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Autore: ChrisAndreini    26/12/2013    4 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

26|12|13

Caro diario,
Oggi avrò perso tipo un sacco di soldi, tutti guadagnati da Simon.
Quel meccanico ha una fortuna d’oro, e una ragazza fantastica, quindi non è vero che chi è fortunato al gioco non è fortunato in amore, a meno che lei non lo tradisca, cosa che toglierebbe molti dubbi.
Anche Julie ha una discreta fortuna, solo che è così distratta dal cellulare che spesso non si accorge di ciò che sta vincendo, e non abbassa alcuni numeri.
Sto parlando della tombola, ovviamente.
E’ praticamente una tradizione di famiglia, durante le festività giochiamo a tombola, a minimo e massimo e a zompa-cavallo.
A zompa-cavallo ha vinto spesso Julie, perché non parlava con nessuno, e le capitavano buone carte.
Philippe, quando rimaneva tra gli ultimi con i suoi soldi e tutti i fantasmi cercavano di farlo parlare, si teneva il viso e diventava tutto rosso.
Poi, se vinceva ci scherniva, se perdeva espirava profondamente e parlava con tutti, per recuperare il tempo perduto.
La sua timidezza se ne va con questi giochi.
Augustine non ama giocare, ma a zompa-cavallo mi fa sempre parlare, e la mando a umpalandia ogni volta che mi frega.
Minimo e massimo, inutile dire che mi capitavano sempre bruttissime carte, poi, quando aveva quaranta, tenuti fino all’ultima carta, Simon ha fatto Las Vegas.
E che cavolo!
Tombola è andata anche peggio, sono riuscita a rimediare un tombolino e un ambo, in sette partite.
E nell’ultima eravamo in due a giocare: io e Simon, quel ruba-soldi.
Le possibilità sono due, o ho un po’ di fortuna in amore, o tutte queste cose sono solo una stupidata.
Ma credo che la prima sia da escludere, dato che Alex non potrebbe mai prova… no, non intendo dire che mi piace Alex, ma… tanto a te non posso mentire.
Si, mi piace Alex, me ne sono accorta stamattina, leggendo un suo messaggio, credo proprio di essermi presa una cotta, ma spero davvero che nessuno, tantomeno lui, lo venga a sapere, credo che lascerò il mio sentimento inespresso finché non si esaurirà del tutto.
Perché, insomma, io non posso piacere a nessuno: sono timida, saputella, secchiona, penso sempre a mille cose diverse e sono anche piuttosto antipatica.
Inoltre ho bassa autostima, e se rivelassi il mio interesse ad Alex e lui lo rifiutasse, scenderebbe sottoterra.
Quindi, acqua in bocca, con i cugini, gli zii, e, sopratutto, con la nonna, la nonna non dovrà mai sapere niente di niente, altrimenti sono finita.
Domani, comunque, Alex verrà a casa nostra con James, dobbiamo continuare il cartone, e James deve doppiare.
I miei cugini li conosceranno, e, ahimè, ho davvero paura per lui.
Ti scrivo domani.

 

 

 

 

(A.A.)
E’ molto corto, ma era l’unico giorno non programmato, e non sapevo proprio che fare, così ho fatto i giochi con i parenti, cosa che ho fatto anch’io tutto il pomeriggio.
E voi, che giochi fate a natale?

   
 
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