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Autore: Despicable Meggs    22/12/2013    5 recensioni
Avete letto la mia FF "Ti racconto Hanukkah"? Si? No? È lo stesso perché nelle Note dell' Autrice troverete un piccolo riassunto per farvi capire come queste due storie siano collegate.
Mancano pochi giorni a Natale e Tony decide di fare una sorpresa a Ziva. Vuole farle vivere l'atmosfera natalizia in pieno stile americano! Ci riuscirà?
Entrate e leggete se avete voglia di tuffarvi nel Fluff e nello spirito del Natale (il periodo dell'anno che preferisco)!!!
Buone Feste a tutti! :D
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tiva's Holidays'
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XMas Town
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22 Dicembre 2013

Il giorno prima Tony aveva fatto un piano, ma ora le cose erano cambiate.
Durante la notte Ziva si era sentita male e l'idea di portarla fuori città per tutto il giorno successivo non sarebbe stata delle migliori.
Così quella notte, mentre aspettava che Ziva si riaddormentasse, pensò ad un piano alternativo che si rivelò ancora migliore del precedente.

Tony si alzò lasciando dormire Ziva.
Aveva passato davvero una nottataccia e voleva lasciarla riposare. Andò in cantina e si mise a cercare tra gli scatoloni che contenevano le cose di quando era bambino.
Gli ci volle un po' di tempo ma alla fine trovò quello che cercava.

Si mise sul divano a leggere un libro mentre aspettava che Ziva si svegliasse.
Quando alle dieci ancora non si era fatta vedere decise di andare in camera e svegliarla.

"Amore" le disse accarezzandole il volto.
"Tony..." disse svegliandosi.
"Hey, ben alzata occhioni belli" rispose lui.
"Grazie. Ma che ore sono?" chiese guardando la sveglia sul comodino.
"Le dieci... Però se vuoi puoi dormire ancora" le rispose Tony.
"No... Tony perché mi hai lasciata dormire così tanto! Avevi detto che oggi dovevamo alzarci presto per la giornata che avevi organizzato" disse lei.
"Perché stanotte sei stata poco bene e volevo che ti riposassi" le rispose accarezzandole la pancia.

Si era svegliata con la nausea e aveva rimesso tutto quello che avevano mangiato il giorno prima.

"Ma non è nulla... Così abbiamo perso tempo" disse Ziva.
"Hey, ho già un piano alternativo. Non preoccuparti" spiegò Tony.
"Vuoi riposare ancora un po' oppure vieni in salotto con me?" aggiunse.
"Vengo con te" rispose lei alzandosi.

Tony lasciò che andasse in bagno e si sistemasse e andò ad aspettarla sul divano.
Quando arrivò in salotto si sedette di fianco a Tony.

"Vuoi che ti prepari un tè o qualcosa da mangiare?" le chiese.
"Un tè con dei biscotti sarà più che sufficiente" rispose Ziva.
"Agli ordini! Torno subito" le disse dandole un bacio prima di andare in cucina.

Portò a Ziva quello che aveva chiesto e tornò a sedersi a fianco a lei.

"Ora mi dici quali erano i tuoi piani prima che io rovinassi tutto?" domandò Ziva.
"Non hai rovinato nulla. Comunque volevo portarti a McAdenville, una città del North Carolina. È famosa per essere la XMas Town. Una città che durante il periodo di Natale si trasforma completamente. È piena di luci e decorazioni" le rispose lui.
"Oddio Tony, deve essere meravigliosa. Ti prego andiamoci comunque, sto bene" disse lei.
"No amore, è lontana. Ci vogliono più di quattro ore in macchina e noi non possiamo nemmeno prendere un aereo, perché sei incinta" le spiegò lui.
"Possiamo andare in macchina, abbiamo fatto viaggi anche più lunghi" insistette lei.
"Hey, non si può. Tempo che arriviamo là e dovremmo già tornare a casa. Sarebbe una fatica inutile e io non voglio farti stare peggio" ribadì Tony.
"Ma sto bene..." disse Ziva subito prima di avere un giramento di testa.

Tony notò subito il suo cambio di espressione, le tolse la tazza di té dalle mani e la fece appoggiare a lui.
Per fortuna erano seduti sul divano perché a giudicare dalla faccia che aveva Ziva in quel momento, se fossero stati in piedi sarebbe svenuta.

"Che succede, tesoro" le chiese preoccupato.
"Nulla, mi gira solo la testa. Ora passa" rispose lei chiudendo gli occhi.

Lui le diede un bacio sulla testa e le accarezzò il volto. Sentì che stava sudando, segno che non si stava molto bene.

"Se ti torna la nausea dimmelo" le disse.
Sentì Ziva annuire. La lasciò riprendere tranquillamente finché non fu di nuovo pronta a sedersi normalmente.

