Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: ChrisAndreini    23/12/2013    3 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Diario di una secchiona asociale

23|12|13

Caro diario,
Oggi quella strana mamma ha deciso di andare in montagna per un pomeriggio.
Quando ha proposto questa pazzia io mi sono strozzata con il late che stavo bevendo, perché sono scoppiata a ridere.
Insomma, non si può decidere di fare una gita in montagna all’ultimo secondo, poi in tre, e sopratutto se la montagna dista così tanto, per giunta mamma guida solo in città, non è una cima in questo.
Mamma mi ha guardato confusa, e dalla sua espressione ho capito che non scherzava.
Le ho chiesto cosa aveva in mente, perché non potevamo andare così, senza neanche accompagnatore, poi, per convincerla anche meglio, le ho detto che il io e Alex dovevamo assolutamente vederci.
Ho provato a fare il mio sorriso convincente, ma mamma ha ribadito che ormai era tutto deciso (ma quando ha avuto il tempo?) e ha annunciato che saremmo state solo io, Augustine, Alex e James, e che ci avrebbe accompagnati la mamma di Alex.
A quel punto ho cominciato a sbattere ripetutamente la testa sul tavolo, mentre Augustine si illuminava a sentire il nome di James.
Non riuscivo a credere che ci avessero combinato un incontro, scommetto che mamma voleva che mi rendessi ridicola di fronte ad Alex, perché io non so sciare, anzi, dire di non saperlo fare sarebbe un insulto per chi non lo sa fare, perché io faccio proprio schifo di brutto.
Abbiamo avuto un’ora per prepararci, poi è arrivata la madre di Alex.
Sentivo Alex litigare con la madre, poi io e Augustine siamo uscite, e il litigio è cessato.
Siamo saliti in macchina e ci siamo avviati.
Alex sedeva davanti, quindi non abbiamo avuto occasione di parlare per tutto il viaggio.
Invece James e Augustine chiacchieravano amabilmente, sono una bella coppia, devo ammetterlo.
Quando siamo arrivati in montagna abbiamo subito affittato degli sci.
Io volevo restare a terra, ma Alex mi è venuto vicino, e mi ha chiesto, o meglio, pregato, di sciare con lui, perché non riusciva a sopportare di stare con i due piccioncini.
Gli ho chiesto quanto si sarebbe trattenuto James, e lui mi ha risposto che sarebbe rimasto fino al 4 gennaio, se tutto andava bene, sembrava pensieroso e rabbuiato, come se fosse preoccupato per lui.
Alla fine ho deciso di affittare gli sci, ma sudavo freddo per l’ansia e la paura di fare brutte figure.
Ho indossato gli scarponi, il casco, e ho messo gli sci, poi abbiamo preso la seggiovia.
Io soffro leggermente di vertigini, e con leggermente intendo che mi sono aggrappata stretta stretta alla mano di Alex, senza osare mollarla, e che ho chiuso gli occhi ripetendomi mentalmente:
“Santo prosciutto, chi me l’ha fatto fare?!”
Quando siamo arrivati in cima ero ancora più spaventata, lui ha alzato la barriera e siamo scesi insieme, mano nella mano.
Il responsabile della seggiovia ci ha lanciato uno sguardo furbetto di chi la sa lunga, ed io mi sono affrettata a lasciargli la mano.
Poi abbiamo iniziato la discesa.
L’unica descrizione che posso fare della discesa è questa:

“AAAAAAAAHHHHHHH *tunf* AAAAAAAAHHHHHHH *tunf* AAAAAAAAHHHHHHH *tunf*

Ecco, è successa una cosa così.
Alex provava a seguirmi, ma andavo spedita e cascavo ogni due metri.
Alla fine della discesa sono andata a sbattere contro un istruttore di sci, nel senso che mi ci sono schiantata sopra e l’ho fatto cascare a terra.
Alex mi ha raggiunto subito, e mi ha aiutato ad alzarmi, lanciando un’occhiataccia all’istruttore.
Io mi sono levata gli sci e li ho gettati a terra rabbiosa, nell’impatto, uno si è leggermente piegato, e li ho dovuti ripagare.
W la montagna!!! (naturalmente sono sarcastica)
Sono stata tutto il resto del tempo in un bar lì vicino, a bere cioccolata calda, mentre gli altri si divertivano.
Speravo che almeno Alex sarebbe stato con me, invece non c’era, ma non riuscivo a scorgerlo tra tutti i punti che sciavano all’orizzonte.
A dire il vero non scorgevo neanche gli altri, ma erano così tante persone, perciò non ci ho fatto caso.
Poi, dopo una decina di minuti e tre cioccolate, delle mani mi hanno coperto gli occhi.
Il mio primo pensiero è stato:
“Santo panettone, mi vogliono rapire” così ho tirato una gomitata in mezzo alle costole del mio assalitore, per poi notare che era solo James.
Mi sono affrettata a scusarmi, mentre Alex rideva come un matto.
James sembrava piuttosto spaventato e dolorante, ma sopratutto infastidito da Alex, tanto che gli ha detto:
“Attento a non farla arrabbiare, o la tua ragazza ti darà del filo da torcere”
Detto questo Alex ha smesso di colpo, arrossendo leggermente.
La madre di Alex è tornata a riprenderci dopo un paio d’ore, nelle quali:

-James e Augustine hanno fatto shopping sfrenato (Augustine ha obbligato James a fare shopping sfrenato)

-Io e Alex abbiamo parlato del progetto e del cartone. 

-Abbiamo tutti insieme riportato gli sci alla rimessa (io li ho ripagati)

-Abbiamo mangiato al bar (io in totale ho preso sette cioccolate calde)

In sintesi, alla fine ci siamo divertiti.
Solo che quando mamma mi ha chiesto cosa ho imparato da questa faccenda ho risposto semplicemente che non scierò mai più in vita mia.
A me lo segno qui per ricordarmelo.

P.S. Ho provato anche a pattinare, non te lo racconto nemmeno, dato che mi sono appigliata ad Alex tutto il tempo.

 

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Spero che vi piaccia, domani arriva anche il resto dei cugini, nel capitolo: “La vita è bella, con zucchero e cannella (almeno per loro)”
A domani.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: ChrisAndreini