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Autore: Spregias    19/12/2013    3 recensioni
Hogwarts, quarto anno per Lily Potter, coraggiosa Grifondoro, capelli biondi (ovviamente tinti), spirito ribelle e un'insana passione per il Quidditch.
Dall'altra parte abbiamo Scorpius Malfoy, Cercatore di Serpeverde, astio verso Lily e un'insana passione nel romperle le palle e sbucare da ogni dove.
Ma non è solo Lily a vivere la sua prima storia d'amore. Attorno a lei la sua famiglia sperimenta il dolore dell'amore.
James e Dominique fanno i conti con l'attrazione che provano l'un l'altro mentre Rose sperimenta l'attrazione verso una persona che non si sarebbe mai aspettata...
*
Storia semplice, romantica e forse classica storia di amore-odio.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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CAPITOLO 5- Amortentia
 
 
 
 
 
Nella settimana seguente, Lily evitò di parlare con suo fratello, ancora furiosa per il modo in cui l’aveva trattata e lui non cercò neanche di scusarsi: secondo lui, non era l’unica ad essere arrabbiata.
Fatto sta che quel lunedì mattina, Lily scese con il muso in Sala Grande per la colazione, accompagnata dall’amica Alice Paciock, che si pettinava con le mani i lunghi ricci neri.
“Questi maledetti capelli!” sbuffò furiosa, passandosi una mano tra i ricci con così tanta furia da attirare l’attenzione di qualche studente del quinto anno che passava di lì.
Lily, che non le stava prestando attenzione, si voltò verso di lei.
“La vuoi smettere di fare casino?” chiese irritata, sedendosi al tavolo di Grifondoro, ma Alice parve ignorarla.
Si servì con bacon e pancetta, poi tirò fuori un libro nuovo, che probabilmente parlava di incantesimi, la sua grande passione.
“No!” esclamò contenta qualche minuto dopo “senti questo incantesimo..” iniziò, ma vedendo che Lily non la considerava, si voltò verso un compagno alla sua sinistra.
 
Una Grifondoro del settimo anno molto affascinante entrò in Sala Grande con Rose Weasley e si sedette con lei davanti a Lily, che finalmente alzò la testa.
“Buongiorno, Rose” disse evitando lo sguardo dell’altra, che però sembrava decisa a non ignorarla.
“Oh, Lily, potresti lasciar perdere?” sbottò Dominique Weasley, i lunghi capelli biondi raccolti in una treccia, gli occhi azzurri scintillanti e molte teste voltate verso di lei.
Era molto legata a James, e nonostante fossero cugini, Lily sospettava che lei a volte lo guardasse in modo molto diverso da come si guarda un amico.
“Se sei venuta qui solo per difendere James” disse Lily arrabbiata “te ne puoi tornare da dove sei venuta” concluse inforcando con forza un pezzo di bacon.
Rose sorrise, come faceva sempre, dando l’impressione di vivere sulle nuvole.
Lily e Dominique la guardarono, un po’ confuse.
“Va avanti così da giorni” disse scuotendo la testa “quel Malfoy deve proprio darle alla testa”.
Lily sogghignò.
“Per piacerle Malfoy, a volte mi chiedo se ce l’abbia una testa” disse facendo ridere coloro che la stavano ascoltando.
Rose si rigirò verso di lei, adesso non sorrideva più.
“Devi smetterla, Lily” disse seria, perdendo il suo tono sognante “non puoi essere semplicemente felice per me? Perché devi sempre rovinare tutto?” aggiunse, minacciosa.
Lily perse a sua volta il ghigno ironico che aveva, pensando ad una risposta.
Non avrebbe mai immaginato una reazione così da parte della calma cugina, evidentemente, con Malfoy faceva sul serio.
Aprì bocca, ma Rose si era già alzata.
“Ma che le prende?” chiese risentita a Dominique, che scrollandosi nelle spalle, afferrò una mela e sparì dietro a Rose.
 
Intanto Alice, che aveva annoiato a morte anche l’ultimo dei Grifondoro, tornò a dedicare la sua attenzione a Lily.
“Abbiamo due ore di pozioni, andiamo?” disse prendendo la borsa e avviandosi con l’amica nel sotterraneo.
 
