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Autore: Seekerofdreams_    18/12/2013    14 recensioni
The maid (in italiano La domestica) è la storia di una ragazza universitaria che si riempie di marshmallow e caramelle piangendosi addosso davanti ad un pc guardando serie tv e ascoltando musica. Un giorno deciderà di cambiare tutto, ma sarà il giorno giusto per alzarsi dal letto e iniziare a vivere? La risposta la troverà in un paio di occhi azzurri. Tra figuracce, nuove amicizie, tradimenti e segreti vi narrerò la storia d'amore di Niall e Serena.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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             .The maid.
                                    Capitolo 6


                     


                                               "Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso".






Mi stiracchio con gli occhi ancora chiusi, non ho proprio la forza di aprirli, ho dormito come non facevo da tempo, 
sento i muscoli dell’intero corpo rilassati come non mai, sposto la mia mano verso l’alto e mi scontro con una chioma 
morbida e liscia, passo la mano incuriosita tra quei capelli e mi perdo nella loro morbidezza, mi giro di fianco 
continuando a tenere la mano lì, perchè ieri sera non ho fatto questo giochino? 
Poi in un attimo di lucidità mi rendo conto che io mi sono addormentata da sola e spalanco gli occhi trovando quelli 
allegri di Niall a darmi il buongiorno.
“Oddio” dico ritraendo la mano e mettendomi a sedere di scatto.
“Oddio scusami!” dico rendendomi conto di essere nel suo letto, a casa sua, senza il suo permesso.
Mi alzo di scatto, ricordandomi solo dopo di avere la sua maglia addosso e le gambe nude, arrossisco violentemente 
mettendomi poi le mani sul viso.
Lo sento ridacchiare di gusto e io mi vergogno ancora di più, mi giro verso la poltroncina messa all’angolo della stanza, 
dove ieri sera ho poggiato i miei vestiti per recuperare il pantalone.
“Ehi, stai tranquilla!” dice spostando le coperte e alzandosi a sua volta, rivelandomi la sua tenuta da notte, ha il pezzo di 
sotto del pigiama e il busto bianco e snello in bella vista.
Si avvicina facendo il giro del letto per raggiungermi, si ferma davanti a me, mentre tiro su la zip e allaccio il bottone.
Alzo lo sguardo puntandolo nel suo divertito, anche se le guance rosee tradiscono la sua sicurezza, è in imbarazzo anche 
lui?
“Io... mi dispiace Niall, dovevo dirti che sarei venuta qui, scusa!” dico mortificata.
Mi sorride sincero e il mio cuore si scalda un pò, cerco di non guardarlo direttamente negli occhi, non voglio cedere 
alle mie debolezze e lui è assolutamente una delle mie.
“Non ti preoccupare, puoi venire quando vuoi e..Buongiorno comunque” dice sorridendo.
“Buongiorno” dico abbozzando anche io un sorriso.
“Ti va se ci ristendiamo un pò a letto? Di solito mi ci vuole una mezz’oretta di televisione 
prima di svegliarmi del tutto!” dice indicando con una mano il letto.
Sposto lo sguardo sulle lenzuola stropicciate la forma dei nostri corpi impressa nel materasso, annuisco senza proferire 
parola e lo seguo mentre si stende sul letto.
“Mettiti sotto le coperte” dice.
“Ho i jeans” mi giustifico stendendomi sopra, la verità è che stargli così vicino non è sano per la mia salute mentale.
“Non ha importanza, metti qui, dai!” dice sporgendosi a prendere il telecomando e sintonizzando la televisione su i 
cartoni animati.
Lo guardo dolcemente e lui mi fissa, sta per cambiare canale ma blocco la sua mano.
“No, lo guardo sempre anche io!” dico spostando le coperte e infilandomi al suo fianco.
Sento subito il calore provenire dal suo corpo, faccio tesoro di queste sensazioni e guardo la televisione.
Mi faccio distrarre dalla sua risata, sembra a suo agio al mio fianco, mentre io dentro sembro un vulcano prima di 
un’eruzione.
Dalla finestra filtra un debole fascio di luce, evidentemente oggi non è una bella giornata fuori, ma tanto io sono qui, 
accanto a Niall, fuori può anche nevicare, a me non interessa.
Restiamo in silenzio a guardare quei cartoni, che nemmeno a Theo piacerebbero ma per me sono ormai la cosa più 
bella del mondo.
