andiamo a festeggiare il consiglio,volete unirvi a noi?” chiede Armando.
“Beh magari! C’è solo il consiglio da festeggiare?” chiede Mario.
“No! Forse sta per arrivare un nuovo Mendoza o una nuova Mendoza!” dico.
“E bravi! Naturalmente noi ci candidiamo come padrini” dice Sandra.
“Avevo pensato anche io a voi” dice Armando.
“E naturalmente voi battezzerete il piccolo Calderon” dice Mario.
“Ecco lo sapevo che c’era la fregatura!” ironizza Armando,suscitando le risate di tutti. Squilla il telefono della presidenza.
“Amore,dai chi ti vuole chiamerà domani!” mi dice Armando.
“L’ultima telefonata e poi usciamo!” dico.
Vengono con me in presidenza e prendo il telefono per vedere chi è lo scocciatore che chiama a quest’ora.
“Pronto” dico.
“ Investimenti B. A. N. , le dice niente?” dice una voce identificata come quella di Daniele Valencia.
“Se lei mi dice chi è sarei molto contenta!” dico.
“Daniele Valencia. Comunque l’azienda che ho citato è intestata niente poco di meno che al suo caro amico Nicola Mora e al suo adorato papà!” mi dice. Guardo i presenti sbalordita.
“E allora?  Nicola può avere una doppia attività,il contratto non prevede che i dirigenti siano legati a doppio filo qui! E mio padre non ha niente a che vedere con l’Ecomoda quindi non vedo perché lei debba interessarsi di ciò che fa. E poi posso sapere chi le ha detto di quest’azienda?” chiedo.
“Diciamo che da quando lei,suo marito e Mario faceste quello scherzetto 10 anni fa,sono molto interessato al bollettino della camera di commercio! Giusto per sapere in tempo della nascita di un’eventuale azienda che ipoteca la mia! Spero per voi che questa volta non c’entrate niente perché per il dottor Mendoza non è una novità usare dei prestanome e in questo caso si tratta del vostro amico e del suo paparino!” dice.
“Beh se Nicola ha fondato un’azienda ha fatto bene visto che lui qui non ha quote e deve assicurarsi qualcosa per il futuro! E neanche mio padre ha quote e deve pensare al suo futuro!” dico.
“Per il futuro con la nuova stilista scommetto! Comunque volevo solo avvisarvi di non fare scherzi come l’altra volta altrimenti vi denuncio!E suo padre passerà gli ultimi anni di vita che gli restano in un’umida cella!” dice Daniele. Chiudo la chiamata.
 
[Nicola]
Betty è svenuta e stiamo tutti cercando di rianimarla. Sta riaprendo gli occhi! Deve essere per la gravidanza,anche se la telefonata di prima deve averla turbata!
“Amore mio,come stai?” le chiede Armando.
“Bene,ma c’è un problema: Daniele Valencia ha saputo dell’azienda di Nicola e mio padre e minaccia di denunciarci se scopre che c’è del capitale anche nostro!” dice Betty.
“Non può farlo e poi né tu,né tuo padre né Nicola siete azionisti qui e potete investire il vostro capitale in un’altra azienda!” dice Armando.
“Scusate,ma vorrei capire anch’io. Voi avete fondato un’azienda come Terramoda?” chiede Mario.
“Si,Calderon,ma parla piano! È per comprare le azioni dei Valencia e non perdere il controllo dell’azienda.” Dice Armando.
“Quindi non è per coprire i debiti dell’azienda!” dice Mario.
“Abbiamo truccato il bilancio per aggravare la situazione e impedire ai Valencia di vendere!” dice Betty.
“Non ci posso credere! Comunque io non posso investire perché Valencia lo scoprirebbe e finirebbe tutto,ma vi appoggio e questa cosa resterà fra noi!” dice Mario.
“Ma noi non avevamo in mente una cena?” dico.
 