A metà strada, Lily si sentì tirare per un braccio e si ritrovò tra le braccia di Eric, che le sorrideva felice.
“Buongiorno” soffiò sulle sue labbra, ma Lily, che aveva pensato sempre meno a lui, rispose con scarso entusiasmo.
Eric era troppo perfetto, lei non riusciva a lasciarsi andare, a fidarsi di lui, eppure non voleva lasciarlo.
Malfoy, che era lì accanto, sorrise, lasciandola stranita.
“Non devi andare in classe?” disse acida Lily, squadrandolo, ma lui alzò le mani.
La guardò a lungo prima di sorriderle di nuovo, senza prese di giro, le sorrise semplicemente.
“Perché mi tratti sempre male, Potter?” disse, ma lei gli tirò una sberla sul braccio e lui, improvvisamente, rabbrividì.
Annusò l’aria, impallidito.
“Di chi è questo profumo di fragola?” sussurrò con la voce strozzata, sembrava nel panico più assoluto.
Sia Lily che Eric, che la teneva ancora stretta a sé, e Alice lo guardarono perplessi.
“Mio” rispose infine Lily e Malfoy sgranò ancora di più gli occhi.
“Non è..possibile, no..” disse a se stesso, poi se ne andò. Lily era allibita e dopo aver salutato Eric, se ne andò a pozioni con Alice.
 
“A volte hai ragione tu..Malfoy è proprio strano” sussurrò Alice all’amica, mentre Lumacorno dava istruzioni per la pozione che avrebbero dovuto preparare quel giorno.
“..guarisce dal mal di pancia ed è particolarmente utile..” stava dicendo il grasso uomo, scrivendo qualcosa alla lavagna.
“Solo a volte?” rise Lily, alzandosi e prendendo il materiale necessario.
Non aveva bisogno di tanti aiuti, pozioni le riusciva bene.
Chiacchierò con Alice del più e del meno, fino a quando la sua pozione, evidentemente pronta, diventò di uno squisito color cielo, che andava più che bene.
“Bravissima Lily, oh, quanto mi ricordi tua nonna” borbottò il professore sorridendo.
 
Il pomeriggio, Lily uscì verso le sei dal castello, la scopa in spalla e si avviò verso il campo da Quidditch, eccitata per il nuovo allenamento.
A un tratto Malfoy le si parò davanti.
“Potter” disse, bloccandole il passo, e lei sobbalzò dallo spavento. Malfoy era proprio strano quel giorno, pensò Lily, chiedendosi che cosa volesse.
“Sto andando agli allenamenti, sono in ritardo” disse secca, sperando che questo bastasse a levarselo di torno. Evidentemente no.
Malfoy si dondolava sui piedi, in evidente imbarazzo e conflitto interiore. Sembrava nervoso.
“Ti accompagno” disse infine, sorprendendo la ragazza, che tuttavia continuò a camminare accanto a lui, che sembrava stesse ancora lottando.
“Malfoy, che devi dirmi?” disse infine la ragazza, mentre si legava i lunghi capelli sopra la testa.
Malfoy la guardò, poi si decise a parlare.
“Come va con Eric?” chiese, e Lily rimase un po’ stupita.
“Chiedilo a lui, sbaglio o è il tuo migliore amico?” disse scettica, continuando a camminare. Ormai erano quasi arrivati.
“Voglio saperlo da te. Ti piace?” disse, arrivando finalmente al punto. Lily arrossì, perché la risposta molto sincera era “no” ma decise che non era educato dirlo al migliore amico del ragazzo in questione, nonché persona malfidata.
“Non penso ti debba interessare” optò per una via di mezzo, la riservatezza. Dopotutto, non gli doveva nessuna spiegazione.
“No, perché..” iniziò lui, ma Lily, già stufa lo interruppe.
“Senti perché non mi dici quello che..” iniziò ma l’arrivo di due membri della squadra interruppe il loro discorso.
Malfoy sembrò sulle spine in mezzo alla squadra nemica, e si defilò poco dopo, dicendo alla ragazza che ne avrebbero riparlato.
 
