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Autore: JustABitchOnAStroll    25/12/2013    3 recensioni
- Ciò non significa necessariamente che voglia parlare con te! -
- Sei proprio una bastarda -
- Sei proprio un coglione - risposi io a tono.
Dopo qualche attimo di silenzio tornò all'attacco - Come mai sei qui? -
Sbuffai - Ho ucciso un po' di gente -
Della serie " Rimaniamo sul vago "
- Ah... E ti vogliono giustiziare per così poco? -
- Sarebbe anche stato " poco " come dici tu, se non avessi ucciso anche tutti gli anziani del mio villaggio... Però è stato stranamente appagante, lo ammetto - dissi sospirando - Come ti chiami? -
- Hidan - fece una pausa - Per essere una ragazza devi aver messo su un bello spettacolo al tuo villaggio... Mi immagino tutto il sangue... - sospirò di piacere - A Jashin-sama sarebbe piaciuto -
- No, non c'è stato nessuno spargimento di sangue - commentai, parecchio scioccata dal suo commento precendente.
- COSA!? -
Rimasi convenientemente zitta.
Bhè, non è che si vedesse tutti i giorni un tizio a cui piacevano sbudellamenti e varie.
Vabbè, nel mio caso "sentisse".
Dannato Kekkei Genkai di merda.
Spero di avervi incuriosito, anche se sapete che dalla mia testolina bacata non può uscire niente di buono!!
Enjoy!
Ciauuu!
Alice_
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Kakuzu, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Love is truly blind Christmas Per questo capitolo, dato che non sono per niente informata sulle festività nell'universo di Naruto, vi chiedo venia XD
Ho immaginato una specie di festival che si tiene in tutti i villaggi per celebrare la festa di Natale, non nel senso religioso, solo la festa nel vero senso della parola...
Detto questo, vi lascio alla lettura!
Enjoy!
___________

- Non ci posso credere, per una volta ci hai trovato un inno decente brutto avaro del cazzo... -
Kakuzu lo degnò solamente di un'occhiata gelida - Era l'unico in questo villaggio - rispose, chiaramente seccato dal fatto che avesse dovuto pagare parecchio in più rispetto ai suoi standard.
Sospirai, togliendomi la cappa e appoggiandola su una sedia, per poi sedermici e cercare di bloccare le loro voci che discutevano.
Almeno finchè qualcosa di bagnaticcio e stranamente pesante non mi arrivò dritto dritto in grembo.
Guardai in basso, incontrando un paio d'occhi ametista decisamente incazzati - Cazzo hai da guardare?! -
Mi piantai una mano in fronte e buttai una veloce occhiata a Kakuzu che, dopo aver decapitato Hidan, aveva tolto la cappa e si era seduto sul suo letto - Vedi di farlo tacere -
Ero molto tentata di rispondergli che sarebbe stato parecchio difficile, ora che gli aveva mozzato la testa e che l'aveva fatto incazzare peggio di prima, ma, siccome tenevo alla mia vita, mi trattenni.
Dovevo ancora capire come mai non mi avesse ancora ucciso, vista la frequenza con cui si trovavano pezzi di Hidan in giro per il covo...
- Ehi... Ehi! - guardai verso il basso - Riattacca la mia testa al corpo cogliona! -
Sospirai e scossi la testa - Ti sei dimenticato che è Kakuzu quello che ti ricuce sempre? Baka -
- Bah... E' solamente un gran bastardo! - esclamò, girandosi in qualche modo strano nella foga dell'urlo
Prima che potessi ribattere o muovere qualsiasi tipo di muscolo, Hidan era stato abilmente rimosso dalle mie gambe e si era ritrovato in mano a Kakuzu.
E credetemi, se lo sguardo di Kakuzu si fosse potuto descrivere a parole... Oh Jashin, dire che era a dir poco assassino era un eufemismo... Piuttosto era un misto dello sguardo sadico che Hidan aveva durante i suoi rituali e le occhiate piene di odio che Deidara lanciava a Itachi quando pensava nessuno guardasse...
Il tutto raccolto in una sola persona.
Inquietante a dir poco.
- Mi stai tirando i capelli coglione! - urlò l'albino, cominciando a dondolare - Mollami ateo di merda! -
- Come vuoi - fece Kakuzu, con tutta la calma del mondo, mentre apriva la mano e lasciava cadere Hidan a terra.
E chiaramente, non essendo Hidan un gatto che atterra sempre sulle zampe, cadde di faccia.
- Minchia il naso! - urlò, leggermente impedito dal pavimento in faccia - Questa me la paghi Kakuzu! Letteralmente! -
Mi morsi il labbro per non scoppiare a ridere e, presa dalla pietà più totale per quella povera anima del mio ragazzo, mi alzai e lo raccolsi da terra.
- Ehi Kakuzu... Potresti, gentilmente, ricucirlo? - tentai, cercando di essere il più gentile possibile.
D'altra parte trattando con una persona come lui, e sapendo che cosa poteva fare con i suoi sbalzi d'umore, cercavo di essere sempre il più pacata possibile. Ma soprattutto evitavo di rompergli i coglioni sempre e dovunque... Cosa che Hidan doveva ancora imparare a fare.
- No, non se ne parla - fece in tono perentorio, mentre ripiegava la sua cappa e la metteva sopra la mia sulla sedia.
- Se si rovina il pavimento con tutto questo sangue però ti fanno pagare i danni... - feci, notando con mio sommo dispiacere che il sangue c'era sul serio, in maniera particolare sui miei vestiti.
Si fermò a ponderare la cosa per qualche secondo - Fallo stare zitto. Sono stato chiaro? -
Annuii in fretta e gli porsi la testa di Hidan.
Inutile dire che, appena ritornato tutto di un pezzo, il jashinista volle subito andarsene a fare un giro, urlando profanità dietro a Kakuzu.
E un paio di ore dopo non era ancora tornato. Sembrava logico, visto di chi stavamo parlando.
In compenso ero riuscita a farmi una doccia e a lavare i miei vestiti, completamente inzuppati di sangue.
Bello, eh?
Mi sedetti all'altro capo del tavolo dove Kakuzu stava contando i soldi dell'ultima taglia, incassata il giorno precedente, e poggiai la testa sulle braccia, che avevo incrociato sul tavolo.
- Quel tipo è stato complicato da far fuori... - dissi, cercando di cominciare una conversazione.
Lui si limitò a riporre l'ultima mazzetta di banconote nella sua fidata valigetta - Se Hidan non si fosse messo in mezzo sarebbe stato molto più facile. -
- Vero anche quello - ghignai - Ma sai com'è fatto... Scemo fino alla fine -
- Non pensa mai prima di agire - appoggiò la valigetta a terra - E se non ritorna entro domani mattina ce ne andiamo senza di lui. -
Feci spallucce - Non credo che arriverà a tanto... Mi sa che è andato a sacrificare qualcuno... O a fare un giro, per essere ottimisti... -
- Hm... - si alzò e si diresse verso la porta del bagno - Vado a farmi una doccia - fu tutto ciò che disse prima di chiudere la porta
Non mi resi conto di quanto fossi effettivamente stanca dall'ultimo combattimento fino a quando non provai a chiudere gli occhi, senza più trovare nè la forza nè la voglia per riaprirli.
Della serie " posizioni assurde in cui addormentarsi "

