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Autore: ZivaDDavid    17/12/2013    6 recensioni
In un universo parallelo…. E completamente diverso…
Ziva, agente del Mossad, figlia del Direttore, la migliore per le sue tecniche di combattimento e logica. Aveva solo 20 anni all’epoca.
Anthony Dinozzo, agente dell’NCIS, del servizio investigativo della marina militare Americanaanche professore di inglese all'occorrenza.
Buona lettura!!!!!!!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ziva perchè stamattina eri con il professore?
-Mi auguro sia uno scherzo…
-Ti ho fatto una domanda… rispondimi
-Non devo rispondere a niente.
-Sono il tuo diretto superiore
-Eh no… ti sbagli… il mio superiore è Ben Kidon, non tu!
-Sono comunque ad un livello più alto rispetto a te.
-Direi che il Direttore però è decisamente ad un livello più alto al tuo…
-Ordini di tuo padre?
-Si… e fammi un’altra domanda del genere e quello che non ho fatto stamattina lo farò adesso. – Michael stranamente si rilassò e tornò a guardare Ziva con quello sguardo malizioso di sempre
-No no. Ti farò alti tipi di domande… come per esempio stasera hai da fare?
-Michael sai benissimo che non esco con te, né tanto meno con qualcun altro. Era questa la cosa seria che dovevi dirmi?
-Ma io non voglio uscire con te… possiamo fare altro… come ai vecchi tempi… che ne dici? Anche adesso! – ma vedendo lo sguardo omicida di Ziva ritrattò – okok… no è altro che devo dirti. Attualmente ho una missione… sto controllando alcune persone e quindi sono in costante contatto con altri nostri agenti all’estero
-Quindi?
-Quindi Ari ti saluta e dice che presto vi rivedrete – ziva cambiò completamente espressione. I lineamenti duri che teneva con Michael si rilassarono e i suoi occhi si fecero preoccupati ma non l’avrebbe mai ammesso davanti a nessuno, neanche Michael
- Grazie per il messaggio. – e la piccola israeliana se ne andò.
 
Nel frattempo il professor DiNozzo nel suo studio stava preparando schede, film, quiz e altro per la prossima lezione. La sua aula gli piaceva parecchio : era ampia quanto l’ufficio del Direttore dell’NCIS (quindi discretamente grande) ma non quanto un intero auditorium che era la stanza Re’sit. C’erano circa una ventina di sedie accessoriate di tavolino pieghevole e di fronte una grande lavagna multimediale. Accanto una scrivania con un computer collegato alla lavagna. C’erano poi 3 porte : una dava ai corridoi del Mossad, un’altra era un bagno, la 3° era un piccolo ufficio, con una bella scrivania, un altro computer, una lampada, una bellissima sedia girevole e di fronte altre due sedie per colloqui, un divanetto al lato, e sopra il divanetto un’ampia finestra da dove entrava tantissima luce. Mentre perlustrava la sua nuova aula e si godeva quella sedia pieghevole, sentì una voce :
-Professore DiNozzo?
-Si? Prego sono di qua… - ed entrò una bellissima ragazza. Anche questa seguiva le sue lezioni. L’aveva vista seduta accanto a Ziva, la figlia del Direttore. Era alta e magra, bella, capelli castani, occhi color verde.
-Professore, piacere sono Monique Amar. Volevo solo sapere se aveva bisogno di qualcosa
-Grazie mille signorina Amar. No non ho bisogno di niente al momento mi è stato fornito già tutto.
-Capisco… bhè se avesse bisogno di qualsiasi- si fermò un attimo, Monique si avvicinò alla scrivania e si piegò leggermente verso il professore che la guardava attratto – intendo, qualsiasi cosa me lo faccia sapere! – e facendogli un occhiolino se ne andò. Tony restò lì fermo, chiedendosi perchè tutte queste bellissime donne si trovassero in questo lato del planisfero! Monique era indubbiamente bella e decisamente provocante ma Ziva aveva qualcosa in più. Ma perché sto facendo il paragone con Ziva?! Oh mamma…sono messo proprio male. Non mi era mai capitato… pensava il povero Tony che riprese a preparare la lezione per quel pomeriggio.
 
