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Autore: MiSentoUnDisastro    18/12/2013    2 recensioni
- “Ti odio, ti odio, ti odio
- Non è vero piccola, tu mi ami.”

Un ragazzo, Justin. Una ragazza, Meredith. L'amore visto come una trappola mortale, trappola in cui è difficile non cascare. Lei, stronza con tutti eccetto i suoi migliori amici. Lui, idiota, stupido, dolce come pochi. Come si può vivere senza amore? Si può odiare un sentimento così tanto da finire per odiare la persona che te lo fa provare?
“Ho fatto un casino, mi sono innamorata.”
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3giusta 'Piacere sono Frega, Chissene Frega.' 

Rispondo facendo uno dei miei soliti sorrisini acidi e voltando lo sguardo verso l'insegnante che puntualmente sta spiegando a vuoto considerando che nessuno è interessato a ... storia? boh, non ricordo nemmeno la materia che stiamo facendo; mi metto le cuffiette nelle orecchie e mi rilasso, quando sto per addormentarmi sento qualcuno che mi tocca il braccio, disturbandomi, apro leggermente gli occhi e vedo il biondino accanto a me che mi fissa aspettando non so cosa
'cosa vuoi?' gli chiedo togliendomi le cuffie e con voce in parte scontrosa, in parte impastata dal sonno che avrei dovuto avere in quel momento
'parlare con te' risponde lui pacatamente
'e se io non volessi?'
'sarebbe uno sbaglio'
sposto lo sguardo per un momento poi lo fisso negli occhi nel modo più sincero possibile 
'sbaglio è il mio secondo nome'.
Dopo di che mi rimetto le cuffie e inizio a guardare fuori dalla finestra cercando qualcosa che possa distrarmi e non farmi pensare perchè quando lo faccio, è davvero la fine. 
Dopo pochi minuti mi arriva un biglietto, mi guardo intorno per capire chi può avermelo mandato quando leggo sul retro 'From Justin'
Justin, Justin, Justin, chi è Justin? Ci penso un attimo.. ah si è il tipetto accanto a me, okay capito; lo apro e vedo una frase che, giuro, non mi sarei mai aspettata:

'beh sappi che sei lo sbaglio più bello che io abbia mai visto'

Ora starete pensando 'awww che dolce' oppure 'com'è fortunata' e cose varie ma l'unica cosa che faccio io è accartocciarlo e tirarglielo in faccia con tutta la forza che ho in corpo, odio le cose dolci, odio le cose romantiche, odio i complimenti, odio quando qualcuno è gentile con me, odio tutte le cose che le ragazze normali amerebbero, ma beh, io non sono una ragazza normale.
Le ore passano in fretta, non c'è nessun altro imprevisto, nessuna conversazione o intoppo, si potrebbe quasi considerare un giorno perfetto, almeno fino a che non torno a casa; non c'è nessuno, la cosa più bella che mi potesse capitare, questo giorno va di bene in meglio. Corro in camera mia, butto la cartella da qualche parte e mi metto al computer; dopo un'oretta arriva mia madre con mia sorella, perfetto, la mia pace è andata a farsi fottere, potrebbe andare peggio di così?
Ovviamente.
Mia madre sale in camera mia e spalanca la porta senza bussare ne niente
'metti a posto la tua stanza che questa sera abbiamo gente a cena, togli la cartella dal salotto che qualcuno rischia di inciamparci e scendi giù che mi devi aiutare a cucinare'
'No.' è una risposta secca e decisa ma è meglio che tanti giri di parole per giustificare il fatto che non si voglia fare un cazzo, no?
'No a cosa?' stupida, ma secondo te?
'No a tutto, non metterò a posto la mia stanza solo perchè qualche coglione deve venire a cenare da noi, mica si cena in camera mia, non toglierò la mia cartella, se qualcuno è intelligente guarderà dove mette i suoi fottutissimi piedi e non verrò ad aiutarti a cucinare semplicemente perchè non ho voglia.' detto questo mi rigiro verso il mio portatile ignorandola completamente
'Guarda che il pranzo è anche tuo'
'Oh se è questo il problema non ti preoccupare, non mangio' frase accompagnata dal mio solito sorrisetto stronzo.
Sta per ribattere qualcosa quando viene fermata da un colpo seguito da un urlo, lei si spaventa subito mentre io so già cosa sta succedendo e sopratutto cosa succederà dopo così, mentre lei si precipita al piano di sotto a controllare, io spengo il pc e prendo la borsa con l'ipod a conoscenza che dopo nemmeno cinque minuti sarei voluta scappare da quella casa almeno per un paio d'ore. Come previsto sale mia madre più arrabbiata di prima urlandomi contro

