Titolo: Otto lettere per Blaine e Sebastian.
Personaggi: Blaine Anderson; Sebastian Smythe
Genere: Introspettivo, Slice of Life, Romantico, Fluff
Avvertimenti: Slash, What if
Rating: Verde.
Note: Sono viva, sto rotolando dopo aver mangiato come se non ci fosse un domani a pranzo, ma ci sono. Ecco qui anche l’ultimo capitolo *^* Siamo arrivati alla fine di questa mini raccolta di momenti Seblaine – Sebastian e Blaine sono due piccolini zuccherini che ormai dovrebbero scappare a gambe levate per tutto l’angst che faccio loro patire e che poi ammorbidisco con fluff a vagonate -. Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno letto e che hanno recensito e anche coloro che hanno letto solamente. Le visualizzazioni sono un sacco e, davvero, mi piace pensare di essere riuscita come minimo a strapparvi un sorrisino piccino o una risata scrivendo queste mini storielle senza nessuna pretesa.
Ringrazio in particolar modo courage_for ever, cristina qaf, RiRu44 e Keros_ per le loro recensioni stupende e i consigli, grazie di cuore; Giulia alias Irish Shamrock perché in origine questa raccolta era stata scritta per lei; K perché mi ha fatto promettere di continuare a scrivere di Seb e Blaine; e il mio cane, Pit, che sopporta per primo i miei discorsi/monologhi e le mie pseudo-trame con fedele pazienza e con uno sguardo esasperato.
Mi ripeterò probabilmente, ma sono serissima: grazie mille per tutto quanto, sono felice e soddisfatta di come questa raccolta sia stata recepita <3
Un bacione enorme e tanti auguri di Buon Natale ancora.
Ora vi lascio all’ultimo capitolo, che ne dite?
Buona lettura!
Otto lettere per Blaine e Sebastian.
Seblaine.
*
E come Eternità,
perché in fondo Blaine e Sebastian sono due eterni bambini.
perché in fondo Blaine e Sebastian sono due eterni bambini.
“Oh, ci sono anche quelle profumate alla fragola”
“Non mi piace la fragola… meglio quelle all’arancia”
“Come sarebbe a dire non mi piace la fragola? Non hai preso tu i preservativi al gusto di fragola sabato scorso?”
“Erano gli unici rimasti, Blaine, e no, non mi piace, meglio l’arancia. O il mirtillo”
“Tutte scuse, prendiamo quelle alla fragola”
“Scordatelo, mirtillo o arancia”
“Non alzare la voce con me, Smythe!”
“Non discuteremo di questa cosa, Anderson!”
“Uhm, io voglio quelle alla mela però, papà,” mormorò il bambino tirando appena le maniche di entrambi i genitori che lo guardarono, zittendosi all’improvviso, “non sono mica vostre le bolle di sapone.”
*