Capitolo 6: Assorbire lo shock
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Kirby stava manovrando con cautela i comandi degli arti inferiori di Alan
Asuka, stando attento a consumare la minor quantità possibile di energia,
mentre guidava lentamente il ragazzo verso la propria dimora. Il suo collega
Blackie Wolfe gli aveva raccomandato di non superare un minimo livello di
calorie, giacché praticamente tutta l’energia di cui ancora la sezione
Metabolica poteva fornire all’organismo, era attualmente riservata all’Emotiva per
consentire a Philip Marlowe di mantenere l’equilibrio psichico al di sopra dei
limiti di sicurezza. Osservando il contatore del consumo calorico, il capo
della Motoria non poté fare a meno di considerare come, da quando il giovane
detective aveva assunto “il caso Saint Tail”, era la prima notte che la sua sezione
funzionava a un regime così insolitamente basso!
Kirby
sorrise amaramente chiedendosi se, nel futuro, la sua squadra avrebbe perso per
sempre quel ruolo di primo piano che da sempre aveva avuto.
Forse
non ci sarebbero più state quelle eccitanti azioni di inseguimento a quella
misteriosa fanciulla “dalle tre code”…
Sì,
perché in effetti le code erano tre: quella dell’acconciatura e le due del
bizzarro costume (mezzo tutù e mezzo frac) che lei indossava. Quante volte
Kirby aveva proteso le braccia di Asuka Jr. fino a pochi centimetri da quelle
scure estremità di velluto, con le dita delle mani pronte a scattare e infine
il comando per la chiusura istantanea dei pugni (uno o entrambi, a seconda dei
casi) sempre dato inesorabilmente troppo tardi per riuscire a stringere null’altro
che l’aria...!
Le
code del frac, dicevamo… quella di cavallo no! Mai una volta
Marlowe
vedeva bene le spie che gli segnalavano brutalmente le continue scariche di
adrenalina, con gli strumenti che registravano l’accumulo di frustrazione dei
neuroni per la vista beffarda e maliziosa di quell’appendice che, scodinzolando
allegramente davanti agli occhi di Alan, sembrava dire: “Prendimi… prendimi…!”
Più
d’una volta
Ciononostante,
c’era poco da fare: quella coda era evidentemente “sacra” anche (o soprattutto) per Asuka Jr. e
quest’ultimo non se ne sarebbe assolutamente mai servito per acchiappare la sua proprietaria!
E
allora vai con i tuffi improvvisi per tentare la “presa di gambe”, con quei
maledetti colpi di reni che impegnavano, nelle ore successive, tutta la squadra
di Ed Parker per neutralizzare l’indolenzimento!
*Che
tattica idiota* pensava Kirby *una volta spiccato il balzo sugli arti inferiori,
si possono soltanto fare gli scongiuri… non appena le estremità di appoggio[1]
abbandonano il terreno, il corpo cessa di essere spinto in avanti dalla forza
viva, mentre quello del target
continua a esserlo… si comincia a perdere terreno… e, se la forza d’impulso è
stata calcolata male, il target
sfugge e si piomba a terra con tutto il peso… e poi non rimane altro che far
entrare in azione l’immunitaria!*
Una
sola volta il colpo di reni aveva funzionato… ma era stato eseguito in
verticale, dal momento che la ladra stava fuggendo mediante un sottilissimo
cavo che la stava tirando verso l’alto[2].
Kirby era riuscito ad afferrarla (e i circuiti della Sensitiva avevano vibrato
sonoramente, a quel contatto).
“Lasciami…!
Ti dico di lasciarmi…!!” aveva gridato la “codina”.
“Scordatelo,
bellezza…!” era naturalmente stato Spade, a suggerire la frase… poi il cavo si
era spezzato e, incredibilmente, Alan era piombato a terra, mentre Seya era
schizzata ugualmente verso il cielo, gridando: “Adios…!”
Probabilmente
aveva fatto appena in tempo ad azionare i suoi magici palloncini. Così, anche quella
volta, l’azione era andata “in malora” (secondo Watson) o “in bianco” (secondo
Spade)! [3]
*Dopotutto,
è inutile negarlo, gran parte della colpa è mia… non posso certo dire di essere
stato all’altezza della situazione, per tutto questo tempo…!* un guizzo
interruppe le riflessioni di Kirby, che fu costretto a far appoggiare il
braccio sinistro di Asuka al muro di un palazzo, per evitare che perdesse
l’equilibrio…
“Che
succede, Gus…?!” domandò, nel microfono della cuffia.
“Sta’
tranquillo, Rip: non è niente…” gli rispose il collega della Sensitiva “…un
semplice capogiro!”
“Ma…
come sta andando, lì da Marlowe…?”
