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Autore: Mordred90    18/12/2013    7 recensioni
Sehun Oh è il ragazzo più freddo ed isolato dell'università, è felice dei pochi amici che ha e si tiene lontano da tutti gli altri.
E se dietro la sua maschera fredda ed impassibile ci fosse qualcos'altro?
Luhan è il nuovo arrivato, nonostante il carattere allegro ed espansivo si tiene lontano dal centro dell'attenzione.
E se si ritrovassero improvvisamente a dividere la stessa stanza?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
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Luhan sgranò gli occhi nel sentire quel suono, guardandosi intorno per capire cosa fosse successo e ancora più importante perché Jonghyun si era fermato.

Nemmeno nella sua più fervida fantasia si sarebbe potuto immaginare la scena che si susseguiva di fronte al suo sguardo.

Sehun - Oh Sehun - teneva il braccio del suo aggressore bloccato all'indietro in una posa innaturale, da lì non poteva vedere il suo viso ma dall'espressione sconvolta della gente accanto a se poté immaginare quanto fosse spaventoso in quel momento.

Non sapeva cosa pensare, non si spiegava il perché fosse intervenuto a salvarlo. E dai volti preoccupati dei suoi due amici poteva intuire che per loro era lo stesso. Che senso aveva odiarlo tanto da scappare dalla mensa per poi esporsi in quel modo davanti a buona parte della popolazione scolastica?

Luhan non lo sapeva, eppure mentre osservava preoccupato la schiena del ragazzo non riuscì ad impedirsi di trovarlo fragile, nonostante stesse sovrastando senza problemi l'altro.

Li vide parlottare a bassa voce, prima che il più piccolo lasciasse la presa per spingere Jonghyun per terra, poggiandosi le mani sui fianchi mentre aspettava che sparisse in fondo al corridoio, presto seguito dai suoi amici.

« Stai bene, Luhan? » Il rosso spostò lo sguardo per notare Jongin accucciato accanto a se che lo scrutava con un'espressione preoccupata sul viso.

« I - io. . .Si. » Cercò di sembrare il più convincente possibile, ma la voce flebile e tremante lo tradì all'istante.

« Sei un pessimo bugiardo. » Sehun si lasciò sfuggire un sospiro, entrando nel campo visivo del cinese mentre gli porgeva una mano, lasciando a Jongin il compito di raccogliere le cose del maggiore.

« Non sto mentendo. » Cercando di nascondere la propria sorpresa nel vederlo così Luhan si sporse per afferrare con la propria, tremante, mano quella che gli tendeva gentilmente il biondo.

Sehun lo tirò su senza particolare gentilezza, passando un braccio attorno alla sua vita per sostenerlo mentre liberava le dita dalla sua stretta per passarle sulle sue guance umide « Allora perché piangi, Hyung? »
 

Luhan non rispose, abbassando lo sguardo mentre cercava di capacitarsi del fatto che il ragazzo forte e - a modo suo - dolce che aveva di fronte fosse lo stesso, timido e fragile che aveva visto nella loro stanza.

« Jongin - mi faresti il favore di accompagnarlo in camera? » Il biondo lasciò lentamente la presa su di lui, senza però staccare gli occhi dal suo viso.

« Non fare cavolate, Hunnie.. » Chanyeol si intromise nella conversazione con la sua voce bassa e calda, facendo un passo avanti per sottolineare la sua disapprovazione.

« Sehun. . .? » Il leggero sussurro di Luhan attirò lo sguardo di tutti e tre, e mentre il ballerino sorrideva tra se e se nel trovarlo adorabile ed il più alto scuoteva la testa imbarazzato il diretto interessato non rispose, limitandosi ad accarezzargli un'ultima volta il viso prima di fare un cenno ai suoi amici e dargli le spalle, dirigendosi da tutt'altra parte.

« Secondo te lo farà davvero? » Mormorò preoccupato il più piccolo, poggiando una mano sulla spalla di Luhan per guidarlo lungo i corridoi.

« Fare cosa? »

« Si. »

Gli altri due risposero contemporaneamente, lanciandosi poi un'occhiata perplessa.

« Luhan - Sehun è una persona molto impulsiva, l'hai visto tu stesso. . » Incominciò a parlare il più alto, passandosi stancamente una mano tra le corte ciocche color cioccolato.

 

« . . .Si? » Il rosso li guardò entrambi, mentre uno strana sensazione di panico si faceva strada dentro di lui.

