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Autore: Devileyes    27/12/2013    3 recensioni
La missione di classe S era sparita dalla bacheca degli annunci, e Laxus era più che sicuro di averla vista, la sera prima. Ma il peggio era che nessuno dei maghi di classe S lì presenti l'aveva accettata. Dunque chi l'aveva presa? Quale mago di rango inferiore poteva essere così stupido da volersi imbarcare in una missione in cui si rischiava la vita?
Laxus e Mirajane si guardarono negli occhi, pensando la stessa cosa.
Conoscendo l'irrefrenabilità di Natsu e l'ego stratosferico di Gajeel, non era poi così difficile arrivare alla stessa conclusione.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gajil Redfox, Luxus Dreher, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE – LA CITTA' DEGLI SCHIAVI


La Baia degli Schiavi impiegò molto tempo a profilarsi in quel nuvoloso orizzonte, emergendo dalla foschia di un banco di nebbia come un fantasma emerge dalla desolazione di un cimitero. Una baia cupa e tetra che metteva i brividi solo a guardarla, nient'altro che una lunga costa di granito frastagliato color del fumo. Non c'erano spiagge visibili, solo scogli e rocce appuntite simili a zanne di un qualche mostro marino, pronte a mordere le chiglie delle navi di passaggio. Solo il porto sembrava rappresentare una zona sicura nell'oscurità putrida di quelle acque, ma al momento era affollato da vecchie navi dai colori smorti, presumibilmente portatrici di schiavi.

Bobo smise di remare al largo della baia, vicino ad uno sperone di roccia su cui erano stati impiccati chissà quanti prigionieri, a giudicare dagli scheletri spolpati dai corvi che ancora pendevano sopra le loro teste. Le onde si agitavano tumultuose in quel punto, era chiaro che il demone di Galuna Island non poteva trattenersi a lungo.

Non posso avvicinarmi di più, al porto attraccano solo le barche che hanno affari da portare a termine” annunciò rivolto più ai due Exceed che ai Dragon Slayer ancora semi-svenuti per gli effetti della nausea.

Happy e Lily spalancarono le ali e afferrarono per le spalle i compagni, alzandosi in volo.
Qui è perfetto” annuì l'Exceed nero, librandosi in aria.

Grazie mille, Bobo!”

Il demone fece un cenno di saluto a entrambi. “Mi raccomando, state attenti. Questo posto è molto pericoloso”

Mentre la barchetta di Bobo si allontanava per tornare in acque più profonde e più sicure, i due gatti trasportarono i doloranti Dragon Slayer fino alla terraferma, dove finalmente riuscirono a farli riprendere a suon di ceffoni.
Ugh... non prenderò mai più... ugh! Una barca...” mormorò Gajeel lottando contro i conati di vomito. Natsu non era in condizioni migliori, ma entro pochi minuti riuscirono a riprendersi abbastanza da alzarsi in piedi e guardarsi attorno.
Quella baia era davvero un luogo inospitale e desolato, era difficile credere che un'intera città avesse potuto nascerci. Sempre se città potesse essere definita quell'accozzaglia di edifici logori e malandati che sorgeva in lontananza, a ridosso del mare.

Bene! Andiamo a prendere a calci quella gilda da quattro soldi” stabilì Natsu, zaino in spalla e sguardo determinato. Si sentiva tutto infiammato all'idea di una bella rissa, il solo pensiero di distruggere qualcosa lo caricava a volontà.

Aspetta, Salamander!” lo fermò Gajeel, mettendosi a trafficare con la sacca da viaggio. Tirò fuori un vecchio mantello ruvido che usò per coprirsi.

Mettiti qualcosa addosso. Evitiamo di dare nell'occhio”

E perché? Che sappiano pure che siamo arrivati!” replicò Natsu sgranchendosi sonoramente le nocche.

Se proprio devi aprire quella boccaccia mangia-fiammiferi, almeno fallo per dire una cosa sensata! Non ti è passata neanche per l'anticamera del cervello l'idea che se li attaccassimo frontalmente perderemmo l'effetto sorpresa?”

Il Drago di Fuoco fece per ribattere, ma si bloccò prima di far uscire le parole.
Mh. Non ci avevo pensato”

Gajeel roteò gli occhi. “Sai che novità...”

