Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Disincanto294    21/12/2013    4 recensioni
Questa è la storia di una ragazza di 18 anni, alle prese con il penultimo anno di Liceo, con l'amicizia, con i problemi di una qualsiasi adolescente e con una vita che vive sostanzialmente da sola. Jessica è una ragazza stanca, stanca di rimanere incastrata e stanca di farsi prendere in giro dall'amore a cui decide di rinunciare, convinta che non le serva a nulla.
E' la notte di San Lorenzo, tra le stelle cadenti, che conosce per caso un uomo..molto più grande di lei..che le cambierà totalmente la vita.
E' la storia di un amore vero, puro e senza secondi fini.
E' ambientato in un contesto scolastico.
"Questa è una storia mia, scritta anni fa, e già pubblicata qui su EFP..dopo tanto tempo ho deciso di riprenderla e di modificarla in alcuni punti visto che io sono cambiata, il mio stile pure, e per di più era piena zeppa di errori!"
Spero la apprezzerete!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6.



Mi sentivo morire mentre guardavo di fronte a me senza riuscire a distogliere nemmeno un attimo lo sguardo. I miei occhi rimanevano fissi su l’uomo elegante in piedi di fronte a me, mentre il mio cuore era come se battesse due colpi e poi si fermasse, battesse altri due colpi e poi si rifermasse, e il mio pollice faceva scattare imperterrito la molla della penna che tenevo in mano.
Continuavo a guardare di fronte a me, senza riuscire a distogliere lo sguardo, e ormai in quella stanza era come se ci fossero solo noi due, io e lui, la tempesta e l’arcobaleno. Pensai addirittura fosse semplicemente un sogno, che in realtà lui non avesse varcato quella porta, ma sapevo benissimo che il mio cervello non stava cercando di tirarmi un tiro mancino e che lui era davvero lì.
Francesco.
Cinzia, accanto a me, mi guardava preoccupata mentre mi chiamava cercando di riportarmi sulla terra ferma, ma io amavo troppo il mio Paradiso e non avevo la forza di tornare con la testa in quella classe, così lei dovette passare alle maniere forti e ci volle un bel pizzicotto sul braccio per farmi tornare in me, ma nonostante ciò non distoglievo lo sguardo dal nuovo professore.

-E’ lui.- dico a voce bassa voltandomi verso la mia amica.
-Lo so! Però stai tranquilla e non agitarti!- mi dice in tono rassicurante.
-Non ci riesco!- sussurro agitata prendendole la mano e graffiandole piano la pelle con le unghie. Ormai si era abituata a questo mio gesto che ormai, quando avevo bisogno di scaricare la tensione, era lei stessa a porgermi la sua mano con un sorriso apprensivo. La ringraziai con un piccolo sorriso e mi voltai nuovamente ad osservare Francesco.
Chiuso nel suo bell’abito grigio, Francesco mi guardava incuriosito e mi sorrideva mentre appoggiava la sua valigetta marrone sulla cattedra e prendeva posto sulla sua sedia.
Io trattenevo il fiato.
Perché vieni, poi vai via, poi ritorni? Mi sei mancato. Finalmente sei qui e ora io dovrei levarti dalla mia testa.

Francesco, che ancora non ci aveva detto il suo cognome, ci salutò cordiali e poi si appoggiò alla cattedra, proprio di fronte al banco mio e di Cinzia, e dopo aver incrociato le braccia al petto tenne un piccolo discorso di presentazione, in inglese.
-Io sono Francesco Grimaldi, il vostro nuovo insegnante di Lingua e letteratura inglese, e sostituirò la Professoressa Vinci che come sapete è andata in pensione.- disse con voce pacata osservando i suoi nuovi studenti, poi continuò. -Io non sono un vostro amico ma non voglio nemmeno essere considerato un vostro nemico, ma nonostante ciò so che qualcuno di voi, molto probabilmente, arriverà ad odiarmi, ma io vi capirò perché vi assicuro che non sarà affatto facile sopportarmi. Dovrete impegnarvi sin da subito, il prossimo anno avete gli esami, e vi posso assicurare che se qualcuno di voi non mette ben bene il sedere sulla sedia, me ne accorgo subito, e non la passerà liscia. Dovete studiare, studiare e ancora studiare, anche se siete i più bravi della classe in questa materia e potreste permettervi di vivere di rendita.- dice serio, poi si interrompe un attimo. -Qualche domanda?

-Quindi non ci sarà alcuna agevolazione per chi ha fatto viaggi studio all’estero e possiede le certificazioni?- domanda Filippo con il suo solito tono da figlio di papà.
-Tu sei?- domanda Francesco dopo averlo osservato un attimo.
-Filippo Bruni, Professore.
-Bene, Filippo, no non ci sarà alcuna agevolazione per coloro che possiedono un livello più alto della media della classe nella mia materia, ma anzi pretendo che lavoriate ancora di più.- risponde con un mezzo sorrisetto.
-Non è giusto!- mormora a voce bassa Filippo a Giulio, e il Professore fa finta di non sentire e riprende il suo discorso.
-Con me si parlerà solo ed esclusivamente in Inglese perché, sfortuna o fortuna per voi, non conosco l’Italiano, dunque dovrete adeguarvi. Divideremo le tre ore settimanali che abbiamo facendo un’ora di grammatica e le restanti due di letteratura, siete d’accordo?- domandò e tutti annuimmo. -Detto questo, Buon anno scolastico!

