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Autore: Icy    23/12/2013    12 recensioni
Sono le due di notte, mi rigiro nervosamente nel letto. Non trovo posa, ho bisogno di aria, aria fresca. Sposto le coperte di lato, le lenzuola sono accartocciate sul fondo del letto.
Il contatto dei miei piedi nudi sul pavimento freddo mi crea un brivido che mi corre lungo la schiena, che sensazione assurda, per la strega del ghiaccio. Cerco di non farci troppo casa, prendo una vestaglia e me la metto addosso. Poi finalmente esco.
Tira un leggero vento, ma non è fastidioso, è fresco, piacevole. Inspiro una grande quantità  di ossigeno, trattengo per un attimo il respiro, per poi espirare. L'aria fredda mi punge la gola, come se stessi respirando piccole
scaglie di ghiaccio. Anche questo è strano. [...]
Mi giro per rientrare, ma vengo bloccata da una figura alta, snella, scura. A catturare la mia attenzione sono gli occhi, rossi come due tizzoni ardenti, occhi che ho già  visto, gli unici occhi che mi abbiano mai spaventato. E' lui.

E se, mentre le Winx sono sulla Terra per cercare l'ultima fata, Magix venisse attaccata da bellissimi e potenti creature del male rappresentate dai Vampiri e ci fossero solo le Trix a "proteggerla"?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darcy, Icy, Sorpresa, Stormy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 27 -
 

- Che cosa vorresti fare? - domanda Andrew, adirato.
I suoi occhi rossi risplendono di rabbia.
- Non ti permetterò di farle ancora del male, né di portarle via la vita senza motivo! - urla a squarciagola Alex. E' paonazzo in viso dalla rabbia, stringe i pugni fino a non far più affluire il sangue nelle mani.
- Alex... - sussurro, per accertarmi che sia realmente lui.
Quando si gira riesco a vedere una sfumatura di pentimento nel suo sguardo acquoso, come se volesse chiedermi scusa per tutte le cose orribili che mi ha fatto.
Rimango a fissarlo duramente, anche se non ci sto riuscendo più di tanto, non riesco a capire quali siano le intenzioni dell'ex-specialista.
- Taci, tu, che sei quello che ha fatto soffrire Icy più di tutti, cosa pensi di fare adesso, proteggerla? Non ti acclamerà come un eroe, né ti aggrazierai dei suoi favori. - ribatte con una nota perversa nella voce.
Sento il sangue affluirmi nelle guance, anche Alex arrosisce flebilmente.
- Andrew smettila! - ringhio verso il succhiasangue, sempre purpurea in viso.
- Perché dovrei? Secondo te perché sta facendo tutta questa scenata, se non per divertirsi un po' dopo? - domanda con tono fermo e serio.
Sposto lo sguardo su Alex. Il sole riflette la luce sui suoi capelli castani, che prendono il colore del grano, mentre il vento li sposta lievemente incorniciandogli il volto.
L'aura di bellezza che lo circonda è mozzafiato.
MI soffermo a fissare i suoi occhi, anche i suoi come quelli di Andrew sono rossi, ma non come il sangue, sono rossi come il sole al tramonto, pieni di rimorso e scuse ancora non pronunciate. Guardandoli con attenzione noto che sono ancora visibili le screziature verdi smeraldo dei suoi occhi autentici.
- Lui non è come te, Andrew - dico lentamente, senza togliere gli occhi di dosso ad Alex - A lui non interessa il potere o la vendetta, si sta pentendo delle sue scelte e vuole rimediare.
Vedo la sua espressione distendersi in un sorriso smagliante, che vorrei ricambiare, ma la vista dei suoi lunghi e acuminati canini mi spiazza. Mi giro verso Andrew.
- E per tua informazione, l'unico che sta facendo una scenata qui sei tu. - continuo con un tono fermo e calmo.
- Come osi? - domanda ringhiando e alzando progressivamente la voce.
Lo vedo scattare in avanti, verso di me.
Mi copro con le braccia, ma Alex si intromette, intercettando l'attacco e colpendo Andrew in viso e facendolo schiantare contro un albero lì vicino, viene scosso da un tremore e le foglie iniziano a cadere.
Il succhiasangue emette un gemito, prima di cadere rovinosamente a terra.
