“Come può essere lui?” continuò a pensare
Albus.
-Sì, va bene...- rispose il ragazzino con i capelli
biondi, timidamente.
-Cosa c’è, microbo? Hai per caso mangiato una caramella
Tutti i gusti più uno al gusto di
budella di ramarro?- chiese James al fratello, vendendo che era rimasto a bocca
aperta a fissare il biondino.
-Scusa- fece Albus –ma tu sei.. tu sei... il figlio di
Draco Malfoy?!-
-Sì..- rispose il ragazzino, anche un po’ imbarazzato,
rendendosi ora conto che sei imperscrutabili occhi lo fissavano -e te invece,
sei il figlio di Harry, Harry Potter?-
-S..-
-Mio padre mi ha parlato tanto di tuo padre- continuò il
biondino, molto eccitato, senza aspettare la risposta di Albus –è stato un
grande uomo... sono contentissimo di conoscere suo
figlio.....-
-Albus-
-....di conoscere suo figlio Albus, Albus
Potter-
-Grazie, davvero...-
-Accomodatevi, accomodatevi pure. Io sono Scorpius
Malfoy-
Il
viaggio continuò tranquillo e Albus, al contrario di quanto avrebbe mai potuto
immaginare, trovò Scorpius molto simpatico, quasi il contrario di Draco, almeno
da quanto gli aveva raccontato Harry.
Era
gentile con tutti, e non solo con la sua famiglia, ma anche con altri ragazzi
che cercavano qualcosa o che facevano i prepotenti solo per farsi pagare i
dolci.
Per
esempio come quando entrò Sally, una del terzo anno, che riusciva ad ottenere
tutto ciò che voleva, grazie all’aiuto del suo fedele compagno
Ryan.
-Qualcuno mi compri un cornetto con crema di zucca,
grazie- disse la ragazza, entrando sbattendo la porte dello
scompartimento.
Silenzio. Qualche risatina. Nessuno si era accorto che
dietro la ragazza c’era un fustone di quasi due metri.
-E
perchè ti dovremmo pagare un cornetto?- inizio Albus.
James bofonchiò qualcosa che assomigliava a
“Zitto”.
-Come osi parlarmi così- stridulò la ragazza
–Ryan!- chiamò a gran voce, quasi
il ragazzone fosse trenta scompartimenti più in là, mentre era proprio accanto a
lei.
-Si, agisco immediatamente- rispose, e si avvicinò ad
Albus confare minaccioso –Preferisci che ti dia un pugno in faccia o che ti
faccia penzolare a testa in giù fino a che non escono dei soldi dalle tue luride
taschettine?- minacciò Ryan e poi continuò- Ah, ah! Buona questa, vero Sally?
Luride taschettine-
-Sì, sì, buona. Ma ora sbrigati, che ho fame- sbrigò
Sally.
-Giusto. Allora, muoviti moccioso-
Albus era furente: non voleva essere chiamato moccioso e
poi le sue tasche erano in perfetto stato.
Così, con il volto fremente e rosso di rabbia, si alzò,
fissando Ryan con tutto il coraggio che conteneva il suo
cuore.
Stava per dire qualcosa, ma proprio a quel punto James
si mise tra i due.
-Senti Ryan, lascia stare mio fratello. È il suo primo
giorno di scuola, cercate di non rovinarglielo- disse James -per favore-
aggiunse infine, quasi mortificato per ciò che aveva
detto.
Sally intervenì – é proprio per questo che agiamo anche
sui primini, cari James, per convertirli alla nostra legge fin da subito. E
adesso sbrigatevi con quei soldi- concluse.
-Smettetela. Veli do io i soldi. Ecco quanto basta per
un cornetto e un succo di zucca- e Scorpius diede a Sally qualche
moneta.
La
ragazza era rimasta quasi abbagliata –Bravo questo ragazzo. Ha spirito.- e poi
gli sussurrò nell’orecchio –spero che diventerai un
Serpeverde-
Scorpius non rispose né sorrise, non era soddisfatto di
quello che gli aveva detto Sally, ma era felice di aver aiutato quelli che ormai
considerava amici.
-Non dovevi- disse Albus a
Scorpius.
-L’ho fatto volentieri. E poi- raccolse molto coraggio
prima di dire quella frase e vincere la timidezza –ormai siete miei
amici-.
Quella frase colpì molto Albus, che non se l’aspettava e che rispose –Anche io ti considero mio amico.
Spero che questo nuovo capitolo sia
venuto bene. Aspetto molte recensioni, e in attesa inizio ad aggiornare. Grazie
mille, T_tonks
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