Dopo questa breve presentazione io mi sentivo totalmente triste e sconsolata perché ciò che disse mi fece ancor più capire quanto per lui non vi fossero differenze all’interno della classe e quindi io, la stupida Jessica Parisi, non ero nessuno, proprio nessuno, come sempre, ma quando fece l’appello e chiamò il mio nome, il suo sguardo si posò su di me per un secondo in più che fu fatale perché dovetti abbassare il capo imbarazzata. Nemmeno io sapevo perché mi sentivo così, ma quegli occhi verdi che mi scrutavano sorridenti mi creavano una chiusura allo stomaco non indifferente.
La lezione passò tranquillamente e Francesco, o meglio, Mr. Grimaldi, fece subito a tutti un’ottima impressione e fui felice per questo..tutto volevo ma non che la classe lo odiasse, anche se lui aveva già anticipato che le cose sarebbero andate a finire così.

Alla fine dell’ora ritirai velocemente le mie cose, l’unica cosa che volevo era tornarmene a casa subito e lasciarmi andare sul letto, avevo bisogno di metabolizzare il tutto, ma prima che varcassi la porta dell’aula insieme a Cinzia, fui fermata da una voce che mi chiamava.

-Jessica!- esclama il Professore infilando un libro all’interno della valigetta intanto che io mi avvicinavo alla cattedra.
-Mr. Grimaldi..- mormoro un po’ agitata ma cercando di mantenere la calma, in fondo stiamo solo parlando.
-Non mi aspettavo proprio di trovarti qui!- dice sorridendomi.
-Eh..io ancora di meno, Professore!- esclamo calcando sull’ultima parola mentre mi accarezzo i lunghi capelli neri.
-Come stai?- mi domanda gentilmente.
-Io bene..- mormoro osservando la sua camicia bianca. -..e lei?
-Sto bene, mi fa molto piacere averti rincontrata.- dice sorridendomi. -Hai passato una buona estate?
-Sì..pensavo nemmeno si ricordasse di me..- mugugno facendo anch’io un piccolo sorriso.
-Va bene che sono vecchio, ma le cose me le ricordo ancora bene!- esclama ridendo. -E poi come potrei dimenticarmi di una sconosciuta, sicuramente pazza, che viene a sedersi accanto a me durante la notte di San Lorenzo!?
-Mi dispiace di averle fatto una brutta impressione..cercherò di farmi perdonare.
-Non mi hai fatto una brutta impressione, anzi..
-Ah no?- domando sorpresa.
-No, mi hai incuriosita..voglio proprio vedere se sei una brava alunna!- risponde ridendo.
-Bè, sono stata bocciata due anni fa quindi..non saprei..- mormoro abbassando gli occhi. Non vado per niente fiera della Jessica che sono stata due anni fa e sicuramente quel periodo è stato il più brutto della mia vita.
-Non mi interessa se sei stata bocciata in passato, è il presente che conta, e io credo tu sia una brava ragazza e, a maggior ragione perché sei stata bocciata, anche una che si impegna molto.- risponde prendendo la sua roba e avvicinandosi a me.
-Grazie per la fiducia..- rispondo sinceramente toccata dalle sue parole. E’ molto raro che un docente non si faccia influenzare dal passato scolastico di uno studente e spesso questo crea notevoli problemi perché io sono proprio come ha appena detto lui, una brava ragazza che si impegna molto ma che viene sottovalutata perché se è stata bocciata evidentemente non è poi così brava. I docenti, e non solo loro, ragionano sempre così.
-Figurati! Ma dimmi un po’, eri ubriaca quella notte?- mi domanda tornando ironico.
-Io? Ubriaca? No, no! Assolutamente!- rispondo subito scuotendo le mani in segno di diniego.
-Sei sicura?
-Sì, sì, assolutamente! Semplicemente io..- mormoro, poi mi blocco non sapendo cosa dire. Il perché mi ero alzata ed ero andata a sedermi accanto a lui rimane tutt’ora un mistero anche per me.
-Tranquilla, ne parleremo un'altra volta, se ne avrai voglia! Ora vai che si è fatto tardi e avrai sicuramente fame!- dice invitandomi ad uscire dall’aula e seguendomi lui a pochi passi.
-In effetti ho un po’ di fame..Arrivederci, Professore e buon pranzo!- dico varcando il portone all’ingresso.
-Anche a te, Jessica!

Scendo velocemente gli scalini tirando fuori dalla mia borsa il lettore mp3, poi mi volto un’ultima volta verso di lui e lo chiamo.

-Mr. Grimaldi!
-Sì?- domanda sollevando lo sguardo dagli scalini.
-Buon nuovo anno scolastico!- esclamo sorridendogli, poi mi volto e riprendo a scendere la gradinata di corsa.

Tornai a casa a piedi, anziché in pullman, e mi faci ben 45minuti di camminata. Avevo molta fame ed ero stanca, ma avevo proprio bisogno di schiarirmi le idee e la cosa migliore era una bella passeggiata accompagnata da della buona musica nelle orecchie.
Durante tutto il tragitto ebbi stampato sul volto un grande sorriso.




Angolo Scrittrice.

Ho aggiornato con un nuovo capitolo che spero vi piaccia!:) finalmente scopriamo chi è veramente il nostro Francesco e perchè Cinzia era così agitata e misteriosa alla fine della ricreazione! Bè, aveva visto Francesco in corridoio e sapeva benissimo la reazione che avrebbe avuto la sua amica Jessica!
Come vedete questo capitolo, per quanto riguarda lo stile, è molto diverso dai precedenti..bè, varieranno ancora! Questa storia è stata scritta in vari periodi della mia vita, scrivendo e riprendendo i capitoli in più anni, e naturalmente nel corso degli anni il mio modo di scrivere è cambiato e anche un po' migliorato credo XD
Spero che il capitolo vi piaccia:)

un bacione, dis294


 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Disincanto294