Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: criceto killer    22/12/2013    1 recensioni
Questa è una storia che realizza il sogno di ogni ragazzo/a.. Ambientato in un contesto dove i bambini-adolescenti si sono ribellati agli adulti riducendoli ad uno stato di schiavitù, tutto sembra andare per il meglio, finalmente liberi, almeno fino a quando il nuovo governatore, un ragazzo di 17 anni fa spargere degli strani e sospetti dischetti bianchi... 5 ragazzi capiscono che c'è qualcosa che non va e stanchi della situazione partono per fare ciò per cui sono nati, ribellarsi..ribellarsi a chi li vuole controllare.. il governatore..
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi guardai intorno vedevo le lontane case imbrattate e fatiscenti della città. Iniziai a camminare, i miei passi mi rimbombavano in testa, mi guardavo continuamente in giro e anche se non lo avrei mai ammesso avevo una paura.. Quindi iniziai a correre, corsi a tutta velocità, corsi come una psicopatica che tenta di fuggire da dei fantasmi visibili solo a lei, ma alla fine trovai una strada non asfaltata che conduceva alla città e attraversava il bosco, se anzichè tagliare saremmo andati avanti, l'avremmo comunque trovata, cercai il walki-talki di Zakir con ancora le mani che mi tremavano, feci un bel respiro profondo e schiacciai l'apposito pulsante -Ragazzi!?- mi sentivo tremendamente stupida a parlare con quel aggegio così come quando usavo il celluare ed era per questo che Zakir me l'aveva rifilato perchè sapeva che non avevo il telefonino -Leyla, stai bene?- mi chiese Matthew -Sisi, passami Zakir- Matthew in certe cose era molto imbranato, più che imbranato.. Invece Zakir avrebbe capito tutto subito e soprattutto dopo aver ricevuto le informazioni che gli servivano non avrebbe fatto domande inutili. -Hey, l'hai trovata?- -No preferivo fare un po' di conversazione prima di incamminarmi- -Allora?- sospirai -Tornate sul sentiero e continuate sempre dritto troverete una strada non lastricata che attraversa il bosco.- -Roger!- mi sedetti , ad aspettarli e passai il tempo a guardare le strane forme dei nuvoloni cercando di non pensare a niente. Una aveva la forma di un elefante, un'altra di una bomba atomica, un'altra ancora di un arco era davvero.. Noioso! - Ley! - era Adara, finalmente erano arrivati -Tutto ok?- mi chiese Blake sorridendo e facendomi un buffetto sulla guancia dove c'era un piccolo graffio, da quando era così dolce? Guardai da un'altra parte -Si, andiamo!- risposi evasiva e fredda come al solito. Seguimmo la strada finchè non giugemmo alle prime case. Era tutto molto silenzioso e per le strade non c'era anima viva, avrei giurato fosse una città deserta se 5 secondi dopo non ci avessero circondati e purtroppo non scherzavano avevamo almeno una decina di fucili puntati -Chi siete? Perchè siete qui?!- sbraitò un ragazzo con una bandana rossa al collo e un'asciugamano avvolto intorno alla testa anche gli altri erano vestiti allo stesso modo, che si fossero ispirati ai bambini soldato? Il cuore batteva così forte che percepivo il suo pulsare in ogni parte del corpo, iniziai a sudare freddo e feci un mezzo passo indietro sbattendo contro Zakir, questo contatto mi ricordò che non potevo assolutamente avere paura, non ora, non potevo permettermelo quando i miei amici erano in difficoltà. Presi tutto il mio coraggio, degluttii a fatica e risposi -Siamo dei ragazzi come voi, abbiamo deciso di intraprendere un viaggio perchè prima non ne avevamo mai avuto la possibilità, abbiamo bisogno di rifornirci di provviste e poi toglieremo il disturbo!- Devo essere stata molto convincente perchè abbassarono le armi -Fate pure!- Disse sorridendo e allargando le braccia il ragazzo che aveva parlato prima, tirai un sospiro di sollievo e i ragazzi tornarono alle loro consuete attività. Io feci un cenno agli altri, ed entrammo nel primo negozio di alimentari che vedemmo nella via. Prendemmo acqua e cibo a volontà, passando tra gli scafali notai l'assenza dei dischetti e questo voleva dire solo una cosa: presto sarebbe arrivato il camion delle consegne, i dischetti non avevano un effetto prolungato ma di solo 12 ore e il problema più grande era che creava dipendenza, appena uscimmo tirai la manica di Zakir facendomi seguire da lui e dagli altri dietro il negozio -Avete visto i dischetti? - bisbigliai controllando che fossimo soli. Loro ci pensarono un attimo e poi scossero la testa -Quindi significa che tra poco arriva un camion delle consegne..- -Hai ragione, potremmo bloccarlo fuori dalla città!- disse entusiasta Blake -E potremmo dargli fuoco, così gli abitanti di questa città non riceveranno i dischetti e rimarranno lucidi e noi potremo spiegare loro la situazione!- continuò Zakir -Mi sembra un piano fattibile- concesse Matthew, non era proprio questo che intendevo, se ci scoprono e qualcosa va storto questi "abitanti che dobbiamo rendere lucidi" potrebbero farci fuori coi loro splendidi fucili.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: criceto killer