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Autore: miriel67    14/05/2008    3 recensioni
Un viaggio, un incontro fra due culture diverse, un periodo storico difficile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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oriente ed occidente 5 -Eccoci-disse Caterina guardandosi allo specchio, dopo aver passato un velo di cipria sulla profonda scollatura quadrata.
Amava quell'abito,la faceva sentire una regina,in broccato color oro,e le meravigliose trine di Bruges che uscivano dalle ampie maniche.
Aveva raccolto i capelli in una elaborata acconciatura ed inserito tutti i suoi spilloni di perle,regalo di sua nonna.Perle a goccia anche alle orecchie e un velo di essenza di rosa e bergamotto,dolce e leggermente aspro,come piaceva a lei.
Quello che Cate non sapeva e che scoprì non appena entrò nella grande stanza dove avevano cenato la sera prima, era che, ne suo padre, ne il Signore dell'Ovest avrebbero cenato con loro.Erano rimasti ad Edo.
Già,Caterina era entrata tronfante come la regina di Cipro,frusciante di seta,e aveva incontrato solo gli algidi occhi gialli di Sesshomaru che la guardavano sornioni,seduto che l'aspettava.
-Mia Signora-disse lui con un tono di voce che le fece gelare il sangue dalle vene.
-Mio Signore-rispose con un leggero tremito Cate, mentre velocemente lo sguardo vagava in cerca degli altri commensali.
-Siamo soli,Mio padre ed il vostro sono rimasti ad Edo-
Qualcosa mise in allarme Caterina,il fatto di non sapere con chi o cosa aveva a che fare la impauriva e contemporaneamente le metteva addosso anche una curiosità alla quale non riusciva a dire di no.

Quel campanello d'avvertimento lo mise presto a tacere e si propose di proseguire con il suo piano.
Mentre portavono da mangiare,Caterina cominciò,e graziosamente rivolta al suo ospite
-Sesshomaru-sama cosa sono gli Youkai?-
Il giovane Principe rise dentro di se-Curiosa come tutte le femmine umane- e pregustava il seguito della conversazione.
-Davvero volete saperlo?-le rispose,con voce profonda.
-Sono curiosa-disse lei,e si leggeva negli occhi verdi che era sincera.
-Mio padre e il mio vecchio servitore dicono che siete un immortale, una specie di spirito,un demone...-
-E non avete paura Caterina?-e aveva quello strano sorriso,che non era un sorriso, e quello strano bagliore negli occhi ambrati.
-Paura?!No, non ho paura di voi,e perchè dovrei?Non siete uno spirito,mi sembra che abbiate corpo e i demoni di casa mia sono brutti,con le corna e puzzano di zolfo!- e si mise a ridere,di nuovo,stava cominciando a rilassarsi.
-Neanche il fatto che sono immortale vi turberebbe? e che ho più di 300 anni?-
-Mamma mia!-disse Caterina di colpo seria-No l'immortalità non è per me, si soffre già abbastanza in una vita sola, figuriamoci in una vita che non finisce mai.Carpe diem, questo è il mio motto,cogli l'attimo perchè comunque non ritornerà,anche se dovessi vivere 300 anni,come voi ,mio Signore - e sorrise,abbassando lo sguardo,in un improvviso istante di timidezza.
Il Principe dell'Ovest la guardò,e dopo averla fissata per qualche istante le rivolse nuovamente la parola.
-Vi ricordo la vostra promessa,di suonare per me.-
-Si,suonerò per voi-e si alzò per dirigersi all'arpa.
Le mani affusolate sulle corde,il collo sottile e la nuca bianca.Mentre suonava Sesshomaru la osservava e la trovava interessante,e percepiva quel fuoco latente sotto gli occhi verdi e la sua natura ribelle soffocata dalle buone maniere.
Caterina finì l'ultima nota.
-Volete vedere cosa è uno Youkai dunque? e non griderete, ne vi spaventerete?-
Il tono di Sesshomaru era serio.
-Non mi spaventerò ne griderò, lo prometto-rispose Caterina di getto, eccitata e curiosa come un bambino a cui regalano il gioco tanto desiderato.
Non sapeva cosa aspettarsi,ma immaginava trucchi e magie ,come durante il Carnevale a casa,quando saltimbanchi, maghi e giocolieri invadevano calli e campielli.