Il loro silenzio servì solo a confermare il suo timore.

 

Sehun si stava cacciando nei guai. Sehun si stava cacciando nei guai per lui.

Non seppe mai come arrivò seduto sul proprio letto, ma di certo le gambe non l'avrebbero retto ancora a lungo.

 

 

--------


Soltanto svariate ore dopo, quando il sole era ormai calato da un pezzo, un leggero rumore di passi ruppe la quiete che regnava indisturbata per i corridoi del dormitorio.

Non era strano che qualche studente sgattaiolasse fuori per raggiungere gli amici od addirittura per uscire dal campus, ma di certo non era normale vederne uno che si trascinava appoggiato alla parete per provare - faticosamente - a raggiungere la porta a qualche metro da se.

Solamente quando strinse tra le dita la maniglia della porta si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, tirandola giù e buttandosi nella stanza come meglio poteva, sperando con tutto il cuore di non svegliare il ragazzo addormentato.

Sehun di cavolate né aveva fatte tante, ma questa rischiava di superarle tutte. Affrontare tutte quelle persone, da solo e nelle proprie condizioni sfiorava la pazzia ma in fondo non se né era curato - voleva solo che lasciassero stare il cinese e probabilmente aveva dato loro un modo più divertente di passare il tempo - a proprio discapito, ovviamente.

Anche nella penombra della stanza poteva vedere che Luhan dormiva, anche se era ancora vestito ed appoggiato con la schiena al muro - a conti fatti probabilmente aveva cercato di aspettarlo sveglio, tanto bastava a far capire al ragazzo che i suoi sforzi non erano poi stati così inutili.

Quell'unico pensiero lo spinse ad alzarsi, raccogliendo le ultime forze per raggiungere la porta del bagno ed aggrapparsi al lavandino con le mani tremanti, sollevando infine lo sguardo sull'immagine riflessa nello specchio.

Non aveva la minima idea di come nascondere l'occhio cerchiato di viola ed il labbro spaccato visibilmente - per non parlare dello zigomo fratturato che sembrava pulsare di vita propria. Certo, avrebbe potuto nascondere facilmente i lividi sulle braccia e sul torace ma per il proprio viso non poteva fare quasi niente.

Sapeva bene che Chanyeol e Kai gli avrebbero fatto mille domande ed un'enorme lavata di capo ma non era quello il problema, Luhan si sarebbe sicuramente sentito in colpa ed era un pensiero che il biondo non riusciva nemmeno vagamente a sopportare. Gli erano davvero bastate quelle poche ore passate insieme ad affezionarsi a lui, se non peggio ed essendo sempre stato solo sotto quel punto di vista non aveva la benché minima idea di come comportarsi. Francamente non sapeva nemmeno se voleva ammettere di provare quei sentimenti.

Si passò stancamente una mano sul viso, lasciandosi sfuggire un gemito d'irritazione mentre ponderava l'idea di rimanere a dormire sul pavimento del bagno visto che le proprie gambe non sembravano intenzionate a collaborare.

E proprio quando lasciò la presa sul lavandino, per potersi sedere per terra un paio di forti braccia si avvolsero attorno alla propria vita, facendolo ritrovare in piedi in meno di un'istante. Sehun si ritrovò costretto a poggiarsi al ragazzo dietro di se per non crollare a terra, tenendo lo sguardo sorpreso e spaventato puntato sul muro davanti a se mentre non riusciva ad impedire al proprio corpo di rilassarsi a quel piacevole calore che quella stretta gli causava.

« Sehun - oddio. » Sapeva bene che era lui, eppure il sussurro preoccupato di Luhan gli fece perdere un battito, portandolo ad abbassare lo sguardo e sperare che l'altro non cercasse di guardarlo. « Che ti hanno fatto? »

« Niente -- sto. . .bene. » Il biondo mormorò piano, cercando invano di liberarsi dalla sua stretta.

Per un attimo credette che l'altro ci fosse cascato, non sentendo una risposta se non il respiro caldo del ragazzo sulla propria pelle - questo finché non iniziò a passare le dita tra le sue corte ciocche bionde, continuando a tenerlo in piedi con il braccio libero. Di certo non si era tagliato i capelli di propria volontà, ma Sehun sperò davvero che almeno a questo dettaglio non ci facesse caso.

