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Autore: Scarl_Bloom 94    21/12/2013    1 recensioni
Scarlett è una ragazza di 19 anni e il suo idolo è Orlando Bloom. Finiti gli esami di maturità parte con la cugina Perald, di 15 anni, e la cognolina Keira. Scarl incontra qui una persona che cambierà radicalmente la sua vita e le farà risvegliare sentimenti che non aveva mai provato prima. Il problema della differenza d'età però impedisce a Scarl di vivere serenamente la sua storia con Orlando.
Ha mille ragioni per non continuare questa storia e solo una , ma al contempo importante , per provare a lasciarsi travolgere dai sussurri del cuore...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 50 -  Non avrei mai smesso di cercarti

 
 
Non potevo crederci. Finalmente aveva recuperato tutti i ricordi. Si ricordava di me, della nostra storia, di suo figlio, del nostro in arrivo. Quel brutto incubo poteva dirsi finito. Ci stavamo baciando sotto gli applausi di tutti i presenti. Avevano preso a scattare foto a raffica, Perald e Charly ricominciarono a cantare le canzoni degli One Direction. Mi abbandonai a quel dolce contatto, facendo finta che su quell’aereo ci fossimo soltanto noi due. Anche se , con quel baccano era davvero difficile concentrarsi.
 
Orlando : Sono stato così cieco   *mi accarezza il viso*
 
Io : Si, lo sei stato, lo sei stato!  *rido*
 
Orlando :  Vale ancora quella promessa?
 
Io : Quale promessa?
 
Lo guardai confusa, non sapevo a cosa si stesse riferendo. Lo vidi sorridere e abbassare il capo. Di colpo ritornò a mettersi in ginocchio e scoppiò nuovamente a ridere.
 
Orlando : Scarlett, vuoi sposarmi?
 
Per fortuna tutti gli altri avevano continuato a fare festa e non si erano accorti minimamente di quello che stava succedendo. Non avrei retto un altro applauso irritante dalla folla. In quel preciso istante ricordai la sera prima dell’incidente in aereo, quando mi aveva fatto la proposta. E avevamo anche festeggiato, eccome se avevamo festeggiato! Scoppiai a ridere a piangere contemporaneamente. Ero matta da legare.
 
Io : E certo che ti sposo! Ci mancherebbe anche!
 
Orlando si alzò sorridente e mi stampò un bacio sulla bocca. Mi attaccai come una sottospecie di shimpanzè al suo collo. Mi prese in braccio e cominciò a farmi girare da una parte all’altra. Era tutto estremamente romantico… fino a quando non cademmo come a due deficienti sui sedili dell’aereo. Scoppiammo a ridere, per fortuna non ci eravamo fatti male. Eravamo completamente cretini, mettersi a fare giravolte su un aereo non era una cosa normale. Caddi sopra di lui e ne approfittai per baciarlo ancora e ancora.. per moltissimo tempo. Proprio in quel momento mi ricordai che quel fottutissimo aereo avrebbe potuto precipitare da un momento all’altro ed ero lì lì per imprecare, ma riuscì a trattenermi grazie alla dolcezza dei baci di Orlando.
 
Io : Non capisco, adesso la sfiga dovrebbe andarsene da noi…
 
Orlando : Di cosa stai parlando?
 
Io : No, niente, devi sapere che una zitellona indiana si è divertita un po’ a giocare con la nostra storia, tutto qui, e praticamente tutte le nostre disavventure sono state opera sua, però adesso ha detto che ci avrebbe lasciati stare, non capisco come mai ci sia anche il problema dell’aereo!
 
Orlando : Mi hai confuso  *mi guarda perplesso*  ma d’altronde lo fai sempre, per cui non mi preoccupo *sorride*
 
Io : Non c’è niente da ridere, io non voglio perderti di nuovo!
 
Orlando : E non mi perderai, succeda quel che succeda, questa volta nessuno ci dividerà, giuro!
 
Io : Lo spero tanto, perché sta volta sennò mi incazzo!
 
Orlando : E invece devi stare calma soprattutto per il nostro piccolo, va bene?
 
Io : Si, hai ragione *sorrido* A proposito devo fare l’ecografia per sapere il sesso del bambino!
 