"Forse avevi ragione, oggi non è giornata per un viaggio" disse Ziva ridendo.
"Tranquilla, un viaggio ce lo faremo domani, fidati. Ma non ti dico altro perché non voglio rovinarti la sorpresa" rispose Tony.
"Comunque non possiamo andarci fisicamente ma ho un modo per farti vedere la "Città del Natale" lo stesso" aggiunse.
"Ah, si? E come?" chiese Ziva curiosa.

Fu in quel momento che Tony mostrò a Ziva quello che era andato a cercare in cantina mentre lei dormiva.

"Album di foto!" esclamò sorridendo.
"Tu ci sei già stato?" chiese lei.
"Si, mia bella Ninja. Quando ero piccolo" rispose Tony.
"Wow, allora questo è un pezzo di storia della tua infanzia, amore!" disse lei felice.

Le faceva piacere scoprire qualcosa di nuovo su Tony. Anche lui non parlava molto di sé. O meglio, lo faceva ma non parlava di lui stesso da piccolo.

"Ci sono stato quando avevo dieci anni" iniziò lui.
"Eri davvero piccolo, Tony. Ti prego mostrami le foto. Sono curiosa" disse Ziva.
"Ok, ma ti avverto. Le ho fatte io, non sono un granché..." la preparò lui.
"Oh, ma dai. Fammele vedere e basta" insistette.
"Ok. Si parte" disse.

Le mostrò tutte le foto che aveva fatto.
Ziva rimase incantata, quella città era meravigliosa. Non sembrava nemmeno una città, sembrava una cartolina. Un paesaggio finto, uno di quei luoghi che vedi solo nei sogni.

"Ecco vedi, tutte le case montano centinaia di lucine e decorazioni di ogni tipo. E tutti i turisti vanno a visitarle" spiegò lui.
"Deve essere piena di gente la città, in questo periodo" affermò lei.
"Oh, si. Ci sono tantissime persone che provengono da tutte le parti del paese e gli abitanti sono molto gentili. Mi ricordo che una signora mi offrì una cioccolata calda quel giorno" disse lui.

Ziva continuò a sfogliare l'album e trovò una foto di Tony con suo padre, in posa davanti ad una casa.

"Questo eri tu, amore?" chiese sorridendo.
"Si... Quel giorno con mio padre è stato fantastico" affermò.
"La foto l'ha scattata tua madre?" domandò pentendosi immediatamente della domanda appena fatta.

Sapeva benissimo che la madre di Tony era morta quando lui aveva otto anni e quindi non poteva essere con loro quel giorno.

"Scusa..." disse subito.
"Mia madre era già morta..." affermò Tony fissando la foto.

Ziva gli accarezzò la mano. Tutte le volte che lei aveva avuto bisogno, lui c'era stato. Adesso era il suo turno.

"Mi dispiace amore, so cosa si prova a perdere la mamma" commentò lei.
"Grazie..." le rispose sorridendole.
"Comunque mia madre aveva promesso che mi avrebbe portato là, ma poi è morta prima di riuscirci. Quell'anno chiesi a mio padre se poteva portarmici lui... E sai qual'è la cosa più bella? Lui mi portò senza obiettare" aggiunse.
"E a quanto pare si divertì anche" disse Ziva notando il sorriso di Senior nella foto.
"Si... Fu una giornata fantastica. In questa foto eravamo davanti alla casa più belle di tutte. C'era una slitta con Babbo Natale a dimensioni maturali. Mi ricordo che la padrona di casa mi fece sedere su quella slitta, anzi credo di avere una foto..." spiegò sfogliando l'album per cercare la foto.
"Ah, eccola!" concluse dopo averla trovata.

Ziva guardò la foto e rise di gusto.

"Tony! Che faccia buffa avevi!" esclamò.
"Avevo anche il cappellino da Babbo Natale, ero perfetto no?" rispose lui.
"Eri stupendo. Davvero un bel bambino e se possibile ora sei ancora più bello" commentò lei.
"Amore, mi fai arrossire a dire così" rispose lui avvicinandola a sé e facendole appoggiare la testa sulla sua spalla mentre guardavano le foto.

Continuarono a sfogliare l'album, c'erano davvero tante foto. Una più bella dell'altra.

"Fu davvero una bella giornata per te" gli disse Ziva ad un certo punto.
"Meravigliosa. Sul serio Zee, c'è un'atmosfera magica in quel posto. Sai per me non era un periodo facile Natele in quegli anni. Ma quel giorno ho dimenticato tutto lo stress e la tristezza" rispose lui.
"Sono felice per te, Tony. Prometti che un giorno porterai anche me... E anche i nostri figli?" chiese Ziva.
"Certo amore. Il prossimo anno andremo tutti assieme, vedrai che sarà bellissimo" le disse baciandola.