Natsu si rassegnò ad accantonare momentaneamente i propri piani d'assalto diretto e scavò fuori dallo zaino il mantello che si era portato dietro, mentre gli Exceed facevano scomparire le ali così da dare l'impressione di essere dei semplici gatti.
Una volta pronti si misero in cammino sul terreno impervio della scogliera in direzione della città, che distava meno di venti minuti a piedi. Non c'erano strade o sentieri da percorrere, solo la nuda e aspra roccia piena dalla superficie irregolare, sulla quale sarebbe stato facile storcersi una caviglia o cadere e sbucciarsi le ginocchia. Tutti e quattro erano però abbastanza esperti in fatto di terreni pericolosi da evitare qualunque incidente ancor prima di cominciare la missione.
Raggiunsero la città nei tempi previsti, e non appena misero piede sulla strada principale, al Dragon Slayer del Fuoco fu chiaro il motivo delle precauzioni del compagno.

Non dare nell'occhio.

In realtà Gajeel sarebbe potuto passare inosservato anche senza mantello, poiché – almeno esteriormente – appariva abbastanza simile ai brutti ceffi che giravano per la città.
Natsu non era un amante delle missioni di spionaggio e infiltrazione, preferiva risolvere le cose prendendo a pugni tutto ciò che gli capitava a tiro, ma ora capiva il motivo per cui il Drago d'Acciaio aveva insistito sul fatto di non attirare l'attenzione. Era una missione di classe S, dopotutto. Non conoscevano il posto né avevano informazioni sulla gilda da battere, quindi era meglio restare nell'ombra per un po', almeno finché non avrebbero capito con chi avevano a che fare.
La città che sorgeva nella Baia degli Schiavi era quanto di più degradato, sporco e lugubre avessero mai visto. Gli edifici di legno e fango avevano colori opachi e presentavano evidenti segni di muffa, mentre le poche bancarelle che vendevano cibo offrivano solo mercanzia andata a male o ricoperta di mosche, per non parlare della pessima gente che faceva affari sul molo e nei vicoli. Marinai, pirati, ladri, truffatori, usurai, spacciatori, prostitute... in quelle strade malfamate si era raggruppata tutta la decadenza umana.
Natsu si sentì immediatamente fuori luogo, e dire che ne aveva visitati di posti strani! Sembrava che tutto il male del mondo, tutta l'ingiustizia e la disonestà si fossero raccolte lì per fare combriccola. Non ricordava di aver visto altrove tanta povertà, tanti bambini morti di fame ad ogni angolo, tanti storpi e mendicanti.

E poi c'erano gli schiavi.

Tanti, tantissimi schiavi.

Uomini e donne di ogni età legati con corde e catene e trascinati per le vie come merce di scarso valore, pronti ad essere venduti al miglior offerente. Alcuni stavano ammassati in gruppo in strettissimi recinti oppure in piedi in mezzo alle piazze fangose, altri venivano esibiti su passerelle di legno in attesa dell'inizio delle aste.
Natsu non aveva mai visto una cosa simile, mai gli era capitato di imbattersi nel commercio di schiavi. C'era stato quel Bora il Prominente, il giorno in cui aveva incontrato per la prima volta Lucy, un uomo senza valori morali che aveva rapito molte ragazze ad Harugion per venderle come schiave a Bosco. Tuttavia era riuscito a sventare i suoi piani in tempo, dunque non aveva mai saputo davvero come funzionassero i commerci di vite umane al di fuori del regno.
Nell'incrociare gli occhi cupi e privi di speranza dei prigionieri, occhi che trasmettevano una sensazione opprimente di vuoto, Natsu cominciò a sentirsi male.
Quando poi vide un mercante comprare un bambino di pochi anni e legarlo al guinzaglio come fosse un cane, sentì montare dentro di sé una rabbia cieca e irrefrenabile, tanto che si fermò in mezzo alla strada con la pelle che trasudava vapore.

