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Autore: Ayame Chan    20/12/2013    0 recensioni
Missing moments di "Drag me to your world" incentrate su Daniagan e Lymer, ma siccome ho scritto come è iniziata la loro storia, non è necessario leggere anche la storia da cui è tratta.
Mi sedetti vicino alla finestra guardando il via vai della gente quando sentii una strana scossa in tutto il corpo. Mi spaventai guardandomi in giro ma nessuno si era accorto di me. Il cuore prese a battere all'impazzata quasi mozzandomi il respiro e io mi piegai in due non capendo cosa mi stava succedendo.
Era colpa del caffè?
Ma il mio cuore non sembrava voler smettere di battere come un dannato e come se fossi attratto da qualche magnete alzai lo sguardo verso la persona che stava appena passando davanti alla finestra: un uomo alto quanto me, dai corti capelli castani, vestito con una camicia celeste chiaro e un gilè sopra. Come se avesse capito che lo stavo fissando, girò la testa verso di me, piantando i suoi grandi occhi verdi da cucciolo nei miei abbozzando un sorriso prima di riprendere il suo cammino.
Restai per un momento imbambolato stringendomi la maglietta all'altezza del petto.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Doubles- Quando due cuori si incontrano'
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Lo fissai inarcando un sopracciglio dopo aver parcheggiato, incamminandosi verso di me.

-So cosa stai pensando e si, mi sono pettinato oggi.- disse gonfiando le guance incrociando le braccia fingendosi arrabbiato.

Solo io sapevo che sotto quel aspetto c'era un ragazzo di diciotto anni dolce e impacciato ma a volte ingenuo. E infatti per colpa di questo suo carattere mi preoccupavo sempre. Non era il tipo che si lasciava andare ai suoi istinti primari e non lo vedevo per niente capace di uccidere, anche se per la sua età era abbastanza forte.

-Cavolo Krem, sembri un drogato con quei capelli. Quante volte ti ho detto di tagliargli?- sbuffai guardandomi in giro, finché non vidi a qualche metro più in là un vicolo quindi lo presi per un braccio tirandomelo dietro.

-A me piacciono i capelli lunghi.- disse seguendomi e quasi inciampò quando arrivammo dietro l'edificio.

Lo guardai torvo allungando una mano verso di lui e con un sorriso a trentadue denti mi mise l'elastico nel palmo.

-Girati.- gli dissi mettendomi l'elastico tra le dita iniziando a raccogliere in una coda i capelli di mio fratello. -Più all'indietro con la testa.- enunciai dopo qualche secondo finendo di prendergli anche le ciocche che gli cadevano davanti al viso, legando tutto in una perfetta coda da cavallo.

-Grazie.- mi disse girandosi, lanciandomi di nuovo uno di quei sorrisi che ti veniva da abbracciarlo. Ora che aveva i capelli legati, i suoi occhi erano ben evidenziati e mi meravigliavo sempre della bellezza del contrasto tra il colore dei suoi capelli e quello degli occhi.

-Allora mi fai conoscere la mia futura cognata?- sussurrò spingendomi fuori da lì, verso la strada principale.

-Ti ho già detto che è un maschio!- dissi tra i denti parecchio imbarazzato.-E non te lo faccio conoscere, solo vedere. Non siamo in così buoni rapporti da poterti presentare.- enunciai con una certa amarezza.

Daniagan era un tipo difficile, ogni volta che cercavo di fare conversazione con lui quando non era dietro a Aydan le parole sembravano morirmi in gola e non riuscivo a portare avanti un dialogo per più di cinque minuti.

Iniziai a dirigermi verso il parco dove di solito trovavo Dan, e infatti lo vidi su una panchina accarezzando un cane. Il cuore iniziò a battermi furiosamente e per qualche secondo fui persino geloso di quel cane.

Tirai una gomitata a mio fratello indicandogli con lo sguardo l'uomo alto, vestito come sempre in pantaloni neri e camicia.

Vidi Krem fissarlo per un po' poi si mise una mano sulla bocca facendo dei passi all'indietro per poi iniziare a correre fuori dal parco.

Inarcai un sopracciglio non capendo cosa gli succedeva e dopo aver lanciato un'ultima occhiata al vampiro iniziai a correre dietro a mio fratello.

Appena attraversò il cancello del parco Krem si mise in due, scoppiando a ridere all'improvviso, tant'è che mi spaventai persino io.

-Che... carino!- disse cercando di riprendere il controllo asciugandosi una lacrima.

-Cos...!?- ma non mi lasciò dire niente che venne verso di me posandomi una mano sulla spalla.

-Fratellone, non hai nessuna chance.- e quando incrociò il mio sguardo cupo continuò. -Ma l'hai visto e.... ti sei visto? Cioè... sembra un orso grande, grosso e tenero.-

-Non capisco cosa vuoi dire.-

-Se mi prometti che non mi picchierai ti spiego.- disse incrociando le braccia sorridendo.

-Va bene.- dissi per un po' ancora non assimilando perchè Krem pensava che Dan era fuori dalla mia portata. Io ero quasi sicuro che alla fine il vampiro cederà, fin'ora nessuna ragazza mi aveva detto di no.