Mi risvegliai quando oramai era buio, al suono di qualcuno che bussava alla porta.
Feci per alzarmi, inciampando malamente in qualcosa di non meglio identificato e spalmandomi a terra con la mia solita grazia.
Guardai con odio la cosa che mi aveva fatto finire col muso a terra, realizzando che altro non era se non una semplice coperta.
Kakuzu, realizzai con un sorrisetto.
Percorsi la stanza con lo sguardo senza però trovare anima viva.
- C'è nessuno lì dentro? - fece una voce dall'altra parte della porta
- Arrivo! - risposi, tirandomi su e ignorando i lamenti delle mie povere ossa ( che mi stavano ringraziando per aver dormito in quella posizione altamente improbabile ) e andai ad aprire la porta.
- Konbanwa* signorina - la donna fece un piccolo inchino - Posso consegnarle questi? Sono un omaggio del nostro inno per i residenti, da indossare per il festival di questa sera - con una velocità che non mi aspettavo minimamente da una signora della sua età, mi ficcò in mano tre differenti kimono - Grazie e arrivederci! - chiuse la porta senza lasciarmi la possibilità di controbattere.
Che cavolo era appena successo?
La porta si riaprì praticamente subito, mancandomi di pochissimo.
- Che... Hai in mano? - fece una voce profonda.
- Non lo so! E' venuta una signora a darmi questi! Ha detto che sono per un festival o qualcosa del genere... - feci una pausa - E comunque grazie per la coperta, Kakuzu - arrancai verso il tavolo e ci appoggiai sopra i vestiti.
Lui fece un cenno con la mano - Ti saresti presa qualcosa altrimenti. E avremmo perso altro tempo prezioso. -
- Hm... Dove eri finito? -
- Ho trovato Hidan. - scosse la testa - Ubriaco -
- Dove ha trovato i soldi per comprare da bere? - chiesi, anche se ero sicura che non sarebbe stato così calmo se il mio caro ragazzo avesse fatto qualcosa di incredibilmente stupido... Tipo rubargli dei soldi.
- Non ne ho idea, ma non li ha presi a me, quindi la cosa non mi tange minimamente -
- Oh, ok... -feci una piccola pausa - E l'hai lasciato lì? - ghignai, conoscendo praticamente già la risposta.
- Meno sento la sua voce meglio sto. -
Ridacchiai - Hai capito che cosa festeggiano? -
- Seriamente non lo sai? - mi guardò - Quando hai visto un calendario l'ultima volta? -
Incrociai le braccia sul petto - Boh -
- E' Natale. - fece con la sua solita voce monotona - Per quello danno il festival -
- Ah. Ora si spiegano molte più cose. Che dici, ti va di andare? - chiesi, parecchio speranzosa
- Sarebbe uno spreco di tempo e di denaro - borbottò sedendosi sul letto.
Mi avvicinai, a dispetto del mio buon senso che mi diceva di smetterla di chiedere, se volevo sopravvivere - Eddai Kakuzu... Ogni tanto puoi anche divertirti... -
Sembrò pensarci un po' - Non se ne parla -
- Ma che hai di meglio da fare? - feci una piccola pausa - E non dirmi " contare i soldi " perchè l'hai fatto pomeriggio. - ribattei
- ... Non mi lascerai in pace, vero? - disse, prendendosi il setto nasale fra pollice e indice
Sorrisi - Dai, è Natale, Hidan è annegato nel sakè probabilmente, non ti faccio spendere soldi, promesso -
Mi guardò parecchio scettico - E va bene. Pretendo di essere lasciato in pace però, dopo. -
Io, dal canto mio, incredula di essere stata in grado di averlo convinto a fare qualcosa ( e di essere sopravvissuta per raccontare la storia ), fui in grado solamente di annuire.