[Marcella]
Entro in casa e chiudo a chiave la porta. Lancio la borsa sul divano,poso le chiavi nel centrotavola sul tavolino e appendo il soprabito sull’attaccapanni. Guardo il display del mio telefonino e ci sono 50 chiamate di Michel. Spengo il cellulare e mi stendo sul divano. Oggi è stata una giornata terribile e ho fatto una cosa che non avevo mai fatto in vita mia:ho fatto l’amore in ufficio con un collega e non so come uscirne. Ho paura di quello che accadrà! Ho paura di ciò che ho provato quando abbiamo fatto l’amore. È stato tutto così intenso e così surreale che mi è sembrato solo il frutto della mia immaginazione. Ma cosa provo per Michel?Perché ho fatto l’amore con un uomo che conosco solo da qualche giorno? Sono queste le domande a cui non trovo risposta e che mi tormentando da quando ci siamo baciati per la prima volta. Vorrei dormire e svegliarmi quando sarà tutto risolto e potrò andare via per sempre senza affrontare Michel,Betty,Armando e tutto quello che succede ogni giorno. Perché Michel merita una spiegazione dopo quello che è successo oggi e anche io merito una spiegazione per quello che ho fatto. Non so cosa mi sia successo,ma ho sentito uno slancio verso di lui. Mi sono abbandonata alle sue mani calde,mi sono persa nei suoi occhi azzurri e ho fatto sì che lui mi possedesse su quella squallida scrivania,nell’ufficio che condividiamo ogni giorno e che è stata la prima cosa ad accomunarci. Voglio prendermi una settimana di ferie e forse è il caso che le mie ferie inizino da domani. Compongo il numero di cellulare di Betty. Uno squillo,due squilli …
“Pronto” mi dice la sua voce. È in un luogo affollato perché si sentono voci di sottofondo.
“Sono Marcella Valencia,mi dispiace per l’ora! L’ho disturbata?” chiedo.
“ No,se dopo la scenate fatte nella giornata di oggi, non ha potuto aspettare fino a domattina vuol dire che era qualcosa di urgente quindi mi dica!” mi risponde.
“Ho pensato che di mattina sarà impegnata con i suoi figli e ho preferito parlarle adesso.” Le dico.
“Ha dedotto bene,comunque mi dica!” risponde.
“Sono molto stressata e vorrei una settimana di ferie,anzi due! Forse non è il momento migliore,ma ne ho bisogno!” le dico.
“Ha chiesto a Michel se può occuparsi di tutto lui?” mi chiede. Penso a quello che è successo tra noi due e quasi mi manca il respiro.
“No,preferirei che gli parlasse lei!” le dico.
“Va bene,allora si prenda tutto il tempo che vuole,ma entro due mesi deve essere in azienda per la prossima collezione! Può anche assentarsi tutto e due i mesi se pensa che le potrà giovare!” mi dice.
“Allora tornerò fra due mesi e ne approfitterò per sistemare le cose a New York e a controllare il punto vendita di Miami!”  le dico.
“Bene,grazie e spero porterà notizie favorevoli.” Mi dice. Chiudo la chiamata. È la decisione giusta,anche se non riesco a smettere di pensare a Michel e a quello che ho vissuto.
 
