Fanfic su artisti musicali > Rammstein
Segui la storia  |       
Autore: MetalheadLikeYou    26/12/2013    3 recensioni
Lui mi srinse a se, quasi a farmi male e non mi importava, non mi importava nemmeno di tutti gli altri presenti.
Till mi fece alzare e ci spostammo in una stanzetta, dove ci chiudemmo a chiave, continuando da dove eravamo rimasti.
Lui mi sbattè, con poca delicatezza, sul divetto continuando a baciarmi e io senza farmi troppi problemi gli levai la maglia nera, lui fece lo stesso con la mia, scendendo sul mio collo mentre con le mani palpava il mio seno.
Una parte di me, quella ancora un minimo lucida mi disse di fermarmi, ma quando le mani del cantante si fecero più audaci, facendomi venire altri brividi, quel pensiero fu spazzato via.
Scese ancora giù, lasciando il posto alla sua bocca, che inizia una lenta ma bellissima tortura, le sue mani scesero piano verso il mio basso ventre.
***
Prima ff sul mio gruppo preferito, pls siate clementi e magari lasciate anche qualche commento.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo




Passarono diversi giorni ed io mi ambientai benissimo nella casa che ormai era stata "battezzata" per bene.
Till mi fece da cicerone per la città, che già conoscevo, ma con lui la stavo scoprendo di nuovo.
Non destammo mai troppi sospetti anche se di tanto in tanto qualcuno, fans soprattutto, ci fermava, come al solito, per gli autografi.
Io mi trovavo bene e il mio gigante, cercava di farmi sentire meglio e a casa.
Un po mi mancava la mia Italia, la mia Roma e la mia casa, la mia mamma.
Mi mancavano un po le urla di prima mattina di Francesca che non riusciva mai a svegliarmi, ricorrendo spesso al lancio di bottiglie d'acqua sul viso.
Mi mancavano le cene con gli amici e la gente che si imbucava a casa come se fosse il Colosseo.
Avevo smesso, o almeno in parte, di parlare in italiano e le uniche occasioni utili per non dimenticare la mia lingua erano le telefonate con la mia amica e le uscite con Gianluca.
Ovviamente la convivenza era una grande prova e proprio come me anche lui era preoccupato, lo vedevo benissimo.
Partiti di fretta e furia, senza organizzare nulla, senza parlare con nessuno.
Ora pian pianino dovevamo trovare un'equilibrio, tutto nostro.
La sera spesso si usciva con gli altri del gruppo a bere o ci si riuniva a casa di qualcuno a mangiare, ridere e scherare.
Ovviamente spesso andavamo anche al ristorante dal mio amico.
Suonarono alla porta ed andai di corsa ad aprire.
<< Permesso, levati nana>> 
<< Grazie amico, sei sempre gentile con me>>
Mi levai dalla porta, facendo entrare il mio migliore amico, che come al solito mi prendeva in giro per la mia altezza, ormai ero stata classificata come tale, non potevo oppormi.
<< Oh ciao Gian>>
<< Till, ciao a tutti>>
<< Senti, visto che oggi sei di buon umore, cucini tu>> dissi, lui mi fissò truce, però poi si dileguò in cucina sbuffando come sempre e fumando una sigaretta.
Ovviamente gli uomini del gruppo, si divertirono come dei bambini ad apparecchiare la tavola, io invece me ne andai ad aiutare il mio amico.
<< Come stai?>>
<< Bene, bene, tu?>> gli chiesi.
Tra noi era così, ci importava sapere come stavamo, se eravamo felici e non avevamo segreti, stavo bene, << Anche se prima o poi dovrò conoscerle e la cosa mi preoccupa>>
<< Andrà bene, ti adoreranno>> rispose lui, scopigliandomi i capelli.
<< Oh che dolce>>
<< E comunque su, di cosa hai paura?>>
<< Magari mi vedranno male>>
<< E sti cazzi? Su Ele tira fuori le palle>> disse lui, tagliando di netto e con un colpo solo la bistecca e puntandomi il coltello.
<< Che c'è?>> domandai, mentre tentavo di aprire un pacco di pasta.
<< Se non lo fai ti uccido>>
Scoppiammo a ridere tutti e due.
Tornai in sala, continuando a ridere e mi bloccai all'istante, urlando poi come una pazza.
<< FRA!>> 
<< ELE!>> 
Ci saltammo in braccio a vicenda, stringendoci in un caloroso abbraccio, stritolandoci quasi.
<< Qualcuno che saluta me?>>
<< Ciao diva>> abbracciai anche Richard, che alzò gli occhi al cielo per il fatto che odiava essere chiamato con quel nomignolo.
<< Bella sorpresa>> anche Gianluca abbracciò i due, stringendo forte la nostra amica, << Quanto restate?>>
<< Una settimana>>
<< SI!>> urlai, facendo poi ridere tutti.
Passammo una serata a ridere, parlando del più e del meno, bevendo e per mia fortuna mangiando italiano.
Non che la cucina tedesca fosse orribile, ma quella del mio paese restava sempre la migliore.
E finalmente iniziavo a sentirmi a casa.
Sorrisi al mio uomo che mi fissò dolcemente, non avrei mai potuto chiedere di meglio, lui era esattamente quello che volevo.















Hallo.
Eccomi qui il capitolo, proprio come avevo promesso.
Come è andato il Natale? spero bene.
Ed eccoci qui con la fine di questa prima FF, devo dire che prima di scrivere questo capitolo mi sono riletta tutta la storia ed ora mi sono commossa, devo dire che mi sono affezzionata molto alla piccola Eleonora, che poi caratterialmente è come me.
Mi sono affezzionata anche voi, RoarGirl, Elfa_, syverenn, Dinamismica e Lea_love_Valo che mi avete sostenuta commentando ogni santissimo capitolo, grazie grazie grazie, millemila volte grazie.
Che altro dire????...ah si!!!!!!!
Già da domani scriverò e posterò il continuo di questa FF.
Il titolo sarà: Amour - Till&Eleonora.
Bene.
Detto questo vi ringrazio ancora per tutto e vi aspetto.
Un bacione dalla vostra Jordison.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Rammstein / Vai alla pagina dell'autore: MetalheadLikeYou