 
 
-Buona sera a tutti. Sono Ray Cruz, agente messicano dei servizi segreti. Sarò il vostro insegnante di spagnolo. So che con l’inglese avete un po’ di problemi poiché il professore non parla ebraico. Io invece capisco e parlo discretamente ebraico così  sarà decisamente più facile seguire per voi le lezioni. Bene prima di tutto vorrei che alzassero la mani tutti coloro che già sanno qualcosa, anche minima di spagnolo- e così dicendo su circa una 50ina di agenti ne alzarono la mano solamente in 10, incluse Ziva e Monique, che come al solito occupavano i posti in prima fila nella sala Re’sit. – bene mi aspettavo meno gente. Allora signorina – e indicò Ziva- può venire qua? Lei mi aiuterà ad inscenare un’ipotetica conversazione in spagnolo. – nel frattempo nella sala era entrato Tony che voleva assistere alla lezione del suo collega. Non capiva granchè in ebraico ma qualcosa in spagnolo si. La cosa che lo colpì di più però fu vedere Ziva andare accanto a lui. Gli creò molto fastidio. Lui la guardava come se volesse mangiarla, e la cosa lo metteva stranamente a disagio… restò lì seduto per tutta la lezione, non tanto ascoltando le spiegazioni di Ray quanto il suono della voce di Ziva.
-Bene per oggi abbiamo finito! Vi aspetto domani. Oggi esercitatevi tra di voi con piccole frasi e saluti in spagnolo che abbiamo fatto oggi.- poi si avvicinò a Ziva – complimenti! ha un’ottima pronuncia e pure un buon vocabolario. Potrebbe farmi da assistente più che da studentessa. Ci pensi.
-Grazie mille professore ma i miei impegni di certo non lo permettono.- Ziva guardava il professor Cruz negli occhi. Pure questo bello! Ma basta!!! Ma tutti i bei professori di lingua a lei dovevano capitare… questa era sfortuna bella e buona altro che fortuna! Però è proprio bello questo Cruz, si diceva Ziva. Era alto poco più di lei, magro, occhi color miele e capelli castani, oltre ad avere un’aria tipicamente messicana.
-A domani, bellissima agente
-A domani professore.
 
Ziva fece per andarsi a sedere, dato che avevano l’altra lezione di italiano, quando vide in fondo alla sala un volto conosciuto che la fece fermare subito. Era il professor DiNozzo. Chissà perché si imbarazzò al pensiero che lui avesse potuta vederla in quel modo con il professor Cruz… che strani pensieri che faceva, si diceva Ziva. Notò che anche lui la stava guardando di rimando, ma si forzò di spostare lo sguardo e tornare a sedersi. Pregò davvero che l’insegnante di italiano ora sarebbe stata una donna, o un uomo anziano, o molto brutto… non avrebbe potuto sopportare tre uomini affascinanti. E proprio allora qualcuno da lassù esaudì la sua richiesta perché entrò nella sala una donna. Alta quanto lei, magra, portamento dritto, castana , occhi verdi/castani molto belli e grandi. Aveva un tailleur nero con un top bianco sotto.
-questa sarà una stupida arpia! Perché non un altro uomo?! – commentò Monique
-meglio così Monique… o non avresti passato neanche italiano troppo impegnata a volerci provare con i professori….
-Tranquilla…Cruz te lo lascio.. io voglio DiNozzo! Ci sono andata prima nell’ufficio… - e guardò Ziva che aveva uno sguardo tra lo scandalizzato e l’arrabbiato. Ziva voleva chiederle che fosse successo ma la nuova professoressa iniziò a parlare :
-Buon giorno a tutti. Sono Caitlin Todd agente dei servizi segreti italiani, ho collaborato più volte con molte agenzie mondiali, come la Cia, l’FBI, il Mossad… e in questi mesi per voi sarò solo la vostra professoressa di italiano. L’italiano è una lingua molto difficile che va seguita passo passo, quindi coloro che non hanno serie intenzioni di seguire il corso possono benissimo non venire o alzarsi e andarsene. Non mi offendo assolutamente, vi saluterò lo stesso! Bene detto ciò iniziamo con i primi saluti… - mentre parlava interagiva con gli studenti, gli faceva ripetere le parole, gli mostrava brevi audio in italiano. Poi si accorse di un uomo in fondo alla sala che ascoltava e seguiva con grande interesse. Si vedeva che però aveva un’età maggiore rispetto a quella degli alunni lì dentro… avrà avuto 30 anni. Più o meno suo coetaneo… era proprio un bell’uomo e chiaramente non era israeliano… aveva lineamenti troppo occidentali. In effetti assomigliava ad n italiano. Occhi azzurri, capelli castani, muscoloso, bei tratti… Si ripromise di parlargli a fine lezione.
-Bene per oggi abbiamo finito. Ci vediamo domani! Portate un quaderno e una penna… i libri ve li darò io!
 