[Betty]
“Amore chi era? È successo qualcosa ai bambini?” mi chiede Armando,quando chiudo la chiamata.
“No,era Marcella che mi ha chiesto due mesi di ferie e io gliel’ho concesso.” Gli dico.
“Saggia decisione,almeno Morticia Addams eviterà di avvelenarci le giornate” dice Nicola.
“Lei e il fratello dovrebbero lavorare in un’agenzia di onoranze funebri invece di voler fondare un’azienda di moda per farci concorrenza!” dice Armando.
“E per incrementare i clienti potrebbero usare Maria Beatrice! L’avete vista? Sembra un quadro di Picasso,fa spavento!” dice Mario.
“Ma poi l’azienda come va,Nicola?” chiede Armando.
“Beh diciamo che sto investendo il capitate in varie società. Forse in qualche mese ce la faremo a riavere i nostri soldi e la somma che ci serve per comprare le azioni” dice Nicola.
“Si ma noi non dovevamo festeggiare?” chiedo.
Si avvicina il cameriere e ordiniamo ostriche,champagne e caviale.
“Betty ti ricordi quando venimmo per la prima volta al “ Le Noir”?” mi chiede Sandra.
“Ahahhaha ad Armando stava per venire un infarto!” dice Mario.
“E perché a te no? Mai come quel giorno avrei strozzato Betty” dice Armando.
“ Beh grazie,amore! Comunque è stato l’episodio più divertente della mia vita!” dico.
“ Si,ma mi hai tolto tre anni di vita!” mi dice Armando.
“Buonasera” dice una voce alle mie spalle. Purtroppo quella voce può essere solo di Daniele Valencia.
“E dicci Danielino,perché sei qui? C’è un funerale,ti hanno assunto come porta- sfortuna oppure sei in missione? Perché da oggi abbiamo scoperto che sei anche un’agente segreto,ti hanno ingaggiato al posto di 007?” chiede Armando.
“No,ma ci tengo al mio capitale e nelle mani tue,di tua moglie e del tuo amico non è in buone mani! Come mai siete qui tutti insieme?” chiede Daniele.
“Siamo a cena fra amici e non ci crederai ma non stavamo malignando su te e la tua signora,anche se sembra strano” dice Mario.
“E come mai la dottoressa Pinzon si accompagna a Mario,visto che fino a qualche tempo fa neanche lo voleva sentir nominare! Io al tuo posto starei attento,Armando,non vorrei che Mario diventasse troppo simpatico a tua moglie!” dice Daniele.
“Mia moglie non è come la tua che ha molte simpatie maschili e poi ama solo me,tu puoi dire lo stesso della tua?” chiede Armando.
“Ha gusti discutibili,se si accontenta di te!” ribatte Daniele.
“No,perché Armando è un uomo,cosa di cui lei non potrà mai vantarsi ed è migliore di lei in tutto anche se per essere migliori di lei basta davvero poco. “ gli dico.
Squilla il cellulare di Armando che si allontana per rispondere e devo ammettere che un po’ mi scoccia.
“Beh se suo marito si è allontanato vuol dire che ha i suoi segretucci e non è perfetto come crede!” dice Daniele prima di andarsene.
“Betty sai bene che Armando non ha nessun segreto!” mi dice Nicola.
“Confermo,presidente!” dice Mario. Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“Sono Michel. Hai sentito la dottoressa Valencia?” mi dice la voce dall’altra parte del telefono.
“ Si,mi ha chiesto un periodo di ferie e mi ha detto di dirti di occuparti di tutte le pratiche in questo periodo! Ma è successo qualcosa?” chiedo.
“ Abbiamo avuto delle discussioni e non vorrei che si fosse risentita. Non hai il suo numero?” mi chiede.
“Michel sai che non ho un buon rapporto con lei,ma il suo numero dovrebbe essere sulla guida. “ gli dico.
“Ok,grazie Betty. Buona serata” mi dice. Chiudo la chiamata e Armando torna da noi.
“Era Camilla” mi dice.
“ È successo qualcosa ai bambini?” gli chiedo.
“No,nostra figlia mi stava raccontando che mia sorella si sta esaurendo con Robertino e che i gemelli hanno rotto non so cosa” mi dice.
“ Andiamo bene. Se penso che forse ne aspettiamo un altro!” dico.
“Sempre che non sia un parto gemellare!” ironizza Mario. La faccia preoccupata di Armando la dice lunga sulla sua preoccupazione se fossero davvero due gemelli come ha detto Mario.
 
[Marcella]
Vado a prepararmi una tisana prima di andare a letto,altrimenti passerò un’altra notte in bianco e alla mia età non posso permettermelo perché non sono più giovanissima e poi perché sarebbe già la seconda e non è il caso. Non capisco cosa mi ha spinto ad andarci a letto,a concedermi a lui su quella scrivania,con il rischio di essere scoperti da Betty,che mi avrebbe fatto uno dei suoi sermoni come ho fatto io con il suo amico. Non deve più capitare! È stato solo un incidente e non può più ripetersi,anche se è stato bellissimo e passionale! Il suono della porta mi distrae dai miei pensieri. Guardo dallo spioncino e vedo la fonte dei miei turbamenti. Non apro perché so che potrebbe sedurmi di nuovo e non voglio complicare ulteriormente la situazione. Mi allontano dalla porta senza fare alcun rumore e mi siedo delicatamente sul divano. Suona di nuovo e anche se la tentazione di farlo entrare è forte,resisto. Domani partirò e questo incidente sarà come se non fosse mai avvenuto. Ma allora perché sento ancora le sue mani sulla mia pelle? Perché non riesco a liberarmi del suo odore? Quello che ormai è diventato anche il mio,nonostante il bagno schiuma e la doccia calda. Perché quell’odore me lo sento addosso,come se lui fosse ancora qui con me?
 
