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Autore: ThiefOfVoid    22/12/2013    1 recensioni
La dittatura a Panem è stata ripristinata (sta a voi immaginare come) e quindi sono stati ripristinati anche gli Hunger Games. Ogni cosa è ritornata come prima,pacificatori,repressione:tutto. E' il giorno della mietitura,e in tutti i distretti la tensione è percettibile facilmente. Che gli 88esimi Hunger Games abbiano inizio,e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore.
Questa fanfiction non è stata totalmente una mia idea,ma di questo vi dirò di più nell'angolo dell'autrice.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Su forza, entrate." dice Tiffany.
Deve mostrarci i vari scompartimenti del treno, perciò ci sta facendo percorrere i dieci vagoni.
Per ora ci ha fatto vedere la sala da pranzo, ricolma di innumerevoli quantità di cibo, le nostre camere e la sua, nella quale si è vantata di aver fatto dipingere di rosa le pareti.
È molto fastidiosa.
In più dopo un’ora di viaggio ha già cambiato vestito.
Ha gettato il suo vestito di frutta in un cestino/bruciatore rimanendo con una tutina attillata.
Quando l’ho vista, l’ho odiata di più dato che milioni di persone muoiono nei Distretti e una di Capitol City brucia enormi quantità di alimenti perché deve cambiare abito.
Ora indossa un vestito di metallo che le nascondeva metà corpo con una sfera di rame, il resto invece è di alluminio.
Non dimenticando la sua parrucca azzurra.
Enobaria invece sta guardando la televisione, non mostrando alcun tipo di interesse a spiegarci strategie per gli Hunger Games.
"Bene ragazzi cari, che volete fare?" chiede Tiffany.
Il suo continuo cercare di far parlare me e Anna Portman, l’atro Tributo del Distretto 2, è alquanto inutile e ripetitivo, infatti quella stessa domanda l’aveva ripetuta tre volte.
"Beh, che ore sono?" chiede Anna.

"Oh beh tesoro, su questa questione ho dei problemini. Non ho orologi. Mi rovinerebbero il vestito." dice sorridendo in modo molto ebete.
Capitol City, questa è Capitol City. La patria della moda e delle sue orribili idiozie.

"Enobaria cara, sai che ore sono?" chiede allora Tiffany girandosi.

"L’ora che tu stia zitta." dice lei.
In quel momento avrei eretto un altare alla mia mentore, anche se Tiffany invece, con i lacrimoni, corre sui suoi tacchi a spillo nella sua stanza.

"Grazie di avercene liberato." dico.

"Oh non ringraziarmi." dice lei e torna a guardare la televisione.
Sto in silenzio per un po’.

"Beh, allora? Non dici niente?" grido.

"Riguardo a cosa?" dice lei con tono interrogativo.

"Magari riguardo agli Hunger Games?" dico io incredulo.

"Ah già. Gli Hunger Games. Che noia." risponde e torna a guardare la televisione.
Anna è troppo impegnata a magiare per attirare l’attenzione di Enobaria, per cui strappo alla mia Mentore il telecomando e spengo lo schermo.

"Stavo guardando." dice.

"Oh scusa. Ero troppo preoccupato dalla mia possibile morte. Chiedo perdono." dico con tono molto arrabbiato.

"Che bel caratterino. Piacerai molto a Capitol City." mi risponde mostrando i denti appuntiti <>
Si alza e scompare.
In quel momento Anna si rende conto di ciò che è appena successo.
Mi guarda e appoggia una briosce sul tavolo.

"Allora…come ti senti?" chiede.

"Bene. Tu?" sto per scoppiare a ridere per il tentativo di Anna di stringere amicizia.

"Bene. E…tu chi hai a casa che ti aspetta?" sorride.

"Stai flirtando con me? No, perché se lo stai facendo, hai perso in partenza." dico e me ne vado nella mia stanza, che è davanti a quella di Enobaria, dalla quale proviene un assordante rumore di voci.
Entro nella mia stanza e vado diretto a letto.
Da quello che ci ha detto Tiffany, la cena sarebbe dovuta essere fra un’ora, ma sono molto tentato di non andarci.
Li odio tutti.
La moda, la sciocca e l’indifferente, sono insieme a loro.
Mi preparo per la cena che è ricca di ogni cibo al mondo e anche di più, ad esempio degli strani meloni rossi che sapevano di carne.
Dopo la cena guardiamo il resoconto delle Mietiture.
Tutti i tributi erano ordinari, tranne nel 12 dove un ragazzo si era offerto volontario.
"Beh non capita tutti i giorni un evento del genere." dice Tiffany.

"Già, ma, in confronto a voi, lui è un agnellino." dice Enobaria.

"Non stavo parlando con te!" grida con un acuto Tiffany.
È ancora arrabbiata, anche se questo suo stato la rende ancora più buffa, dato che la sua faccia è rossissima e la vena della sua tempia enorme.
Anna non mi guarda. Mi odia.
Non che mi dispiaccia. Avrò un problema in meno nell’Arena.
"Bene ragazzi a nanna. Su su, non fate storie." dice Tiffany ridendo "Domani mattina arriveremo a Capitol. Dovrete essere riposati."
In pratica ci costringe a farci alzare e a braccetto ci porta alle nostre stanze.
Vado a letto, ma non dormo.
Sono stato sorteggiato.
Sono un tributo.
E posso morire.
Ma soprattutto posso uccidere.
Anzi meglio, dovrò ucciderne ventitré.
La notte scorre veloce e in men che non si dica Tiffany bussa alla mia porta.
Facciamo colazione e all’improvviso tutto diviene buio.
Siamo entrati nella stazione e dopo pochi secondi vedo una miriade di omini colorati esultanti.
Il treno si ferma e enormi telecamere si muovono per filmare ogni nostro singolo movimento.
Felici Hunger Games e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore.

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Ciao a tutti, sono Carlo. Questo è il secondo capitolo di Charles,scusate il ritardo, ma la scuola non mi ha permesso di scrivere, sapete verifiche su verifiche. Fra poco inizia la parte più avvincente della storia dove il mio personaggio produrrà molte sorprese. Buona lettura a tutti 

Salve cari lettori :) Non chiedetemi perché provo parecchio odio per la maggior parte della gente del 2..."In confronto a voi è un agnellino..." al diavolo,sei fortunata se non ci capiti fra le grinfie...scusate,momento di nervosismo. Comunque...del personaggio di Charles mi piace solo il sufficente odio per Capitolò City,per il resto può anche andare a farsi ammazzare da un orda di ibridi. Credo che inserirò quest'odio anche nella storia,così da rendere tutto ancora più sincero. Anzi lo farò sicuramente,anche solo per sfizio personale,ora se non vi dispiace cerco di costruire insieme a Carlo un dialogo pieno di acidità fra il mio personaggio e il suo. Buone feste,e possa la buona sorte essere sempre a vostro favore :)
  
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