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Autore: xhisjuliet_    21/12/2013    2 recensioni
due amici, una ragazza, una scommessa.
«Scommettiamo?» propose Jack.
Matt annuì, stringendogli la mano. «Farò innamorare qualunque ragazza di me e la trasformerò in reginetta del ballo. Ti ricrederai»
Jack rise. «A patto che sia io a scegliere la ragazza»
«Ci sto!»
Matthew Miller e Cheryl Brooks.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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"
sorridevo per niente, e mi piaceva"



«Non lo so Dana, forse non dovrei essere qui..»
Mi fissò, sbuffando. «Perché no, Cher? Ne abbiamo già parlato, e poi lui sarà contento di vederti qui!»
Annuii, per niente certa, poi portai attenzione al campo dove fecero ingresso le due squadre, tra cui quella di Matt. Era passata una settimana da quel giorno a casa mia, non ci eravamo mai visti, solo sentiti al cellulare, si era allenato tutti i giorni per questa partita di basket che da quanto avevo capito era davvero importante per il suo futuro,  o qualcosa del genere. Dana iniziò ad urlare, attirando l’attenzione di quasi tutti quelli seduti sugli spalti avanti a noi, appena vide entrare Will, il suo ragazzo.
«Cher, oddio eccoli!» urlò «O mio Dio!»
La fissai, spaventata quasi, per poi scoppiare a ridere. «La pianti Dana?»
Rise, iniziando a seguire i movimenti dei giocatori, pur non sapendo niente riguardo al basket. Quando Matt fece canestro tutti iniziarono ad urlare, facendomi sussultare per la paura.
Risi osservando tutti che urlavano, contenti per il vantaggio sull’altra squadra, il mondo poi si fermò nell’esatto momento in cui i miei occhi incontrarono quelli di Matt, sorrideva felice e non potetti fare a meno di sorridere e mandargli un bacio con la mano.
«Sei proprio cotta» disse Dana.
Sorrisi, dandole una gomitata, in fondo era vero: da una settimana ad una parte non ci capivo più nulla, sorridevo per niente e mi piaceva.
Al termine della partita, che purtroppo la squadra di Matt perse per pochi punti di differenza, aspettammo i ragazzi fuori la palestra, aspettavamo che si cambiassero e l’attesa sembrava quasi interminabile.. non vedevo l’ora di stringerlo a me, come se ne avessi bisogno.
«Dio ma quanto ci mettono?» chiese Dana, sbattendo ritmicamente il piede a terra. «E’ troppo, davvero. Insomma, nemmeno io ci metto 20 minuti per prepararmi!»
La fissai, fulminandola con lo sguardo. «Aspetta, staranno per arrivare»
Vedemmo i due uscire dalla palestra ed attraversare la strada subito dopo, inutile dire che il cuore stava quasi per uscire dal petto. Insomma, perché quell’effetto?
«Ciao» Matt mi sorrise, allargando le braccia «Vieni qui, mi sei mancata»
Mi morsi il labbro, fiondandomi senza farmelo ripetere, tra le sue braccia. «Mi dispiace che abbiate perso.. è stata una bella partita!»
Ci staccammo, lui rise. «Tanto lo so che tu non hai capito nulla»
Dana rise «Hai proprio ragione, non abbiamo capito niente di niente»
«Parla per te!» sbottai, facendo ridere gli altri due.
Will prese la mano di Dana «Bene, noi andiamo.. Ci vediamo!»
Dana mi baciò la guancia. «Ciao!»
Sorrisi, osservando i due andare via e girare l’angolo della strada.
«Andiamo alla tavola calda qui vicino?» chiese Matt «Ho sentito che ha aperto da poco e che fa dei caffè buonissimi..»
Annuii, sorridendogli. «D’accordo»
Ci dirigemmo verso la tavola calda, durante il tragitto mi prese la mano, il che mi spiazzò.
Per tutto il tempo, poi, restò a testa bassa senza parlare. Il che era imbarazzante, abbastanza per me almeno. Non sapevo come spezzare il ghiaccio, non sapevo cosa dire così preferii restare in silenzio.
«C’è qualcosa che non va?» chiesi d’un tratto. «Scusami è che.. non lo so, non mi hai parlata per tutto questo tempo e.. ho fatto qualcosa di sbagliato? Se è così ti chiedo scusa ma non ci ho fatto caso e..» mi interruppe, bloccandosi in mezzo alla strada e stringendomi in uno di quegli abbracci che ti tolgono il fiato.
Sospirò, poi mi baciò la punta del naso. «Scusami Cher, tu non c’entri nulla.. è che avrei potuto dare di più e l’occasione di giocare nella squadra del signor Cohen sarà sicuramente andata a puttane.»
Abbassai lo sguardo, non sapendo cosa dire. «Penso che tu abbia dato del tuo meglio, ci hai provato..»
Prese il mio viso tra le mani, annullando la poca distanza che c’era tra noi con  un bacio, che per dirla tutta desideravo da tanto, almeno dal momento in cui lasciò casa mia quella domenica.
Riprendemmo a camminare, fino a raggiungere poi la tavola calda. Ci sedemmo al tavolino, uno dei pochi liberi nell’angolo.
Un ragazzo si avvicinò, chiedendo cosa desideravamo ordinare. «Per me un caffè, per la mia ragazza un caffè macchiato..» ordinò Matt.
Il ragazzo annuì, annotando tutto sul block notes, poi si dileguò, raggiungendo il bancone.
«La mia ragazza?» chiesi sorridendo.
Lui annuì, prendendo la mia mano e stringendola. «Ti da fastidio?»
Scossi la testa, baciandogli a stampo le labbra. «Per niente, assolutamente.»
 