Rimasero sul divano a parlare di quel meraviglioso luogo.
Tony le descriveva tutto quello che ricordava e lei cercava di immaginare come fosse.

"Comunque qualche anno dopo mi resi conto del motivo per cui mio padre era così felice quel giorno" disse lui ad un certo punto.
"Ah si? E per quale motivo?" domandò Ziva.
"Ero nel seminterrato che cercavo un vecchio libro e tra le pagine trovai questa foto" disse aprendo l'ultima pagina dell'album.

Era una foto che ritraeva la madre di Tony con Senior.
Lei era incinta ed erano proprio in quella città, la Città del Natale.

"Mio padre l'aveva portata là e sicuramente quel giorno gli riportò alla mente dei bei momenti" disse.
"Mia madre adorava le feste natalizie. Avresti dovuto vedere come decorava la nostra casa" iniziò a raccontare.
"Ha sicuramente trasmesso a te questa passione per il Natale, vero?" disse Ziva.
"Comunque so che te l'ho già detto, ma tua madre era davvero una bella donna Tony" aggiunse.
"Grazie. Sai tu le saresti piaciuta. Lei era come te, indipendente e coraggiosa" le disse coccolandola un po'.
"A me avrebbe fatto piacere conoscerla, credimi. Da quello che mi hai detto doveva essere una persona fantastica" affermò Ziva.

Passarono buona parte del pomeriggio, dopo il pranzo, sul divano.
Ziva stava meglio ma Tony voleva che si riposasse.

"Te la senti di uscire un'oretta?" le chiese Tony ad un certo punto.
"Si, certo. Dove vorresti andare?" rispose lei.
"Mi è venuto in mente che, vicino alla Casa Bianca, oggi c'è una sorta di mercatino di Natale. So che non è come la Città del Natale, ma pensavo che fosse carino andarci" le propose Tony.
"Molto volentieri, amore" rispose Ziva.

Meno di un'ora dopo erano pronti ad uscire.
Mano nella mano passeggiarono tra tutti gli stand del mercatino, l'atmosfera era fantastica.

"Sai, anche se non siamo in quella città questa è stata una giornata meravigliosa" ammise Ziva.
"Lo penso anche io. Ogni giornata con te è stupenda Ziva. Qualsiasi cosa facciamo" rispose Tony.
"Comunque vedrai che bella cosa facciamo domani" aggiunse.
"Sono curiosa... Hai detto che andremo fuori città... Voglio sapere dove!" disse lei.
"Oh, non te lo dico. Puoi anche torturarmi ma la mia bocca resta cucita" rispose lui ridendo.
"Cattivo" ridacchiò lei.

Rimasero un altro po' di tempo in mezzo alla gente che passeggiava e poi decisero di tornare a casa.
Cenarono e andarono a letto presto.

"Grazie per questa giornata, Tony" disse Ziva mentre si distendevano a letto.
"L'ho fatto con piacere, amore" rispose.
"Sai avevi ragione, parlare del proprio passato è bello. Soprattutto se lo fai con la persona che ami" ammise Tony.
"Te lo avevo detto" rispose Ziva.

Si baciarono e si guardarono negli occhi.

"Forza, ora dormiamo. Domani ci dobbiamo alzare presto" disse Tony.
"Mi stai mettendo troppa curiosità!" disse lei dandogli un pizzicotto sul braccio.
"Ahi! Guarda che non mi convinci a parlare" rispose lei.
"Ora dormi. E cerca di stare bene, guanciotte dolci" aggiunse.
"Notte sederino peloso" disse Ziva chiudendo gli occhi.
"Notte, Zee. E notte anche a voi" rispose Tony a carezzando il ventre di Ziva.

Lei sorrise al gesto, aveva davvero l'uomo perfetto.










Note dell'autrice:

Ecco i quiiiiiiiiii! XD
Scommetto che nessuno conosceva questa città!
Almeno, io non la conoscevo. Ma esiste davvero!!! E io ci voglio andare!!!

La foto all'inizio è uno scatto di quella città.
È McAdenville in North Carolina... Stupenda! *-*

A parte questo sclero sulla città... Che dolce Tony che la vorrebbe portare là, ma poi Ziva non sta bene così lui cerca un modo per mostrarle la città comunque!!!
Anyhow, la storia che Ziva non può salire in aereo è vera. Le donne incinte fino al terzo mese e dopo l'ottavo non possono prendere l'aereo! XD

Vi è piaciuto questo capitolo? Chissà dove Tony porterà Ziva domani? Booooh?!

Grazie mille a tutti!
Ora scappo al saggio!
A domaniiiiiiiiii :)

Baci, Meggie.
  
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