“Lily, ti è arrivata una lettera” disse una delle due ragazze, Dominique, che le porgeva appunto un foglio piegato.
“Chi l’ha portato?” chiese Lily, prendendo la lettera. Il suo gufo, Irma, era sempre un po’ tardo e gli consegnava le lettere da casa.
“Il tuo gufo, quello marrone” disse Dominique, sparendo negli spogliatoi.
“Grazie, Domi” gridò Lily, spiegando la lettera.
 
Cara Lily,
ho saputo da tua zia Hermione, che tu e James non vi parlate da giorni. Penso che gliel’abbia detto Rose. Non mi piace questa situazione, Lily. Tu e tuo fratello doveve volervi bene e chiarirvi, ti prego dimmi che lo farai, tesoro.
Come stai? Papà dice di farti i complimenti per aver battuto i Serpeverde, dice che sei il suo orgoglio.
Fammi sapere presto, non vedo l’ora di avervi qui con me per Natale. Mi mancate tanto, e mi manchi tanto tu.
 
Mamma
 
 
Lily si appoggiò alla porta fuori dagli spogliatoi, le lacrime agli occhi. Si sentiva fragile e santo cielo, sua madre le mancava tantissimo, così come suo padre.
Ad Hogwarts si sentiva sempre sola, lontana da casa e suo fratello James non le era neanche vicino.
Si asciugò con rabbia una lacrima, pensando di rispondere il prima possibile.
“Lily?”
La voce incerta di James, che stava di fronte a lei, con la veste da capitano e l’espressione colpevole, la spinse ad alzare gli occhi.
Lily lo guardò, poi, di colpo, sentì che ogni rancore non portava a niente.
Si gettò tra le braccia di suo fratello, che la strinse a sé.
“Hai letto la lettera della mamma?” chiese un po’ sorridendo, e Lily annuì, ridendo con lui.
Lo guardò, trovandolo bellissimo, e gli chiese scusa.
“No, scusa tu, sciocca..sai che sono geloso” ammise lui e Lily sbuffò borbottando che lo era anche troppo.
“Adesso, andiamo ad allenarci” disse James, trascinandola in campo.
 
**
 
 
Cara mamma,
ho parlato con James, tranquilla! Sai che non posso avercela con lui..
Mi manchi tanto anche tu mamma, vorrei tornare a casa..
Sono contenta comunque, non c’è niente che non va! Ti voglio bene e abbraccia papà, digli che vincerò la coppa delle case per lui!
Ciao,
 
Lily
 
“Tieni, portala a casa Potter” disse dolcemente Lily a Irma, il gufo che aveva avuto come regalo a undici anni.
Ricordava ancora con emozione il giorno in cui aveva scelto la bacchetta.
“E’ la bacchetta che sceglie il mago, Lily” amava ripeterle suo padre e lei era fiera della sua: lunga dodici pollici, salice e coda di unicorno.
Quella bacchetta, aveva scelto lei.
Irma becchettò affettuosamente la sua mano, poi partì, lasciando sola Lily nella guferia.
 
“Potter” la apostrofò Malfoy, sputato di nuovo dal nulla. Lily lo guardò.
“Malfoy” rispose lei “perché non sei con Rose?” chiese, senza riuscire a trattenersi.
Lui rise, facendo sorridere, chissà perché, anche lei. Tuttavia non rispose e parve deciso a cambiare argomento.
“Che fai a quest’ora quassù?” chiese, avvicinandosi a lei e sedendosi su un muretto.
Era affascinante, con quello sguardo sfrontato e Lily si ritrovò ad arrossire.
“Sei carina quando arrossisci” notò lui, facendola avvampare.
Lily voltò la faccia, guardando il cielo.
“Che vuoi da me?” chiese con un filo di voce.
Lui si alzò, andandole vicino. Sembrava triste.
“Forse qualcosa che non posso avere” mormorò, lasciandola basita.
 
 
 
Ciaoooooooo!
Allora questo capitolo mi fa un po’ cagare, ma succede una cosa importante a Malfoy!!
Voi l’avete capita? Se no, leggete il titolo!
Spero che vi piaccia comunque, a presto!
  
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