Caitlin si alzò e andò verso quell’uomo in fondo alla sala.
-Piacere segue anche lei il corso giusto?
-Oh professoressa mi scusi, no… veramente sono il professore di inglese Anthony DiNozzo.
-Ah cognome italiano!
-Si esattamente… per questo ho voluto seguire la sua lezione. Molto interessante.
-Grazie mille… può seguirle quando vuole le mie lezioni! Lei è un’agente oltre ad essere un professore…giusto?
-Giusto… sono un’agente dell’NCIS, investig…..
-Sisi so cosa è l’NCIS. Ci ho lavorato per diversi mesi anni fa…
-Ah davvero?! Strano che io non l’abbia mai vista!
-Bhè ero solo un’agente di collegamento. Ero nella squadra dell’agente Gibbs. Lo conosce?
-Certo! E’ il mio capo!! Posso offrirle un caffè così continuiamo a parlare un po’ dell’impavido Leroy Jethro Gibbs?
-Con piacere… anche se io dovrei pranzare!
-Anche io, andiamo. – e così si diressero insieme fuori verso il garage, dove c’erano anche Ziva e Monique che parlavano.
-Hai capito la professoressa di italiano… si è presa DiNozzo! Ha ottimi gusti… ma tanto non avrà molto tempo…
-Cosa intendi Monique?
-Che sono seriamente intenzionata a esplorare per bene il mondo della lingua inglese!!!
-Resto sempre più stupita da te mia cara Monique…
-Ziva, Ziva… quella che resta stupita sono io! Tu ce l’hai in casa!! Ma dico io, come fa a non eccitarti quell’uomo?
-Ma chi ha detto che non lo fa?! – e detto questo Ziva salì in macchina lasciando Monique che la guardava ridendo e cercando di allontanarsi il più possibile per non vedere quei due suoi professori insieme… di nuovo quella strana morsa allo stomaco, provata il giorno prima a lezione, quando tutte le agenti del Mossad guardavano il professore, ritornò!
 
 
Arrivò a casa in soli 7 minuti. Prima del solito! Entrò e trovò Myriam che sistemava la tavola.
-Bambina bentornata. Sai se il professore viene a pranzo?
-Non credo che venga – e se ne andò in camera sua. Si distese un po’ sul letto e iniziò a pensare… pensare le faceva male! Così decise di andare a mangiare.
Dopo aver pranzato si diresse nella vecchia stanza di Tali… non vi entrava da mesi… dal giorno del funerale di sua sorella. Chissà perché tanta malinconia aveva preso possesso di lei. Era davvero di pessimo umore e aveva voglia di sfogare quella frustrazione in palestra; così prese la macchina e si diresse al Mossad.
 
Dopo essersi cambiata negli spogliatoi, si diresse verso il sacco e iniziò a caricare pugni fortissimi. Dopo circa 30 minuti, sentì qualcuno da dietro bloccarla. Non fece in tempo a contrattaccare che già era a terra con sopra il suo aggressore.
Ma si stupì vedendo chi fosse…
-Michael cosa fai? Sei impazzito?!
-Hei hei bellissima rilassati… avevo solo voglia di stare un po’ con te!
-Non penso che tu possa arrogarti questo diritto… ora alzati di tua sponte o giuro che oltre al braccio ti ritroverai ingessato anche un ginocchio…
-Sempre la solita… non è che ti piace un po’ troppo minacciarmi?! – Ziva non sopportava quei modi arroganti e superbi di Michael. Quando stavano insieme  non era così… ma così come era cambiata lei, era cambiato anche lui. Non gli diede il tempo di dire altro perché con un colpo di bacino lo fece spostare e si alzò lasciandolo là a terra…
-Ma dove vai?! Zivaaaaaaaa






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Voglio ringraziare tutti i lettori e le lettrici della mia storia!!!!!! Spero davvero che vi stia piacendo... anche se le poche recensioni non mi fanno ben sperare... :( 'ho scritta col cuore...spero si veda... Voglio inoltre ringraziare chi segue la storia, e quindi un particolare grazie a : carlie_smile, erikahoran32, frencia92, gaia1986 , Julstories , giulietta98

Buona letturaaaa! al prossimo capitolo
baci, ZIVADAVI

 
  
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