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Autore: tazeel    28/12/2013    3 recensioni
(Il mio computer mi dava noia con la vecchia, così l'ho cancellata e ora la rimetto)
Vector nel cercare di uccidere Yuma, assolda un essere antico e potente, che però lo tradisce, e dopo aer infettato Kite, Yuma e Shark li ricatta per trascinarli in un viaggio tra le dimensioni, per un motivo conosciuto solo da lui...
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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"Perché?Perché?Perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?!!"
Vector urlava e strepitava, colmo di furia.
"Perché non ci riesco mai a batterli?"
"Parli forse di Yuma e Astral?"
Vector si voltò per vedere chi fosse l'idiota che si era intromesso nei suoi pensieri furiosi: e sulla soglia chi c'era? ovviamente quel rompiscatole di Mizael!
"Noooo, di chi altri mai potrei star parlando, brutto pezzo d'idiota? e ora vattene!"
l'altro sbuffò e disse "si potrebbe anche essere più educati sai?" detto questo se ne andò
"Educazione? come faccio a pensare a una schifezza simile in un momento come questo!?Quella manica di deficienti ci sta stracciando nella corsa ai numeri leggendari!! Nelle loro mani ce ne sono già quattro e noi non ne abbiamo neanche uno!!!!"
"Faresti meglio a calmarti" gli disse una voce dentro di se. Non c'erano dubbi su chi stesse parlando: Don Thousand, il dio del mondo Bariano.
"Altrimenti potresti rovinare tutto con qualche stupidaggine spinta dall'odio"
"Hai ragione. devo calmarmi. Devo riflettere. Come posso riuscire a... un momento.... chi l'ha detto che devo essere io a ucciderli?"
In un istante era nella biblioteca. Lanciò in aria libri finché non trovò quello che cercava. Lo sfogliò e infine raggiunse il fine ultimo della sua ricerca:
"Si, si, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Qui viene narrata una delle prime battaglie tra Astrali e Bariani: nel mezzo dello scontro, a un certo punto apparve un enorme esser, che brandiva un godendang di ferro con una sola mano: sterminò i due eserciti senza alcuna fatica, e quindi svanì ridendo come un pazzo" Vector si sarebbe messo lui a ridere come un pazzo: aveva partecipato a quella battaglia (Nelle retroguardie ovviamente) e LUI glia aveva perfino detto come trovarlo, perché a suo parere "Gli avrebbe portato grande divertimento". Chi se ne strafrega del suo divertimento, pensò Vector "Per lui ucciderli sarà questione di secondi" ma un "Attento Vector!" risuonò nella sua testa.
"Quell'essere è pericoloso. Perché pensi che anche Astral si rifiuti di nominarlo?" 
Vector ridacchio "Perché è un codardo, come tutti quei boriosi Astrali! Io sono molto più furbo di quel coso" e detto questo si preparò a raggiungerlo ma... si tenne pronto a una stretta al cuore da parte di Don Thousand, che però non arrivò.
 Questi gli disse "Fa come vuoi. Devi un po’ imparare a non essere frettoloso. Ma ti avviso: non avrai il mio aiuto se le cose andranno male..."
"Non andranno male2 gli rispose. E con un portale raggiunse il suo obbiettivo.
Si ritrovò in mezzo a una landa desolata, costellata di corpi. Nell'aria c'era odore di morte. Mentre si aggirava cercando LUI improvvisamente qualcosa lo travolse! Si ritrovò con sopra un gigante verde che tentava di morderlo con le sue sudice zanne. Vector lottò per toglierselo, ma l'avversario era troppo pesante e i denti si avvicinavano sempre più al suo collo. Stava per cedere e cominciare a maledire Yuma perché era colpa sua se era finito in quella situazione, quando gli occhi del suo nemico si riempirono di terrore e fu sollevato in aria. vector si rialzò e alla fine lo vide: un colosso a sei braccia, di cui una brandiva un godendang che era il lungo più del doppio dell'altezza della sala del trono nel palazzo dei Sette Lord.
Il gigante aveva in mano il suo nemico: lo guardò, poi gli ruggì in faccia e quindi...
fu difficile capire cosa successe: la bocca di LUI si allargò fino a diventare quello che sembrava un cono di carne ornato di denti, dentro il qual gettò la sua preda. poi la sua faccia tornò normale.
Quello guardò verso il basso e vide Vector: un enorme ghigno si dipinse sul volto calvo e verdastro. Quindi il gigante si rimpicciolii fino a diventare appena mezzo metro più alto di Vector. Gli arrivò davanti e gli chiese... "Ehilà Vecti! Come butta?" 
VEctor si sforzò di mantenere la calma per la storpiatura del nome, quindi si butto in ginoccuio, gli prese le caviglie (o meglio dire i polsi: dannazione, aveva mani anche al posto dei piedi!) e cominciò a dire "O grandissima creatura, al quale non sono degno di stare in presenza.."
Ma quello lo interruppe "Piantala cretino, e rialzati. Quando fai così è perchè ai in mente un piano che mi riguarda. Di cosa vuoi e non farmi perdere tempo"
Lui eseguì, chiedendosi quanto lo conoscesse da arrivare a quella conclusione.  "Meglio comunque essere umili: non voglio morire prima di Yuma" pensò. Poi disse "Ehm sì. Vedi c'è una persona che mi dà un po’ fastidio.."
Ma LUI lo interrupe subito "E quindi vuoi che io lo trasformi in pappa per avvoltoi, giusto?"
Vector continuò a cercare di controllarsi. "Si. Vorrei che trasformassi in pappa per avvoltoi questo ragazzino" e gli mostrò con i suoi poteri un immagine di Yuma.
Questi improvvisamente espanse la sua bocca nel cono di carne che aveva visto poco prima: adesso ne vedeva il centro. era una massa multicolore che impediva di vedere cosa c'era dietro. Vector temette di averlo offeso e che la sua ora fosse giunta, ma invece quello ci ficcò dentro una mano e ne tirò fuori un ciondolo. 
Glielo diede e gli disse "Questo è il simbolo del nostro accordo. Ma farò a modo mio" Quindi un portale si aprì sotto i suoi piedi e lui svanì. Vector rimase fermo un secondo. Poi un altro. Poi si lasciò andare in un ondata di strepiti.
"Vecti? Ma come si permette quel brutto figlio di CENSURA! Non è neanche degno di leccarmi le scarpe! Figuriamoci chiamarmi con un diminutivo o Don Thousand (cioè in un certo senso io) sa che altro! E poi si permette anche di interrompermi! Ma chi si crede di essere?"
"Qualcuno che ha trucidato un esercito di Astrali e uno di Bariani da solo contemporaneamente" disse una voce nella sua testa "Oramai hai avuto ciò che volevi, di che ti lamenti?"
Vector sorrise al solo pensiero "Già... Yuma ora è un morto che cammina. Non voglio perdermi lo spettacolo!" e con un portale arrivò sulla Terra, vicino alla scuola di Yuma

