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Autore: Andy Grim    20/05/2008    3 recensioni
Mi ero ripromesso di non pubblicare questa storia finché non ne avessi ultimato la pubblicazione su MANGANET... ma leggendo la recensione di Kitthex sulla mia one-shot "Le dimissioni di Asuka Junior" (ispirata a questa stessa serie) è scattato qualcosa che mi ha spinto ad esaudire il suo desiderio di leggere qualcos'altro di mio e dunque rieccomi qui! Può darsi che Kitthex non bramasse affatto di leggere un secondo racconto su Saint Tail e ancora meno una storia come questa! Ho già pubblicato su EFP un lavoro analogo basato su Lamù e non so se abbia incontrato molto successo (ho avuto solo 12 recensioni abbastanza lusinghiere, ma un numero di letture in calando nella sequenza dei capitoli). Per carità, il lettore è giudice e mi rendo anche conto che si tratta di un genere forse troppo originale (ho infatti già deciso di NON pubblicare altre demenzialità di questo tipo)! Chi preferisse qualcosa di più "normale", può entrare nella sezione su Candy Candy e leggersi "Un compagno per Flanny Hamilton". Per ora non vi è altro, ma spero, nel prossimo futuro, di potervi offrire altre opere (le idee non mi mancano, lo sbuzzo un po' di più)! Riguardo alla storia qui presente, si propone di illustrare le lotte interne del co-protagonista di KST nella sua perpetua caccia alla coduta ladruncola di Seika, nonché le continue schermaglie amorose con le rivali in amore di quest'ultima. Ai lettori che fossero contemporaneamente dei fan di Uruseiatsura e di Kaitou Saint Tail potrebbe interessare il confronto diretto fra le equipes organiche di due esemplari umani (Ataru Moroboshi e Alan Daiki Asuka) che più diversi di così non avrebbero potuto essere. Buon divertimento... o almeno me lo auguro!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6: Assorbire lo shock

Capitolo 6: Assorbire lo shock

 

R

ip Kirby stava manovrando con cautela i comandi degli arti inferiori di Alan Asuka, stando attento a consumare la minor quantità possibile di energia, mentre guidava lentamente il ragazzo verso la propria dimora. Il suo collega Blackie Wolfe gli aveva raccomandato di non superare un minimo livello di calorie, giacché praticamente tutta l’energia di cui ancora la sezione Metabolica poteva fornire all’organismo, era attualmente riservata all’Emotiva per consentire a Philip Marlowe di mantenere l’equilibrio psichico al di sopra dei limiti di sicurezza. Osservando il contatore del consumo calorico, il capo della Motoria non poté fare a meno di considerare come, da quando il giovane detective aveva assunto “il caso Saint Tail”, era la prima notte che la sua sezione funzionava a un regime così insolitamente basso!

Kirby sorrise amaramente chiedendosi se, nel futuro, la sua squadra avrebbe perso per sempre quel ruolo di primo piano che da sempre aveva avuto.

Forse non ci sarebbero più state quelle eccitanti azioni di inseguimento a quella misteriosa fanciulla “dalle tre code”…

Sì, perché in effetti le code erano tre: quella dell’acconciatura e le due del bizzarro costume (mezzo tutù e mezzo frac) che lei indossava. Quante volte Kirby aveva proteso le braccia di Asuka Jr. fino a pochi centimetri da quelle scure estremità di velluto, con le dita delle mani pronte a scattare e infine il comando per la chiusura istantanea dei pugni (uno o entrambi, a seconda dei casi) sempre dato inesorabilmente troppo tardi per riuscire a stringere null’altro che l’aria...!

Le code del frac, dicevamo… quella di cavallo no! Mai una volta la Motoria aveva potuto fare anche un solo tentativo di afferrarla (e sarebbe stato ben più facile!): l’Emotiva non aveva mai avallato il comando impartito dalla Cerebrale!

Marlowe vedeva bene le spie che gli segnalavano brutalmente le continue scariche di adrenalina, con gli strumenti che registravano l’accumulo di frustrazione dei neuroni per la vista beffarda e maliziosa di quell’appendice che, scodinzolando allegramente davanti agli occhi di Alan, sembrava dire: “Prendimiprendimi…!”