“Beh…
stanotte Alan dormirà male, di sicuro…!”
Kirby
chiuse il contatto e sospirò rumorosamente.
*Mi
perdoni, signor Alan* pensò *non sono riuscito a dare il mio contributo alla
sua felicità… spero ardentemente per lei che i miei colleghi abbiano più fortuna!*
***
I
pannelli di controllo della Neurologica erano come impazziti. C’era un continuo
accendersi e spegnersi delle spie di allarme e i tecnici di Philip Marlowe
stavano tentando in tutti i modi di rallentare il flusso di adrenalina per
consentire alla sezione Cardiaca di diminuire la frequenza dei battiti. Dick
Tracy aveva già chiamato per la terza volta…
“Sto
facendo tutto quello che posso, Dick” gli rispondeva Marlowe “ma non credo di
riuscire ad assorbire questo maledetto shock in poche decine di minuti! Tu,
intanto, cerca di abbassare la pressione sanguigna!”
“Credi
che non l’abbia già fatto?!”
“Evidentemente
non basta. Abbassala ancora!”
“Non
posso farlo, finché Asuka Jr. non sarà coricato, altrimenti gli verrà uno
svenimento!”
*Ci
mancherebbe anche questa!* pensò Marlowe e aprì il canale con
“Ho
stimato dieci minuti circa, a quest’andatura!”
“Non
potresti aumentare la velocità?”
“No,
se Blackie non mi passa più energia. Ma dovrebbe toglierla a te! Se credi di
poter rinunciare a 500 calorie…”
“Negativo,
per carità: ho già dovuto impiegarne 3000 solo per bloccargli le lacrime! E il
resto della riserva mi servirà stanotte per riuscire a farlo dormire…
altrimenti, chi lo sente Parker?!”
“Tanto
per curiosità… che punteggio ha raggiunto - adesso
- il C.R. della signorina Haneoka?”
“Saperlo…!
Il display è andato completamente in tilt! I nominativi di tutte le conoscenze femminili
dell’organismo si scambiano continuamente di posto nella graduatoria… non ho
idea di cosa salterà fuori, alla fine!”
“Fatti
coraggio, amico mio… e scusami, se puoi!”
“Scusarti?
E di che…?”
“Beh,
se fossi riuscito ad acchiappare quella ladruncola, prima che lui se ne fosse
innamorato…”
“Non
biasimarti, Rip: nessuno, qui dentro, è stato all’altezza della situazione… a
cominciare da me!” tolse il contatto e si disse, a voce alta: “Sì… io dovevo impedire che Alan si
innamorasse di quella donna…!”
“Di
quelle donne, vorrai dire!”
Marlowe
si girò. Davanti a lui c’era James Watson.
Il
capo della Neuro abbassò gli occhi… poi li rialzò e affrontò risolutamente il
collega: “Avanti… dillo!”
“Dire
cosa?” chiese il capo della Cerebrale.
“Adesso
puoi dirlo, no? Dillo che sono un emerito coglione… avanti, sfogati!”
Watson,
che dopotutto era sì un duro, ma non uno stronzo, incrociò le braccia e guardò
altrove: “Non servirebbe poi gran che… e comunque l’hai appena detto tu: nessuno
è stato all’altezza della situazione… me compreso! Anch’io ho impiegato troppo
tempo a collegare degli indizi fin troppo evidenti! È ovvio che avevamo tutti
paura della verità… anzi, di quella
verità!”
“Ma
come…? Non dirmi che ne avevi paura anche tu…!!”
“Ti
sorprende? Invece è così: tu temevi di scoprire di essere stato gabbato dalla
Neuro di Haneoka ed io temevo di scoprire di essere stato gabbato dalla sua
Cerebrale… semplice!”
Il
collega, stanco dopotutto dei loro continui contrasti e battibecchi, gli fu
grato di quell’atteggiamento e abbozzò un mezzo sorriso: “Non mi importa tanto
di essere stato preso in giro io, quanto del fatto che sia stato preso in giro lui. Non lo meritava…!”
“Dopotutto
sono incerti del mestiere! L’interesse dell’organismo che inseguivamo era inevitabilmente
opposto a quello dell’organismo gestito da noi: qualunque fossero i sentimenti
che quella donna provava per Alan Asuka, come Seya non poteva farsi arrestare.
E sarebbe stata veramente stupida a non approfittare dell’identità di Lisa
Haneoka per creare un triangolo virtuale e confondere ancora di più la tua
sezione, Phil! Il tuo sbaglio, semmai, è stato non impedire l’instaurarsi di
quel triangolo!”
