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Autore: Neverland98    27/12/2013    5 recensioni
Strane ed improvvise morti iniziano a colpire Gotham City, a partire dalla sera di San Valentino. La cosa strana, però, è che tutte le persone uccise sembrano essere state avvelenate e le loro pelli sono tinte di verde. Batman incentrerà allora le sue indagini su Poison Ivy, ma lungo la sua strada s'imbatterà in Talia al Ghul, Joker, il Pinguino e, per finire, Catwoman.
Tra un susseguirsi di colpi di scena, omicidi, gelosie e invidie; mentre su Gotham incombe una terribile minaccia, il Cavaliere Oscuro dovrà trovare anche il tempo per riflettere sui suoi veri sentimenti...
[Batman, Nightwing, Catwoman, Talia al Ghul, Joker, Harley Queen, il Pinguino]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Batman'
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E' bello guardare il cielo la notte. Starsene da soli, su un balcone, lasciandosi avvolgere dalla brezza fresca. Bruce poggiò i gomiti sulla ringhiera, sospirando. Era una notte senza luna né stelle, o forse erano solo nascoste dalle luci accecanti e malsane che illuminavano a giorno la città. Si passò una mano tra i capelli corvini, che stava tramando Talia? Era ovvio che gli aveva offerto il suo aiuto perchè le era stato imposto dalla Setta al fine di portare avanti chissà quale macchinazione...
Si trovò a pensare a Talia, forse l'unica donna che avesse mai amato. No, c'era Selina. Nella sua vita , Bruce, aveva cercato di legarsi a meno persone possibile, ben consapevole del fatto che se un giorno i suoi nemici avessero scoperto la sua doppia identità, avrebbero messo in atto una vendetta trasversale. Eppure Talia era diversa, non era una damigella in pericolo, anzi. Era una guerriera, un'assassina, tanto abile in combattimento quanto pericolosa. Era nata e cresciuta nella Setta, che l'aveva addestrata fin da bambina alle arti marziali. Eppure c'era qualcosa in lei, oltre la bellezza dei lineamenti, oltre la durezza del carattere, che aveva fatto sì che un tempo Bruce fosse stato innamorato di lei. L'amava ancora? Onestamente non sapeva rispondere. Non sarebbero mai potuti stare insieme, questo era ovvio. Lei era un'assassina, la donna che un giorno sarebbe diventata il comandante della Setta delle Ombre, lui era un giustiziere, proteggeva gli innocenti anche a costo della propria vita. E Selina? La Gatta era arrivata dopo, con i suoi occhi magnetici e i suoi modi di fare arroganti. Era stata un'avversaria, poi un'alleata e infine di nuovo un'avversaria. Era molto più simile a Bruce di quanto non fosse Talia, entrambi orfani, entrambi diventati adulti prima del tempo. Anche Selina cercava di non affezionarsi troppo alle persone, ma non per il loro bene, per il proprio. Aveva sperimentato il sapore acre dell'abbandono, della delusione e aveva giurato a sé stessa che non sarebbe stata mai più la vittima, semmai la carnefice. Eppure non uccideva, la Gatta, si limitava a rubare, egoisticamente. Prendeva ciò che le serviva da chi aveva più che in abbondanza, sue testuali parole. Talia aveva scoperto l'identità segreta di Bruce. In realtà era stata la Setta, che come una piovra riusciva a muovere i suoi tentacoli ovunque, a scoprirla e di conseguenza anche Talia.
Ra's al Ghul avrebbe voluto avere un figlio maschio, ma non era stato così e in un primo momento aveva visto in Bruce un probabile erede, per questo aveva fatto sì che lui e Talia si incontrassero, ignorando che poi sarebbe nata davvero la passione. Dal canto suo Selina non conosceva l'identità di Bruce, la Gatta non era affidabile. La Setta non avrebbe mai rivelato l'identità di Bruce, e Talia, che aveva il dovere di obbedire agli ordini, avrebbe dovuto fare lo stesso. La Gatta invece lavorava da sola, non obbediva a nessuno, anzi, se un giorno rivelare l'identità di Bruce avrebbe potuto salvarle la pelle, l'avrebbe fatto ad occhi chiusi. Almeno così credeva lui. Il problema di fondo era che anche Bruce sapeva di starsi innamorando e la cosa non gli piaceva per niente, perchè Batman doveva essere un simbolo incorruttibile, se avesse amato qualcuno sarebbe stato il suo punto debole e Bruce era stanco di vedere persone che perdevano la vita per colpa sua.
Per il momento, però, non c'era da preoccuparsi, visto che lui si stava innamorando di Selina, mentre lei non ricambiava i suoi sentimenti perchè era chiaramente innamorata di Batman.
Ecco un altro buon motivo per non rivelarle la sua identità.
Bruce sospirò, dietro di lui sentì il rumore di piedi scalzi che avanzavano sul marmo freddo del balcone. Si voltò delicatamente e sorrise, Talia era in piedi, avvolta in una camicia di Bruce, incurante del freddo. Lo raggiunse e poggiò anche lei i gomiti sul balcone.
“Già sveglio?” gli chiese con i capelli mori che le incorniciavano il viso.
“Non mi piace dormire...” sorrise di rimando.
“Giusto...”
Rimasero qualche minuto in silenzio, ascoltando l'eco lontano dei rumori che provenivano dalla strada.
Ad un tratto il cielo nero fu illuminato dal Bat segnale, l'espressione di Bruce si fece cupa: “Andiamo!” ordinò.
“Andiamo a prepararci nella Bat Caverna?” chiese Talia con una punta di eccitazione nella voce, Bruce annuì.
Scomparvero al piano di sotto.

***

Jim Gordon stava, come sempre quand'era nervoso, fumando una sigaretta vicino al proiettore del Bat Segnale, il Cavaliere Oscuro gli piombò alle spalle seguito da Talia.
Il commissario osservò diffidente la figura della donna avvolta in una tuta di pelle nera.
Bruce gli fece un piccolo cenno del capo per fargli capire che poteva parlare liberamente.
“Ho i risultati delle autopsie...” iniziò Gordon “Sono effettivamente morti per avvelenamento, ma c'è qualcosa che non torna...”
Bruce e Talia lo ascoltavano in silenzio.
“Voglio dire – aspirò dalla sigaretta – nel momento preciso in cui le persone hanno iniziato a cadere, la piazza era piena di gente, voglio dire, la sera di San Valentino... comunque, la domanda è: perchè su circa duecento persone presenti in quel momento ne sono morte solo una ventina? Cosa avevano in comune tra loro queste venti persone?”
“Probabilmente in qualche modo erano state in contatto con Ivy...” suppose Bruce.
“Già, infatti, ed è proprio quello che ho pensato anch'io, allora ho fatto delle ricerce sulle vittime, ma non erano né criminali né altro, cos'avevano a che fare con una criminale?”
“Forse non erano così normali come volevano far credere” si intromise Talia, ignorando le occhiatacce di Bruce e del commissario.
“Beh la sfido a dimostrare il contrario... - Gordon riportò lo sguardo su Bruce – Come se non bastasse Ivy è inavvicinabile, perchè da qualche tempo si dice vada a letto con il procuratore distrettuale, che ovviamente mi ha proibito di “importunare” miss Isley!” strinse i pugni e guardò il paviemnto infuriato. Quando rialzò lo sguardo era di nuovo solo.

 

 

 

 

 

 

Ecco qui il nuovo capitolo, forse vi sembra un po' noioso, ma vi assicuro che era necessario, visto che nel prossimo succederanno taaaaante cose...

Ciaoo :D

 

   
 
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