Orlando :  Oh.. si può sapere di già?
 
Io : Credo di si, sono di 4 mesi e mezzo
 
La nostra conversazione venne conclusa dalle voci stonate delle due coglione di Charly e Perald. Non si potevano sentire, sembravano delle oche che starnazzavano senza alcun ritengo. Urlavano come se non ci fosse un domani. E intanto le persone continuavano a firmarle. Stavano firmando la loro condanna a morte quelle deficienti. Pensai che quella per loro fosse una bella lezione così abbandonai l’intenzione di andarle a salvare e mi riconcentrai sul mio Orlando. Era piuttosto scioccato anche lui davanti alla loro performance.
 
Io : Orlie.. senti… ho voglia di conoscere tuo figlio, non me l’hai fatto vedere e credo sia ora che ci conosciamo, no?
 
Orlando : Certo, gli piacerai sicuramente! Vedrai, è un bambino dolcissimo
 
Io :  dolcissimo e bellissimo come il padre?
 
Orlando : Anche di più *mi da un bacio*
 
Io : Ahh allora mi sposo lui *rido*
 
In quel preciso istante arrivò un’altra Hostess felice come a una pasqua. Si mise a urlare come un’oca isterica, tanto per cambiare, ce ne avevamo poche su quell’aereo. Fortunatamente urlò una buona notizia, l’aereo era apposto, non saremmo precipitati. Tirammo subito un sospiro di sollievo. Abbracciai Orlie felice più che mai. Tutti ritornammo ai nostri posti. Vidi Perald e CHarly un tantino preoccupate, ma leggermente eh!
 
Io : Ehi che avete voi due?! Avete perso la voce?
 
Charly : No, abbiamo perso qualcos’altro!
 
Pery : La dignità!!
 
Orlando : E ci credo bene! *rideacrepapelle*
 
Io : A quest’ora avrete fatto il giro del mondo *rido*
 
Charly : Già, e lo vedranno pure i ragazzi, cazzarola!
 
Pery : Scarl ci ha trasmesso la sua sfiga, brutta sfigata che non sei altra!
 
Io : Non dare sempre colpa  alla sfiga, perché in questo caso siete state voi a sputtanarvi di vostra spontanea volontà
 
Pery : Fanculo!
 
Charly : Idem!!
 
Per tutto il resto del viaggio non feci altro che prenderle in giro. Si sentivano nella merda che più merda non si può, poverelle. Riuscì a dormire un po’, appoggiandomi alla spalla di Orlando. Era davvero comodo. Quando finalmente arrivammo Charly e Perald non volevano scendere dall’aereo, si vergognavano troppo. E così io e Orlando dovemmo prenderle e trasportarle di peso.  Avevano ragione, appena mettemmo piede in aereoporto un vortice di giornalisti ci travolse. Le notizie di Orlando avevano, nel frattempo, fatto il giro del mondo e tutti si erano subito precipitati per vedere se quel che si diceva fosse vero. Ci assaltarono completamente, Orlando mi teneva stretta dalla mano, non aveva nessuna intenzione di mollarmi, come anch’io d’altronde.
 
Giornalista : dove è stato per tutto questo tempo??
 
Io : a giocare a nascondino *rideacrepapelle* è un burlone!
 
Orlando : Ho perso la memoria e sono finito non so dove *ride*
 
Charly : E’ stato vittima di una pedofila, putroccola, troia, befana, usurpatrice dei ruoli altrui!!!!
 
Orlando : Ma che dite??!
 
Pery : Taci, tutti devono sapere, tutttiii!
 
Charly : Si è spacciata per sua moglie, ma tranquilli *alza le mani* non ci è andato a letto perché ha sempre e solo amato questa deficiente e non più, si spera, sfigata di Scarlett!
 
Io : Odddio, fermale!
 
Pery : Per non parlare di dove lo faceva lavorare! In un ristorante!!! Ma vi rendete conto? Una star del cinema che fa il cameriere??! E’ stata una cosa così scioccante che la prima volta che l’abbiamo visto non capivamo se fosse un cameriere vestito da Orlando Bloom o Orlando Bloom vestito da un cameriere!
 
