Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Denny_Chrissie    21/12/2013    1 recensioni
La vita nel Palazzo dei Volturi prosegue tranquilla dopo l'ultimo incontro con i Cullen. Tranquilla finchè un'umana ed il ritorno di una vampira, di una Voltura, assente da un po' non la stravolgeranno...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutte/i eccoci quì con un nuovo capitolo.Speriamo che vi piaccia. Approfittiamo del momento per augurarvi buone feste. Buona lettura!!!!
Baci Denny e Chrissie

 

31- Buone nuove?

 

Non appena mi assicurai che Felix avesse afferrato Santiago, me ne andai ancora alquanto stordito in camera di Chris, dove trovai Denny sdraiata sul letto. Era ancora priva di coscienza e l'odore tenue del sangue non faceva che impregnare la stanza.

«Fortuna c'erano gli altri... Se avesse continuato forse non me lo sarei perdonato.» dissi sottovoce, lasciando che il mio pensiero vociferasse.

Dopo poco la vidi rialzarsi mentre si guardava attorno spaesata e quando i suoi occhi posarono su di me, la vidi saltare per abbracciarmi.

«Tutta questa gioia da dove arriva?» chiesi ridendo.

«Lascia stare. Credo di aver temuto il peggio per te più che per me.»

Appena la sentii dire che aveva temuto per me, la strinsi a me accarezzandole i capelli, ma a quel gesto sentii maggiormente quell'odore di sangue che pensavo d'aver eliminato con altri pensieri.

«Meglio se ti sistemi quella ferita.» dissi spostandola leggermente ed accarezzandole il volto andandole poi a togliere il pezzo di veste che aveva usato Chris per tamponarla. La ferita perdeva una piccola quantità tale che significava solamente che si stava già richiudendo.

Non riuscivo più a resistere, così la fermai e ripulii io le ferite. Ciò che sentivo non era fame, volevo di nuovo quel bacio che c'era stato due giorni prima. Quella sensazione che avevo provato nel sentire le sue labbra a contatto con le mie e non appena la sentii pronunciare il mio nome sentii come un sussulto dentro di me. Rimasi a fissarla per qualche secondo poi lasciai che quella sensazione strana facesse il suo corso ed improvvisamente mi ritrovai a baciarla ancora più intensamente di quella volta, facendola indietreggiare lentamente contro il muro.

Mi accorsi troppo tardi dell'arrivo di Chris ed Alec e fui alquanto imbarazzato nel notare che ci stavano fissando, specialmente Chris ne sembrava alquanto felice.

«Ecco...» non sapevo bene cosa dire né che spiegazione dare e come me, anche Denny sembrava alquanto presa dall'imbarazzo siccome divenne rossa.

«Io... Esco dalla stanza è meglio.» dissi chinando la testa e correndomene via.

Sentii Denny uscire dalla stanza ed andai a raggiungerla, volevo delle risposte e non volevo lasciarla minimamente sola.

«Denny.» la chiamai dal corridoio e mi fece cenno come per seguirla, raggiungendo così la sala della musica e non appena entrai anche io istintivamente chiusi la porta alle mie spalle.

«Perché siamo qui?» chiesi dubbioso e lei si voltò mostrandomi un sorriso.

Quando mi chiese di suonare per lei mi sedetti al pianoforte. Continuavo a suonare distogliendomi da tutti i pensieri e lasciando che Denny ascoltasse con attenzione la melodia, ma non appena arrivai verso la fine del brano mi voltai per guardarla sentendomi osservato e levai le dita dal pianoforte per prenderle il volto tra le mani e baciarla. Non era una semplice storiella come credeva Heidi, Denny mi aveva attirato a sé come se fosse stata lei la vampira ed io l'umano, ma ciò che provavo era un qualcosa che non centrava né col divertimento né con la rivalità. Mi piaceva e la desideravo ogni attimo di più.

Appena ci distaccammo da quel bacio la scrutai per tentare di interpretare il suo sguardo. Era già la terza volta che la baciavo d'impulso ed anche se stava a quei baci magari era solo per colpa del mio fascino vampiresco, a quel pensiero iniziai a sentirmi quasi distrutto.

«Mi spiace di averti baciata nuovamente all'improvviso... Ma..» non feci in tempo a proseguire che mi mise l'indice sulle labbra e mi volse un sorriso.

Rimasi per una frazione di secondi immobile come una statua, s'era come dichiarata eppure voleva che la conquistassi, ma in che modo? A quella domanda scattai in piedi ed incominciai a seguirla standole poi affianco.

Arrivammo fino in fondo al corridoio dove incontrammo Caius con un'altra vampira che stavano parlando. Era una vampira nuova, magari una di quelli che avevano incontrato Chris ed Alec, ma non mi porsi domande, in fondo, passavano così tanti vampiri da lì.

