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Autore: Gilda Directioner    18/12/2013    14 recensioni
TRATTA DA UNA VERA STORIA, MA CON SOLO IL CAMBIO DI PERSONAGGI
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Esmea era una ragazza che non parlava con nessuno. Amava il silenzio.
Erano ormai quattro anni che non diceva una parola, nessuna, neanche un verso. Nulla.
Stava seduta sul letto a pensare a cosa sarebbe successo quando, per la diciasettesima volta in due anni, sarebbe andata in un istituto nuovo.
La madre la credeva ormai muta, come il resto ella famiglia, amici e conoscenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tredicesimo




 
 
 
Sarebbe iniziato un nuovo capitolo per  Esmea, un capitolo pieno di urli, di "Ti amo", di sofferenze, di promesse e tanti segreti. Un capitolo migliore della sua vita. Quello desiderato da tutti, e anche da voi lettori.
 
 
 
 
La ragazza posa delicatamente il telefono sul suo letto. Aveva appena inviato un Sms a Niall, dove spiegava che non sarebbe andata a scuola. In realtà non voleva dirgli che sarebbe andata dallo psicologo. La madre aveva insistito così tanto che alla fine era ceduta.
Mette la borsa a tracollo e, insieme alla mamma, si avviano verso la macchina pargheggiata nel garage.
Entrano su questa e partono.
Arrivano. Durante il tempo che Esmea stava parlando con l'uomo dai lunghi baffi, la madre si siede su una sedia attendento che sua figlia venisse. Tre ore dopo entrambe erano fuori. "Ti va una cioccolata?" chiede la madre. Esmea annuisce. 
 
Entrano nel bar e si siedono. "Cosa vi porto?"chiede una cameriera. "Due cioccolate".
"Es... a chi ti riferivi stanotte" chiede la mamma. La ragazza prende un tovagliole e scrive. "Credo... Niall".
Alla madre gli spunta un sorriso, che contagia anche Esmea
 
 
Pov Esmea
Scendo dall'auto e vedo un ragazzo seduto davanti alla poprta. Solo dopo avermi avvicinata noto che è Niall. "Ciao" dice dandomi un acio sulla guancia, tutto dopo essersi alzato dagli scalini. "Ciao Niall. Come mai da queste parti?" chiede mia mamma. Niall passa una mano sui suoi capelli stizzandoli leggermente. "Sono passato per vedere come stava Esmea. on è venuta ascuola e mi sonopreoccupato" spiga. "Nel messaggio non avevi spiegato per cosa e quindi mi sono preoccupato" aggiunge. Sorrido davanti a tanta tenerezza. "Sei appena uscita da scuola?" chiede mia madre. Annuisce. "Allora ti fermi a mangiare da noi, Niall?" continua mia madre. Prima di rispondere, Niall, mi guarda come ad avere cosenso. Annuisco. "Si, rimango. Grazie" risponde. Entriamo tutti nella casa buia. "Voi andate di sopra, io preparo da mangiare" dice mamma.
Saliamo le scale ed entriamo nella mia camera, accendo la luce e mi iedo sul letto. "Dove sei adata" mi chiede Niall. Prendo un foglio. Ci scrivo "voglio provare a parlare. Con te". 
I ragazzo legge a mente e alla fine sorride. "E' una bella cosa che ìvuoi parlare, ma ancora di più che vuoi che io ti aiuti" dice. Ci soridiamo. "Dai, proviamoci" dice venendomi vicino. "Cosa vorrest dire come prima cosa?" mi chiede. Vorrei dirgi di amarlo per prima cosa. Devo farcela. "Allora?" mi chiede. Mi risveglio dal mio stato di trace. I miei occhi si ritrovono a guardare le sue labbra. Ho tanta voglia di riassaporarle. Con uno scatto, mi avventro sulle sue labbra. E, finalmente, riassaporo il suo gusto. Risponde al bacio. Questo è come i precedenti, pieno di amore. Pian piano ci stacchiamo. "Ti amo" sento una voce. Ma non è quella di Niall. E' la mia?
 
Pov Narratore
Il ragazzo non credeva che la voce che aveva appena sentito era la sua. Era meravigliato, e si notava dalla sua espressione.
Dentro di se, dopo aver udito quella voce, tante emozione si facevano sentire. Emozioni nuove.
Gli piacevano, tanto anche.
Gli sorrise, uno di quelli che ti scappano e sono al 100% sinceri.
La ragazza prese di nuovo parole, il che fece sorridere Niall. "Ti amo" ripetè. La ragazza cominciò a piangere di gioia e abbraccio Niall.
"Di qualcos'altro" dice il ragazzo. La ragazza pur provandoci non ci riesce. Sembra che l'unica cosa che potesse dire era quella. Il ragazzo troppo preso dalla sua voce non aveva capito che cosa gli aveva detto, Emea se ne accorse. Gli aveva appena confessata di amarlo. "Ti amo" ripete facendo girare il viso del ragazzo con una mano. Il ragazzo, questa volta, capì. Stampò un bacio ad Esmea e l'abbraccio. "Anche io, tanto"




 







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