Uhm... sì, eccomi
qua con un'altra storia.
Stavolta niente yaoi/shonen-ai/pairing vari ed
eventuali, ogni tanto mi viene voglia di scrivere qualcosa di
avventuroso, dark, battagliero... immagino di dover fare una qualche
presentazione della storia, ma boh, non mi viene in mente nulla. Non
so come sia venuta 'sta cosa, spero solo sia piacevole da leggere,
quindi se ne avrete voglia fatemi sapere cosa ne pensate!
Sono circa quattordici capitoli, aggiornerò ogni
qualche giorno, giusto il tempo di ricontrollarli, metterli a posto e
lasciarvi un po' sulle spine! ;P
Il primo capitolo è il più corto, ma non temete,
gli
altri saranno più corposi.
Bene, dopo essermi dilungata in chiacchiere vaghe e assolutamente inutili vi auguro buona lettura!
LA BAIA DEGLI SCHIAVI
CAPITOLO UNO – MISSIONE DI CLASSE S
Laxus entrò nel salone della gilda sbadigliando.
Avrebbe passato volentieri un
altro paio d'ore a
rigirarsi nel letto, ma la sera prima si era imposto di andare in
missione, se non altro per guadagnare qualcosa. Non che avesse
effettivamente bisogno di soldi, ma attualmente la gilda non
disponeva di un capitale così prosperoso da poter permettere
ai suoi
membri di girarsi i pollici dalla mattina alla sera, senza contare
che le pratiche per riavere indietro l'edificio principale e i
dormitori erano ancora in alto mare. In virtù di questo e
del fatto
che avevano ancora una montagna di debiti da saldare, era consapevole
di dover a sua volta dare il proprio contributo.
Passò davanti al bancone e fece un cenno di saluto a
Mirajane, poi si diresse senza fretta alla bacheca degli incarichi.
Non c'era molta roba che valesse la pena di definire missione,
e quel poco che c'era prevedeva incarichi di una banalità
deprimente, del tipo 'disinfestare una casa dai ratti'
e
'aiutare anziana signora col trasloco'. Compiti
talmente
semplici che un qualunque idiota senza un briciolo di potere magico
avrebbe potuto portare a termine.
Cercò con gli occhi
qualcosa di interessante. La sera
prima era sicuro di aver visto un vecchio foglio sgualcito che
parlava di una missione di classe S...
Aveva un pessimo senso dell'orientamento, ma la memoria
non gli mancava di certo.
Aggrottò la fronte nel constatare che l'annuncio era sparito.
“Oi, Mira” chiamò senza voltarsi. “È stata Erza a prendersi quell'incarico di livello S?”
L'ex modella alzò gli occhi al soffitto, pensierosa. “Non mi risulta. Aveva detto che oggi sarebbe andata a fare compere con Lucy...” spostò lo sguardo su di lui. “Parli di quella missione alla Baia degli Schiavi?”
Laxus annuì
distrattamente e andò a sedersi al bancone
con uno sbuffo seccato.
“Sì, mi
sembrava fosse una cosa del genere. Se non è
stata Erza a prenderla, allora chi l'ha fatto?”
Attualmente erano solo quattro i maghi di classe S di Fairy Tail, di cui uno, Gildarts, era già partito per un altro dei suoi giri intorno al mondo. Dunque chi aveva preso quella missione?
Si voltarono entrambi per dare un'occhiata al salone. Gray se ne stava stravaccato su una panca e veniva assillato da Juvia, Elfman gridava 'uomo!' da una parte all'altra, i Raijinshu chiacchieravano fra loro, Cana si ubriacava... molti tra i maghi più forti erano lì, quelli potenzialmente capaci di affrontare una missione di alto livello, anche se nessuno di loro ne avrebbe avuto il permesso dal Master.
“Un momento...” mormorò Mira, come se avesse appena realizzato una cosa fondamentale. “Se non ricordo male tempo fa Natsu aveva rubato di nascosto una missione di classe S...”
Laxus sospirò afflitto, ricordando vagamente la storia di Galuna Island. Lui stesso aveva istigato quella piccola salamandra a compiere qualcosa che avrebbe mandato su tutte le furie il vecchio.
“Lo so. Conoscendolo, potrebbe essere abbastanza stupido da farlo di nuovo”
Mentre rimuginavano su quella possibilità, Levy si accostò al bancone seguita dagli immancabili Jet e Droy, i cui musi lunghi annunciavano la loro totale disapprovazione per l'oggetto d'interesse della compagna.
“Mira, non è che per caso hai visto Gajeel in giro?”
Mirajane si sorprese. “Gajeel, dici? Non saprei proprio...”
All'improvviso lei e Laxus si guardarono negli occhi, trovando una risposta ai quesiti che li assillavano. Conoscendo l'irrefrenabilità di Natsu e l'ego stratosferico di Gajeel, non era poi così difficile arrivare alla stessa conclusione.
Laxus si mise una mano sugli
occhi con crescente
esasperazione.
“Quei due
idioti...”
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“Perché mi stai seguendo, bastardo?!”
“Sei tu che segui me, razza di idiota!”
