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Autore: Marlowe    21/12/2013    4 recensioni
Dopo Punk Hazzard Rufy e la sua ciurma lasciano l'isola portando con se Trafalgar Law. Nami inizia a comportarsi in modo strano attirando l'attenzione del capitano e del suo ospite. Cosa nasconde Nami? Cosa è successo veramente nei due anni di separazione di così tremendo da non poterne parlare?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8

 

RUFY’S POV
 

Dovevo distogliere l’attenzione dello scienziato da Nami in modo che Zoro potesse liberarla. Il problema era che Cedric era maledettamente forte, sembrava non patire la fatica mentre io invece ero provato dalle ferite riportate nello scontro precedente.
Lanciai uno sguardo a Nami e notai che anche lei mi stava fissando, per fortuna stava bene e le ferite erano già guarite anche se mi domandavo come questo fosse possibile, non aveva mai accennato a una guarigione accelerata.

Tornai a prestare attenzione a Cedric, era già pronto a combattere, irradiava un’energia spaventosa. Partii subito all’attacco ma lui continuava ad evitare i miei colpi come se li prevedesse in anticipo, avevo già affrontato nemici del genere ed erano stati tutti sconfitti, lui non avrebbe fatto una fine diversa.
Zoro si era avvicinato a Nami e stava tagliando via le catene del lettino, dovette sostenerla per farla alzare ma almeno non era più sotto il controllo dello scienziato, tutta la mia ciurma era davanti a lei pronti a difenderla.
Ora che un problema era parzialmente risolto potevo dedicarmi anima e corpo al combattimento.
Incrementai il mio potere utilizzando l’ambizione e da quel momento lo scienziato ebbe più difficoltà a contrastarmi.
- Sei pieno di sorprese cappello di paglia, sai utilizzare l’ambizione del re conquistatore
Non lo degnai nemmeno di una risposta, continuai a colpirlo, Jet pistol, jet bazoka, tutti i miei colpi più forti contro un unico avversario e in uno spazio limitato, non riuscì ad evitarli e lo presi in pieno scagliandolo ripetutamente  contro le pareti della stanza, pareti rinforzate con del metallo dato che non crollavano, meglio avrebbe sofferto di più.
Si rialzò con fatica dall’ultima serie di colpi pulendosi il sangue che gli colava dalla faccia con la manica della giacca.
- Eccezionale davvero, saresti anche tu una splendida cavia per i miei esperimenti, che ne dici di rimanere qui insieme a Nami?
Era completamente folle!
- Né io ne Nami rimarremo qui con te, ce ne andremo dopo aver raso al suolo questo posto
- Tu non la porterai da nessuna parte la condanneresti a una vita di infelicità lontano da me
Ma era serio? Lontano da lui Nami sarebbe stata benissimo, felice e al sicuro, senza nessuno che desiderava riprodursi o bruciarle la pelle.
- Sono sicuro che invece sarebbe felicissima lontana da te
- E come pensi di toglierle l’anello che ha sulla gamba?
- Lo togliamo via cosa ci vuole?
Si mise a ridere, cosa avevo detto di così strano? Avrei chiesto a Zoro oppure a Law di toglierlo, uno dei due sarà ben capace no?! Lui sembrò leggermi nella mente perché rispose alla mia domanda
- Quell’anello non si può tagliare in alcun modo, è un metallo formidabile che abbiamo realizzato appositamente in laboratorio e studiato per i poteri della mia bellissima ragazza, l’unico modo per levarlo è utilizzare la chiave e guarda caso l’unica chiave esistente si trova legata al mio collo.
Si sollevò il ciondolo che teneva legato e notai la piccola chiave.
- Vorrà dire che la strapperò dal tuo corpo una volta che ti avrò finalmente levato di torno.
- Pensi che sia così semplice? Io sono un essere speciale, ho sottoposto il mio stesso corpo alle sperimentazioni per essere più forte, più resistente, più potente e nessuno nemmeno tu potresti mai essere in grado di eliminarmi. Ho studiato le tue mosse e ora si fa sul serio cappello di paglia, preparati a perdere.
Non era una frase detta tanto per dire, i suo colpi vibravano di potenza, era dannatamente difficile da contrastare e in breve tempo la persona che boccheggiava contro le pareti fui io.

 

