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Autore: ImOnlyHuman_    28/12/2013    4 recensioni
“Ho sbagliato, ma sono qui per rimediare Leen” non sussurrò più, voleva farsi sentire per bene adesso. Voleva farle sapere che era pronto a rimediare a tutti i suoi sbagli.
“E’ tardi ormai”
“Non è tardi, Leen. Se tu lo vuoi siamo ancora in tempo, c’è ancora tempo per noi”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si chiuse la porta in legno chiaro della stanza alle spalle e si sedette sul letto, sentendolo molleggiare leggermente. Accese la piccola abatjour sul comodino accanto a se e tirò un forte sospiro. Reggere quella situazione era davvero difficile. Come aveva potuto pensare che, alla fine, ce l’avrebbe fatta? Stare di nuovo nella stessa stanza insieme a lui, respirare la sua stessa aria e soprattutto sentire il suo sguardo pungente addosso.
Si sistemò meglio il tessuto del vestito e si alzò andando verso lo specchio infondo alla stanza. Guardò la sua immagine riflessa e sospirò aggiustandosi qualche ciocca di capelli fuori posto.
Vide la porta alle sue spalle aprirsi, grazie al riflesso dello specchio, e poi sentì lo scatto della chiave che chiude la porta. Si voltò e lo vide. Era l’ultima persona che aveva bisogno di vedere in quel momento.
“Che ci fai qui?”
“Ti stavo cercando, ero sicuro che saresti venuta qua, Leen” rispose marcando con la voce il suo soprannome.
“Dovremmo tornare di sotto” disse superandolo e posando la mano sulla maniglia della porta. Sentì le sue mani avvolgere i suoi fianchi da dietro e, istintivamente, chiuse gli occhi. Fece aderire il suo mento leggermente barbuto alla spalla della ragazza lasciata scoperta dal vestito. Kathleen sospirò e fece appello a tutte le sue forze per porre fine a quel contatto.
“Zayn” sussurrò debolmente. Il ragazzo sembrò comprendere la sua richiesta disperata, infatti mollò la presa dai suoi fianchi e si allontanò da lei facendo un passo indietro. Forse si era ricordato che non era più sua, che ora era di uno dei suoi migliori amici, Harry, e che lui era di sotto seduto sul divano che l’ aspettava sorseggiando la sua birra.
“Apri la porta”
Zayn, seduto sul letto, non rispose. La guardò con i suoi occhi penetranti, quegli stessi occhi che le avevano fatto completamente perdere la testa. Cercò di decifrare quello che in quel momento potessero celare, era da un po’ di tempo che non lo faceva più.
“Cosa ci è successo?”
“Zayn, ti prego, lasciamo stare. Torniamo di sotto!”
Anche questa volta fece calare il silenzio nella stanza e si alzò dal letto andandole  incontro. Lei rimase inerme a seguire ogni suo movimento, come incantata. Adagiò dolcemente le sue grandi mani sui fianchi della ragazza e la spinse lentamente contro la porta, facendo perfettamente aderire la sua schiena, scoperta per metà, alla porta. Kathleen rabbrividì leggermente per il contatto della sua pelle con il legno freddo della porta. Zayn le si avvicinò maggiormente, lasciando dei baci umidi sul suo collo.
“Che stiamo facendo?” chiese lei, cercando di non lasciarsi sopraffare dalla sensazione di piacere che stava pervadendo il suo corpo in quel momento. Era un piacere che non sentiva da tanto, tanto tempo.
Si staccò dal suo collo e si passò la lingua sulle labbra, inumidendole.
“Quello per cui ho aspettato fino ad ora, Leen!”
“E’ sbagliato Zayn, noi siamo sbagliati”
“Sei sicura?”
Non rispose alla sua domanda, Leen. Lasciò che Zayn si avvicinasse a lei con il suo forte profumo, fino a ritrovarselo a pochi centimetri. Sentiva le sue labbra che chiedevano se potevano farsi più vicine, rese bramose da quella distanza minima e ridicola. Quando Zayn colmò quella distanza unendo le loro labbra, Kathleen non si ritrasse. Lasciò che la lingua del ragazzo si intrufolasse dolcemente nella sua bocca appena socchiusa. Perché lei, in fondo, non era convinta che loro fossero così sbagliati insieme. Aveva solo accettato passivamente la scelta di lui: andarsene per non sentirsi oppresso da quel sentimento che non aveva mai provato, e ora si stava nuovamente sottoponendo ad una scelta di Zayn. L’aveva fatta soffrire, si, ed ora con Harry aveva tutto quello che aveva sempre desiderato. Lui non la faceva soffrire, lui c’era, lui non se ne andava.
 