Certo, questo è un esempio banale ma è incredibile come una persona possa farti cambiare idea su qualcosa, magari 
per tutta la vita si è convinti di una determinata cosa, poi all’improvviso la persona giusta ti fa cambiare idea, ti fa vedere 
il mondo in modo diverso dal solito.
“A cosa pensi?” mi chiede voltandosi un pò verso di me.
“Nulla di interessante, hai fame?” chiedo incrociando il suo sguardo.
Sta per rispondere ma la sua pancia lo anticipa brontolando, lui diventa rosso passando la mano in modo circolare tra lo 
stomaco e la pancia.
“Un pochino!” dice regalandomi un sorriso.
Sorrido anche io di riflesso e mi alzo, ricoprendo poi la mia parte di letto, mi accorgo di essermi addormentata nella 
parte sinistra del letto, vicino alla finestra, la parte che preferisco, lui mi guarda incuriosito mentre le mie guance 
si colorano, per la millesima volta, di rosso.
“V-vado a preparare qualcosa allora!” dico recuperando la mia maglia sulla sedia, scoprendo così la felpa blu di Niall.
”L’ho spostata ieri sera quando mi sono messo a letto, ti era caduta” dice ridendo.
“Oh, io... Io , te la lavo e te la riporto!” dico imbarazzata.
“Puoi tenerla non c’è problema, ne comprerò un’altra uguale!” dice sorridendo.
La giro tra le mani e la poggio sulla sedia, annuisco e mi trascino verso il bagno, sento lo sguardo di Niall addosso 
mentre oltrepasso la porta della sua stanza.
Mi chiudo dietro la porta e ci poggio la schiena contro, prendo un bel respiro prima di togliermi la maglia del pigiama e 
sciacquarmi un pò, infilo la maglia di ieri e riapro il lavandino ma questa volta qualcosa va storto, non riesco più 
ad aprirlo, ci metto un pò di forza ma rimango con la manopola in mano e l’acqua schizza da tutte le parti.
Mi sbrigo a mettere una mano cercando di fermare l’acqua, prendo un asciugamano, ma ormai sono completamente 
bagnata.
“Niall” urlo.
Mi ricordo che il bagno è insonorizzato, maledico chi ha costruito questa casa e allungo una mano per far scattare la 
serratura del bagno.
“Niaaaall!” urlo ancora mentre l’acqua non accenna a fermarsi.
“Che succede?” lo sento dire mentre mi raggiunge.
Apre la porta e rimane a guardarmi un attimo e poi mi aiuta a tenere la mano sull’asciugamano, ha ancora addosso solo 
il pantalone del pigiama e l’acqua colpisce anche lui, mi guarda divertito prima di abbassarsi a manovrare qualche filo.
“Resta un secondo qui, torno subito!” dice mentre io riesco solo a fare cenno con la testa.
“Fermati acqua ti prego” dico imprecando a bassa voce.
Cambio asciugamano ma anche quest’altro ci mette ben poco per inzupparsi d’acqua, quando Niall mi raggiunge porta 
con sè degli attrezzi, i miei occhi si illuminano.
“Vai a chiudere l’acqua, altrimenti non possiamo fare nulla” dico.
“Giusto” dice correndo fuori dal bagno.
Poco dopo il getto d’acqua si arresta lentamente e io ricomincio a respirare, passo una mano sulla fronte e mi siedo sul 
bordo della vasca da bagno.
Niall appare sulla porta e mi guarda sorridendo, poi apre uno scaffale e tira fuori un asciugamano pulito e asciuto e si 
avvicina a me, tendo una mano per prenderlo ma lui mi fa spostare e mi passa il tessuto morbido e profumato sui capelli,
 come se fosse un padre che si prende cura della sua bambina.
Poi mentre io inizio a rilassarmi lui scoppia a ridere, con una delle sue fragorose risate e io lo fulmino con lo sguardo 
cercando di farlo smettere, ma ottengo l’esatto opposto, lui ride ancora più forte.
“Niall, basta!”
“No-n n-on” balbetta continuando a ridere.
“Sc-usa, l-la smetto!” dice cercando di tornare serio.
“Si può sapere perchè sei scoppiato a ridere?” dico alzandomi e staccandomi di dosso la maglietta inzuppata che ormai 
aderisce al mio corpo come una seconda pelle, per fortuna è scura, altrimenti sarei sprofondata.