Giornalista : Ma tutto ciò non ha senso
 
Pery : Lo so! Ma che vuole da me? Io sono solo una povera vittima di tutta questa situazione!!
 
Charly : Anch’io! Ci hanno trascinato in questa loro storia folle e ne siamo uscite da psicopatiche! Ma non fateci caso, perché tutto questo è normale, o almeno credo, spero!
 
Orlando : Secondo me scapperanno via dalla disperazione *mi sussurra piano Orlando, abbastanza divertito*
 
Giornalista  : ci potete raccontare con calma tutta la storia nei minimi particolari??
 
Ci guardammo tutti e quattro in faccia. Ma quello era un pazzo psicopatico, a parte che anche a raccontarla con calma quella storia non avrebbe avuto lo stesso senso, ma secondo lui poi ci mettevamo a raccontare tutta quella serie di pazzoidi eventi come se non avevamo un accidenti da fare???
 
Pery : Io ho 15 anni..
 
Charly : Io sono psicolabile
 
Io : Io sono incinta
 
Orlando : E.. io.. ho appena riacquistato la memoria, sono fragile!
 
Prendemmo a correre via come a certi ladri. Per noi potevano benissimo andare al diavolo, loro, le loro macchine fotografiche e le loro domande da strapazzo. Chiamammo un taxy e arrivammo a casa sane e salve.
Appena mettemmo piede a casa mia, notammo con immenso stupore che l’intera casa era buia. Era strano che nessuno ci fosse in casa. Ed ecco che all’improvviso la luce si aprì e in aria scoppiarono festoni di tutti i colori possibili e immaginabili.
 
Tutti : Sorpresa!!!
 
Mi ero spaventata a morte e quindi mi ero subito aggrappata al braccio di Orlando. Tutti i nostri parenti ci avevano fatto una festa a sorpresa. A quel punto era ovvio che tutto il mondo sapesse della resurrezione di Orlando.
 
Mamma : Orlando!!!! *Piange* sei vivooo!!! *lo abbraccia affogandolo*
 
Nonna : Figliolo bello!!!! *lo abbraccia strappazzandolo tutto* bello,bello della nonna tua!!
 
Zia Carmen : Ehiii, sei tornato fra noooi  *ride come un isterica*  è davvero bellissimo  che tu sia resuscitato, volevo chiederti , com’è stato morire e poi ritornare sulla terra?
 
Pery : Questa non ha capito un cazzo *si mette una mano sulla fronte*
 
Ed eccolo che fra la folla, esce fuori anche mio fratello Giorgio. I due si guardarono per un po’.

*Aaaaaaaawww, mo si sfidano a duello come nel farwest!!! Oh Dioooo*
 
Mio fratello si avvicinò a noi lentamente. Io mi parai davanti a Orlando, come per dire “ prima passerai sul mio cadavere* … Come arrivò davanti, tirò fuori dalla tasca la sua mano e la tese a Orlando sorridendo. Quel suo gesto mi stupì completamente. Orlando ricambiò e si strinsero la mano.
 
*Aaaaaaaaaaaaawwwww l’amore ha trionfatooooo!!!*
 
Meno male, tutto bene quel che finisce bene. Dopo la festicciola, quando tutti se ne andarono, comprese quelle due idiote di Perald e Charly, io e Orlando riuscimmo a rimanere finalmente da soli.
 
Orlando : vado all’hotel dell’altra volta, è ancora aperto?
 
Io : Coooosa??? Nooo, tu stanotte rimani qui! Vero mamma?
 
Mamma : Ehm, Ehm, e dove dorme?
 
Io : Con me con chi vuoi che dorma??
 
Federico :  E io?? Dove dormo?
 
Io : prendi una tenda e ti accampi in salotto! Beh, noi andiamooo! Notte!  *afferro Orlando e lo trascino su per le scale*
 
Papà : Stanotte non dormirò… me lo sento
 
Mamma : Oh tesoro, è incinta, quindi! *ironizza*
 
 
Appena arrivammo al piano di sopra buttai Orlando nella stanza e chiusi la porta. Intravidi un leggero imbarazzo nei suoi occhi. Si sedette su uno dei due lettini guardandosi attorno. Era stanco, frastornato, stordito, e confuso ovviamente. Mi resi conto di esser stata un po’ troppo avventata nel farlo dormire con me quella notte. Cioè, non si era ancora del tutto ripreso.
Io : non vuoi dormire con me?
 
