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Autore: kerryjackson95    22/12/2013    1 recensioni
Kerry è una ragazza che viene emarginata e presa in giro ed è un po' diversa dagli altri, è fan di Michael ovviamente e anche se pensa che sia molto difficile sogna di incontrarlo. LA vita di Kerry a scuola è molto difficile e a volte anche molto triste, ma proprio quando Kerry inizia a pensare che tutto rimarrà immutato per sempre le cose cambiano, in meglio? In peggio? Scopritelo leggendo questa storia. Alla fine Kerry imparerà un importante lezione... Invece di chiedersi sempre perchè? La domanda giusta a volte è: "Perchè no?". Ragazzi scusate se ho cambiato ancora qualcosa, comunque sono sempre correzioni grammaticali e ho cambiato la suddivisione dei capitoli non è cambiata la storia. Continuate pure a seguirmi. Buona lettura.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dopo due settimane il tema era finito. Kerry lo consegnò al professore che dopo averlo guardato disse: “Perfetto! Ora che ho il tema di tutti quanti posso fare un annuncio importante. Ho deciso di dirvelo solo ora perché non volevo che vi lasciaste condizionare da questa cosa. Il tema che vi ho dato non è stato un semplice compito, ma un tema che parteciperà ad un concorso speciale; i vostri temi saranno valutati e il migliore avrà un grosso premio, anche se tutti avrete qualcosa in cambio, solo uno di voi avrà il premio speciale. Inoltre i vostri temi non saranno valutati da una persona qualunque, ma da una persona… molto speciale e soprattutto conosciuta… in particolare qualcuno di voi.” A Kerry sembrò che dopo quelle parole il prof avesse ammiccato guardandola. Questa cosa la eccitava grandemente, il suo tema? Valutato da una persona famosa e conosciuta… già… Kerry arrossì pensando a quello che aveva scritto nel tema: cose intime e personali, forse non avrebbe dovuto lasciarsi andare così; ma d’altra parte quando lei scriveva non riusciva a trattenersi e non riusciva a scrivere cose che non fossero sue, vere, aveva fantasia si, ma non era bugiarda. E adesso? Chissà quante persone avrebbero letto il suo tema! Chissà cosa avrebbero pensato di lei? A fine lezione Kerry parlò con il prof. Del problema e lui le disse: “Kerry! Capisco la tua preoccupazione, ma vedi, prima di mandare i temi al concorso li ho letti per assicurarmi che fosse tutto a posto, che non ci fossero troppi errori e contenuti che potrebbero penalizzarvi e quello che penso è che il tuo tema è perfetto e che sia pulito, innocente, sincero, niente di compromettente, volgare o sporco; è il tema per eccellenza, traspare ogni tuo sentimento allo stato più puro, è questo che volevo, che  desideravo, il risultato che volevo uscisse era questo e sinceramente da te… è anche quello che mi aspettavo da te.”
“Davvero?” chiese Kerry.
“Si.” Disse il prof.
“Secondo lei non sono stata troppo sincera?”
Il prof sorrise,  invitò Kerry a sedersi e iniziò a camminare per la classe come quando doveva dirle qualcosa di importante… le disse…
“Sai come ho conosciuto mia moglie?”
“No.” Disse Kerry non capendo cosa c’entrasse quella domanda con quella che lei gli aveva rivolto.
“Lei mi è sempre piaciuta, sempre! E’ da quando l’ho conosciuta al liceo che avevo un debole per lei, ma io… io non ero come gli altri. Io ero il secchione, io ero lo sfigato, con l’apparecchio, gli occhiali, camicetta e gilet; era costretto dai bulli a fare i compiti per loro, a dargli la mia merenda, a beccarmi piatti di cibo in testa e a prenderle senza rispondere, io non ero nessuno. Lei invece, ah lei si che era bellissima: occhi scuri, capelli neri e pelle color cioccolata, magra, alta e sempre truccata e vestita bene; piaceva a tutti, ma io… beh io non potevo competere con loro, ragazzi duri, tosti, in giacca di pelle, cresta, popolari tra le ragazze che si vantavano di cambiarne anche tre in una sera, erano belli e palestrati io non avevo una possibilità su un milione contro di loro. Un giorno però, quando mi picchiarono più del solito, un ragazzo del locale, semplicissimo, nero di pelle, che si occupava di pulire i pavimenti mi disse: -Amico? Perché ti fai trattare così?- Io mi alzai da per terra e dissi: -Perché sono più belli, più prestanti e più grossi di me.- Lui mi mise una mano sulla spalla e mi disse: -E chi l’ha detto? Tu! Tu sei stupendo e nessuno  è come te, tu sei unico, non ti sottovalutare mai, perché nessuno sarai mai come te.- Io cercai di trattenere le lacrime e risposi: -Io sono una schifezza, non sono capace di difendermi, non sono capace di rispondere, sono brutto, sfigato e non sono nemmeno capace a dirle che la amo.- Lui mi disse: -Amico… il fatto che la gente ti tratta da sfigato, da incapace, da nullità o da fallito, non significa che tu lo sia veramente e non devi diventare come loro desiderano, non devi fare ciò che loro vogliono o si aspettano, li devi sorprendere.- Io gli risposi soffiandomi il naso:- Come faccio a sorprenderli?- e lui mi disse: -Facendo qualcosa che nessuno si aspetterebbe mai da te.- continuavo a non capire:- Che cosa posso fare?- lui mi disse: -Bastano 15, solo 15 secondi di spudorato, sfacciato, puro e crudo coraggio e le cosa cambiano completamente. Digli che le piaci, di a quei ragazzi quello che devi dirgli e fatti valere, tira fuori il tuo io grintoso, il meglio, il tuo super io.- Lo ringraziai e uscii. Ma proprio in quel momento, lei entrò nel bar e prese posto in fondo, nel tavolo in fondo. Era bellissima, ed era sola, nessuno mi avrebbe fatto del male o mi avrebbe impedito di parlarle, ma come facevo? Se mi avesse respinto? Se mi avesse trattato male? Sarei scivolato ancora più in basso, sarei stato ancora più umiliato di così se possibile.  Penso di andarmene, ma poi mi ricordo  be mi bastano solo 15 secondi di coraggio. Decido di entrare, lei è davanti a me che sta leggendo un libro, non mi ha ancora visto, lei è lì e io potrei quasi toccarla. Io sono terrorizzato, ma mi restano ancora 10 secondi di coraggio puro, allora mi avvicino, la guardo e le dico: -mi scusi?- Lei mi guarda sorridendomi dolcemente, con i suoi occhi dolci, io proseguo: -Perché mai una bellissima ragazza come lei, dovrebbe parlare con uno come me?- Lei sorride ancora più dolcemente e con la sua voce dall’accento africano dice: -Perché no?- Ora siamo felicemente sposati da dieci anni. Vedi se non avessi avuto quei 15 secondi di coraggio, ora forse non sarebbe mia moglie. Ora vedi Kerry, il tuo tema è molto sincero, potrebbe cambiarti la vita.”
“Ok grazie prof. Grazie mille!”
Kerry uscì da scuola pensando: “Speriamo in bene!”
  
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