“Scusa, ma stavo ripensando a prima quando sono entrato in bagno, dovevi vederti!” 
“Non c’è da ridere Horan, è stato un incidente, ovviamente i lavori li pago io, il danno è mio e io lo aggiusto!” dico seria.
“Stai scherzando spero, adesso chiamo Paul e tra due secondi saranno ad aggiustarmi il lavandino, gratis!” dice con non 
curanza.
Ecco, questa è una cosa che odio delle persone famose, ottengono tutto, subito e senza spendere soldi. 
Sono sempre stata educata in un certo modo verso i soldi, non ne ho mai avuti tanti in famiglia, ma sicuramente c’è chi 
è messo peggio, ma i miei genitori hanno fatto sacrifici enormi per portare avanti la nostra famiglia, sono abituata a 
sudarmi i soldi per permettermi qualcosa, ecco perchè io non c’entro niente con le persone ricche, abbiamo modi di 
vedere molto diversi.
Non so se dal mio viso traspare qualcosa, ma Niall spalanca leggermente gli occhi, prima di guardarmi e parlare.
“Ma, lo pagherò, perchè è il suo lavoro!” dice sincero e io annuisco grata.
“Grazie, ora devo trovare qualcosa da mettere, ho fatto bagnare anche te, scusami!” dico.
“Non c’è problema, tanto devo fare una doccia, tu puoi mettere la mia, ormai ex, felpa e puoi prendere il pantalone di 
una tuta nell’armadio, almeno non prendi freddo!” dice da bravo padrone di casa.
“Prometto che tutti questi danni saranno ricompensati, non so come o quando però!” sorrido.
“Fa niente, mancava un pò di vitalità in questa casa!” dice facendomi battere il cuore.
“Ma come, tu sei sempre allegro e spensierato!” dico sincera.
“Si, amo la vita, non mi piace fermarmi a pensare sulle cose, ma qui abito da solo!” 
“Vabbè ci passerai si e no un mese l’anno, contando tutti i giorni di ferie!” dico.
Lui storce il naso, quello che ho detto purtroppo è la verità.
“Lo so, ma quel mese è noioso, di solito invito sempre i miei cugini o altri amici, o i ragazzi, cerco di stare il meno solo 
possibile!” ammette.
Siamo ancora fermi l’uno di fronte all’altro in bagno, bagnati e forse anche un pò infreddoliti, ma continuerei questa 
conversazione per sempre.
Sentire anche solo piccole confidenze da parte sua, mi fa sentire viva e importante, per lui forse non valgono nulla, 
ma per me sono tanto.
“V-vado a cambiarmi allora” dico uscendo dal bagno, lui mi segue e si dirige in cucina dopo aver preso un’asciugamano 
pulito ed essersi asciugato un pò il petto.
“Faccio subito, così puoi cambiarti e dopo lavo il bagno!” dico sorridendo.
“Tranquilla, dopo ci pensiamo al bagno!” dice regalandomi un sorriso e io annuisco scomparendo dietro la porta di 
camera sua.
Mi guardo intorno e sorrido spontaneamente, mi avvio verso l’armadio e spalanco le ante grandi e grigi, magliette, tute, 
jeans, cappellini, quell’armadio ha più cose di un negozio, nell’ultima parte vedo ricoperti con della plastica i vestiti 
eleganti, passo una mano per toccare le cravatte, appese in ordine maniacale.
Sorrido e mi inginocchio a prendere una tuta grigia, sfilo i jeans, ancora bagnati e la infilo velocemente, tolgo anche 
la maglia e metto su la maglia blu di Niall.
Tiro su i capelli con le mani a formare una coda alta ed esco dalla stanza, arrivo in salotto e apro la borsa per prendere 
un elastico, intanto vedo Niall preparare il tavolo della colazione, due piatti, due forchette, due bicchieri, due... Io e lui.
“Che profumini, cos’hai cucinato?” dico avvicinandomi.
Lui si gira verso di me sorridendo mentre versa dalla padella, le uova e la pancetta, tipica colazione all’inglese insomma.
“Siediti è pronto, ti sta bene la tuta!” dice osservandomi.
Butto un’occhiata sui miei pantaloni, mi vanno leggermente larghi ma non mi stanno malissimo, alzo le spalle e mi 
accomodo a tavola.