Era pieno di bancarelle in strada, stracolme di ogni sorta di merce, commestibile e non.
- Era da tantissimo tempo che non vedevo questo genere di feste - continuai a guardarmi attorno con meraviglia mentre Kakuzu mi camminava affianco con un'espressione poco colpita dipinta in volto - L'ultima volta è stato con mia madre, mi ricordo -
Mi guardò per qualche secondo prima di ritornare a fissare la strada.
- Ehi mamma, guarda! - urlò un bambino, venendoci davanti - Questo signore ha gli occhi degli stessi colori del Natale! - fece, completamente entusiasta.
La madre arrivò trafelata pochi secondi dopo - Scusatelo, è corso via all'improvviso... -
- Non importa - feci con il mio miglior sorriso mentre afferravo la mano di Kakuzu - E comunque suo figlio ha ragione - ghignai e, salutando con la mano libera, mi avviai.
Una volta giunti in una zona abbastanza tranquilla, mi voltai, aspettandomi pienamente un Kakuzu incazzatissimo e pronto ad ammazzare chiunque gli capitasse a tiro
- Gli occhi con i colori del Natale? - scosse la testa e si passò una mano in volto - Se non c'è Hidan a dire cazzate pare che qualcuno debba prenderne il posto -
- Be', tecnicamente è vero... Rosso e verde sono, insieme, colori tipicamente natalizi... - risi - Ma non ti preoccupare, hai dei begli occhi lo stesso, Kuzu - gli diedi una leggera gomitata a mo' di gioco.
Realizzai come lo avevo chiamato solo alla sua occhiataccia.
- " Kuzu "? - fece con un'espressione parecchio tetra - Farò finta di non aver sentito nulla. -
- Eheh... Bravo! - feci, con un sorriso parecchio sghembo - Che dici, torniamo? -
Lui annuì semplicemente, prima di ricominciare a camminare nella direzione da cui eravamo venuti.
- Grazie comunque... - cominciai - E' stato molto più divertente venire con te - ridacchiai
Fece un cenno col capo, il suo modo di dire che aveva capito.
- Uhm... Mi uccideresti se provassi ad abbracciarti, vero? -
- Molto probabilmente. -
- ... Ok, ok, ho capito il messaggio - ghignai.
- A volte sei proprio una mocciosa. -
- Sì sì, ti voglio bene anch'io - risi di gusto mentre ci dirigevamo verso dove Hidan stava cercando di affogarsi nei minuscoli bicchieri del sakè.
Dopotutto anche Kakuzu era... Simpatico, a modo suo.
Bisognava solamente trovare il modo di non farsi ammazzare in uno dei suoi raptus omicidi.
_________________________
Buon Natale e felice anno nuovo a tutti!!
Ne approfitto per ringraziarvi tutti per aver seguito/ messo nelle preferite / recensito / letto la mia storia... Seriamente, vedere che i miei scleri piacciono a qualcuno mi da una certa soddisfazione XD
In ogni caso, questo capitolo " bonus " per così dire, è dedicato a Kakuzu XD
Perchè mai?
Semplicemente perchè è uno dei miei personaggi preferiti e penso che sia un po' poco apprezzato... O meglio, non ho trovato troppe fanfiction con lui come protagonista... Quindi gli ho fatto una specie di " regalo di Natale ".
( senza contare che in un raptus di follia ho deciso di chiamare anche il mio peluches preferito Kakuzu XD Hanno lo stesso sguardo, che posso farci io? XD )
Spero che vi sia piaciuto e vi auguro nuovamente un BUON NATALEEEEE!
Ok, basta che è l'una di notte XD
Ciauuuu!
Alice_

* Konbanwa: Buonasera
   
 
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