 Lui non era Zayn.
 
Lasciò che Zayn l’adagiasse dolcemente sul letto, lasciò che si posizionasse sopra di lei continuando a baciarla.
 
Quanto le erano mancati quei baci.
 
Sapeva che stava sbagliando, che ci stava ricascando. Sapeva che di sotto c’era qualcuno che l’amava davvero e che non l’avrebbe mai fatta soffrire. E allora perché si lasciava baciare da Zayn?
Riaprì gli occhi guardando la figura imponente di Zayn sopra di lei.
“No Zayn, aspetta, fermati” sussurrò allontanandolo da lei.
“Che c’è Leen?”
“E’ sbagliato, io.. io sono fidanzata” sussurrò di nuovo.
Zayn adorava il suo modo di sussurrare, lo trovava dolce. Sarebbe stato ad ascoltare per ore la sua Leen sussurrare.
 
Sua.
 
Ma lei non era più sua, da quando quel fottuto giorno lui aveva mandato tutto all’aria. Ne aveva fatti altri di casini, altre volte era andato via e poi era tornato e Leen c’era sempre stata. Poi, di punto in bianco, lui aveva mollato tutto definitivamente con uno stupido bigliettino lasciato sul cuscino accanto al corpo addormentato della ragazza. Quando era tornato Leen non c’era più, per lui. C’era, ma c’era per Harry. Zayn si era sentito uno stupido per averla lasciata andare, per averla ceduta al suo amico. Aveva tentato di dimenticarla in tutti i modi. Ma era più forte di qualunque cosa, il ricordo di Leen.
“Io ho sbagliato!” questa volta fu Zayn a sussurrare. Kathleen rimase stupita, non avendo mai sentito Zayn ammettere apertamente le sue colpe e i suoi sbagli.
“Ho sbagliato, ma sono qui per rimediare Leen” non sussurrò più, voleva farsi sentire per bene adesso. Voleva farle sapere che era pronto a rimediare a tutti i suoi sbagli.
“E’ tardi ormai”
“Non è tardi, Leen. Se tu lo vuoi siamo ancora in tempo, c’è ancora tempo per noi”
 
Noi
 
Quel noi che era nato per caso. Zayn aveva conosciuto Leen per caso, grazie a Niall. Era bella, tremendamente bella. L’aveva sentita ridere e da allora qualcosa era cambiato, aveva guardato i suoi occhi azzurri, quasi trasparenti come l’acqua. Kathleen anche aveva visto la bellezza di Zayn e i suoi occhi magnetici, erano stati loro a fotterla. Però, aveva anche sentito quello che i suoi amici dicevano di Zayn e sapeva che non era il classico bravo ragazzo. Ma era innamorata, e si era lasciata andare. Zayn anche si era lasciato andare all’amore, per un po’.
 