Più d’una volta la Sensitiva aveva addirittura creduto di ricevere un messaggio telepatico di quel genere, dall’organismo avversario! Il collega della Neuro aveva allora chiesto se quel messaggio venisse trasmesso in maniera inconscia o intenzionale… ma questo Chandler non lo aveva mai saputo dire!

Ciononostante, c’era poco da fare: quella coda era evidentemente “sacra” anche (o soprattutto) per Asuka Jr. e quest’ultimo non se ne sarebbe assolutamente mai servito per acchiappare la sua proprietaria!

E allora vai con i tuffi improvvisi per tentare la “presa di gambe”, con quei maledetti colpi di reni che impegnavano, nelle ore successive, tutta la squadra di Ed Parker per neutralizzare l’indolenzimento!

*Che tattica idiota* pensava Kirby *una volta spiccato il balzo sugli arti inferiori, si possono soltanto fare gli scongiuri… non appena le estremità di appoggio[1] abbandonano il terreno, il corpo cessa di essere spinto in avanti dalla forza viva, mentre quello del target continua a esserlo… si comincia a perdere terreno… e, se la forza d’impulso è stata calcolata male, il target sfugge e si piomba a terra con tutto il peso… e poi non rimane altro che far entrare in azione l’immunitaria!*

Una sola volta il colpo di reni aveva funzionato… ma era stato eseguito in verticale, dal momento che la ladra stava fuggendo mediante un sottilissimo cavo che la stava tirando verso l’alto[2]. Kirby era riuscito ad afferrarla (e i circuiti della Sensitiva avevano vibrato sonoramente, a quel contatto).

“Lasciami…! Ti dico di lasciarmi…!!” aveva gridato la “codina”.

“Scordatelo, bellezza…!” era naturalmente stato Spade, a suggerire la frase… poi il cavo si era spezzato e, incredibilmente, Alan era piombato a terra, mentre Seya era schizzata ugualmente verso il cielo, gridando: “Adios…!”

Probabilmente aveva fatto appena in tempo ad azionare i suoi magici palloncini. Così, anche quella volta, l’azione era andata “in malora” (secondo Watson) o “in bianco” (secondo Spade)! [3]

*Dopotutto, è inutile negarlo, gran parte della colpa è mia… non posso certo dire di essere stato all’altezza della situazione, per tutto questo tempo…!* un guizzo interruppe le riflessioni di Kirby, che fu costretto a far appoggiare il braccio sinistro di Asuka al muro di un palazzo, per evitare che perdesse l’equilibrio…

“Che succede, Gus…?!” domandò, nel microfono della cuffia.

“Sta’ tranquillo, Rip: non è niente…” gli rispose il collega della Sensitiva “…un semplice capogiro!”

“Ma… come sta andando, lì da Marlowe…?”

“Beh… stanotte Alan dormirà male, di sicuro…!”

Kirby chiuse il contatto e sospirò rumorosamente.

*Mi perdoni, signor Alan* pensò *non sono riuscito a dare il mio contributo alla sua felicità… spero ardentemente per lei che i miei colleghi abbiano più fortuna!*

 

***

I pannelli di controllo della Neurologica erano come impazziti. C’era un continuo accendersi e spegnersi delle spie di allarme e i tecnici di Philip Marlowe stavano tentando in tutti i modi di rallentare il flusso di adrenalina per consentire alla sezione Cardiaca di diminuire la frequenza dei battiti. Dick Tracy aveva già chiamato per la terza volta…

“Sto facendo tutto quello che posso, Dick” gli rispondeva Marlowe “ma non credo di riuscire ad assorbire questo maledetto shock in poche decine di minuti! Tu, intanto, cerca di abbassare la pressione sanguigna!”

“Credi che non l’abbia già fatto?!”

“Evidentemente non basta. Abbassala ancora!”

“Non posso farlo, finché Asuka Jr. non sarà coricato, altrimenti gli verrà uno svenimento!”