“Sparisci!”
“Levati dai piedi!”
“Questa missione l'ho vista prima io!”
“Ma sono stato io a prenderla per primo!”
“Chi se ne frega! Non sei un mago di classe S!”
“Neanche tu, cretino!”
“Lo diventerò presto!”
Erano tre ore che Natsu e
Gajeel camminavano fianco a
fianco sulla strada che conduceva al porto di Harugion, lì
dove
avrebbero preso la nave che li avrebbe portati alla Baia degli
Schiavi.
Tre ore che si insultavano, tra l'altro.
Per evitare di starli a sentire Happy
e Panther Lily si
erano allontanati di un bel po', abbastanza da non farsi spaccare i
timpani da quelle voci fastidiose. La loro pazienza era davvero al
limite!
Incuranti della scarsa sopportazione dei due Exceed, i
due Dragon Slayer continuavano il loro affiatato battibecco peggio di
una coppia di sposi fallita, discutendo animatamente sul chi e il
quando avesse preso la missione. Una missione di livello S che come
minimo avrebbe fatto guadagnare loro un sonoro rimprovero dal Master
e una bella sfilza di legnate da Erza, ma pur di farsi un nome
portando a termine un incarico di quel livello erano disposti anche a
passare sopra a simili dettagli.
“Sia ben chiaro, Salamander” ringhiò Gajeel per l'ennesima volta. “Non ho intenzione di fare coppia con te per questa missione!”
“Neanche io con te, cosa credi?!”
“E allora levati dai piedi! Io basto e avanzo!”
Natsu sogghignò. “Guarda che Erza ti punirà per bene, quando tornerai! Sempre se non crepi in missione”
Gajeel ricambiò il ghigno. “Ghihi. Credi che non ti aspetti la stessa cosa?”
Si fermarono entrambi al
centro della strada,
squadrandosi con l'aggressività di due cani rabbiosi in
lotta per un
osso.
Natsu avrebbe voluto coinvolgere Lucy, ma stavolta la
ragazza era stata abbastanza sveglia da darsela a gambe prima di
farsi tirare in mezzo in una delle solite avventure pericolose.
Perciò il Dragon Slayer del Fuoco aveva deciso di andare da
solo con
Happy, e ci sarebbe anche riuscito se non fosse che lui e
quell'arrogante dalla testa di ferro avevano preso praticamente in
contemporanea l'annuncio della missione.
“Allora facciamo così!” sbottò d'un tratto Salamander, stufo di litigare. “Per questa volta formiamo un team. Solo per questa volta!” scandì bene. “Così ci dividiamo la ricompensa...”
“...e le
bastonate” concluse per lui Gajeel.
Repressero un brivido al pensiero di quanto si sarebbero infuriate
Erza e Mirajane nello scoprire cos'avevano combinato. Per non parlare
del Master!
Forse però se la sarebbero cavata se avessero concluso
la missione con successo prima che gli altri lo venissero a sapere...
Panther Lily
tossicchiò per attirare la loro
attenzione.
“Siamo
arrivati”
Dieci metri più
avanti la strada curvava dolcemente
verso il basso seguendo il fianco della collina e scendendo
così in
direzione del porto di Harugion, noto in tutto il regno per i suoi
fiorenti commerci e il continuo viavai di navi che si spostavano tra
le città e le isole più remote.
Il molo in particolare era affollato e pieno di vita
come sempre, e la banchina brulicava di commercianti e marinai
provenienti da tutta la costa. A prima vista trovare una nave diretta
alla Baia degli Schiavi sarebbe stato un gioco da ragazzi: tra tutta
quella gente doveva esserci per forza chi salpava per quella meta...
Purtroppo, però, dovettero ricredersi alla svelta
quando scoprirono che nessuna nave sarebbe partita
per la
suddetta baia. Così come sette anni prima nessun marinaio
avrebbe
voluto avvicinarsi all'isola di Galuna per timore dei demoni,
così
ora nessuno avrebbe voluto avvicinarsi alla Baia degli Schiavi per
timore delle milizie.
“I commerci di schiavi sono vietati, qui a Fiore” spiegò loro il primo capitano che incontrarono. “Dunque non c'è motivo perché una nave salpi per Bosco o per la Baia degli Schiavi, perché lì l'unica mercanzia è la vita umana. Se i Cavalieri della Runa mi dovessero scoprire, perderei la nave e il mio equipaggio”
Quella fu la spiegazione ufficiale che valse per quasi tutti i capitani a cui chiesero. Nessuno era disposto a salpare per quella baia, neanche se pagato – o corrotto – a dovere.
“Ottimo!” esclamò Natsu mentre vagavano avanti e indietro sul molo. “Allora possiamo andarci a piedi!”
La sola idea di starsene ore e ore su una barca ondeggiante gli rivoltava lo stomaco!
Gajeel gli lanciò un'occhiata storta. “Scordatelo, testa di fiammifero, sono più trecento leghe! Ma tu vai pure, se ci tieni, così ci rivediamo il prossimo anno! Ghihi!”
Natsu batté un
piede a terra, frustrato.
