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Autore: Avery Silver    26/12/2013    7 recensioni
Vienimi a trovare anche sul mio blog: http://scrivendosottoallestelle.blogspot.it/ XD
Mi chiamo Raf ma credo che questo non sia il mio vero nome…
Io non sono un'angelo come tutti gli altri… ho strane visioni di vite passate che di notte mi invadono i sogni e di giorno mi strappano dalla realtà.
Ho paura… non so' cosa sta succedendo alla mia mente e… al mio corpo.
Le mie iridi diventano d'argento, i capelli si colorano di nero.
Io e la mia amica stiamo affrontando lo stage per Custodi.
Ma qualcosa non va.
I prof mi tengono d'occhio molto più degli altri…
C'è un demone, Sulfus… però nelle mie visioni lui si chiamava Keenan. E a quanto pare mi sento molto legata a lui…
Ma io nell'amore non ci credo… non in quel tipo di amore.
Ho paura di questo sentimento che crea così tanta meraviglia e distruzione…
Ma ogni volta che lo vedo… non posso fare a meno di pensare a come sarebbe baciare quelle labbra di corallo e perdermi in quegli occhi di topazio.
Un altro ragazzo è entrato nella mia vita… viene dal Dipartimento dei Meriteori…
E ho paura di quello che entrambi
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Sorpresa | Coppie: Raf/Sulfus
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '🔥 Midnight Sun, the lightning ⚡ shadow ⚫️⚪️ '
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«Luce!!!» il grido disperato di mia sorella mi procurò un brivido di puro terrore.
«Lasciatele! Lasciatele vi prego!» gridava nostra madre dimenandosi dalla morsa di due braccia bianche e scheletriche. Quegli uomini non avevano volto, erano completamente nascosti da un mantello nero lungo fino al pavimento. La neve cadeva e rendeva bianchi i sempreverdi del bosco. In lontananza il fumo e le fiamme rendevano il paesaggio tetro, lugubre... disperato. Mani fredde mi sostenevano la testa. Ma non in un gesto gentile.
Mi avevano bloccata, non riuscivo a muovere nessuna parte del mio corpo ma fortunatamente ero rimasta sveglia e cosciente. Anche se dubitavo che fosse dovuto alla mia forza di volontà.
Ero sveglia solo perché lo volevano loro. Volevano prolungare l'agonia... ma non avevamo il diritto di lamentarci. Ce lo meritavamo.
«Luce, ti prego!» supplicava la mia gemella singhiozzando. La guardai con la coda dell'occhio senza tuttavia muovere la testa. Quel viso tanto simile al mio era stravolto dal dolore e piangeva...
Piangeva lacrime di sangue...
Nostra madre tentava di giustificarci ma tutti lí sapevano che il processo sarebbe stato inevitabile.
Questo era il nostro destino. Questa era la nostra punizione.

Ed ecco il Prologo ! Abbiate pietà! Questa è la prima storia che pubblico la prossima volta cambio la scrittura ne metto una più bella! XP Non fatevi scrupoli riguardo al testo, ho scelto di scrivere anche per sapere dove sono carente e essere aiutata! Comunque spero che questo pezzetto sia di vostro gradimento !!! Alla prossima =*">Cliccami!!!!!!


Puoi chiudere i tuoi occhi per le cose che non vuoi vedere… ma non puoi chiudere il tuo cuore per le cose che non vuoi sentire… - Jonny Deep.


PROLOGO
«Luce!!!» il grido disperato di mia sorella mi procurò un brivido di puro terrore.
«Lasciatele! Lasciatele vi prego!» gridava nostra madre dimenandosi dalla morsa di due braccia bianche e scheletriche. Quegli uomini non avevano volto, erano completamente nascosti da un mantello nero lungo fino al pavimento. La neve cadeva e rendeva bianchi i sempreverdi del bosco. In lontananza il fumo e le fiamme rendevano il paesaggio tetro, lugubre... disperato. Mani fredde mi sostenevano la testa. Ma non in un gesto gentile.
Mi avevano bloccata, non riuscivo a muovere nessuna parte del mio corpo ma fortunatamente ero rimasta sveglia e cosciente. Anche se dubitavo che fosse dovuto alla mia forza di volontà.
Ero sveglia solo perché lo volevano loro. Volevano prolungare l'agonia... ma non avevamo il diritto di lamentarci. Ce lo meritavamo.
«Luce, ti prego!» supplicava la mia gemella singhiozzando. La guardai con la coda dell'occhio senza tuttavia muovere la testa. Quel viso tanto simile al mio era stravolto dal dolore e piangeva...
Piangeva lacrime di sangue...
Nostra madre tentava di giustificarci ma tutti lí sapevano che il processo sarebbe stato inevitabile.
Questo era il nostro destino. Questa era la nostra punizione.

Ed ecco il Prologo ! Abbiate pietà! Questa è la prima storia che pubblico la prossima volta cambio la scrittura ne metto una più bella! XP Non fatevi scrupoli riguardo al testo, ho scelto di scrivere anche per sapere dove sono carente e essere aiutata! Comunque spero che questo pezzetto sia di vostro gradimento !!! Alla prossima =*
  
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