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Autore: Halloween_    28/12/2013    3 recensioni
{Raccolta di cinque One-shot ~ Crack!Parings ~ Possibile OOC ~ Shirou Fubuki e…}
Ed eccomi qui con una raccolta, yeah~
Saranno cinque one-shot per altrettante crack different, ma l'unico punto in comune sarà proprio Shirou; spero possano piacere c:
~.~.~.~.~.
1# Maybe, one day… {Fuusuke*Shirou}
2# Under the Rain. {Haruya*Shirou}
3# Thank you… And goodbye. {Akio*Shirou}
4# Seven years. {Hiroto*Shirou}
5# Begin again. {Ryuuji*Shirou}
.~.~.~.~.~
Beh, non mi resta che darvi appuntamento all'interno in caso v'interessi questa pazzia di raccolta❤
Kuro❄
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Shawn/Shirou, Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Walking on Air


Seven years.

In quel week-end dicembrino adornato da una distesa grigia e spessa di nuvole ammassate, la gente per le strade era molta, davvero troppa in certe zone cittadine. I negozi erano pieni, l’affollamento in quei tratti dalla “troppa gente” era tale che, persino passarvi attraverso, pareva un’impresa degna delle migliori epopee antiche; questo era uno dei motivi per cui la coppia di ragazzi, che stava zizzagando rapida per sfuggire alla folla non spezzava, nemmeno un istante, l’unione delle proprie mani.
Oltre al dettaglio, non propriamente trascurabile, che erano fidanzati, ovviamente.
Quando, finalmente, fuggirono a quell’ammasso di corpi avvolti in spessi cappotti e strati di stoffa, l’aria fresca che l’investì in pieno sembrò a entrambi una mano santa per i polmoni e il viso accaldati.
«Troppa gente.» decretò l’albino, prendendo un avido respiro di aria gelida, ma pur sempre non odorosa di calca umana «Non sono mai stato spintonato così tanto in vita mia.» ridacchiò dopo, tanto valeva prenderla con filosofia e buttarla sull’ironia.
Il compagno sospirò passando la mano libera tra i capelli rossi e all’insù «Immaginavo ci fosse tanta gente, infondo siamo sotto Natale ma così è davvero eccessiva.» sistemò meglio gli occhiali scivolati sul naso.
Ripresero a camminare ma poco dopo deviarono in una stradina secondaria, per evitare l’ennesimo ammasso di gente a caccia degli ultimi regali prima della festa. In Giappone il Natale non ha mai avuto nulla a che spartire con la religione, semplicemente è un’occasione per scambiarsi regali e trascorrere del tempo in compagnia di amici e familiari, o della persona amata.
«Ci sarà gente, però la città addobbata è meravigliosa!» diceva Shirou mentre con lo sguardo vagava estasiato tra il connubio di luci colorate disposte tra i palazzi; le vetrine rilucenti erano una più bella dell’altra e sembrava facessero a gara di sfarzosità. Le luci erano talmente intense che, seppur nascosto dalle nubi del cielo plumbeo, pareva brillasse proprio lì con loro il sole, in tutta la sua sfolgorante presenza.
Hiroto affondò il viso nella sciarpa crema, soffiando aria calda che solleticò il naso infreddolito «Hai ragione.» sorrise senza però voltarsi, solamente strinse maggiormente la mano del Fubuki nella sua.
A nessuno dei due, però, sfuggirono le occhiate rivoltegli da una coppia anziana che passava dall’altro lato della strada, e nemmeno quelle di un gruppetto di ragazzi poco più giovani di loro mentre gli sfilavano accanto: ribrezzo, compassione, pietà, disgusto… Sempre le stesse espressioni.
E Hiroto non mancò certo di notare l’espressione sofferente dell’albino. Nel grigio-verde dei suoi occhi non c’erano rabbia o odio, solamente tanto rammarico per l’ignoranza che dimostrava la gente con quegli sguardi. Le persone erano stupide, vivevano con paraocchi e soffocavano le proprie menti in minuscole scatolette fatte di congetture e sentito dire… Un bel problema, la ristrettezza mentale.
Sia Hiroto sia Shirou erano abituati a quello, ma con una differenza: il rosso ignorava e passava oltre, mentre l’albino non riusciva a evitarsi di rimanere male per il modo in cui era fissato.
Di conseguenza, anche il compagno s’intristiva vedendo l’amato abbassare lo sguardo nel grigiore del cemento; con un pesante sospiro, Hiroto deviò in un'altra stradina trascinandosi dietro un alquanto sorpreso albino che impiegò un minuto buono a riprendere il passo e affiancare nuovamente il rosso.
«Dove andiamo?» chiese, titubante Shirou; si fidava del compagno però quella deviazione così brusca l’aveva lasciato un po’ confuso, e anche la strada che stavano percorrendo gli pareva familiare, eppure non ricordava dove portasse.
Hiroto sorrise furbescamente ben conscio che l’altro non poteva vederlo sicché aveva la sciarpa tirata fin sotto il naso, «Mi spiace, ma devi aspettare finché non arriviamo.» con la coda degli occhi acquamarina osservò la bocca di Shirou storcersi in una piccola smorfia «Non manca molto.» aggiunse quindi.
Anche l’albino sorrise e si godette la passeggiata. L’aria fredda li sferzava saltuariamente facendo frusciare i rami spogli degli alberi, e il cielo andava scurendosi con lentezza mentre i primi lampioni prendevano ad accendersi con piccoli ronzii: era una serata magnifica.
Il rosso svoltò di nuovo, questa volta però entrò in un piccolo parco giochi e si fermò difronte a un gioco ben preciso «Siamo arrivati.» disse, con la massima tranquillità nonostante lo sguardo confuso dell’albino. Questi faceva scorrere gli occhi grigio-verdi tra il volto arrossato dal freddo di Hiroto e le due altalene abbandonate, non c’era nessun bambino a quell’ora e solo il vento teneva compagnia a quelle attrazioni.
«Ehi Shirou, da quanto tempo stiamo insieme?» proseguì dolcemente Hiroto, ma la strana domanda confuse ancor di più l’albino, che comunque rispose «Sette anni e mezzo, mi pare.».
Il rosso parve soddisfatto, «Con oggi sono esattamente: sette anni e sette mesi.» precisò «Il sette porta fortuna.» sorrise, andò a tastare per l’ennesima volta la consistenza soffice della scatola che soggiornava nella tasca del suo cappotto dall’inizio di quella giornata.
Shirou annuì, ma era pensieroso e rimuginava, scavava nei ricordi alla ricerca delle altalene che stava osservando: era certo di averle già viste, non era la prima visita in quel parco... «È successo qui!» esclamò all’improvviso, voltandosi per essere di rimpetto al compagno.
Hiroto era soddisfatto per davvero, quindi fece accomodare l’albino su l’altalena e s’inginocchiò così da trovarsi alla medesima altezza; Shirou avrebbe potuto giurare che le guance del fidanzato fossero più rosse che prima, non era solo il freddo a imporporarle.
«Shirou…» cominciò il rosso, incatenando gli occhi del compagno nei suoi «Vorrei dirti tante cose, fare un bel discorso o qualsiasi cosa per rendere speciale questo momento; ma non farò nulla, adesso che mi trovo qui davanti a te, ho la mente completamente vuota.» abbozzo un sorriso perché si sentiva un vero sciocco, però non si sarebbe tirato indietro quindi estrasse la scatolina di un vellutato color notte, «Vuoi sposarmi?».
Shirou sentì il respiro mozzarglisi in gola e le guance divenir roventi; non trovava parole adatte, si sentiva un bambino che inizia ad articolare le prime frasi della sua giovane vita; per ovviare lasciò che il corpo agisse da solo, percepì le braccia arpionare le spalle del rosso affondando nel tessuto morbido e lo tirò a se.
Fu un bacio dal sapore salmastro per le piccole lacrime di pura gioia che fuggivano dagli occhi di Shirou, alcune appartenevano a Hiroto ma si mescolavano gioiosamente in quella vicinanza, nessuno avrebbe saputo dire quali erano le lacrime di chi. Si separarono istanti dopo creando nuvolette di condensa con i respiri leggeri, le fronti a sostegno l’una dell’altra e gli occhi chiusi, a loro bastava tutto quello; anche gli sguardi che tanto infastidivano Shirou svanivano in momenti così unici.
«Sì.»