-Bene, ti spiego. Tu sei... uno stronzo egoista, egocentrico, cretino che flirta con tutto quello che muove. Non mi guardare così perchè sai che è vero. L'hai mai tenuto dentro i pantaloni per almeno due giorni? Non ribadire, so già la risposta. Anche se hai trovato il tuo compagno predestinato, te vai ancora dietro alle ragazze, quasi fossi in calore tutte le stagioni. Non ti senti un po' in colpa? Anche se non state insieme, lo ami, nel cuor tuo già state insieme, te invece vai a infilarti dentro a ogni buco che trovi attraente. Sono sicuro che hai almeno una dozzina di figli di cui non ne sai niente. Sei un imbecille, e scommetto quello che vuoi che lui non vorrà stare con uno che invece di pensare con la mente si lascia sopraffare dai suoi istinti e pensa con il c...- ma non finì la frase che si scontrò con il mio sguardo pietrificandosi per un attimo per poi iniziare a correre a gambe levate.

Mi conosceva davvero bene.

Iniziai a rincorrerlo, quasi acchiappandolo quando inciampò sul asfalto non capendo come faceva a cadere quando davanti a lui non c'era nulla.

-Hai detto che non mi avresti picchiato!- urlò guardandosi indietro, verso di me, ma questo gli costò caro dato che andò a sbattere conto un palo di ferro. -Dannazione!- urlò massaggiandosi il naso e scuotendo la testa riprese a correre.

-Non so di cosa stai parlando e poi credo che non ho mai sentito così tanti insulti diretti a me in un solo discorso, nemmeno dalle mie fidanzate! Quello stronzo sei tu!-

-Ma io ho solo detto la verità!- urlò ancora, questa volta senza guardarsi indietro, entrambi ignorando gli sguardi scettici e sorpresi dei passanti.

Accelerai il passo e quando Krem vide ciò, girò a destra, cercando di attraversare la strada, peccato che in quel momento il semaforo era verde e le macchine stavano passando a grande velocità.

-Idiota!- urlai prima di vederlo catapultato sul cofano di una macchina per poi cadere sull'asfalto, tre metri più avanti.

Arrivai da lui in un nano secondo mentre la gente gli si stringeva intorno.

-Oh mio Dio! Oh Dio! Cosa ho fatto!?-

L'autista implicato nell'incidente iniziò a urlare, tremando visibilmente mentre cercava di comporre il numero dell'ambulanza ma il telefono gli cadde di mano.

Krem aveva gli occhi chiusi e non si muoveva. Aveva un grosso taglio sulla fronte, proprio accanto alla cicatrice, dalla quale usciva parecchio sangue. Tutti intorno a lui erano sotto shock.

-Sono suo fratello, state lontano.- dissi sospirando, poi chiusi gli occhi cercando di calmarmi e lo presi da dietro il collo della giacca, come un gatto.

Mi allontanai da lì così, sotto lo sguardo sconcertante di tutti, prima che arrivasse la polizia o l'ambulanza.

-Mi perdoni, fratellone?- sussurrò all'improvviso tirandomi per la maglia per attirare la mia attenzione. Mi guardò da sotto le ciglia, con gli occhi inumiditi e grandi, sorridendo fino alle orecchie, noncurante del rivolo di sangue che gli cadeva dalla fronte.

Krem aveva le ossa più dure che io avevo mai visto, per questo mi allenavo sempre con lui anche se era troppo piccolo. La cicatrice che aveva sulla fronte era stata fatta da un pugnale, quando dovevo ancora imparare a maneggiarlo.

Rivolsi lo sguardo verso di lui, alzandolo per vederlo in faccia, notando che ora aveva il labbro di fuori e mi guardava come se lo avessi già picchiato a sangue.

Non sarei mai riuscito a fargli del male volontariamente, non quando usava quei dannati trucchi da cucciolo indifeso.

Ma sapevo come punirlo.

Inizia a dirigermi verso l'hotel dove stavo per tutta la durata in qui venivo a Roman, di nuovo disinteressato del fatto che stavo trasportando Krem come un gatto e per di più era con la faccia piena di sangue.

Appena arrivai al parcheggio dell'hotel notai la moto blu notte e mi avvicinai con un ghigno sinistro e gli detti un calcio, non troppo forte, ma abbastanza da fargli un graffio.

Krem iniziò a dimenarsi cercando di andare verso la moto ma lo trattenni per la giacca.

-Isabelle! No!- urlò poi mi guardò furioso. -Come hai potuto!? Stupido di una testa di c...-

-Oh, mi stai insultando? Isabelle vuole un altro graffio?- chiesi inarcando un sopracciglio fingendomi arrabbiato quando invece ero davvero divertito dal fatto che mio fratello dava nome a ogni moto che aveva e si comportava come se fossero sue figlie.

Krem gonfio solamente le guance, ingoiandosi le parole.

-Ora andiamo su, devi farti una doccia.- dissi e quando mi guardò raggiante aggiunsi: - E no, non ti lavo la schiena.- 


Adoro questo capitolo *^*
Sono così pucciosi e divertenti questi due insieme, spero si capisca quanto Lymer tiene a Krem. La differenza d'età tra di loro è di circa 6 anni, qui Krem ha circa diciotto anni.
Krem ha la sua storia, che incomincia circa 8 mesi l'evento scritto in questo capitolo: Double wills  

   
 
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