«Stavo quasi per domandarti se conoscessi quella vampira ma poi ci ho ripensato. Una mezza calzetta come te non è così importante qui e sono certa che molti t'ignorino. Forse la penserai come una mancanza di rispetto la mia, ma non è importante. Non puoi farmi nulla.» disse Denny provocandomi.

«Chi sarebbe la mezza calzetta alla quale non importa portargli rispetto?!» dissi ridendo mentre l'afferravo dal bacino capovolgendola a testa in giù.

A quel gesto improvviso cacciò un piccolo grido per poi scoppiare a ridere.

«Comunque tutti mi portano rispetto. In teoria dovresti farlo anche tu, ma ovviamente visto come siamo diventati amici, il discorso cambia alquanto.» dissi ritornando serio mentre continuavo a tenere Denny a testa in giù, mettendola appoggiata alla mia schiena.

Mi misi a camminare in direzione della scia degli altri facendo finta di ignorare Denny che s'era già arresa. La sentii sbuffare ed appoggiare la sua schiena contro la mia. Sentirla sbuffare, sentirla scocciata perché non poteva che rimanere in quella posizione, mi divertiva tantissimo.

Improvvisamente la lanciai in aria per poterla rigirare e prenderla così in braccio, ma quando la presi mi iniziò a mettere il broncio, come offesa, arrabbia perché l'avevo tenuta a testa in giù tutto quel tempo.

«Tu mi dai del vampiro da quattro soldi ed ora mi fai l'offesa...» dissi mentre affrettavo il passo per raggiungere la stanza in cui c'erano Chelsea, Afton e Corin, ma ritrovandoli impegnati Denny mi propose di andare in giardino ed io accettai di buon grado. Effettivamente era meglio lasciar stare ancora i ragazzi da soli e magari Denny restando da sola con me in giardino avrebbe detto chiaramente ciò che provava realmente per me, od almeno lo speravo.

Pov Denny

Quando mi svegliai, rimasi alquanto perplessa su dove mi trovassi, ma non appena vidi Demetri ne fui estremamente felice. Stava bene e sembrava non essersi fatto alcun male, così mi tuffai in un abbraccio ed a tale gesto lo sentii ridere.

«Lascia stare. Credo di aver temuto il peggio per te più che per me.» dissi rimanendo abbracciata a lui, anche perché era freddo e mi faceva sentire meno il mal di testa.

«Meglio se mi vado a sciacquare la faccia.» dissi chinando la testa mentre scendevo dal letto avviandomi al bagno barcollando.

Ero sullo stipite della porta quando venni fermata da Demetri che mi girò verso di lui e passò il dito sulla ferita per poi leccarsela. Improvvisamente sentii qualcosa di umido passare sulla ferita e capii solo in un secondo momento che era la sua lingua.

«D-Demetri?» lo chiamai quasi titubante e balbettando, non avevo paura del suo morso, ma non riuscivo a capire cosa avesse realmente per la testa.

Rimase a fissarmi con occhi diversi dal solito, così diversi che mi fecero perdere la testa. Non ricordavo nemmeno perché stessi andando in bagno e dopo poco mi ritrovai le sue labbra che s'erano attaccate ardentemente alle mie. Per un breve istante rimasi come immobile, non sapevo cosa fare fino a che non sentii l'estremo bisogno di ricambiare. Demetri mi piaceva più di quanto stessi ammettendo a me stessa ed avevo sciolto ogni legame con Alec solo per lui.

Non mi ero nemmeno accorta che Alec e Christine erano arrivati in stanza e ci stavano osservando. Demetri appena se ne accorse scappò letteralmente via dalla stanza.

Rimasi perplessa nel vederlo scappare via a quel modo, non avevo mai pensato che potesse sentirsi imbarazzato ed invece gli era appena successo ed a tal pensiero sogghignai.

«Direi dalle vostre facce che tutto s'è risolto. Allora, credo sia meglio che vi lasci nella vostra privacy.» dissi sgattaiolando via.

Ero ancora stordita da quel bacio ed un interrogatorio su quanto era accaduto mi avrebbe letteralmente spiazzata.

Quando finalmente incontrai Demetri gli feci cenno di seguirmi e lo condussi alla stanza della musica.

«Vorrei che suonassi... Ho bisogno di ascoltare un po' di musica.» ammisi arrossendo leggermente mentre chinavo la testa. A tale affermazione lo vidi sedersi all'istante e sorridermi mentre m'indicava di sedermi affianco a lui. Non appena mi sedetti iniziò a suonare. Avrei riconosciuto quel brano fra mille, si trattava di una composizione di Ludovico e si intitolava Stella del mattino.