“Uffaaaa! E allora
cosa facciamo? Rubiamo una nave?!”
“Zitto! Fammi pensare!”
Il Drago d'Acciaio lesse di
nuovo la richiesta di classe
S, in cerca di qualcosa che fosse d'aiuto. Il cliente era un uomo del
posto che offriva un'ingente somma di denaro per sconfiggere la gilda
oscura che deteneva il controllo sull'intera baia, tale Hellhound.
Nessuno di loro l'aveva mai sentita nominare, quindi
doveva essere una gilda davvero misera.
Panther Lily si
alzò in volo e planò sulla spalla del
compagno per poter leggere assieme a lui.
“Hellhound... forse
non la conosci perché opera fuori
dal regno di Fiore” ipotizzò.
“Già” concordò Gajeel giocherellando distrattamente con i piercing mentre pensava.
Natsu rimuginò per
lunghi minuti su quel nome.
Hellhound, 'mastino dell'Inferno', lo stesso titolo che si davano i
maghi della Quatro Cerberus. Che le due gilde si conoscessero?
Stava quasi per parlarne con Gajeel, quando un odore
familiare gli investì le narici, facendogli voltare la testa
verso
gli ormeggi più distanti. Una volta individuatane la fonte,
si
illuminò e proruppe in un'esclamazione così forte
da far sobbalzare
il Drago d'Acciaio lì vicino.
Incurante degli insulti che Gajeel gli lanciò dietro,
Salamander schizzò dritto verso una misera barchetta a vela
sulla
quale un uomo dalla faccia strana stava caricando merci.
“Oooi! Tony! È da tanto che non ci si vede!”
“Natsu, veramente quello si chiama Bobo” commentò uno sconsolato Happy, planando accanto a lui.
Anche Gajeel e Panther Lily li
seguirono, se non altro
per capire il motivo di tutto quell'entusiasmo.
Del resto l'odore di quel Bobo parlava chiaro della sua
natura disumana, cosa che mise all'erta il Drago d'Acciaio.
Natsu invece esibì un sorriso a trentadue denti ben
ricambiato dal demone di Galuna Island che avevano aiutato sette anni
prima, proprio durante una missione di classe S.
“Natsu-san! Quanto tempo! Io e il mio villaggio non saremo mai abbastanza grati a te a ai tuoi amici per quanto avete fatto sulla nostra isola!”
“Ma no, è stato un piacere!” rispose allegramente Salamander.
Gajeel roteò gli
occhi e diede loro le spalle.
“Oi, Salamander,
vedi di darti una mossa, o ti lascio
qui. Non siamo venuti per fare socializzazione”
Natsu lo ignorò come se non lo avesse sentito, mentre Bobo passava lo sguardo dall'uno all'altro con vivo interesse.
“Oh, è uno dei tuoi compagni? Siete in missione?”
“Aye! Stiamo cercando una nave che ci porti alla Baia degli Schiavi!” spiegò Happy.
Lily annuì. “Purtroppo nessuno è disposto a salpare per quel luogo”
“Lily, non mettertici anche tu!” ringhiò Gajeel, ora alterato. “Cerchiamo quella fottuta nave invece di star qui a parlare come delle comari al mercato!”
Inutile dire che il suo
nervosismo era dettato più che
altro dalla paura di vedersi piombare addosso un'Erza infuriata che
minacciava di staccargli la testa, perché quella sarebbe
stata la
reazione della maga in armatura non appena avrebbe scoperto il loro
misfatto.
Bobo scoppiò in una grassa risata, cosa che gli fece
guadagnare uno sguardo omicida dall'irritabile Drago d'Acciaio.
Gajeel odiava che gli si ridesse in faccia.
“Perché non l'avete detto subito? Posso portarvici io!”
Rimasero tutti a bocca aperta.
“S-seriamente?” mormorò Redfox, mentre Natsu si illuminava come una torcia umana.
“Ottimo! Sei grande Michael!”
“Bobo...” lo corresse stancamente Happy.
Il demone indicò la piccola ma confortevole imbarcazione. “Forza, salite! Partendo adesso arriveremo alla Baia degli Schiavi entro domattina. Gli umani non possono avvicinarsi a causa delle leggi sul commercio degli schiavi, ma Galuna Island e i suoi abitanti sono fuori dalla giurisdizione del regno! Sarà un piacere per me esservi d'aiuto!”
Non esitarono a saltare uno dopo l'altro sulla barca, sebbene il moto ondulatorio diede loro problemi di stomaco fin dal primo momento.
“Che fortuna!” esclamò Natsu prima di accasciarsi accanto a Gajeel, entrambi con la faccia blu dalla nausea.
Bobo issò l'ancora
e spinse l'imbarcazione lontano dal
molo, mentre i due Exceed sorridevano soddisfatti, convinti che la
dea bendata fosse decisamente dalla loro parte, tanto più
che nessun
mago di Fairy Tail era ancora venuto a riprenderli. Forse non si
erano nemmeno accorti della loro assenza.
Non potevano sapere però, che fin dal momento in cui
avevano rubato quella richiesta di classe S la fortuna non sarebbe
mai stata dalla loro parte.