- Ti ho già detto che non ti permetterò di farle ancora del male, non ti avvicinerai a lei: te lo impedirò!!- urla a pieni polmoni Alex.
I fiochi raggi del sole rimasti illuminano i suoi muscoli gonfi e tesi sotto la t-shirt stracciata e aderente.
Andrew usa il dorso della mano per pulirsi la bocca da un rivolo di sangue, che cola fino a macchiare di un colore carmino l'erba verde.
- Stanne fuori Alex, o sarò costretto a farti fare una brutta fine. Sai che ne sono capace. - risponde freddo Andrew.
Vedo una sfumatura scura attraversare gli sguardi di entrambi, come se stessero ricordando qualcosa che non vogliono. Tra i due il più perso nei suoi pensieri è Andrew.
- Vediamo se ci riesci, allora. - ribate secco Alex, una volta ripresosi.
Sento un balzo, l'aria sembra spostarsi ed infine un boato sordo mi rimbomba nelle orecchie.
Improvvisamente i due sono uno di fronte all'altro, Alex stringe i pugni di Andrew, che ha tentato di colpirlo.
Entrambi hanno i muscoli gonfi e tesi, visibili sotto le maglie logore, alcune gocce di sudore imperlano la loro fronte, e finiscono per scivolargli leggiadre sui loro volti statuari.
E' la scena più inquietante che io abbia mai visto.
Si allontanano rapidamente, è impossibile seguirli a occhio nudo.
Sono uno di fronte all'altro, distanti pochi metri. Si fissano con le sopracciglia inarcate.
Ad un certo punto i muscoli di Alex si distendono, il suo sguardo diventa vitreo, mentre inizia a fissare il vuoto.
Un sorriso storto inizia a dipingersi sul volto di Andrew, che inizia a ridere sguaiatamente.
- Stupido, sono più vecchio e ho più esperienza. Inoltre so usare la mia abilità molto meglio di te. - dice calmo, come se Alex riuscisse a capire le sue parole.
So di dover agire prima che si ricordi di me.
- Sfera di Ghiaccio. - sussurro, chiudendo le mani per poi allontanarle e trovarvi una sfera di pura luce fredda azzurra.
Controllo che Andrew non si sia ancora girato, prima di lanciarla. Colpisco il succhiasangue alle spalle.
Cade in avanti, usa le braccia per attutire la caduta, ma riesco a distrarlo, liberando Alex dalla sua ipnosi.
- Tu, strega!Mi pare di averti già avvisato: stanne fuori! - urla verso di me Andrew, mi si para davanti con fare superiore, guardandomi con cattiveria, prima di afferrarmi per il collo e alzarmi da terra.
Le sue dita affusolate mi stringono saldamente, chiudendomi ogni possibile via respiratoria. Mi sento soffocare.
Cerco di allentare la presa, gli stringo i polsi, conficcandogli le unghie nella carne, ma non ottengo niente.
- Ne ho abbastanza di te, streghetta. Sei sempre in mezzo ai piedi, pronta a rovinare i miei piani, ma da oggi non sarà più così, adesso ti farò fuori con le mie stesse mani! - grida Andrew. Nei suoi occhi brilla una luce di pura follia, anche se non è il momento migliore mi chiedo se anche il mio sguardo fosse simile al suo quando ero vicina alla conquista di Magix a alla fine delle Winx.
La presa continua ad aumentare, fino a che tutto si blocca.
In un primo momento penso di essere morta, ma poi sento qualcosa di appuntito e irregolare pungolarmi il ventre.
Andrew mi molla, facendomi cadere a terra, respiro profondamente prima di alzare gli occhi e vedere Andrew in ginocchio davanti a me con un bastone spartano conficcato nella schiena. La punta lo trapassa.
Mi fissa con sguardo vitreo, acquoso, allunga una mano e mi accarezza il viso. Non oso muovermi.
- Nives... - sussurra, prima di chiudere gli occhi e cadere a terra, privo di vita.
Alzo lo sguardo e vedo Alex, ha il fiato corto, ma viene subito in mio soccorso, stringendomi affettuosamente le spalle.
- Icy... Come stai? - mi chiede con premura, guardandomi negli occhi.
- Io... Non lo so... - rispondo guardando prima Andrew e poi la scuola. - Perché mi hai salvata, Alex? Perché?