Come poteva esistere tanta crudeltà, tanta mancanza di rispetto per la vita altrui? Ed era davvero quella gilda oscura, quella Hellhound a permettere che tutto ciò accadesse?
In quel caso li avrebbe distrutti dal primo all'ultimo, compresi tutti quegli odiosi mercanti di schiavi. Un odio profondo e brutale scaturì dalle fiamme del suo cuore, pervadendolo dalla testa ai piedi.
Fu sul punto di partire all'attacco contro quelle bestie umane e liberare i prigionieri, ma Gajeel riuscì a intercettarlo e bloccarlo prima che facesse qualcosa di estremamente stupido.

Salamander, datti una calmata, cazzo!”

Lasciami!” ruggì il Drago di Fuoco, divincolandosi sotto lo sguardo preoccupato di Happy e Lily. Gajeel però non lo lasciò andare, al contrario, usò tutta la forza che aveva per trascinarlo in un vicolo buio e inchiodarlo col proprio peso contro il muro di un edificio.

Piantala di comportarti come moccioso!” gli urlò in faccia.

Natsu, se possibile, alzò la voce ancora di più, rischiando di attirare l'attenzione dei passanti su di loro.
Io li faccio a pezzi tutti, quei bastardi! Come possono fare una cosa del genere?!”

Chiudi quella boccaccia! Vuoi che Hellhound scopra che qualcuno è venuto a distruggerla?!”

Non me ne importa niente, la distruggo comunque! Lasciami andare!”

Natsu scalciò, piantò le unghie nelle braccia del compagno per liberarsi, ma Gajeel si tramutò in acciaio e non gli permise di sfuggirgli.
Lo so, cazzo, lo so che non sopporti tutto questo! Cosa credi, che a me faccia piacere vedere tutta questa gente trattata come animali da macello?!”

Natsu digrignò i denti, ma perlomeno smise di lottare. Anche se il suo desiderio di fare a pezzi tutto e liberare quei poveri disgraziati era forte, lo sguardo determinato di Gajeel riuscì a farlo sbollire un po'.

Non... non sopporto vedere una cosa del genere” sibilò.

Gli occhi rossi del Drago d'Acciaio si socchiusero.
Lo so. Ma devi cercare di restare calmo e ragionare. Se li attacchiamo ora, è probabile che tutta la Hellhound ci scopra e mandi chissà quanti maghi a cercarci. Ti ricordo che siamo solo in due. Tre, contando Lily”

Ehi, e io cosa sono?”

Gajeel ignorò totalmente la domanda del povero Happy, il quale si rassegnò al proprio ruolo inutile.
Il Drago d'Acciaio continuò a guardare negli occhi Salamander.

Una missione di classe S è tale per un motivo. Se non facciamo attenzione rischiamo di crepare sul serio”

Natsu cominciò a calmarsi, sebbene la rabbia bruciasse ancora dentro di lui, un fuoco che si sarebbe spento solo dopo aver dato una bella lezione a quella maledetta gilda oscura. Ricambiò lo sguardo del compagno solo per trovarlo calmo e perfettamente controllato, al contrario del suo carattere impetuoso.
Ora cominciava a capire perché il vecchio lo avesse scelto come spia di Fairy Tail e lo avesse mandato da solo in missioni delicate. Per Gajeel quelle situazioni erano il pane quotidiano.

D'accordo. Ho capito” sospirò infine, rilassando i muscoli e costringendosi ad inghiottire tutta la furia che aveva in corpo.

Solo dopo essersi sincerato che non combinasse pazzie, Redfox lo lasciò andare.
Bene. Adesso vedi di restare calmo e tenere gli occhi aperti. Dobbiamo scoprire qual'è il covo di Hellhound”

Natsu annuì a testa bassa. Si sentiva un stupido per aver fatto quella scenata, e il fatto che Gajeel avesse mantenuto il sangue freddo lo mandava ancora più in bestia.

Natsu...” mormorò Happy, preoccupato.