'Sai cos'è successo? Tua sorella si è fatta male, è inciampata nel tuo zaino di merda, te l'avevo detto di toglierlo ma tu non mi dai mai ascolto, ora probabilmente tua sorella ha un piede rotto e tu dovresti darle l'esempio? Ma per favore, tutto ciò che sai fare è essere una stronza viziata che non sa nulla della vita'

A questo punto potrei spiegarle che mia sorella sta fingendo come al solito per attirare la sua attenzione e che non si è fatta un cazzo ma non servirebbe a nulla così mi alzo con tutta calma come se quelle parole non mi fossero mai state dette, come se non fosse successo nulla, mi avvicino a lei e con il tono più pacato e tranquillo possibile le dico

'Tu parli a me di essere stronza e di non sapere nulla della vita, invece che mi dici di te? Te che ti vesti come se avessi vent'anni quando mi dispiace farti sapere che li hai già passati da un pezzo, credi di sapere tutto ciò che vuoi e chi sei ma in te vedo solo una donna che non vuole accettare di essere ciò che è veramente, che non si vuole rendere conto di quanto i suoi "amici" le sparlino dietro e che è una vigliacca per non aver vissuto la vita che voleva e come la voleva, quindi si, io sono una stronza e sarò anche inesperta della vita ma non prendo certo ordini da una che ne sa meno di me.'

Vedo le lacrime scendere dai suoi occhi, il dolore nel suo sguardo, la rabbia per ciò che le ho detto, apre la bocca per dire qualcosa, tentativo invano dato che non ha nulla da dire, sa che ho ragione io, la guardo e non riesco a sentirmi in colpa, mi verrebbe solo da scoppiarle a ridere in faccia ma dato che un minimo di rispetto per la donna che mi ha messo al mondo ce l'ho evito e mi dirigo verso la porta dalla quale esco sbattendola dietro di me.

Sono stronza? Si.
Sono una bastarda? Si.
Sono apatica? No, non direi, non sono indifferente a tutto e tutti semplicemente possiedo molti degli aspetti negativi che si fanno fatica a vedere nelle altre persone. Tutti cercano di esternare il loro lato positivo ma se io voglio esternare quello negativo non ne potete certo farne un dramma.

Io sono così, non urlo, non mi offendo, non mi ferisco, mi isolo da tutti ma osservo, ogni minimo particolare dell'ambiente che mi circonda e delle persone al suo interno e, quando mi è più comodo o più semplicemente quando vengo provocata, colpisco i punti deboli di una persona ferendola sia psicologicamente che mentalmente, senza il minimo senso di colpa.

Potete non condividerla o odiarla ma questa è la mia vita, quella che voglio.




Ed eccomi qua con un nuovo capitolo, ho cercato di farlo più lungo dei precedenti due anche se alla fine non è che abbia scritto molto di più, mi dispiace ma la scuola mi sta impegnando abbastanza e per aggiornali con costanza (e questo non potete dire di no perchè sto cercando di metterne uno al giorno) non ho tempo di farli molto lunghi, spero comunque che vi piacciano perchè vi giuro, che in questa storia ci sto mettendo davvero l'anima.
  
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