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Autore: _fly_with_me    23/12/2013    2 recensioni
POSSIBILI SPOILER
Dalla prima storia: «Sherry si disse che forse non era quello il momento di fare la dura. Gin era in piedi di fronte a lei, l'elsa della spada in mano, e la sua faccia non prometteva niente di buono.»
Partecipante alla challenge indetta da msp17: "La sfida dei 200 prompt"
Genere: Mistero, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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NICK SUL SITO: _fly_with_me
NICK SUL FORUM: ricordi che fanno male
PROMPT: Telefono
NUMERO: 71
TITOLO: “Nessun nome”
FANDOM: Detective Conan
GENERE: Missing Moments
RATING: Verde
AVVERTIMENTI: Possibili Spoiler, Flash fic
TIPO DI COPPIA: Nessuno
NDA: Possibili confusioni tra conversazioni reali, al telefono o udite indirettamente. Ogni situazione sarà contraddistinta da una riga di spazio. 

Conan sonnecchiava sul divano. 
Dall’altra parte della stanza, la ormai piccola Ai, intanto pensava a come quel cretino di Gin avesse potuto trovarli. “Shinichi! Ma sei sempre a dormire?” lo rimproverò brusca la ragazzina.
“Ma tu sei sempre pronta a svegliarmi, eh!” ribattè lui, con una voce impastata dal sonno.
“Si, be’, modestamente, è il mio lavoro… ma per favore! In ogni caso, mi devi aiutare a trovare gli uomini in nero! Sento che siamo vicini alla soluzione!”
“Cosa sei, una veggente?”
“Andiamo, Conan! Sei sempre il solito ironico! Io dico sul serio!”
“Senti, sono stanco, lo sai che la trasformazione mi spossa sempre!”
“E tu credi che io non mi senta completamente rimbambita dopo quel liquore fortissimo che doveva farmi passare la tosse e dopo essere stata quasi uccisa da Gin?”
“Si, lo so… va be’ fannullona, vediamo di metterci al lavoro!”
“È da un quarto d’ora che sto cercando di convincerti!”
Si diressero, stanchi e frastornati, al computer dello studio del Dott. Agasa, che in quel momento non era in casa. Per fortuna che non c’erano nemmeno i tre mocciosi, altrimenti addio ricerche!

Il telefono di Conan squillò all’improvviso: “Pronto?”
“Ehi, Kudo! Non riconosci più il tuo caro, vecchio, Heiji?”
“Ah, si! Ciao! Come mai questa telefonata?”
“Be’, mi hanno informato che te la sei vista brutta ieri sera in periferia. Stai attento che questi sono pericolosi!”
“Questo lo sapevo, mio caro. Ma non so come abbiano fatto a trovarci!”
“Non lo so… sai, credo che abbiano una spia. Non è possibile che siano dappertutto…”
“Allora la troveremo!”
“KUDO! Perché c’è la macchina degli Uomini in Nero sotto casa mia?”
“Heiji non è possibile! Non sanno neanche che mi conosci!”
“DLIN! Il campanello! Che faccio, apro?”
“Io non lo farei…” 

Dal ricevitore, in vivavoce, Conan e Ai sussultarono, quando sentirono una voce a loro ben nota: “Heiji Hattori, dico bene?”
“N-no… non sono io, mi dispiace…”

“Oddio Conan! E se ci scoprono?” sussurrò terrorizzata Ai
“Zitta e non ti preoccupare” rispose lui mettendole una mano sulla bocca.

“Non le credo, Hattori. Ci sta prendendo per fessi?”
“No, io non ho idea di chi sia, questo Hattori che voi dite. Non lo conosco. Ho acquistato questa casa da poco. Evidentemente era il vecchio inquilino.”
“Va bene, grazie…” disse la cupa voce di Vodka

“Che cretino!” bisbigliò Ai, e si lasciò scappare una risatina, subito soffocata da Shinichi, che non aveva nessuna intenzione di suscitare i sospetti degli Uomini in Nero.

“Ma sei stupido?!” lo rimbeccò Gin “Secondo te quest’uomo ti sta dicendo la verità? Mi scusi, lei era al telefono con qualcuno?” chiese a Heiji, con voce melliflua. Aveva sentito Ai che rideva! Heiji sussultò. 
“No, no, non si preoccupi. Piuttosto, voi chi siete?” 
“Degli amici, di una belissima ragazza di nome Sherry… lei la conosce?”

A casa di Agasa, lei arrossì violentemente, procurandosi una gomitata da Conan. 

“No guardi, mi dispiace…” cercò di giustificarsi Heiji. 
“Continuo a non crederle, Hattori, ma per questa volta la passa liscia. Ma non pensi che non torneremo…”

“Se ne sono andati, Kudo!” 
“Calma Heiji, calma! L’hai scampata bella. Ma loro sono furbi, torneranno”
“Lo so, devo trovare una soluzione…”
“Va be dai… scappo a fare una cosa al computer… ci vediamo presto!”
“A presto Kudo!” rispose Heiji, attaccando.

Le dita lunghe e ossute di Gin ticchettavano frenetiche sulla tastiera del suo portatile, alla ricerca di una soluzione plausibile a quell’enigma che non gli dava pace da settimane: chi era il “Kudo” che aveva nominato per ben due volte quell’Hattori. Era certo che se lo avesse chiesto a lui avrebbe negato, e non avrebbe nemmeno potuto minacciarlo perché non aveva prove. Ma la prossima volta sarebbe stato diverso. Oh, si. Non si mentiva a Gin senza pagarla. 
“Kudo, Kudo… non esiste nessun Kudo in questo paese!” imprecò ad alta voce.
Non era possibile. Non era materialmente possibile che quel ragazzo si fosse inventato tutto. Non era così scemo. 
E poi Gin si sentiva che quel Kudo aveva a che fare con Sherry. Se la trovava questa volta era morta. Altro che! Lui però aveva sempre avuto un debole per lei. Un altro motivo per cui doveva ritrovarla.
Kudo, Kudo… quel nome gli era familiare.
Anche se la ricerca sul computer continuava a dare: “Nessun nome” .
  
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