Gli rivolse un debole sorriso. “Non preoccuparti, sto bene. Non appena avremo distrutto quella gilda di bastardi libereremo tutti”

Ripresero a camminare nella calca di gente che affollava le strade di quella città senza nome.
Di tipi loschi che avrebbero potuto essere maghi oscuri ce n'erano in abbondanza, praticamente chiunque sarebbe passato per un delinquente agli occhi di un abitante di Fiore. Ora più che mai era evidente quanto fossero lontani dal regno. Lì non c'era legge, non c'era giustizia. Solo avidità e sete di potere, e la gilda Hellhound dominava su tutto. Che razza di gente era quella?
Mentre avanzavano tra la folla di schiavi e mercanti, Natsu notò per la prima volta l'ombra oscura e mostruosa che si stagliava sull'alto di un colle, oltre i confini della città, le cui sembianze ricordavano quelle di un mostro ctonio in procinto di balzare sugli edifici sottostanti e schiacciarli con la propria mole.

Aguzzando meglio la vista, però, non era affatto un mostro o un qualsiasi essere vivente, bensì uno spettrale castello nero tutto guglie e speroni.
Anche Gajeel lo vide e indugiò con lo sguardo in quella direzione.

Non so perché, ma ho come l'impressione che quello sia il loro quartier generale” commentò Lily.

Happy si nascose dietro la spalla di Natsu.
Fa paura...”

Non temere, Happy” lo tranquillizzò il mago del fuoco. “Risolveremo questa faccenda e ce ne andremo alla svelta”

La sua determinazione di portare a termine l'incarico era ora più forte che mai. Al momento non gli importava che fosse una missione di classe S o meno, né era interessato alla ricompensa. Voleva solo far cadere la gilda che permetteva il commercio di schiavi.

Si rivolse a Gajeel.
Cerchiamo il cliente per avere più informazioni?”

Gli sembrava una cosa intelligente da fare, e voleva assolutamente rimediare alla figuraccia di prima mostrandosi capace di usare il cervello almeno quanto il compagno.

Redfox però lo smontò subito.
No. Cominciamo fermandoci in una taverna. Le informazioni si raccolgono meglio nei luoghi dove la gente si ferma a bere. Inoltre non sappiamo chi sia il cliente, sulla richiesta c'era soltanto il nome Mine

Beh... basterebbe chiedere in giro” fece notare Happy. “Qualcuno dovrà pur conoscerlo”

Gajeel scosse la testa. “Se l'intera baia è sotto il controllo di Hellhound sta' pur sicuro che nessun mercante di schiavi ti dirà dove trovare l'uomo che vuole buttare giù chi fa andare avanti la baracca”

Natsu pensò che ancora una volta quella testa di ferro aveva ragione. Non potevano chiedere in giro del committente, sarebbe stato come dichiarare guerra a pieni polmoni all'intera baia.
Dovevano essere più astuti e agire nell'ombra, perciò per la seconda volta dovette rassegnarsi a seguire Gajeel e Panther Lily verso la prima locanda di passaggio.

Quando ne trovarono una, constatarono che l'interno era anche peggio di ciò che stava fuori.
Il locale era abbastanza ampio, ma vista l'enorme quantità di avventori sembrava molto più piccolo e stretto. Nuvole di fumo biancastro riempivano l'aria e facevano lacrimare gli occhi, mentre un odore di stufato di pessima qualità dava il voltastomaco fin dal primo impatto. Dovettero farsi largo a spintoni per arrivare ad un tavolo libero all'angolo, un punto strategico in cui si poteva tener d'occhio chi entrava e usciva dalla taverna senza però essere visti.
Ordinarono il minimo indispensabile da bere insieme a qualunque cibo non fosse quel rivoltante stufato stantio che stavano preparando in cucina.

Natsu cominciò a far vagare lo sguardo sulla folla di commercianti e pirati che occupavano il locale.
C'era da dire che erano uno più brutto dell'altro, con un pessimo odore e la faccia da veri delinquenti. Gajeel a confronto sembrava un angioletto.
Oltre la cappa di fumo e fetore, le narici sensibili dei due Dragon Slayer fiutarono anche qualche frammento di magia qua e là, segno che i maghi non mancavano di certo.

Ehi, guarda quel pelato vicino alla porta” mormorò ad un tratto Gajeel, facendogli un cenno col capo ma senza voltare la testa.

Natsu sollevò gli occhi e individuò di chi parlava.