Quando finì il brano improvvisamente mi prese il viso tra le mani e mi baciò. Lo ricambiai subito e quando lui si scusò scossi la testa.

«Non devi scusarti, né devi spiegarmi nulla. Io credo di non considerarti né come amico né come nemico, ma qualcosa di molto più importante. Ma ciò non significhi che mi hai per te. Devi riuscire ad ottenermi.» dissi ridendo e dandogli un lieve bacio sulla guancia per poi andarmene dalla stanza saltellando.

In corridoio incontrammo Caius che parlava con una vampira. Notai che Demetri la stava osservando, probabilmente anche lui curioso sulla nuova vampira.

«Stavo quasi per domandarti se conoscessi quella vampira, ma poi ci ho ripensato. Una mezza calzetta come te non è così importante qui e sono certa che molti t'ignorino. Forse la penserai come una mancanza di rispetto la mia ma non è importante. Non puoi farmi nulla.» dissi con provocazione.

Per tutta risposta lui mi prese e mi mise a testa in giù poggiandomi sulla sua schiena.

«Mi rimetti giù ora? Dai vampiro da quattro soldi!» dissi ridendo mentre mi agitavo per poter scendere, ma sembrava ignorarmi totalmente.

Vedevo tutto sotto sopra e mentre camminava mi sentivo come saltellare, il fatto che non mi lasciasse scendere mi stava facendo arrabbiare.

«Uffa!!! Hai finito di divertiti nel tenermi in questo modo?» dissi continuando a restare a braccia conserte con la mia schiena contro la sua; improvvisamente mi ritrovai a fissare il vuoto ovunque per poi ritrovarmi il volto di Demetri ad un palmo dal mio.

«Ringrazia che non ho ancora cenato. Altrimenti ti avrei fatto vedere io che bel divertimento.» dissi fingendomi offesa per l'accaduto.

Vedevo che Chelsea, Afton e Corin sembravano alquanto impegnati, così iniziai a pensare che probabilmente era molto meglio se ce ne andavamo da lì.

«Meglio se andiamo momentaneamente in giardino. Credo siano un po' troppo impegnati.» sussurrai all'orecchio di Demetri, che annuì.

Non appena arrivammo lì mi posò a terra

"Beneamata terra..." pensai e mi volsi verso di lui guardandolo di sottecchi cominciando a camminare ancora un po' nauseata verso il giardino.

 

Pov. Alec

 

Finalmente la storia con Heidi sembrava essersi risolta.

«Amico mio sei molto fortunato. E' fantastica e credo che t'invidierò sempre perché ama solo te. Ha ragione però, la nostra amicizia è troppo importante e non voglio rinunciarvi. Perdonami.» disse Felix chinando gli occhi.

«Non si ripeterà mai più una cosa simile. La dimenticherò te lo giuro. Farò di tutto per dimenticarla.» concluse guardandomi negli occhi.

Tirai un sospiro non appena vidi Felix così dispiaciuto nei miei riguardi ed iniziai a pensare che forse avevo esagerato, ma appena ripensai al bacio cancellai subito l'idea dello scusarmi per essermi comportato a quel modo.

«So quanto sia fortunato. Ci ho messo un po' a capirlo. Però ora non la lascerò più scappare.» dissi senza aggiungere altro ed aiutando Felix a portare Santiago al cospetto dei Signori.

«Comunque spero per te che la dimentichi presto. Mi irrita il solo pensiero che tu pensi a lei e noi siamo migliori amici.» dissi trattenendomi dal ringhiare per il nervoso che avevo ancora da prima.

Non appena riuscimmo a portare Santiago al cospetto dei Signori fummo estremamente contenti, Caius ci accolse immediatamente.

«Sappiamo già abbastanza cose. Lasciatelo a noi. Aro ed io vedremo di punirlo a dovere e verrà rinchiuso assieme ad Heidi.» disse prendendo Santiago con fare alterato. Non mostrava rabbia ma evidentemente era arrabbiato visto che trascinava Santiago come se fosse stata una pezza o qualcosa da distruggere. Lo portò in una stanza dove di certo c'era Aro ad attenderlo. Felix ed io intanto attendevamo l'arrivo di Jane e Chris.

Porsi la mano a Felix.

«Di nuovo amici?» chiesi sereno, in fondo aveva dimostrato di esserne dispiaciuto ed aveva promesso che l'avrebbe dimenticata e da buoni amici che eravamo, era giusto che lo perdonassi.

«Si! Amici come sempre. Facciamo finta di poter sognare ed aver fatto solo un incubo.» mi rispose.