Andava per le strade mascherato da umano. Nessuno avrebbe sospettato che sotto quei vestiti c'era uno dei più potenti demoni mai esistiti. Infatti per non "annunciare" troppo la sua presenza, si era travestito da ragazzino umano.
"Eccolo qua, il trionfo alla bruttura architettonica!" disse una volta arrivato davanti alla scuola. "senza offesa" pensò "Ma quanti drink si era fatto chi l'ha progettata? a cosa servirebbe quella protuberanza sopra? forse c'è stato un crollo e hanno deciso di mascherare la cosa dicendo di voler dare alla scuola un tocco di quella schifezza detta design. Si dev'essere stato così"
 Frattanto, preciso come un orologio, arrivava il presidente del consiglio studentesco. LUI sogghignò. Tutto come pianificato. 
Davanti alla scuola avevano installato dei cosi che servivano a far entrare solo chi aveva i pass scolastici. Tirò indietro la gamba e con un calcio lo spedì nella troposfera.
La reazione fu immediata "Ehi, tu! Non si danneggiano le cose della scuola! Ci devi un risarcimento! Qui e ora!" in un secondo  l'intero consiglio studentesco era alle sue spalle e lo supportava.
"Che stolti" pensò. Poi disse "D'accordo. Eccovi l'anticipo!" e svanì dalla loro vista. Poi riapparve davanti a uno di loro e con un pugno lo spedì dall'altra parte della città. 
Ma i suoi avversari non furono spaventati dalla cosa. Il presidente disse "Fai il duro, eh? ti sistemo io" e soffiò dentro un fischietto. E sembrò che un orda di bufali stesse venendo in quello direzione.