Uno dei tanti avventori della locanda senza nient'altro da fare che allungare le mani sulle prostitute e mandare giù intere bottiglie di rum.
Stava quasi per chiedere al compagno cosa diavolo avesse di speciale quel tipo, quando notò il marchio nero che portava impresso sulla tempia, e che a prima vista gli era parso un semplice tatuaggio. Aveva una vista abbastanza buona da riuscire a distinguerne la forma: la testa di un mastino stilizzata che terminava in un motivo a fiamma.

Happy sobbalzò accanto a lui.
Natsu! Prima per strada ho visto un uomo con quello stesso simbolo!”

Dev'essere un mago di Hellhound” constatò Gajeel.

Fosse stato per Natsu sarebbero andati da quel tipo e lo avrebbero conciato per le feste per farsi rivelare informazioni sulla gilda oscura a cui apparteneva, ma Gajeel fu irremovibile e li costrinse a rimanere seduti al tavolo per tutto il pomeriggio, in silenzioso ascolto delle chiacchiere altrui.

Fu una mossa saggia, perché così facendo vennero a conoscenza di molti dettagli interessanti.

In particolare appresero molte informazioni dagli ubriaconi con la lingua troppo sciolta, quelli a cui piaceva parlare di cose che in uno stato di lucidità non avrebbero mai nemmeno sussurrato.
Il castello nero che si stagliava sullo sperone di roccia poco oltre la città, era in effetti il quartier generale di Hellhound, nonché il luogo in cui venivano portati la maggior parte degli schiavi fisicamente prestanti e in buona salute. Tuttavia nessuno aveva il permesso di avvicinarsi a quella gilda, se non i suoi stessi membri e i carri con gli schiavi. Inoltre, l'intera struttura si trovava in una posizione strategica che la teneva al di fuori di qualsiasi attacco che non fosse via aria, ed era circondata da ogni tipo trappole magiche potenzialmente letali.
Quando scoprirono questi ultimi dettagli, era ormai il tramonto.

Uscirono dalla locanda con tutti i più buoni propositi di non rientrarvi mai più, quindi si misero alla ricerca di un posto più appartato e tranquillo dove trascorrere la notte. L'aria salmastra era umida e fredda, quindi era da escludere la possibilità di dormire all'aperto.
Alla fine, cercando e marciando su e giù per le stradine strette e infangate, trovarono un'altra locanda decisamente meglio tenuta della precedente.
Il padrone di casa non era particolarmente amichevole e disposto a trattare sul prezzo, ma almeno fornì loro una stanza con due letti non troppo divorati dalle tarme.

Natsu scaricò a terra lo zaino e si gettò stancamente sulla propria branda.
Uff... allora, qual'è il piano?” domandò rassegnandosi alla consapevolezza che Gajeel fosse più esperto di lui in quelle cose.

Il Drago d'Acciaio andò alla finestra e sbirciò oltre il vetro sporco, in direzione dell'aberrante castello di Hellhound.
Beh... visto che in quella topaia non può entrare nessuno, dovremo infiltrarci clandestinamente”

Natsu inarcò un sopracciglio. “E come? Ci facciamo portare in volo da Happy e Lily?”

L'Exceed nero scosse la testa. “Meglio di no. Io e Happy potremmo passare per dei semplici uccelli e riuscire ad avvicinarci, ma se dovessimo portare anche voi...”

... temo ci scoprirebbero” concluse Happy.

Salamander si sentiva sempre più irritato. Perché non c'era Lucy con loro? Lei avrebbe avuto sicuramente un piano già pronto!

In questo caso resta solo una cosa da fare” concluse Gajeel. “Se in quel castello possono entrare solo gli schiavi...”

Natsu intuì i suoi pensieri, e per la prima volta da quando avevano cominciato quella missione si sentì in sintonia con lui.
Allora dovremo diventare noi stessi degli schiavi

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Era da un bel po' che nessuno parlava, nel salone di Fairy Tail.
Quello che c'era da dire sulla stupidità di Natsu e Gajeel era già stato detto a più riprese, e ora nessuno aveva più argomentazioni per definire il comportamento ottuso di quei due.
Erano spariti ormai da un giorno insieme ai loro Exceed e alla richiesta di livello S, e dalla sera prima nessuno li aveva più visti.
Quello che più li preoccupava, però, era chi avrebbe dovuto raccontare la cosa al Master, il quale sarebbe tornato a momenti dalla riunione trimestrale delle gilde.
Lucy si era pentita amaramente del momento in cui aveva rifiutato di andare con Natsu e Happy in missione. Non che avrebbe cambiato idea, ma almeno avrebbe tentato di fermarli dal fare una pazzia simile. Ora era preoccupata tanto da star male.

