SCUSATEMIIIIII
per questo immenso ritardooo!
‘dove
sei stata?’-mi domandò Harry.
‘fuori.
’- risposi secca.
‘e
perché sei bagnata? ’-mi domandò.
‘magari
fuori piove? ’-dopo la mia risposta, svoltò lo
sguardo.
Tornai in camera
mia e mi tolsi i vestiti lanciandoli
disordinatamente sul letto.
Rimasi in
biancheria intima e mi avviai verso il bagno per
farmi una doccia.
Uscita dalla
doccia, mi avvolsi intorno un asciugamano e
ritornai in camera, iniziando a fissare il letto.
Mi
ritornò in mente il pomeriggio, perché?
Il mio pensiero
fu interrotto dalla vibrazione del mio
telefono che iniziò a rumoreggiare nella stanza.
**NUMERO
NASCOSTO**
Bah, i soliti
scherzi telefonici.
Buttai il
telefonino sotto il cuscino rifiutando la chiamata.
Mi misi in
pigiama.
Mi buttai sotto
il piumone, tirai fuori le mie cuffiette e
spensi la luce.
La musica mi
rimbombava nella testa, adoravo quei momenti di
relax e tranquillità.
Stavo talmente
bene che mi addormentai e alla mattina dopo fu
mio fratello a svegliarmi.
Mi preparai in
tutta furia, ero in ritardo.
Uscii di casa
sbattendo la porta e arrivata al liceo entrai
in classe contemporaneamente al suono della campanella.
Con Grace non
successe nulla, almeno, io feci finta che non
successe nulla ma la cosa mi irritò molto.
Per il resto
della settimana non lo vidi, né a scuola, ne
altrove e la cosa non è che mi importi qualcosa.
Al sabato sera
mi ritrovai co le mie amiche per parlare e
passare insieme il fine settimana.
Arrivato
l’argomento ‘ragazzi’ tutte iniziarono a
fissarmi.
‘è
tu Helen? Che hai da dirci? ’-mi chiesero puntandomi gli
occhi.
Ero una ragazza
come già detto piuttosto semplice e timida,
difficilmente mi aprivo e parlavo dei miei problemi e quindi a quella
domanda
risposi ‘niente’.
Notai dei
sogghigni sui loro volti il che era piuttosto
strano.
‘perché
ridete? ’-domandai.
‘perché
a scuola girano certe voci…’-disse Zoe
canticchiando.
‘che
voci? ’-risposi ovviamente.
‘che
tu ti senti con qualcuno…’-continuò
George alzando
ripetutamente le sopracciglia.
‘IO
NON MI SENTO PROPRIO CON NESSUNO! ’-le interruppi
alzandomi in piedi ma ricaddi subito con le lacrime agl’occhi.
‘non
volevo che finisse così…
io…’- singhiozzai.
‘ehi
Hel, noi non volevamo... scusaci. ’-disse Zoe.
‘no,
no, non è colpa vostra... Ma vi prego credetemi io non
centro nulla...mi ha obbligato a uscire con lui se no andava a spargere
in giro
una voce! Io-io SONO STATA OBBLIGATA’- finii di dire
asciugandomi le lacrime.