Lui la guardò-Griderai,eccome-Sesshomaru si alzò, invitando l'ignara Caterina a seguirlo
Uscirono fuori verso il giardino,la luna chiara e luminosa nel cielo,l'aria tiepida.Si fermarono poco distanti da un grande spiazzo verde che collegava la residenza con le scuderie.
-Ricordatevi,niente grida-le disse,freddo, allontanandosi di qualche passo.A Caterina batteva il cuore all'impazzata,percepiva un  pericolo ma come una incosciente rimaneva li,guardando quel ragazzo bellissimo dai capelli d'argento e gli occhi d'oro.
Accadde tutto in un attimo interminabile.
L'aria si fermò e Sesshomaru,guardandola, prese un profondo respiro imponendo al suo corpo di cambiare.
Era li di fronte a lei-Oh si-pensava-piccola ningen,vedrai che spavento, vedrai come ti farò gridare-
La prima cosa che Cate percepì fu quell'aroma selvaggio che improvvisamente aleggiava intorno a se e poi lo guardò.
Gli occhi di Sesshomaru erano diventati rossi e due segni violacei sotto le guance insieme ad una luna blu sulla fronte trasparivano sotto la sua pelle chiara.
Il suo respiro divenne sempre più pesante,poi si sollevò da terra,fluttuando a mezz'aria, e fissò quelle iridi incandescenti negli occhi di lei.Caterina era come pietrificata,l'istinto le diceva di scappare e di non vedere la fine di quell'inizio,ma dentro di se la curiosità era troppo forte,troppo.
Respirò e strinse i pugni,-E'un trucco-pensò.
Vento,fortissimo,Cate fece piccoli passi all'indietro per trovare alla fine la propria schiena contro un albero di pesco.
Davanti a lei un enorme ,immenso,demoniaco, cane bianco.
Caterina si morse le labbra a sangue per non urlare,mentre gli occhi spalancati per la paura continuvano a guardare quel cane gigantesco che la guardava fisso.Dove era finito Sesshomaru? Non poteva non poteva essere lui....
-Odore di sangue,sangue umano,non l'avrò ferita?!-si chiese il principe dell'Ovest mentre guardava la figura stampata contro l'albero,le braccia lungo i fianchi e gli occhi bene aperti.
Ma lei non gridava,anzi teneva le labbra ben serrate, fu allora che si accorse del rivolo di sangue che le usciva dalla bocca.
-Stupida...e coraggiosa.-pensò mentre si avvicinava pericolosamente con l'enorme muso a Caterina.
Fu allora che accadde quello che lui non si aspettava,lei stese una mano tremante e lo accarezzò, così come si fa con un cucciolo di cane,e poi svenne,scivolando sul tronco d'albero

Cate si svegliò nella sua stanza, era mattino.Era confusa,sentiva la testa pesante e il corpo aggranchito.
Si mise a sedere, era  ancora vestita,come se si fosse distesa sul futon troppo ubriaca per spogliarsi.Ma sapeva che non aveva bevuto.
Le faceva male il labbro inferiore e si guardò allo specchio,era leggermente gonfio, e con profondi segni lasciati dai suoi incisivi.

Dopo che era svenuta,senza emettere un solo suono,Sesshomaru era ritornato alla sua normale forma, toccandosi la guancia e guardando la ragazza ai suoi piedi.
Con il pollice le aveva sfiorato le labbra, per toglierle il sangue,e poi  l'aveva annusato,come per imprimerselo bene nella memoria.
L'aveva presa in braccio e portata in camera sua,accomodandola sul futon con cura.
Si era inginocchiato al suo fianco e aveva sfilato uno degli spilloni dai suoi capelli,appuntandoselo sull'obi ricamato che gli cingeva la vita.
Silenzioso come era entrato,era uscito dalla sua stanza.

Caterina bevve una tazza di tè,la testa che cercava di andare alla sera prima ma riusciva a ricordare la cena,loro che uscivano fuori e poi la nebbia,solo l'immagine di occhi rossi che la guardavano.
-Basta-si sfilò l'abito e si lavò la faccia,cominciando a disfare l'elaborata acconciatura.
Se ne accorse subito,mancava uno degli spilloni di sua nonna.
-Devo averlo perso in giardino,l'avrei sentito cadere sul legno...- Si vestì in fretta e uscì dallo shoji che dava verso il giardino.
Guardò dappertutto ma non riusciva a trovarlo,si incamminò verso lo spiazzo antistante le scuderie e andò verso un albero di pesco.
Le ricordava qualcosa.
Lui era li,immobile,bianco nella luce del sole.
Si girò verso di lei e Caterina subito vide lo spillone appuntato sulla seta.Tremò ma avanzò verso di lui,e lui,sguardo di ghiaccio e fuoco insieme -Allora Caterina,adesso credete di sapere cosa è uno Youkai?!- le si avvicinò,lentamente sfilò lo spillone dall'obi e con gesto delicato e studiato,le prese una ciocca di capelli,la arrotolò sulle sue lunghe dite artigliate e vi infilò il gioiello.




Grazie a tutti quelli che leggono :)siete anche troppi! e le recensioni sono sempre benvenute










   
 
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