“Vado a infilarmi una maglietta” dice lui correndo verso la stanza.
Il mio stomaco brontola e mi mordicchio il labbro inferiore, nel piatto di Niall c’è un pezzettino di pancetta abbrustolito 
e io cerco di non guardarlo, amo quesi pezzettini.
Per fortuna lui mi raggiunge poco dopo, jeans e maglietta nera.
Si accomoda al mio fianco e inizia a mangiare, la prima cosa che afferra è proprio quel pezzettino, mi blocco all’istante 
e lui mi guarda confuso.
“Che c’è?” chiede.
“Nulla, non ti preoccupare!” dico sorridendo mentre lui porta alla bocca la forchetta, mi lascio incantare dai suoi 
movimenti e lo fisso come un bambino davanti al banco delle caramelle.
“Mangia, si raffredda!” dice sorridendo.
“Oh... Certo!” dico puntando gli occhi sul piatto e iniziando a mangiare.
Finiamo di mangiare in silenzio e subito dopo mi alzo per sbarazzare, lui mi segue per darmi una mano ma il 
campanello ci fa sobbalzare entrambi.
“Aspetti qualcuno?” mi chiede.
“Niall, è casa tua, io non aspetto proprio nessuno!” rido.
“Giusto, vado a vedere chi è!” dice sorridendo.
“Io metto in ordine!” dico tornando a lavare i piatti.
Niall si allontana e lo sento aprire la porta, poi voci su voci, mischiarsi, riconosco subito quella di Harry, 
seguita da quella di Louis.
In meno di dieci secondi li vedo oltrepassare la porta della cucina.
“Oh, buongiorno!” dice Louis allegro.
“Ciao ragazzi!” dico sorridendo come una scema.
Niall ridacchia e io lo fulmino con lo sguardo, prima di tornare a lavare i piatti.
“Come mai già qui?” chiede Harry.
“Oh” dico in imbarazzo senza saper rispondere ma lo vedo scambiarsi un’occhiata con Niall.
“Lasciamola lavorare, voi come mai siete qui?” dice il biondo.
Non mi ero resa conto di aver trattenuto il respiro, fino a quando escono dalla cucina e io mi rilasso. 
Sistemp tutto, cercando di pensare a qualche scusa plausibile, che mi invento?
Sono venuta qui ieri sera perchè mi mancava il vostro amico?
Vengo distratta da due occhi azzurri che mi fissano incerti, mi giro di scatto trovandomi il grande sorriso di Louis vicino.
“Louis” dico spaventata.
“Ciao!” dice ridendo.
“Mi stai un pò spaventando!” dico sorridendo, mentre asciugo i piatti e li metto in ordine.
“No, scusa, volevo chiederti se in questi giorni ti va di gioicare a calcio, noi restiamo una settimana prima di andare 
in Spagna, che ne dici?” chiede allegro.
“Certo, io domenica ho una partita, in questi giorni ho gli allenamenti, se ti va puoi venire, ovviamente siamo 
tutte donne, è un problema?” chiedo, asciugando le mani.
“Ma figurati, che problema c’è, ti lascio il mio numero di telefono così ci sentiamo?” chiede.
“Oh, il tuo numero? C-certo, prendo il telefono!” dico toccando le tasche.
Non lo trovo e mi guardo intorno, dannazione l’avrò lasciato in camera di Niall.
“Devo averlo lasciato di là!” dico oltrepassando la porta.
Harry e Niall sono seduti sul divano a chiacchierare sui miei libri di scuola, ma cosa diavolo fanno?
“Ehi, che fate?” dico mentre Louis si siede accanto a loro, mi sorridono indicando una parte in alto del mio libro 
e io arrossisco.
Parte del testo di “Little Things” è scritto nei bordi bianchi e io arrossisco, in quel libro c’è un pò di tutto su di loro, 
mi sembro un’adolescente a scrivere i loro nomi sui libri di scuola eppure loro mi fanno sentire così, spensierata 
e innamorata.
“Ehm! Bella canzone!” dico io sorridendo.
Niall ride divertito, mentre Harry e Louis lo seguono qualche minuto dopo.
Mi gratto la testa imbarazzata, poi mi allontano per andare a prendere il telefono in camera, mi tiro uno schiaffo sul viso 
e mi dò della stupida da sola.
Sento suonare il campanello, sicuramente saranno Liam e Zayn, sospiro tornando di là.