Dietro suggerimento di Christine andammo a vedere cosa stavano facendo Denny e Demetri e quando entrammo in camera e vedemmo che si stavano baciando, ci sedemmo sul letto mentre la tenevo stretta in attesa che si accorgessero di noi. Appena lo fecero entrambi trovarono una scusa per scappare alle nostre domande.

Nel vederli fuggire via mi lasciai sfuggire una risata, forse Demetri era bravo in fondo. Andai velocemente a chiudere la porta per poi tornare da Chris che era ancora seduta sul letto.

«Devi ancora essere punita per esserti lasciata baciare da Felix.» dissi mostrandole un sorrisetto malizioso e senza attendere una sua risposta le saltai addosso e la incominciai a baciare.

«Non ti lascerò più. Specialmente ora, non ti lascio proprio uscire dalla stanza.» le sussurrai baciandole lievemente il collo per poi ribaciarla con passione.

Ero desideroso di stringere Chris sempre di più fra le mie braccia e di poter fare tutto ciò che quando era umana c'era il rischio che potessi ferirla.

«Ti amo Chris. Ti amo più di quanto tu possa immaginare.» le sussurrai all'orecchio per poi baciarglielo e fissarla intensamente negli occhi.

Era stupenda, avevo rischiato di perderla per sempre e a quel pensiero pensavo che fosse ancora di più meravigliosa e preziosa per me. Se Heidi avesse davvero voluto vendicarsi, avrebbe dovuto vedersela con me.

Mentre che continuavo a coccolarla sentimmo in lontananza una musica al pianoforte e ciò non faceva che rendere l'atmosfera ancora più romantica e farmi apparire Chris ancora più bella. Più passavano i minuti e più sentivo di volerla mia, per sempre.

 

Pov Christine

 

Io e Jane trascinammo Heidi nelle segrete. Fu con grande piacere che aprii la porta della cella e la scaraventai dentro.

«Spero che la reclusione qui ti sia d'insegnamento! Divertiti!» esclamai in coro con Jane voltando le spalle per ritornare da Alec e Felix. Ero troppo preoccupata per loro.

Quando entrai in Sala Conferenze vidi che tutto era calmo con mia grande gioia. Certo i pensieri di Felix nel vedermi non erano quelli che avrei voluto sentire da lui, però feci finta di niente.

«Ragazzi a quanto pare, forse, avremo un po' di calma. Che ne dite se questa volta ci andiamo a rilassare veramente? Magari facciamo una maxi bevuta di gruppo e poi ci dividiamo, per oggi?» proposi.

«Per me va benissimo. Io e Felix poi andremo a fare una passeggiata da soli, per parlare un po' e tu ed il mio caro fratello potrete finalmente stare insieme.» disse Jane.

Sorrisi a Jane.

«Grazie. Ora andiamo a vedere come sta Denny e a chiamare Demetri.» dissi prendendo per mano Alec e trascinandolo verso la mia stanza.

Mi fermai quando sentii i pensieri di Denny e Demetri.

«Amore non so se è il caso di entrare. E' un momento un po' particolare.» dissi felice.

«E' anche vero che aspettano il mio ritorno e di avere notizie. Ok, entriamo.» sbottai e prendendo un respiro aprii la porta.

Denny e Demetri intenti a baciarsi non sembrarono accorgersi di noi. Mi andai a sedere sul letto insieme ad Alec e gli poggiai la testa sulla spalla continuando a guardarli serena in attesa che si staccassero e finalmente si accorgessero di noi.

Quando lo fecero infine scapparono ma non ebbi nemmeno il tempo di preoccuparmi di loro perché i pensieri ed i desideri di Alec m'investirono in pieno.

Avevo sognato quel momento da sempre. I suoi baci, le sue carezze erano tutto ciò che avevo sempre desiderato, la sola cosa che avevo desiderato nella mia vita. Mi abbandonai a lui completamente, senza pensieri, felice.

«Amore promettimi che mi punirai sempre così.» mormorai quando smettemmo solo per un attimo di baciarci.

Risi alle sue parole.

«Oh vita mia, sei tu che non hai la minima idea di quanto io ti ami. Io un idea del tuo amore ce l'ho. Ho la fortuna di poterlo vedere abbastanza chiaramente.» sussurrai accarezzandolo.

«E' più bello di quanto avessi mai potuto sognare stare con te. Sono solo tua, sono stata sempre solo tua e così sarà sempre, ricordalo bene.» mormorai.

«Ed ora per favore, amami più che puoi. ti chiedo solo questo, amami come solo a te sarà mai permesso fare.» soffiai iniziando ad accarezzarlo e baciarlo in modo più profondo e deciso.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Denny_Chrissie