Orlando : Eh? Ma che dici? *scoppia a ridere*  sono solo stanco
 
Io : ovviamente dormiremo solamente, che ti credi?
 
Orlando : Uhmmm, sicura?  *mi afferra e mi fa sedere su di se*
 
Io : Non eri stanco??
 
Orlando : *ride* Si, però vorrei tenerti stretta a me tutta la notte
 
Mi disse quelle parole guardandomi dritta negli occhi. Okay, stavo per sciogliermi, per svenire, per avvampare, no ero già piuttosto presa da calore. Che occhi belli e profondi che aveva, non mi sarei mai stancata di ammirarli. Sorrisi e mi alzai con addosso il suo sguardo divertito.
Cominciai ad avvicinare i due lettini, provocando un fracasso tremendo, che sicuramente avranno sentito anche di sotto. Di fatti come finì a unirli, venne qualcuno a bussare alla porta. Era quella peste di Federico.
 
Io : che vuoi? Va a dormire!
 
Federico : Eh Eh porcelliniiii!
 
Io : Fedeeeee!!!! Domani facciamo i conti!!!
 
Il piccolo guastafeste scappò via ridendo come un matto. Mi voltai verso Orlando e lo vidi trattenere una risata. Gli diedi un pigiama di mio fratello. Si cambiò davanti a me senza farsi alcun problema. Io stavo per crepare letteralmente. Lui si divertiva d’altronde. Quando venne il mio turno gli dissi di girarsi dall’altra parte.
 
Orlando : Ma tu hai guardato
 
Io : E ma tu non hai detto di voltarmi
 
Orlando : Ti ricordo che aspetti un bambino e quindi è stupido non spogliarti davanti a me
 
Io : Quando saremo marito e moglie non avrò scuse, ma per adesso no!
 
Orlando alla fine si rassegnò e si voltò dall’altra parte continuando ovviamente a ridere. Ad un certo punto si girò di scatto facendomi spaventare così tanto che mi cadde il pigiama a terra. Lasciai perdere l’imbarazzo di essere seminuda e cominciai a lanciargli cose di ogni tipo addosso. Quello stronzo, mi aveva fatto prendere un accidenti.
Quando finimmo la pagliacciata ci mettemmo a letto. Ero un po’ impacciata. Eh sisisisi, avevo voglia di fare quella cosa lì, era pur normale, no? Ce l’avevo lì, nel mio letto, bello come non mai, e.. avremmo dormito tutta la notte abbracciati. Ahhhh l’amore!
 
Orlando : Com’è strana la vita… un momento ti senti perso e il momento dopo sei l’uomo più felice del mondo
 
Io : Puoi dirlo forte, non posso ancora crederci che .. tu sei qui.. con me…. E che io sono fra le tue braccia
 
Orlando :  E’ tutto vero invece *sorride e mi stringe*  e sai una cosa?  Ho capito che nella vita non bisogna mai darsi per vinto, perché anche quando sembra che tutto va male, alla fine il sole tornerà a splendere… Quando mi sono lasciato con Miranda, ho cercato di non chiudermi in me stesso, ho sempre creduto nell’amore… e sapevo bene che prima o poi avrei incontrato … la mia altra metà, quella parte che mi mancava, quell’amore per cui vale la pena lottare
 
Io : Oh..  *Sono colpita*  sei così dolce
 
Orlando : Non avrei mai smesso di cercarti…. Sapevo che alla fine ti avrei trovata…
 
Girai leggermente il viso per incontrarmi con il suo. Quei suoi occhi parevano brillare quella notte. Si avvicinò lentamente a me e mi diede un dolce bacio sulle labbra.  Quel bacio non fu breve, continuammo ancora. Io misi una mano dietro la sua nuca per spingerlo ancora contro di me. Volevo unirmi a lui, volevo sentire ancora quell’amore, avevo voglia di liberarlo. Così.. dopo un Ti amo sussurrato da entrambi… i nostri buoni propositi di dormire solamente…. andarono ….in fumo.
   
 
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