*Ci mancherebbe anche questa!* pensò Marlowe e aprì il canale con la Motoria “Kirby, c’è ancora molto per arrivare a casa?” domandò.

“Ho stimato dieci minuti circa, a quest’andatura!”

“Non potresti aumentare la velocità?”

“No, se Blackie non mi passa più energia. Ma dovrebbe toglierla a te! Se credi di poter rinunciare a 500 calorie…”

“Negativo, per carità: ho già dovuto impiegarne 3000 solo per bloccargli le lacrime! E il resto della riserva mi servirà stanotte per riuscire a farlo dormire… altrimenti, chi lo sente Parker?!”

“Tanto per curiosità… che punteggio ha raggiunto - adesso - il C.R. della signorina Haneoka?”

“Saperlo…! Il display è andato completamente in tilt! I nominativi di tutte le conoscenze femminili dell’organismo si scambiano continuamente di posto nella graduatoria… non ho idea di cosa salterà fuori, alla fine!”

“Fatti coraggio, amico mio… e scusami, se puoi!”

“Scusarti? E di che…?”

“Beh, se fossi riuscito ad acchiappare quella ladruncola, prima che lui se ne fosse innamorato…”

“Non biasimarti, Rip: nessuno, qui dentro, è stato all’altezza della situazione… a cominciare da me!” tolse il contatto e si disse, a voce alta: “Sì… io dovevo impedire che Alan si innamorasse di quella donna…!”

“Di quelle donne, vorrai dire!”

Marlowe si girò. Davanti a lui c’era James Watson.

Il capo della Neuro abbassò gli occhi… poi li rialzò e affrontò risolutamente il collega: “Avanti… dillo!”

“Dire cosa?” chiese il capo della Cerebrale.

“Adesso puoi dirlo, no? Dillo che sono un emerito coglione… avanti, sfogati!”

Watson, che dopotutto era sì un duro, ma non uno stronzo, incrociò le braccia e guardò altrove: “Non servirebbe poi gran che… e comunque l’hai appena detto tu: nessuno è stato all’altezza della situazione… me compreso! Anch’io ho impiegato troppo tempo a collegare degli indizi fin troppo evidenti! È ovvio che avevamo tutti paura della verità… anzi, di quella verità!”

“Ma come…? Non dirmi che ne avevi paura anche tu…!!”

“Ti sorprende? Invece è così: tu temevi di scoprire di essere stato gabbato dalla Neuro di Haneoka ed io temevo di scoprire di essere stato gabbato dalla sua Cerebrale… semplice!”

Il collega, stanco dopotutto dei loro continui contrasti e battibecchi, gli fu grato di quell’atteggiamento e abbozzò un mezzo sorriso: “Non mi importa tanto di essere stato preso in giro io, quanto del fatto che sia stato preso in giro lui. Non lo meritava…!”

“Dopotutto sono incerti del mestiere! L’interesse dell’organismo che inseguivamo era inevitabilmente opposto a quello dell’organismo gestito da noi: qualunque fossero i sentimenti che quella donna provava per Alan Asuka, come Seya non poteva farsi arrestare. E sarebbe stata veramente stupida a non approfittare dell’identità di Lisa Haneoka per creare un triangolo virtuale e confondere ancora di più la tua sezione, Phil! Il tuo sbaglio, semmai, è stato non impedire l’instaurarsi di quel triangolo!”

“Io ci ho provato, James… ma non era facile! Anzi, era impossibile e ora sappiamo il perché: ogni volta che il signor Alan vedeva una delle due ragazze, aumentavano entrambi i C.R., perché tarati sulla frequenza delle loro onde cerebrali… che erano le stesse, dal momento che si trattava della stessa persona!”

“D’accordo” ribatté Watson “ma c’è una cosa che ancora non riesco a spiegarmi…!”

“E sarebbe?”

“Asuka Jr. era innamorato di Saint Tail… e comprendo quindi come, la sua presenza, caricasse anche il C.R. di Haneoka, a causa delle medesime onde cerebrali. Quel che comprendo meno è come la presenza di Haneoka caricasse il suo stesso C.R. e quindi anche quello di Saint Tail! Quest’ultima non godeva forse della preferenza sentimentale?”