Mentre andava a scula con i suoi amici, Yuma sentì chiaramente il fischietto del presidente. Chiese "Cosa succede? Non avevo sentito suonare il fischietto per radunare i club di arti marziali da quell'assalto dei Black Block alla scuola!"
SHark si alzò e disse "Mi pare evidente che cosa succede. Bariani"
"Come fai a esserne così sicuro?" gli rispose.
"Guardate là" tutti si girarono e videro i club che avevano formato un cerchio attorno a qualcuno o qualcosa. 
"Andiamo a vedere" disse Yuma

"Allora, cosa vuoi fare ora?" gli chiese il presidente. Lui sogghignò. Stolti. Non lo sapevano che era imbattibile.
Un lottatore di sumo si piazzò di fronte a lui, pronto a lui, pronto alla lotta. Lui lo imitò, solo che ai pestoni dei piedi due colonne di terra più alte della scuola emersero dal suolo, lasciando tutti a bocca aperta.
"Avete capito con cosa avete a che fare?" disse. Poi li alzo e mulinandoli, stese tutti i suoi avversari.
Quanto al presidente, stava lì piantato come un palletto. Gli scattò davanti e gli fece "Bu". Quello svenne all'istante. 
Poi notò che i suoi obbiettivi si stavano avvicinando. Dovette trattenersi per non cominciare a ridere sguaiatamente. Shark si avvicinò e gli disse, con tutto il suo tatto: "Sei il sesto quindi. Dì il tuo nome, così finiamo le formalità e combattiamo"
Lui lo guardò come se fosse ammattito. Gli chiese "Di che stai parlando?" quello gli rispose "Mi pare evidente. Noi conosciamo solo cinque imperatori Bariani, ma sappiamo che c'e ne sono sette. Tu devi essere il sesto"
Quella volta scoppiò davvero a ridere prima di rispondergli "Gli imperatori Bariani? Loro stanno a me come tu stai a una lumaca! Io e loro abbiamo una cosa simile, e non è lo schieramento"
"E allora cos'è?" spazientito dall'antipatia di Shark, gli rispose "Ma lo sai che sei simpatico come un due ricci nel sedere, uno per natica?"
Sua sorella si fece avanti "Non ti permettere di dire una cosa simile a mio fratello!" 
lui gli rispose "Taci, sgorbio! Mi chiedo come tu faccia  a piacere a qualcuno, con quello schifo di mento che hai!"
Perfetto: dal colore della sua faccia, si capiva che era furiosa. "Cos'ha che non va il mio mento?" 
"Cioè, ma ti guardi allo specchio? è più appuntito della punta di una spada! E per giunta è micragnoso!"
"Come ti permetti! Sarai bello tu!" 
Bronk si fece avanti, e disse "Non osarti mai più dire una cosa simile a Rio!" 
"Taci grassone!" gli rispose.
Tori gli chiese "Cos'è la fiera degli insulti gratuiti?" 
"Ma se non ho ancora detto niente sulla tua faccia! Ma ti prendono davvero così tanto a padellate in faccia? I galagoni hanno ochhi più piccoli dei tuoi!" 
Katy ne approfittò, dicendole "Vedi? neanche i Bariani ti trovano bella!"
"Primo: non sono un Bariano. Secondo: Ma chi è il tuo hair stylisist? Sembra che tu abbia davvero le orecchie da gatto!" a questo punto anche lei si arrabbiò "Ma come ti permetti? ti faccio vedere io!" Tori dovette lottare per trattenerla.
Bronk gli disse "Comunque sia, devi ritirare subito utte le cose orribili che hai detto a Rio e a me, chiaro? Altrimenti io ti..."
Gli tirò un pugno sul mento così forte da lanciarlo in aria, poi gli apparì sopra la testa. Quindi lo usò come "trampolino" pe lanciarsi più in alto, e gli atterò con u pugnò sopra la testa, facendolo schiantare a una velocità allucinante. Quando il fumò si dissolse, c'era un cratere con all'interno lui e Bronk... o quello che ne rimaneva. C'erano pezzi di lui dappertutto.
Yuma prima era stato stordito dalle raffiche di insulti ai suoi amici, ma finalmente prese la parola "Cosa hai fatto, bastardo! L'hai ucciso!"
"No, no me n'ero accorto" gli rispose.
"IO TI AMMAZZO!!"e gli andò contro. Ghignando, tirò fuori da una tasca la trappola che aveva preparato...

Sull'albero,Vector si preparava a gioire "Vai così Yuma! Vai a morire!"

Colpì in pieno petto Yuma con una siringa, riversando nel suo sangue il malefico contenuto. Poi scattò verso Shark e fece anche  a lui la stessa cosa. Yuma gli chiese "Che diamine hai fatto?2
"Vi ho solo iniettato una specie di veleno"
"Una specie!?"
"Non vi ucciderà, però vi trasformerà voi due e Kite in aberrazioni primitive... toh, eccolo che arriva"
Difatti Kite stava arrivando con Orbital 7 schiena. Atterrato gli disse "Dammi subito l'antidoto. Ora!"
Lui ghignò "Ve lo darò subito, ma prima dovreste fare una cosa.... ossia venire dove vi indicherà questo mappa, affrontarmi e battermi!"
Shark gli disse "Hai per caso paura a duellare qui?"
"No. Semplicemente mancano delle persone. AH, Shark: portati quello sgorbio di tua sorella. Deve partecipare anche lei" detto questo svanì.
Yuma, presa in mano la mappa che aveva lasciato, chiese "Che facciamo?"
"innanzitutto io mi metterei in un posto un pò più riservato" disse Kite. L'arrivo e le bravate del demone avevano creato un certo scompiglio.