Luhan però non era uno stupido, né tanto meno qualcuno che non faceva caso ai dettagli e questo il coreano l'avrebbe imparato a proprio discapito. Sopratutto quando si parlava di lui diventata incredibilmente attento, nella speranza di cogliere un qualsiasi dettaglio che potesse risultargli utile per poterlo avvicinare.

Sehun non si sarebbe dovuto sorprendere nel sentire i suoi polpastrelli sfiorare delicatamente i piccoli tagli sul proprio collo, ma sussultò lo stesso - lasciandosi sfuggire un gemito di disappunto.

« Taglierino. . . » Il mormorio di Luhan non era una domanda, eppure il più piccolo si ritrovò ad annuire automaticamente - pentendosi alla violenta fitta che quel semplice gesto gli causò alla testa.

Il rosso non si fermò a pensare più di tanto, trascinandolo con attenzione in camera per poi farlo sedere sul proprio letto - con gesti gentili e calcolati. Solo allora si concesse di guardare il viso pallido dell'altro, desiderando per un terribile istante di non averlo mai fatto.

Per quanto potesse cercare di nasconderglielo era chiaro che il ragazzo non stava affatto bene, sopratutto con il viso ridotto in quel modo. Non si accorse nemmeno di essersi lasciato sfuggire un ringhio di rabbia mal soffocato finché non vide il biondo sussultare ed alzare lo sguardo preoccupato su di lui.

Luhan cercò d'ignorare l'impulso di andare a cercare Jonghyun per fargli passare la voglia anche solo di respirare, staccandosi da lui per fare un passo verso il bagno.
Non riuscì però a muoverne un secondo, perché avvertì una leggera pressione alla manica della propria felpa, ritrovandosi così a guardare sorpreso la mano - che mai gli era sembrata così fragile prima d'ora - del più piccolo che stringeva quasi convulsamente il tessuto tra le dita.

« Shh - vado a prendere qualcosa per medicarti. Torno subito. » Con un piccolo sorriso il rosso allontanò la sua mano da se, scostandogli nel frattempo una ciocca di capelli dietro l'orecchio prima di trovare il coraggio di allontanarsi da lui.

« Resta. . . »

 

Il sussurrò di Sehun spezzò nuovamente il silenzio della stanza, presto coperto da un leggero singhiozzo mal soffocato.

 

----------------------

 

 

Il sole faceva capolino dalla finestra già da qualche ora, eppure il ragazzo fra le sue braccia non dava alcun segno di volersi destare da quel sonno che aveva così faticosamente guadagnato. Il cinese ci aveva messo ore a calmarlo e consolarlo, vedendolo chiudere gli occhi soltanto un paio d'ore prima dell'alba.

Luhan non aveva la minima intenzione di svegliarlo, preferendo invece passare con estrema dolcezza le dita tra le sue morbide ciocche mentre osservava quel viso martoriato poggiato sul proprio petto con un'espressione di tranquillità più totale. Di certo non poteva negare di essere piacevolmente sorpreso dall'improvvisa fiducia che il ragazzo sembrava provare nei propri confronti, così come da quel suo essere così ad agio in sua compagnia.

Anche se tutto questo non riusciva a lavare via la rabbia che provava verso gli assalitori del più piccolo, quando l'aveva costretto a cambiare i vestiti sporchi per fargli mettere qualcosa di comodo per dormire non si era aspettato di vedere quelle orribili macchie nere e violacee sulle sue braccia e sul suo torace.

Nonostante l'avesse visto in azione poche ore prima Luhan non riusciva ad impedirsi di tormentarsi, chiedendosi come si potesse fare del male ad una creatura così piccola e fragile. Perché Sehun era dannatamente fragile, e lui lo aveva capito quando l'aveva sorpreso la mattina prima. Poteva nasconderlo a chi voleva ma non di certo a lui.
 

Era - nuovamente - troppo preso dai propri pensieri per accorgesi degli assonnati e quasi sperduti caldi occhi puntati su di lui, così come dal piccolo ed esitante sorriso che si era lentamente fatto strada sulle labbra spaccate del minore.

 

Una manciata di minuti dopo l'impazienza prese possesso del biondo, portandolo a ad alzare una mano per punzecchiare la guancia del maggiore ridacchiando piano della sua espressione sorpresa.

« Hunnie - ! » Il viso di Luhan si aprì in un grande e dolce sorriso spontaneo, mentre scostava la mano dal suo capo con una leggera punta di imbarazzo.

