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Autore: ChrisAndreini    24/12/2013    2 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

24|12|13

Caro diario,
Stamattina abbiamo finito gli ultimi ritocchi con Alex, per il progetto.
Abbiamo ultimato tutto, ci resta solo aspettare domani.
Poi, questo pomeriggio, sono venuti tutti i cugini e gli zii.
La prima ad entrare in casa è stata zia Camille, che mi ha abbracciato e spupazzato ben bene, che affettuosa.
Poi è entrata nonna Gilda parlando a tutto spiano di qualche ricco attore che era ingrassato di un etto e mezzo e della cugina del figlio del capo della sorella di un suo amico che aveva fatto una foto al presunto attore, ed ora aveva guadagnato tre euro.
Probabilmente le notizie più succulente le aveva esaurite durante il viaggio.
Subito dopo è entrato lo zio con i bagagli, ha dato un bacio veloce alla mamma e si è avviato verso la camera degli ospiti.
Poi è entrata Celine, con il cellulare in mano e l’aria stremata.
Dalla sua espressione ho capito che parlava di lavoro, perché aveva gli occhi luminosi e una grande energia nella voce.
Cosa? Il ragazzo?
No, lei, come me, non vuole assolutamente sentir parlare di ragazzi, e pensa sempre al lavoro.
Lavora in un giornale di moda molto famoso, all’estero, ed è davvero molto brava nel suo lavoro, devo ammetterlo con orgoglio.
Subito dopo è entrato Francis, lo zaino in spalla e gli occhiali storti.
Studia informatica, ma gli occhiali non lo rendono meno bello, anzi, affascinante, a detta delle ragazze.
Era seccato profondamente dalle chiacchiere di nonna, e non potevo dargli torto.
E’ entrata Julie messaggiando.
Julie è la più sociale di tutti, perfino di Augustine, e credo che sia il fatto che esca sempre che la rende pessima a scuola, ma sembra felice così, quindi non mi intrometto.
Poi è entrato Simon con il resto delle valige, ed è stato l’unico cugino a salutarmi con un cenno.
Ha lasciato la scuola, ed è di certo il più scansafatiche, o meglio, lo era prima di diventare aiuto-meccanico.
Inizialmente pensavamo tutti lo facesse per avere soldi, ma poi abbiamo capito che gli piaceva proprio quel lavoro, ed ora è diventato un esperto, senza perdere la sua bellezza presa da zia.
Per ultimo è entrato Philippe, il bambino di dieci anni, che è stato il cugino più affettuoso.
Mi si è avvicinato timidamente è mi ha salutato con un sussurro e con un gesto della mano.
Meglio di niente, sopratutto per i suoi standard.
Philippe è timidissimo, a scuola è asociale quanto me, e per questo mi fa molta tenerezza.
A detta di Augustine preferisce me al resto dei fratelli, ma non credo sia possibile.
Insomma, questa è la mia famiglia.
I resto del pomeriggio lo abbiamo passato a preparare la cena, e pensa che in questo arco di tempo non sono riuscita neanche a salutare Julie, che è stata tutto il tempo a messaggiare, ma pensa tu!
Poi la sera è filata come al solito, abbiamo cenato, la nonna ha parlato, gli altri ascoltato annoiati (Francis stringeva convulsamente le mani come per stringerle attorno al suo collo, ma chi può biasimarlo), poi abbiamo fatto i cori natalizi, e Camille si è complimentata per il miglioramento della mia voce.
Quando io ho detto che mi aveva aiutato un amico, è calato il gelo.
Per un paio di secondi sono rimasti tutti zitti a fissarmi, pure Julie ha alzato gli occhi dallo schermo, poi sono scoppiati a fare domande, e complimentarsi con me per essermi fidanzata e a chiedermi chi fosse e se sarebbe venuto un giorno di questi per farglielo conoscere.
Io mi sentivo Anna quando era accerchiata dai troll, ci mancava solo “fixer upper” come sottofondo.
Alla fine sono riuscita a sgusciare fuori dai parenti e mi sono rifugiata in camera.
Poco dopo c’è stato un bussare alla finestra, era Augustine che chiedeva di entrare perché stavano braccando anche lei.
Dato che condividiamo la camera ho accettato, ora sto scrivendo su di te a andrò a dormire.

 

 

 

 

(A.A.)
BUONA VIGILIA!!!
Beh, scusate devo andare a mangiare, spero vi piaccia nonostante sia troppo corto.

   
 
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