NAMI’S POV


Zoro mi aveva liberata dal lettino e mi teneva dietro di lui, tutti i miei compagni erano intorno a me e nonostante ora sapessero la verità erano disposti ad aiutare il mostro che ero diventata.
Rufy combatteva contro Cedric al massimo della potenza, era davvero formidabile, potevo ammirare i muscoli che si contraevano per sferrare un pugno micidiale, entrambi si stavano infliggendo parecchi danni e il mio capitano sembrava quello più provato. Era partito bene e sembrava sul punto di avere la meglio ma Cedric iniziò a combattere sul serio. Era forte e agile e come me lui era modificato per contrastare i possessori dei frutti del mare.
All’ennesimo schianto di Rufy contro la parete decisi che era ora di aiutarlo, non poteva combattere da solo per la mia libertà, l’aveva già fatto una volta ma ora ero perfettamente in grado di aiutarlo, dovevo solo liberarmi dell’anello. Cedric aveva detto che non si poteva tagliare ma magari utilizzando il frutto di Law potevamo recuperare la chiave o qualcos’altro, provai a chiederlo ma subito bocciò la mia idea.
- Ho già provato a recuperare la chiave durante il combattimento ma i miei poteri sembrano non funzionare, penso sia stata fatta in algamatolite altrimenti non mi spiego perché non riesco a strappargliela dal collo, sembra immune, potrei provare a usarli su di te però.
- E come?
- Potrei creare un campo, tagliarti la gamba sinistra e provare a sfilarti l’anello ma non posso garantirti che la gamba torni funzionante come prima
- Ma sei matto? Che razza di idee hai? Che senso ha tagliarmi una gamba per togliere l’anello se poi non puoi garantirmi che me la puoi riattaccare senza danni?
- Bè forse con tutti gli esperimenti che ti hanno fatto e visto che guarisci così velocemente non potrebbe ricrescerti?
Lo guardai malissimo, come poteva ricrescermi una gamba? Ma si era drogato? Non mi ricrescevano gli arti non ero mica una lucertola!
Rufy fu scagliato di nuovo contro una parete, Zoro prese parte al combattimento, se lavoravano in coppia quei due erano eccezionali, lo spadaccino lo metteva alle strette con le sue tre spade e Rufy lo colpiva ripetutamente con pugni e calci. Erano velocissimi, a mala pena riuscivo a star dietro al combattimento. Robin cercava di bloccare le braccia di Cedri utilizzando il frutto fior fior ma lui riusciva sempre a liberarsi.
- Ora mi avete proprio stufato siete dei moscerini fastidiosi e come tali vi schiaccerò, porrò fine alle vostre patetiche e insulse vite.
Scagliò un’onda d’urto talmente potente che fummo scagliati tutti contro la parete abbattendola.
Il colpo era stato tremendo, sentivo male ovunque, alzai la testa per vedere come stavano i miei compagni. Erano tutti a terra, nessuno era riuscito a resistere a quell’attacco. Rufy cercava di alzarsi ancora, si reggeva a fatica e perdeva sangue dalle numerose ferite, non era in grado di combattere ancora, nessuno di loro lo era.
Realizzai che se non facevo qualcosa sarebbero tutti morti, morti per me e la mia incapacità nel proteggermi. Non l’avrei mai permesso! Mi alzai a fatica, le gambe mi reggevano a mala pena ma dovevo farmi forza, io ero l’unica in grado di uccidere Cedric e porre finalmente fine a quell’incubo.
Il mio carceriere mi guardò compiaciuto, lo sapeva che ero dannatamente difficile abbattermi, io ero come lui, resistente ai colpi più forti.
- Nami cara hai ancora la forza di alzarti vedo.
Presi un respiro profondo e guardai i miei compagni, mi ricordai che lo stavo facendo solo e unicamente per loro, avrei ceduto il posto al mostro per la loro salvezza.
- Mi è rimasta la forza necessaria per ucciderti
- Che dolce ora da brava vieni qui e andiamocene
Mi concentrai, sentivo il potere dentro di me, non importava quanto le punte metalliche dell’anello potessero penetrare a fondo, loro avevano paura del mostro perché non potevano contrastarlo e io lo avrei scatenato contro di loro rischiando di perdere me stessa.
Mi girai per guardare il mio capitano un ultima volta, probabilmente dopo la trasformazione non avrebbe più voluto avere a che fare con me, nessuno di loro probabilmente.
- Nami cosa stai facendo? Nami?
Lo guardai cercando di esprimere ciò che provavo per lui con lo sguardo, fissai i miei compagni che ormai avevano ripreso i sensi, cercai di memorizzare i loro visi e i loro sguardi e pregai che l’affetto che provavo per loro fosse sufficienti a tenerli in vita da Cedric … e da me stessa.
Camminai verso lo scienziato, sentivo l’energia che scorreva prepotentemente nel mio corpo fuoriuscire diventando un fulmine umano. Rufy mi guardava sbalordito, era incredulo di quello che stava avvenendo sotto i suoi occhi ma prima di completare la trasformazione dovevo avvertirlo.
- Rufy, ragazzi…. Scappate!
Il mio corpo iniziò a mutare, perdevo corporeità fino a diventare il mostro potentissimo in cui mi avevano trasformato, fulmini scaturivano dal mio corpo, sentivo crescere la voglia di combattere e di distruggere … finchè non persi totalmente il controllo.


 
ANGOLINO DI MARLOWE

Salve popolo di Efp! Buon weekend e immagino che molti di voi avranno iniziato le tanto meritate vacanze natalizie, che fortunati! Io  devo aspettare ancora lunedì TT.TT. Torniamo alla storia, Rufy e Zoro riescono a fare ben poco contro lo scienziato pazzo e alla fine tocca a Nami intervenire. Perciò chi ha scommesso su Rufy, Zoro e Law mi spiace gente avete sbagliato in pieno! Ovvero tutti! Almeno non si può dire che sono prevedebile no? Ora dato che ormai è chiaro che sarà la nostra protagonista femminile a combattere il cattivone di turno, Rufy servirà ancora a qualcosa?
Alla prossima!
Un mega bacione a chi mi segue
Marlowe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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