[Michel]
Esco dall’androne del suo palazzo. So che era in casa,ma non mi ha aperto. Non è accaduto come in quei film romantici in cui i protagonisti si riabbracciano e non si lasciano più. Ed ora lei andrà via per un po’ di tempo,fuggirà da me e da noi per non cadere di nuovo tra le mie braccia e per evitare i miei baci. Non posso costringerla ancora una volta a fuggire dal suo lavoro,dalla sua città,dalla sua vita a causa di un uomo. Non voglio metterla di nuovo davanti alla fuga per evitare la sofferenza come è già accaduto in passato. Per evitare la sua fuga c’è un solo modo:devo essere io ad andare via. Sembra strano amare così tanto una persona,da anteporre il suo bene al proprio,soprattutto se si conosce da poco questa persona,ma è proprio ciò che sento. Marcella ha sofferto troppo in passato e non posso pretendere che si abbandoni a me dopo quello che ha passato,né posso costringerla a fuggire. Squilla il mio cellulare.
“Pronto” dico.
“ Papà” sento dire.
“Tesoro mio. Che bello sentirti!” le dico.
“ Posso venire da te?” mi chiede.
“ Non ancora,amore mio,ma domani verrò io da te!” le dico.
“ E stai qui per sempre?” mi chiede.
“ No,ma quando tornerò a Bogotà,tu verrai con me! Abiteremo in una casa bellissima e poi ti farò conoscere due bambini della tua età!” le dico.
“ E chi sono?” mi chiede,curiosa.
“ Sono i figli di alcuni amici di papà. Si chiamano Hermes e Margherita e se vorrai andrai all’asilo con loro per giocare!” le dico.
“E quando torni?” mi chiede.
“ Domani il papà prenderà l’aereo solo per stare con te e poi staremo sempre insieme,ma tu fino a che non arrivo non dovrai far arrabbiare i nonni e neanche la tua baby-sitter. Come si chiama?” le chiedo.
“Gabriela.” Mi risponde.
“ E non far arrabbiare neanche Gabriela.” Le dico.
“Va bene papà. Ora vado a nanna.” Mi dice.
“ Buonanotte principessa” le dico. Chiudo la chiamata con le lacrime agli occhi,non solo perché domani rivedrò la mia bambina,ma anche perché da domani sarà tutto finito anche se non è mai cominciato nulla. Abbandonerò l’idea di costruire qualcosa con lei,smetterò di immaginarla come una madre per mia figlia,come una moglie perfetta,come la donna con cui condividere i miei sogni. Scoppio a piangere anche se ormai non posso più tornare indietro.
 
[Daniele]
Entro in casa e poso le chiavi sul mobile. Faccio piano perché i bambini staranno dormendo e anche Patrizia starà riposando. Mi verso un bicchiere di whisky e mi tolgo la cravatta. Sento dei passi e vedo mia moglie in babydoll. A quanto pare stasera non ha molto sonno,ma io ho troppi pensieri per rilassarmi!
“Posso sapere cos’hai?” mi chiede.
“Nicola Mora ha fondato un’azienda di investimenti e io temo che abbia lo stesso scopo di Terramoda!” le dico.
“Pensi che lo sgorbio voglia consegnare l’Ecomoda a Nicola?E credi che la bestia pelosa glielo permetterà?” mi dice.
“Armando è amico di quel tale,pensa che li ho visti al “Le Noir” insieme a Mario,la sua fidanzata,la nuova stilista e Betty” dico.
“Hanno licenziato Ugo?” mi chiede.
“No,ma gli hanno affiancato quella tipa che va a letto con Nicola Mora!” le dico.
“Non ci posso credere! Ti rendi conto che quando lavoravo da loro non ho mai avuto una promozione e quella lì ora è stilista?” mi dice.
“Patrizia noi dobbiamo salvaguardare il nostro capitale perché non voglio che finisca nelle mani di Nicola Mora! Io non mi fido dei Mendoza né di quel cretino di Mario!” dico.
“E che possiamo fare?” mi chiede.
“Devi stringere amicizia con Nicola Mora e scucirgli delle informazioni sulla B.A.N.” le dico.
 “Vuoi farmi andare a letto con Nicola Mora?” mi chiede arrabbiata.
“Non ho detto questo. Tu ci tieni all’auto di lusso,all’appartamento in centro?” le chiedo.
“Si,ma cosa vuol dire?” mi dice.
“In questi 4 anni non ti ho mai fatto mancare niente e ti chiedo solo di sedurlo e di farti dire tutto!” le dico.
“E va bene,accetto!” mi dice.
“Ma c’è un’unica condizione:non dovrai andarci a letto né superare i limiti con lui perché altrimenti chiederò il divorzio.” le dico.
“Ok” mi dice. Ora posso davvero rilassarmi e godermi il babydoll che indossa mia moglie!
  
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