 
Quattro mesi dopo.
 
 
«Sto aiutando i miei, tra un po’ arriveranno gli ospiti e che palle..» sbuffò Matt.
Eravamo a telefono da circa 20 minuti.
Risi. «Dai è Natale, siamo tutti più buoni.»
«Certo come no..» rispose ridendo. «Ci sentiamo dopo, okay? Salutami Dana, ciao amore.»
Sorrisi. «Ciao amore»
Staccai la chiamata, incontrando lo sguardo di Dana che per poco non mi fulminò. «Sei una stronza»
«Perché?» chiesi.
Soffiò sulle dita, era intenta da più di un’ora a mettere lo smalto rosso. «E’ da mezz’ora che parli con Matt al telefono, mi hai lasciata sola!»
Scoppiai a ridere per poi abbracciarla. «Non lo vedo da ieri mattina, capiscimi»
Roteò gli occhi al cielo. «Si certo.. Allora? Come passerà questi giorni?»
«Questa sera per la vigilia saranno dei parenti lì a casa sua  mentre domani mattina presto, da quanto ho capito, i genitori partiranno per non so dove a passare il Natale..» risposi mentre sceglievo nell’armadio qualcosa di comodo da indossare quella sera. Sarei dovuta restare a casa per la vigilia con mia con papà, mio fratello, la sorella di papà, il marito e mia cugina.
«E lui? Li segue?» chiese Dana.
Scossi la testa. «Ne parlammo tempo fa e mi ha detto chiaramente di non voler andare.»
Dana annuì, chiudendo poi quella bottiglietta, per mia gioia. «Cosa metti stasera?»
«Pensavo a questa tuta» la cacciai dall’armadio mostrandola alla mia amica.
Mi fissò, poi si alzò e posò di nuovo la tuta nell’armadio. «Scherzi spero»
Sbuffai. «Dana è la vigilia e starò a casa mia, mica devo per forza prepararmi!»
Indossò il cappotto, e prese poi la giacca. «Fai come vuoi, sei un caso perso.» Mi baciò la guancia, poi aprì la porta di camera mia, intenta ad andare via.
«Ci vediamo domani.. Buona serata!» le dissi una volta giù.
Mi sorrise poi salì nell’auto del padre che sempre a sua disposizione era pronto per venirla a prendere e darle un passaggio ovunque si trovasse.
Chiusi il portoncino, rabbrividii per il freddo, poi raggiunsi mio padre in cucina intento a cucinare solo soletto per la serata. «Ti serve una mano?»
Annuì, fulminandomi con lo sguardo. «Era ora!»
 