Potremmo sempre andare a cercarli prima che il Master torni” buttò lì Max, sebbene lui stesso non fosse entusiasta dell'idea.

Sarebbe inutile” lo freddò subito Freed. “Se sono partiti ieri notte a quest'ora potrebbero essere ovunque”

Mirajane guardò Cana ubriacarsi. “Perché non provi a cercarli con la tua magia?”

Ci ho già provato, cosa credi? Purtroppo però, le mie carte non dicono niente”

Erza incrociò le braccia e camminò avanti e indietro per alcuni minuti. La rabbia era già venuta e andata, e in ogni caso, quando quei due fossero tornati alla gilda li avrebbe malmenati così tanto da renderli irriconoscibili. Non era bastata la disavventura a Galuna Island, quella volta? Dovevano per forza andare in cerca di altri guai?

Sospirò. “Se le carte non dicono nulla può significare che sono coperti da una qualche magia”

Oppure... potrebbero già essere usciti dal regno” ipotizzò Cana. “La mia magia ha dei limiti di spazio”

Laxus se ne stava appoggiato contro una colonna e ascoltava musica senza badare minimamente alla discussione. Tanto a cosa sarebbe servito fare ipotesi? Quei due imbecilli l'avevano combinata grossa, e finché il vecchio non fosse tornato nessuno avrebbe potuto muovere un dito.

Parlando del Diavolo, Makarov arrivò proprio in quel momento.

Master!” esclamò qualcuno.

Il vecchio entrò nel salone con un'aria decisamente irritata, era evidente che la riunione lo aveva stufato a sufficienza, tuttavia sembrò non notare il silenzio pesante che permeava l'ambiente, dovuto soprattutto alla mancanza del casinista di turno.
Tutti i presenti lo guardarono andare al bancone e sedersi per rifocillarsi di birra e sakè, senza rendersi assolutamente conto che qualcosa non andava.

Master, com'è andato il concilio?” chiese Mirajane, tanto per alleggerire un po' l'aria.

Makarov fece un gesto stizzito con la mano.
Oh, la solita roba. Un mucchio di chiacchiere inutili su quanti problemi crea Fairy Tail, una serie di reclami sui danni causati da Fairy Tail, un ammonimento generale per Fairy Tail... ordinaria amministrazione. L'unica nota positiva è che il banchetto era ottimo”

Nessuno osò fiatare. Non perché i rimproveri del concilio li preoccupassero, ma semplicemente perché aspettavano che qualcuno fosse abbastanza coraggioso da dire al Master cos'avevano combinato Natsu e Gajeel.
Alla fine, dimostrando molta maturità Erza prese un respiro profondo e fece un passo avanti per parlare, ma proprio in quel momento Makarov continuò il suo discorso.

A proposito, Mira, fammi una cortesia, togli quell'annuncio di classe S dalla bacheca. Al concilio mi hanno riferito che è stato revocato in quanto non è possibile identificare il cliente né la validità del compenso. Pare sia un falso incarico messo in circolazione da una gilda oscura”

Tutti i presenti rimasero a bocca aperta e impallidirono.
Persino Laxus spense la musica e si sfilò le cuffie.

A Mira tremò la voce nel pronunciare la fatidica domanda: “Di quale incarico parlate, Master?”

Solo allora Makarov si rese conto del silenzio pesante che regnava nella gilda e delle facce allarmate dei maghi.
Quella... alla Baia degli Schiavi” rispose molto lentamente, osservando la reazione collettiva.

Poiché, se possibile, anche le mosche smisero di volare, fu lui stesso a porre il successivo quesito, già cominciando a intuire che durante la sua assenza era successo qualcosa di profondamente sbagliato.

Perché quella richiesta è ancora lì, vero?” domandò.

Silenzio.

... vero?

  
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