“È vero… quelle del commando della Neuro di Seya erano penetrate all’interno del nostro organismo, bloccando la preferenza sulla ladra e portandosi via la chiave[4]… questo impediva al C.R. di qualunque altra ragazza (la Takamya o la Shinomya[5], tanto per fare due nomi) di avvicinarsi a quello della codina, almeno oltre una certa soglia. Tuttavia…”

“Sì…?”

“…celandosi Seya sotto le vesti di Lisa, il C.R. di quest’ultima non risentiva dell’effetto del bloccaggio, cosicché Alan veniva, mano a mano, ad innamorarsi anche della sua compagna di scuola… ed è successo il patatrac…!”

James Watson non poteva evitare che le risposte di Marlowe gli facessero rivalutare il discernimento del collega… anche se ridimensionavano leggermente il suo SAS![6]

“E adesso” chiese “come stanno le cose? Odia tutte e due? Cioè… insomma, la odia?”

Marlowe non rispose, ma alzò semplicemente lo sguardo verso il display che segnalava la situazione delle relazioni interpersonali, dove i dati stavano ancora sfarfallando…

“Lo sapremo quando saremo riusciti a calmargli i nervi! Confido che, dopo una notte di buon sonno…”

Ci fu improvvisamente un forte scossone e mancò poco che i due colleghi finissero gambe all’aria…

“Che diavolo succede…?!” chiese Watson.

“Vorrei saperlo anch’io!! Che gli prende, a Kirby…?” riaprì il contatto con la Motoria e domandò “Che succede, Rip? Qualche problema…?”

Dopo qualche istante di silenzio, arrivò dal comunicatore intersezionale la voce di Kirby: “Siamo arrivati a casa…!”

La voce gli tremava, leggermente. Marlowe parlò di nuovo: “Bene... e allora perché ti sei bloccato? Dai, fallo entrare, che lo mettiamo a letto!”

“Con chi? Con la signorina Takamya?”

I due si guardarono e Watson esclamò: “Piantala, Rip! Non abbiamo voglia di scherzare…!”

“Non è uno scherzo, stupido! Ti dico che la nipote del sindaco è qui, davanti alla nostra porta…!!!”

Il capo della Neuro e quello della Cerebrale tornarono a fissarsi con gli occhi fuori dalle orbite. Quindi si scagliarono fuori dalla centrale di controllo del sistema neuropsichico, precipitandosi in quello della sezione Sensitiva.

Qui giunti, trovarono Chandler e Harper (A1) che fissavano sgomenti il monitor riportante la visuale di cui l’organismo di Alan disponeva in quel momento. In detta visuale, faceva bella mostra di sé una ragazza bionda, slanciata e anche piuttosto carina… tuttavia, a dispetto di tali gradevoli fattezze, raramente il team organico del “piccolo detective” poteva dire di essere contento di incontrarla  (se si esclude la sezione di Sam Spade). E quella sera meno che mai!

Lew Harper, Organic Coordinator, si volse verso i suoi collaboratori: “Se qualcuno ha un’idea per affrontare quest’emergenza, la tiri fuori… e di volata!”

“Santi numi” replicò Chandler “questa non ci voleva proprio!!”

“Merda” commentò Watson, con l’usuale veemenza “adesso , che siamo nei guai…!”  

Marlowe, dal canto suo, non poté fare a meno di concludere sospirando: “Aaah… che brutta settimana…!” 



[1] I piedi, chiaramente!

[2] Mi riferisco proprio a un episodio del cartone, del quale non ricordo il titolo.

[3] Si ricorda che Sam Spade è il capo della sezione Genetica… meglio quindi non approfondire il significato del suo commento!

[4] In pratica, avevano “rubato” il cuore di Alan per l’organismo di Seya… questa è una storia che racconterò un’altra volta!

[5] Sayaka Shinomya, la compagna di classe invaghita di Alan, alla quale Seya sottrae il velo da sposa donatole dal suo pretendente per salvarla da un matrimonio combinato.

[6] Senso di Autostima; questo acronimo è autentico!

  
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