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Autore: Originofmuse    22/12/2013    3 recensioni
''Piansi ancora una volta, o forse non smisi mai di farlo''
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.
 
''Hei, ciao Gee'' disse Ray.
''Ragazzi, quanto tempo!''
''Scusa Gerard se non siamo potuti venire ieri ma per colpa di Bob abbiamo perso il treno''
''Ah tranquilli, entrate. Mikey, come mai sei qui? Non hai già rotto abbastanza ieri?''
''Ciao anche a te Fratellone, comunque sono qui perché il tuo bel marito ha voluto fare una festa privata tra vecchi amici''.
Baciai Frank e chiusi la porta.
''Abbiamo le birre, possiamo cominciare a festeggiare?''
''Certo!''
Guardai in fondo al corridoio e mi venne in mente un'idea.
''Ragazzi e se andassimo a suonare un po'? Come ai vecchi tempi''
Ci fu un consenso generale e prese le birre, andammo nella sala di registrazione.
Ognuno prese il suo posto e dopo poco le note di Vampire Money, risuonarono nella sala. Le ore del pomeriggio passarono in fretta mentre suonavamo e ci accorgemmo dell’ora di cena, quando la fame si fece sentire.
Frank andò in cucina a prendere qualche schifezza e noi ci sedemmo in mezzo ai fili mentre l'ennesima bottiglia di birra veniva terminata, eravamo un po' allegri, ma nulla di esagerato.
Arrivò con cinque o sei pacchi di patatine e pop corn. Dove li aveva tirati fuori tutti quei pacchi? Non li avevo mai visti in casa, ma vabbeh, cominciammo a mangiare ed a ricordare di quando eravamo giovani, del nostro primo concerto, dell'ultimo, delle cazzate che facevamo, parlammo del passato.
''Vi ricordate quando abbiamo regalato a Gerard una gabbia per il presunto criceto? Ahahaha era davvero contento!''
''Oppure quando abbiamo registrato Destroya, ed ogni volta che l'ascolto muoio dal ridere''
''Questo è il frutto dell'amore e poi non dovevate lasciarci da soli ahahahah''
''Frank hai del ghiaccio? Mi fa ancora male il polso quando suono” ci fu una pausa “ragazzi ricordatevi che mi dispiace per avervi lasciati così''
''Oh Bob tranquillo, abbiamo compreso. Però si è sentita molto la tua mancanza, questo è sicuro ''
''Aspetta Bob vado in cucina''
Mentre Frank si alzava il mio sguardo scivolò sul suo fondoschiena. Un sorriso ed un sospiro da parte mia, era sempre bello nonostante gli anni.
I ragazzi notarono dove il mio sguardo era diretto e mi diedero delle gomitate scatenando l’ilarità generale: non si sono ancora stancati di prendermi per il culo, cretini.
 
La sera ormai aveva lasciato il posto alla notte ed alle tre del mattino, la stanchezza si fece sentire. Ci addormentammo tutti e cinque nella sala prove, facendomi ricordare quanto mi erano mancate queste situazioni.
 
**
 
Ci svegliammo ormai a mattina inoltrata con un fortissimo mal di testa, una delle cose che non amavo ricordare dei vecchi tempi, le Sbronze!
Ray fu l'ultimo a svegliarsi e ci pensò Mikey a farlo, in modo delicato e dolce come solo lui sapeva fare.
La cucina fu la nostra meta successiva perché ognuno di noi reclamavamo la nostra dose di caffè giornaliera, facendoci capire che l’unica nostra dipendenza era verso la caffeina oltre che la musica.

Mikey restò ancora per poco con noi dato che Sarah lo stava aspettando, così come Ray e Bob che avevano il treno attorno alle tre del pomeriggio. Mi offrii io di accompagnarli alla stazione e lasciammo Frank a casa da solo.
Povero cucciolo, avremmo dovuto riordinare la casa dal casino che avevamo fatto la sera precedente.
 
Arrivammo un po' in anticipo allora decisi di restare e fargli compagnia. Il tempo passò tra una sigaretta e l’altra e di nuovo le chiacchiere riaccesero la nostra ilarità ed i nostri ricordi. Il treno arrivo ed una volta salutati, rimontai in macchina dirigendomi verso casa.
La casa era un po' distante dalla stazione ed in più trovai il traffico dell’ora di punta. Per far passare il tempo decisi di mettermi ad ascoltare “Danger Days”:
non era il nostro album migliore però a me piaceva molto, era solare e metteva allegria. Una canzone dopo l’altra e la mia voglia di cantare si fece avanti, seguendo una dopo l’altra le canzoni dei cd. Arrivai a casa quando “The kids from yesterday” faceva riecheggiare le sue note mettendomi un pizzico di malinconia nel cuore.
 
Scesi dalla macchina e suonai alla porta, aspettai ma nessuno rispose.
Risuonai ma nulla, allora decisi di prendere le chiavi dalla tasca e entrai in casa.
Silenzio, silenzio assoluto.
''Frank, amore, dove sei?''
Nulla, lo cercai per tutta la casa.
Non lo trovavo da nessuna parte, cavolo non avevo controllato il bagno!
Bussai alla porta socchiusa del bagno, non sentivo nessun rumore, decisi di aprire la porta e la cosa che vidi fu traumatizzante.
''Frankie, amore mio!'' 

**

Ciao Ragazze c: 
Questo è il secondo capitolo della storia, spero che vi piaccia.
Fatemelo sapere, baci Issa c:
  
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