In un luogo appartato, Yuma studiava la mappa. All'improvviso, Astral uscì dalla chiave e chiese, spaventato "Non vorrete davvero andare lì!"
"Si perché?"chiese Yuma 
La risposta fu chiara "Perché io là non ci vado!" e rientrò nella chiave.
"Andiamo Astral! Qual è il problema? Cosa c'è che non va?" 
A seguito dell'ondata di domande, lo spirito rivenne fuori. Sempre spaventato "Ma siete matti? lo sapete o no cosa c'è laggiù? Quello che avete visto poco fa era niente!"
"Aspetta, tu sapevi che era lì? E sei rimasto comunque dentro?"
Astral cercò di giustificarsi, ma la paura in lui era ancora palpabile "Nessuno che abbia partecipato a quella battaglia può non averne paura... o essere morto!"
""Di che battaglia parli?"
Astral si vide gli sguardi di tutti addosso. Sapeva che sarebbe finito lì. Dopo un sospiro, iniziò a raccontare "Millenni fa, tra Astrali e Bariani c'era una vera e propria guerra come la intendete voi umani. Con battaglie, morti e sangue. Durante una di queste, l'ultima mai fatta, vennero mossi i più grandi eserciti di allora. Fu una battaglia terribile. Da entrambi i lati il Caos usciva a fiumi. E quando toccò l'apice, si condensò in una figura fisica al centro dello scontro. Un essere enorme e inarrestabile, che spazzò via entrambi gli eserciti. Spaventati dalla creatura, gli Astrali decisero di non fare più battaglie, per evitare che fossero creati altri esseri simili, e i Bariani a quanto ne so erano della nostra stessa opinione, perché non vidi più grandi ammassi di Bariani uniti per combatterci per molto tempo" 
Dopo una pausa disse "Ma deve aver deciso di ritornare, solo lui sa perché. Se volete raggiungerlo, vi aspetta la morte... o peggio. Come ho già detto è puro Caos, e usa ciò per attingere forza a ogni essere dell'esistenza, perciò ha capacità più che sovrumane. Oltretutto molti suoi poteri sono ignoti, l'unico conosciuto è la possibilità di modificare le sue dimensioni a proprio piacimento. Capirete che andare dovunque vi abbia chiesto di andare è una pazzia..."
"Astral, forse c'e una cosetta che non sai...."
"Dì pure Shark"
"Che quel coso ha riempito me, Kite e Yuma di un veleno che ci trasformerà in aberrazioni ululanti, se non ci dà l'antidoto!"
"Che cosa?"
"A questo punto sta a te la scelta, Astral." disse Kite
"Ti rintanerai come un coniglio..." disse Shark
"... o ci aiuterai?" terminò Yuma.
Ad Astral non rimaneva che una cosa da fare. "Va bene, andiamo" e un raggio verde li portò tutti sul Dirigibile Dimensionale. 

"Non era esattamente quello che mi aspettavo" disse Vector.
"Te l'avevo detto che avrei fatto a modo mio"
"Si però... diciamo che mi aspettavo una cosa un tantino più rapida ecco"
"Quindi tu dici che dovrei cambiare  il mio vecchio modo di fare nell'uccidere?" Vector scosse la testa in segno affermativo.
Lui si girò in una direzione in cui non c'era niente e iniziò a parlare "O forse dovrei uccidere il vechio modo di fareeeee? Segui sempre la via del fareee, che ti porterà verso l'orizzonte del futuro, che è la strada del cuore. E partendo dal cuore, raggiungerai la strada che ti portaterà alla via che ti porterà al cuore del fareeeee"
Vector stava immobile, con il ciondolo che brillava intensamente "Alleluia! Mi chiedevo quanto ci volesse prima che il ciondolo anti-cavolate facesse effetto!"
Prese il Vector incosciente e lo infilò nella gabbia. Tutto come previsto. Chiuse con la chiave e poi si congratulò con sè stesso della propria intelligenza "Dopotutto, chi può battere in astuzia il Caos?" e scoppiò a ridere. Poi si fermò e disse "Ma perchè non riesco a fare una risata malvagia decente!?"
  
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