- Icy io... Quando mi hai detto che mi vedevi solo come un amico, beh, mi hai spezzato il cuore... Pensavo di riuscire a trovare conforto nella vendetta, ma mi sbagliavo. Vederti soffrire non scaturiva in me alcun piacere, solo sofferenza, quindi ho deciso di riscattarmi. Non chiedo il tuo perdono, Icy, sarebbe troppo, ma almeno il tuo bene. - spiega, con tono calmo e dolce, scandendo bene ogni parola.
Non so cosa rispondere, anche perché non me ne da' il tempo.
Si alza e in pochi minuti raduna un gruppo di rami e foglie intorno al corpo inerme di Andrew, poi mi porge un accendino. Lo fisso basita.
I suoi movimenti calmi, come se fosse la cosa più normale del mondo creare un falò intorno a un succhiasangue, mi spiazzano.
Titubante afferro l'accendino, sento improvvisamente una scarica d'adrenalina corrermi lungo il corpo, do' subito vita al fuoco, che divampa, alzandosi in lunghe lingue rosse e scoppiettanti, nell'aria aleggia l'odore di legna e carne bruciata. Sorrido, prima di girarmi verso Alex.
Mi fissa, ricambiando la mia felicità, ma nel suo sguardo c'è una luce fioca e triste.
- Cosa succede Alex? - domando, so che sta per succedere qualcosa, ma non sono sicura di voler sapere cosa.
- Ho tre cose da dirti, la prima è che mi mancherai tantissimo, la seconda riguarda le tue sorelle... Io in realtà sono capace di creare illusioni, quella che hai visto tu non aveva niente di reale, le tue sorelle non si sono mai arrese, sono vive, nell'aula di pozionologia.
Questa notizia risveglia i miei sensi, ogni minimo dolore svanisce, al pensiero che le mie sorelle sono vive e posso raggiungerle.
Ma una cosa mi ferma dalla voglia irrefrenabile di mettermi a correre.
- Qual'è la terza cosa? - chiedi rimanendo ferma, lo sguardo rivolto ad Alex. Mi sorride come un padre di fronte alla propria bambina che cresce.
- Non voglio rimanere sotto questa forma, non merito più di vivere. - risponde col sorriso, come se mi stesse dicendo che parte per una vacanza.
- Cosa?! - sbotto, non credendo alle mie orecchie.
Alex si avvicina al mio viso, fino a sfiorare le mie labbra, ma poi si ferma, titubante, lasciandomi un delicato bacio sulla guancia.
- Addio, Icy. - mi sussurra all'orecchio, prima di sciogliere l'abbraccio e avviarsi verso il falò, ancora vivo.
- No.. - sussurro, prima di alzarmi e corrergli dietro.
Alex si gira, mi sorride.
- No! - urlo, allungando la mano e cercando di fermarlo, ma è troppo tardi, lo vedo lasciarsi cadere all'indietro, finendo tra le fiamme.
Provo ad attaccare il fuoco, congelandolo ho ancora una possibilità di salvare Alex, ma appena distendo le braccia le fiammate divampano verso il cielo, crepitando come fuochi d'artificio e costringendomi a coprirmi il viso.
Quando riapro gli occhi al posto del falò c'è solo cenere.
Ho provato talmente tante emozioni negli ultimi giorni da provare una strana sensazione di vuoto dentro il petto.
Mi alzo lentamente e, traballando, mi dirigo verso l'aula di pozionologia, cercando di realizzare tutti gli ultimi avvenimenti.
Incespico più volte durante il tragitto, ma riesco a restare in equilibrio, ma quando mi trovo davanti alla porta spalancata dell'aula che sto da tanto cercando e vedo, finalmente, le mie sorelle stese in terra svenute e stremate dal combattimento, non posso trattenere la felicità che provo, mi getto a terra, le abbraccio, per poi cadere nel buio.


Odio l'editor lalalala
Finalmente Andrew è morto! Ma non solo lui....
Comunque la mia idea sarebbe stata quella del 14/12/2012 si apre la storia e il 14/12/13 si chiude, ma ho avuto qualche incidente di percorso, quindi non vale più questa cosa... sorry :c
E chi sarà mai Nives? Lo scoprirete, penso, relativamente presto C: baci,
Icy

  
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