“Louis?” lo chiamo porgendoli il telefono, lui sorride e digita velocemente il suo numero, poi si fa uno squillo e registra 
il mio numero.
“Tieni, ci sentiamo allora!” dice mentre Liam e Zayn fanno il loro ingresso.
“Ciao ragazzi, ciao Sere!” dice Liam dandomi un buffetto sulla testa.
“Ciao!” dico felice.
Si siedono anche loro e io controllo il numero di telefono di Louis, ma non lo trovo, controllo le ultime chiamate 
e lo trovo registrato con “Il più bello della band”.
Sorrido divertita guardandolo e lui mi fa l’occhiolino e inizia a fare facce buffe, scoppio a ridere catturando l’attenzione 
degli altri, Niall mi guarda incuriosito, come se non mi avesse mai visto ridere così, ma forse è vero, sono poche le volte 
che ho riso da quando ci conosciamo, ero troppo impegnata ad essere imbarazzata e a fare figuracce.
“Che succede?” chiede Zayn.
“Il vostro amico si è registrato come il più bello della band, sul mio telefono!” dico.
Guardano tutti Louis divertiti, mentre lui scrolla le spalle, ma Niall sembra triste e i suoi occhi mi spingono a dargli una 
giustificazione, anche se non ce n’è motivo.
“Mi ha chiesto di giocare a calcio qualche giorno e gli ho detto che l’avrei chiamato in settimana, domenica devo giocare 
una partita, anzi, se non avete impegni potete venire a vedermi o anche a giocare se volete!” dico sorridendo.
Mi rendo conto di aver parlato controllando l’espressione del viso di Niall e lui mi sorride e annuisce. 
Sorrido anche io e guardo gli altri ragazzi.
“Certo, per me va bene!” dice Liam.
“Oh, a vederti va bene, ma a giocare non credo!” dice Zayn, seguito da Harry.
“Idem” ride.
Sorrido felice sistemando la maglia, che si era leggermente alzata e chiedo ai ragazzi se vogliono qualcosa da bere. 
Controllo in frigo e in dispensa, ma trovo solo birra, così si trovano costretti a bere quello anche se, non sono tanto 
dispiaciuti.
“Niall, scusa a che ora arriva l’idraulico?” chiedo.
“Dovrebbe arrivare a minuti!” dice mentre gli altri ci ascoltano interessati.
“Va bene, allora faccio in tempo ad uscire un attimo, torno tra poco devo fare delle commisioni,
così dopo pulisco tutto!” dico seria e lui annuisce.
“Va bene, ma non preoccuparti...” inizia a dire ma mi basta alzare un sopracciglio per farlo zittire.
“A dopo!” dice alla fine e io sorrido.
“A dopo ragazzi!” dico infilando la giacca.
Prendo la borsa e lanciando un’ultima occhiata a Niall esco di casa.
Faccio mente locale e percorro la strada verso la stazione della metro, da quelle parti dovrebbe esserci un bancomat 
o comunque una banca dove poter ritirare i soldi.


Pov di Niall

La porta si chiude e non faccio in tempo a girarmi che trovo quattro sorrisi strafottenti davanti al mio viso.
“Allora, com’è che aveva i tuoi vestiti?” chiede Harry sorridendo.
“Non è come pensate, sul serio, ragazzi!” dico diventando rosso.
“Ah no? E allora perchè sei arrossito?” dice Liam.
“Così, io non ho fatto niente!” dico alzandomi e mordicchiandomi le unghie come faccio ogni volta in cui sono nervoso, 
come se loro non lo sapessero.
Mi giro di spalle e mi metto le mani sul viso, come faccio a nasconderli le cose?
“Ieri sera quando sono rientrato, l’ho trovata che dormiva nel mio letto con il mio pigiama addosso e la mia felpa stretta 
tra le mani” dico senza voltarmi.
Sento un “Oh” generale e io sorrido ripensando a ieri sera, alle emozioni provate e racconto tutto ai ragazzi, rimanendo 
di spalle, perchè girarmi e fargli vedere i miei occhi sarebbe troppo, non riuscirei a trattenere la voglia di urlare 
e piangere, perchè sono felice ma un pò di contegno lo devo tenere.
“E...?” mi incita a parlare Zayn.