“Io
ci ho provato, James… ma non era facile! Anzi, era impossibile e ora sappiamo
il perché: ogni volta che il signor Alan vedeva una delle due ragazze,
aumentavano entrambi i C.R., perché tarati sulla frequenza delle loro onde cerebrali…
che erano le stesse, dal momento che si trattava della stessa persona!”
“D’accordo”
ribatté Watson “ma c’è una cosa che ancora non riesco a spiegarmi…!”
“E
sarebbe?”
“Asuka
Jr. era innamorato di Saint Tail… e comprendo quindi come, la sua presenza,
caricasse anche il C.R. di Haneoka, a causa delle medesime onde cerebrali. Quel
che comprendo meno è come la presenza di Haneoka caricasse il suo stesso C.R. e
quindi anche quello di Saint Tail! Quest’ultima non godeva forse della
preferenza sentimentale?”
“È
vero… quelle del commando della Neuro di Seya erano penetrate all’interno del
nostro organismo, bloccando la preferenza sulla ladra e portandosi via la
chiave[4]…
questo impediva al C.R. di qualunque altra ragazza (
“Sì…?”
“…celandosi
Seya sotto le vesti di Lisa, il C.R. di quest’ultima non risentiva dell’effetto
del bloccaggio, cosicché Alan veniva, mano a mano, ad innamorarsi anche della
sua compagna di scuola… ed è successo il patatrac…!”
James
Watson non poteva evitare che le risposte di Marlowe gli facessero rivalutare
il discernimento del collega… anche se ridimensionavano leggermente il suo SAS![6]
“E
adesso” chiese “come stanno le cose? Odia tutte e due? Cioè… insomma, la odia?”
Marlowe
non rispose, ma alzò semplicemente lo sguardo verso il display che segnalava la
situazione delle relazioni interpersonali, dove i dati stavano ancora
sfarfallando…
“Lo
sapremo quando saremo riusciti a calmargli i nervi! Confido che, dopo una notte
di buon sonno…”
Ci
fu improvvisamente un forte scossone e mancò poco che i due colleghi finissero
gambe all’aria…
“Che
diavolo succede…?!” chiese Watson.
“Vorrei
saperlo anch’io!! Che gli prende, a Kirby…?” riaprì il contatto con
Dopo
qualche istante di silenzio, arrivò dal comunicatore intersezionale la voce di
Kirby: “Siamo arrivati a casa…!”
La
voce gli tremava, leggermente. Marlowe parlò di nuovo: “Bene... e allora perché
ti sei bloccato? Dai, fallo entrare, che lo mettiamo a letto!”
“Con
chi? Con la signorina Takamya?”
I
due si guardarono e Watson esclamò: “Piantala, Rip! Non abbiamo voglia di scherzare…!”
“Non
è uno scherzo, stupido! Ti dico che la nipote del sindaco è qui, davanti alla
nostra porta…!!!”
Il
capo della Neuro e quello della Cerebrale tornarono a fissarsi con gli occhi
fuori dalle orbite. Quindi si scagliarono fuori dalla centrale di controllo del
sistema neuropsichico, precipitandosi in quello della sezione Sensitiva.
Qui
giunti, trovarono Chandler e Harper (A1) che fissavano sgomenti il monitor riportante
la visuale di cui l’organismo di Alan disponeva in quel momento. In detta
visuale, faceva bella mostra di sé una ragazza bionda, slanciata e anche piuttosto
carina… tuttavia, a dispetto di tali gradevoli fattezze, raramente il team
organico del “piccolo detective” poteva dire di essere contento di
incontrarla (se si esclude la sezione di
Sam Spade). E quella sera meno che mai!
Lew
Harper, Organic Coordinator, si volse
verso i suoi collaboratori: “Se qualcuno ha un’idea per affrontare
quest’emergenza, la tiri fuori… e di volata!”
“Santi
numi” replicò Chandler “questa non ci voleva proprio!!”
“Merda”
commentò Watson, con l’usuale veemenza “adesso sì, che siamo nei guai…!”
Marlowe, dal canto suo, non poté fare a meno di concludere sospirando: “Aaah… che brutta settimana…!”
[1] I piedi, chiaramente!
[2] Mi riferisco proprio a un episodio del cartone, del quale non ricordo il titolo.
[3] Si ricorda che Sam Spade è il capo della sezione Genetica… meglio quindi non approfondire il significato del suo commento!
[4] In pratica, avevano “rubato” il cuore di Alan per l’organismo di Seya… questa è una storia che racconterò un’altra volta!
[5] Sayaka Shinomya, la compagna di classe invaghita di Alan, alla quale Seya sottrae il velo da sposa donatole dal suo pretendente per salvarla da un matrimonio combinato.
[6] Senso di Autostima; questo acronimo è autentico!