 

« Mnh. » Sehun si limitò a mugolare, strofinandosi gli occhi con il dorso della mano mentre si accoccolava come meglio poteva tra le sue braccia - senza rendersi conto dell'espressione rapita dell'altro ragazzo che probabilmente in quel momento avrebbe potuto urlare per quanto risultasse carino.

 

« Buongiorno piccino, come stai? »

 

« Meglio, grazie. . . » Sehun arrossì visibilmente al soprannome, mugolando piano mentre si godeva i leggeri tocchi del maggiore sulla propria schiena.

 

« Ahn, allora ti piace essere coccolato. » Il rosso ridacchiò leggermente, andando poi a sfiorare il suo zigomo ferito con le labbra socchiuse.

 

« N - no! » Balbettò il minore, nascondendo il viso contro la sua spalla mentre il sorriso sul viso dell'altro si allargava visibilmente.

 

« Ammettilo. » Mormorò Luhan con voce bassa e melodica, sorridendo soddisfatto nel sentire un brivido percorrere la schiena del minore.

 

« Mai. »

 

« Non puoi negarlo. »

 

« Si che posso. »

 

« Eddai - cosa ti costa? »

 

« Il mio orgoglio me lo vieta. »

 

« Non lo faresti nemmeno per un bacio? »

 

« Eh - ? » Sehun rialzò finalmente lo sguardo su di lui, cercando di trovare nella sua espressione una minima traccia di finzione.

 

La discussione, per fortuna - o sfortuna - di Luhan fu brutalmente interrotta.

« RAGAZZI. » Gli altri quattro fecero irruzione nella stanza, rimanendo scioccati alla vista dei due ragazzi ancora stretti tra loro.

Oh bhè, almeno non potevano dire che i loro amici non si preoccupassero per la loro salute.

 

---------

 

Dopo essersi opportunamente calmati erano stati - poco gentilmente - buttati fuori da un Luhan piuttosto irritato, con la promessa però di essere presto raggiunti in mensa dalla 'coppietta'.

 

A differenza del cinese Sehun rideva, palesemente divertito dalla scenetta mentre dondolava distrattamente le gambe oltre il bordo del suo letto.

 

« Almeno qualcuno ha apprezzato l'interruzione -. » La frase non ebbe l'effetto sperato, difatti invece che far sentire minimamente in colpa il minore l'aveva portato a ridere ancora più forte - nonostante stesse cercando di soffocare quel suono con le mani.

 

« Okey. » Luhan gli diede le spalle, sistemandosi i vestiti prima di dirigersi verso la porta - fintamente offeso dall'atteggiamento dell'altro.

 

« Come siamo suscettibili. » Non fece in tempo a fare due passi che l'altro l'aveva afferrato per un braccio e costretto a girarsi verso di lui, con un sorriso giocoso stampato sulle labbra.

 

« Mi da fastidio quando fanno così -. » Mormorò piccato il maggiore, poggiando le mani sui suoi fianchi per attirarlo delicatamente a se.

 

« Disse quello che è entrato nella mia stanza senza bussare - mnh. » Sorrise nuovamente, esitando un'istante prima di allacciargli le braccia al collo - sentendo un lieve rossore imporporargli le guance.

 

« Stavi ripensando a quello? » Stavolta il sorriso sul viso di Luhan era sornione, mentre scrutava l'altro come se l'avesse messo in trappola.

 

« Si - ? » Sehun arcuò elegantemente un sopracciglio, tirandogli distrattamente una ciocca di capelli.

 

« Bene. » Il rosso mormorò felice, sporgendosi per schioccargli un tenero bacio sulla guancia.

 

« Okey -- ? »

 

« Non fare quel faccino, sono felice che ripensavi a me. »

 

« Idiota. »

 

« Usciresti con me, Sehun? »

 

« No. »

 

Il sorriso quasi cattivo che gli regalò il minore non l'avrebbe certo dimenticato presto - così come il piccolo ed innocente bacio che gli lasciò sulle labbra prima di correre a vestirsi imbarazzato subito dopo sotto il suo sguardo sorpreso.

 

Oh si, quella convivenza risultava sempre più interessante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell'autrice * u *

 

Bene belle donne, è un po' che non aggiorno lo so.

Ma la scuola mi sta lentamente massacrando.

Ecco qui quindi un piccolo capitolo per farmi perdonare.

Sembra quasi che le cose vadano bene -- per ora. c:

Non vedo l'ora di sentire i vostri pareri - come sempre, d'altronde.

 

VI LOVVO /?.

  
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