“E niente, non ci siamo baciati, niente, ma sono stato bene e non voglio di più adesso, non voglio affrettare un cavolo, 
mi voglio godere questi piccoli passi!” dico sincero.
“Ma le hai chiesto come mai era qui ieri sera?” dice Liam.
“No, a dire il vero non ci ho pensato!” dico girandomi.
Mi sorridono tutti e so che è un sorriso sincero e fraterno il loro, vado a risedermi sul divano e penso a quanto grazie 
a loro io sia migliorato, ho preso tanto da tutti e quattro, mi hanno aiutato a tirare fuori cose di me che non sapevo avere,
 mi sono aperto al pubblico, riesco a stare di più in mezzo alla gente e se qualche volta torna a farsi vedere la mia 
timidezza o la mia paura di stare con le persone, loro sono al mio fianco.
Mi guardano tutti in attesa di sapere altro, ma io non accenno a parlare così cambiamo totalmente discorso, parlando 
dell’imminente premier del film dedicato ai giocatori del Manchester United, mancano solo due giorni e Zayn ci avverte 
che lui non ci sarà questa volta.
“Andrò dalla mia adorata!” dice con gli occhi che brillano.
Io gli lancio un cuscino addosso e scoppiamo tutti a ridere, Zayn è sempre così quando parla di Perrie.
“Voi invece? Abbiamo un invito per due persone!” dice Liam.
“Io porterò Gemma” dice Harry e noi annuiamo.
“Io andrò solo, non saprei chi portare sinceramente!” dice Louis “e tu Niall?”
“Io porterò Amy, mi ha chiesto di poter venire, è in fissa con Beckham da quando eravamo piccoli!” rispondo scrollando le 
spalle.
Louis si avvia a dire qualcosa ma la porta di casa si apre, rivelando Serena accompagnata da un ragazzo che non le 
toglie gli occhi di dosso.
“E lui sarebbe?” dico senza pensare con un tono più alto del normale.
“Oh Niall, è l’idraulico, l’ho incontrato qui fuori!” dice lei sorridendo.
“Ah, ok! Salve!” dico rilassato, stringendo la mano del ragazzo.
Liam ridacchia girando la testa e nascondendola nella spalla di Zayn, Serena fa cenno al tipo di seguirlo e lui non se lo 
fa ripetere due volte.
Li guardo girare l’angolo e sparire verso il bagno, ma rimango colpito da come lei si muove con destrezza tra le mura
di casa mia, resto imbambolato fino a quanto una mano sventola davanti ai miei occhi.
“Sveglia campione” urla Louis al mio orecchio e io sobbalzo.
“Ci sono, ci sono!” dico voltandomi.
“Carino il ragazzo eh?” ride Liam prendendomi in giro.
“Non una parola” dico fulminandoli con lo sguardo.
“Torniamo a parlare della premier” dico serio.


Pov di Sere

Riferisco all’idraulico quello che è successo e poi mi congedo lasciandolo lavorare in pace. 
Raggiungo i ragazzi in salotto e li vedo parlottare.
“Che vi raccontate di bello?” chiedo per farmi sentire.
“Ehi!” dice Niall sorridendo.
“L’idraulico sta lavorando, gli ho detto quello che è successo!” 
“Grazie, veramente!” dice sorridendo.
“Dovere!” rispondo ricambiando il sorriso.
“Dai siediti con noi, stavamo parlando della premier di...” comincia Louis ma io son benissimo di che film sta parlando.
“Oddio è vero, giovedì avete la premier di Class of ‘92” dico con gli occhi brillanti.
Loro mi guardano leggermente impauriti e io sorrido.
“Ehm, scusate, ma vi seguo quindi più o meno so i vostri impegni!” dico scrollando le spalle.
“Mi sembra un’ottima spiegazione!” ridacchia Liam.
“Scusate, continuate pure a parlare, io mi faccio piccola piccola qui 
e vi giuro che non dirò niente a nessuno!” dico facendo finta di chiudere la bocca con una chiave.
Scoppiano tutti e cinque a ridere e io li guardo come si guarda la cosa più bella del mondo.
“Tranquilla, stavamo decidendo con chi andare alla premier” dice Liam.
I miei occhi si illuminano, ma comunque non dico niente, li ascolto attentamente e a quanto pare Zayn non ci sarà. 
Liam porterà la sua consorte e Harry sua sorella.
“Infine Niall porterà Amy e io sarò solo!” dice Louis.