 
«Prendiamo posto su! Sto morendo dalla fame..» disse mio padre.
Era arrivata la famiglia di mia zia, ci vedevamo raramente e di solito solo quando c’erano le feste per la distanza.
Erano passate tre ore dall’ultima volta che avevo sentito Matt e neanche un messaggio, il che era strano considerando che ci sentivamo ogni secondo della giornata. Posai il cellulare nella tasca dopo aver controllato che non ci fosse un nuovo messaggio, poi presi posto, per mia sfortuna vicino a mia cugina Liz. Mi stava a dir poco antipatica o forse lo era, esattamente come sua mamma.
«Allora? Come va la scuola Liz?» chiese mio padre per sciogliere il ghiaccio mentre serviva gli antipasti.
Mia cugina spostò i capelli che gli erano caduti avanti l’occhio e poi sorrise, mostrando quei denti perfetti che si ritrovava. «Benissimo zio. Amo molto fare la cheerleader tra l’altro, sono anche bravissima qualche volta vi farò vedere dei video!»
Si atteggiò così come sapeva fare solo lei.
«Tu Cher? Hai finito l’anno scorso vero?» chiese mia zia.
Annuii. «A maggio.»
Cenammo, era quasi mezzanotte e di Matt ancora nulla.
Ero nella mia stanza a fissare il soffitto da già mezz’ora se non più. Gli avevo mandato più di 10 messaggi e l’avevo chiamato due volte, ma niente.
Mi annoiavo a morte, più crescevo più il Natale diventava orrendo, o anzi, per meglio dire il Natale era un giorno come un altro.
La porta cigolò, sobbalzai, sedendomi poi di scatto.
Mio padre entrò, accendendo la luce. «Giù si divertono a giocare con le carte, ti va di venire?»
Scossi la testa.
«Va bene» si sedette accanto a me posando un bacio sulla mia guancia. «Qualcosa non va?»
Scossi la testa. «Mi annoio, tutto qua. Sono solo stanca e vorrei dormire»
«Tra un po’ è mezzanotte, dobbiamo scambiarci i regali» disse sorridendo mio padre.
Sbuffai. «Sempre le solite cazzate, posso anche aprirlo domani il mio regalo»
«Cher» mi riprese «Non vedo mai la zia e per questa volta vorrei che tu smettessi di comportarti così. Tra 10 minuti scendi, ci tengo davvero tanto, ed anche lei.»
Sbuffai nuovamente ed annuii. «D’accordo»
Si alzò chiudendo la luce e la porta.
Tornai a sdraiarmi sul letto, il cellulare vibrò, sulla schermata apparve il nome ‘Matt’
Risposi incazzata come non mai ed iniziai a parlare. «Ascoltami bene, sono esattamente sette ore se non di più che non ci sentiamo, neanche un messaggio capisci? Mi sono preoccupata e poi cazzo, che ci voleva a scrivere che avevi da fare? Mi hai fatta preoccupare e vaffanculo ecco tutto.»
«Vieni con me?» chiese, ignorando del tutto il monologo da pazza isterica che  avevo fatto.
Ruotai gli occhi al cielo, sbuffando. «Dove?»
«Scendi»
Chiuse la chiamata, scostai la tenda e vidi Matt appoggiato all’auto con le mani in tasca.
Sorrisi, mordendomi il labbro.
Ignorai il fatto che avessi un pantalone di tuta ed una maglia larghissima, indossai il cappotto ed un cappellino per poi scendere di fretta.
«Dove vai?» chiese mio padre dando un’occhiata all’orologio.
Presi le chiavi dal tavolino d’ingresso e corsi fuori «Torno subito!» Chiusi la porta, il gelo mi avvolse, corsi subito in direzione di Matt.
Mi abbracciò lasciando tanti baci sulla guancia. «Mi dispiace davvero tanto Cher, ma aspetta e poi ne parliamo»
Salii sull’auto, dopo circa minuti ci fermammo. «Aspetta qui – disse – ti dico quando raggiungermi»
Annuii, osservandomi intorno. Eravamo in un noto parco della mia città ed era quasi tutto buio se non fosse stato per quel po’ di luce che emanavano i lampioni.
Qualche minuto dopo vidi Matt farmi cenno di seguirlo. Scesi dall’auto in fretta raggiungendolo. Camminammo per un po’ fino poi a raggiungere un punto in cui aveva sistemato qualche candela e aveva steso un piumone con piattini pieni di cioccolatini. Sorrisi, scuotendo la testa. «e questo?» chiesi.
Mi abbracciò, stringendomi talmente forte da togliermi il fiato. «Ho letto che ti annoiavi, io lo stesso e quindi.. ho pensato che fosse stata una cosa carina aspettare il natale insieme!»
Presi tra le mani il suo viso baciandolo fino a quando per prendere fiato, dovemmo staccarci. Ci sdraiammo sul piumone, mettendone addosso un altro. Appoggiai la testa sul suo petto, sentendomi bene, estremamente bene.
«Che ore sono?» chiese Matt.
Cacciai il cellulare dalla tasca che segnava 00.01
Ci fissammo per un attimo, poi posò un bacio sulla punta del naso. «Buon Natale, amore.»
«Anche a te Matt» gli lasciai tanti baci sulla guancia, stringendolo a me.
Mi sorrise.
Restammo così, abbracciati ed in silenzio per un po’.
«Amore?» mi chiamò dopo un po’ «Ti amo»
Sorrisi e chiusi gli occhi, consapevole del fatto che non c’era nessun altro posto in cui volevo stare, nessun altro posto migliore di quello, e che si, Matt era l’amore di una vita intera.
 
 
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Salve :)
è da quasi quattro mesi che non aggiorno, ne sono consapevole e chiedo
perdono davvero, ma non ho avuto neanche il tempo per respirare, 
la scuola mi sta letteralmente uccidendo e quindi 
ho passato pochissimo tempo al pc e non riuscivo mai a completare questo capitolo.
è un pò 'noioso' ma comunque non c'era altro modo, è un capitolo di passaggio e
serviva bene per collegare i fatti. Spero vi piaccia, ah e ho utilizzato il 'quattro mesi dopo' appunto per non 
rendere il tutto più noioso di quanto non fosse.. spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate(:
dovrebbero mancare quattro o forse cinque capitoli, non so bene precisamente quanti, ma comunque pochi alla fine.
concludo, cercherò di scrivere i capitoli il più in fretta possibile in modo di aggiornare sempre più presto. 
alla prossima <3
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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