“Noi, Zayn? Ora vieni a parlarmi di noi? Dopo che mi hai abbandonato?”
Zayn non diede alcuna risposta alla ragazza, si limitò a tenere lo sguardo fisso per terra. Si sentiva in colpa, non riusciva a guardare quella che era stata la sua ragazza negli occhi, nonostante lo volesse con tutto se stesso. Gli erano mancati i suoi occhi, cazzo se gli erano mancati.
“Perché tu fai così, Zayn, tu sparisci e poi torni e pretendi che io sia qui ad aspettarti a braccia aperte”
“So di aver sbagliato tante volte Leen, ma ora sono qui per te! E non dirmi che non mi vuoi perché non ci credo, io e te ci vorremo sempre”.
Questa volta fu Kathleen a stare zitta. Ripensava a tutto ciò che erano stati e a quanto si erano voluti. A quante volte avevano litigato e a quante volte avevano fatto pace. Ripensava ai momenti in cui si erano lasciati e quelli in cui si erano ripresi. Loro erano fatti così. Alla fine tornavano sempre insieme.
“Siamo fatti  per stare insieme, io e te, – riprese Zayn – e io sono qui per dimostrartelo. Io provo ancora qualcosa per te, è chiaro, e tu provi ancora qualcosa per me”
“Non è vero, io...” . La ragazza lasciò la frase in sospeso e Zayn colse l’occasione per tornare a parlare.
“Leen – sussurrò – io ti amo, e se tu non mi ami più io sparirò per sempre. Ma prima fammi fare una cosa”.
“Cosa vuoi fare?”
Kathleen era accanto alla finestra con le braccia incrociate. La stanza era illuminata solo dalla luce che proveniva dalla abatjour. Zayn si avvicinò lentamente alla ragazza, fino ad arrivarle a pochi centimetri di distanza. Kathleen poteva sentire il respiro di Zayn sfiorarle il viso. Zayn la guardava e sapeva che non c’era niente di più bello, niente che lo facesse sentire così bene. Posizionò l’indice sotto al mento della ragazza e le alzò il viso, fino a far incontrare di nuovo i loro occhi. Quelli scuri di Zayn erano dentro quelli trasparenti della ragazza davanti a lui. Zayn ricordava bene come era stare a quella distanza e cosa sarebbe successo dopo essersi guardati così intensamente negli occhi. Infatti, dopo pochi secondi, entrambi fecero combaciare le loro labbra di nuovo.
Zayn si staccò svogliatamente dalle labbra della ragazza per rispondere alla sua domanda di prima.
“Questo” sussurrò sulle labbra di lei, riprendendo poi a baciarle mordendole ogni tanto il labbro inferiore. Camminarono verso il letto, senza mai staccare le loro labbra. Non appena si appoggiarono su letto, Zayn fece sdraiare Kathleen sotto di lui, tenendosi sulle braccia per non pesare sulla ragazza. Kathleen attirò maggiormente a sé il ragazzo, tirandolo per il colletto della camicia che aveva lasciato sbottonato. Era così felice di risentire di nuovo il calore di quel corpo. Zayn fece scivolare le sue mani sotto il vestito della ragazza, alzandolo leggermente. Lei, invece, prese a sbottonare con foga la camicia bianca del ragazzo continuando a baciare quelle labbra che le erano tanto mancate. Zayn si concentrò poi sulla cerniera del vestito, aprendola e lasciando che il vestito scivolasse via dal corpo della ragazza sotto di lui. Kathleen iniziò a giocare con il bottone dei jeans scuri di Zayn, poi passò alla cerniera e infine Zayn si liberò dei suoi jeans facendoli cadere sul pavimento. In poco tempo Kathleen ribaltò la situazione trovandosi sopra a Zayn, iniziò a baciargli il petto nudo accarezzandolo dolcemente. Zayn portò le mani sulla schiena della ragazza, cercando di sbottonarle il reggiseno.
 Dopo poco tempo si ritrovarono completamente nudi, in quello che era da sempre stato il loro letto, l’uno avvinghiato all’altra ad amarsi.
 
Kathleen, dopo essersi rimessa addosso il suo intimo, si alzò dal letto e prese da terra il suo vestito nero, infilandolo velocemente.
“Leen” sussurrò Zayn, seduto sul letto. La ragazza si voltò verso di lui, in attesa di sentire ancora quella voce che tanto amava.
“Ora credi che siamo ancora in tempo per noi?”
La ragazza socchiuse leggermente la bocca, ma non emise alcun suono. Si sedette sul letto accanto a Zayn e lo baciò dolcemente. Poteva essere un bacio d’addio un “è stato bello, ma finisce qui”, oppure voleva dire che si, per loro c’era ancora tempo e ce ne sarebbe sempre stato.

 
 


Salve Belleee! Sono tornata con una nuova One - Shot :) Era da un pò che mi frullava in testa questa cosa e quindi ho pensato di riportarla sul computer. In realtà è anche una storia abbastanza personale, ma non voglio scendere nei dettagli ;) 
Ho pensato di pubblicarla perchè mi dispiace farvi attendere così tanto per il capitolo di If Not Now, When? Quindi per smorzare un pò l'attesa del capitolo vi chiedo di leggere questa one - shot e di farmi sapere cosa ne pensate, ci tengo molto perchè, come ho detto prima, è una storia abbastanza personale. Per quanto riguarda la mia fanfiction vi dico che sto lavorando al capitolo e spero di non farvi attendere ancora molto ;) 
Se non aggiorno prima, cosa molto probabile, vi auguro un felice anno nuovo! 
A presto dolcezze, vi voglio bene ♥


 
  
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