La mia mente è ferma alla parola Amy però, il mio cuore perde un piccolo battito e non riesco a spiegarmi perchè 
o meglio cerco di nascondere i miei sentimenti.
Porterò Amy, è la sua miglior amica non dovrei meravigliarmi, eppure a me lei è antipatica.
Sei gelosa.
Ma stai zitta coscienza, che ne sai tu.
Sei gelosa.
Ripetilo ancora e ti faccio fuori.
Sei gelosa.
Ok, sono gelosa, va bene? Sono gelosissima, ma questa da dove arriva? 
Cioè ok, ha più diritto di andare di me, lo conosce da tanto tempo, ma... No!

“Tutto bene?” chiede Harry.
“S-si!” dico cercando di evitare lo sguardo di Niall.
“Sei bianca, ti senti bene?” chiede Zayn.
“Si, si, sto bene!” annuisco per rassicurarlo.
“Sei sicura?” chiede Niall sporgendosi verso di me.
“Si” dico con tono un pò troppo duro.
Niall si scosta sorpreso mentre Louis mi guarda e non so come, mi rendo conto che lui ha capito esattamente 
qual’è il problema.
“Tu hai da fare giovedì?” mi chiede all’improvviso.
“Io?” dico.
“Tu, proprio tu!” ripete ridendo.
“Starò davanti alla telvisione a vedere la premier con i pop corn a sbavare su Beckham!” dico ridendo.
“Uuuh, anche tu con Beckham eh? Che ne dici di venire con me?” mi chiede tranquillo.
In un secondo vedo passare nei volti dei ragazzi mille espressioni, Niall diventa bianco e guarda Louis sconvolto mentre 
Liam, Zayn e Harry hanno un’espressione scioccata.
Io mi sento morire, per fortuna sono seduta e non rischio di svenire.
“B-bè i-io non lo so!” dico d’impulso.
“Come non lo sai, dai fammi compagnia! Devo andare solo altrimenti!” dice.
“Ma non vorrei creare problemi, siete tra di voi!” dico.
“Zayn non c’è, lui ha Gemma” dice indicando Harry “lui Sophia” indica Liam 
e poi si gira verso Niall “Lui Amy! Io sono solo!” dice e non sfugge ne a me, nè a Niall l’enfasi con cui Louis pronuncia 
il nome della miglior amica del biondo.
Dannato Tomlinson, lo sta facendo apposta? Lo guardo ridere e butto un piccolo sguardo verso Niall.
Lo vedo fissare il suo amico per poi abbassare lo sguardo, è triste.
“Non posso Louis, mi dispiace! Non per te eh, ma sai come siamo fatte noi fan, 
non mi và di fare notizia!” dico trovando una scusa.
Louis, Liam, Zayn e Harry mi guardano fissare Niall mentre sul viso di quest’ultimo si apre un sorriso che non sfugge 
a nessuno.
“Grazie per l’invito però!” dico verso Louis.
“Figurati, però andiamo a giocare insieme!” mi dice sorridendo.
“Ovvio, devo batterti!” dico sfidandolo.
“Pff, ma sentila!” dice ridendo.
Niall sorride ancora e non mi importa niente se giovedì resterò a riempirmi di schifezze mentre lui sfilerà sul tappeto 
rosso con Amy, non mi importa aver rifiutato l’invito di Louis, non mi importa di niente se questo significa vedere 
quel sorriso sul suo volto.


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Eccomi qui con il nuovo capitolo.
Come state ragazze? Io sono super raffreddata, accidenti!
Non ce la faccio più, uff. Vabbè, passando a cose serie, 
Che ne dite del capitolo? C’è il famoso risveglio, l’intrusione dei ragazzi a casa e si inizia a parlare di Amy, 
non ho niente contro quella ragazza sia chiaro eh!
Come vedete in questa storia Louis è singleeee! (Mel, ti ricorda qualche conversazione? ahahha).
Niall è gelosetto, piccolo biondino mio!
Lo adoro non ci posso fare niente, voglio anche io la sua felpa.
Aspetto le vostre recensioni, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Come sempre mi trovate su Facebook e su Twitter (@Sere_VR46).
Comunque, il mio ragazzo mi ha regalato il dvd di This Is Us *-*
E’ bellissimo, sono troppo felice!
Alla prossima, Serena.
   
 
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