«Ora che ricordo… Non mi hai mai detto perché eri triste.».
«Hm? Triste? Quando?».
«Quel giorno di sette anni fa, in questo parco. Avevi una faccia da funerale…».
«Sinceramente? Non ricordo.».
«Non mi sorprende, infondo è passato del tempo, anche se un po’ mi dispiace perché ero curioso.».
«Però una cosa la ricordo: fui davvero felice quando ti vidi comparire all’ingresso del parchetto, sette anni fa.».











{Angolo di una Festa}
Buona sera a voi, abitanti del fandom! c:
State passando bene le feste? Mi auguro di sì, tra poco è l'ultimo dell'anno… Ah, come passa il tempo! c":
La raccolta è quasi al termine perché la prossima One-shot sarà l'ultima; ci sono scommesse sull'ultimo compagno del nostro dolce Shirou?
Spero tanto questo capitolo vi sia piaciuto; nonostante fosse al di fuori delle mie intenzioni, qui mi sono avvicinata a tematiche un po' delicatine, almeno credo. In ogni caso spero l'abbiate apprezzata~
Nel caso di errori fatemeli notare senza problemi.
Invito a lasciare un parere perché io ci tengo, non obbligo nessuno però sapere cosa pensa il lettore di ciò che scrivo mi farebbe davvero piacere! Anche critiche costruttive sono ben accette, aiutano a migliorare secondo me e di strada ne ho ancora tanta da fare per diventare una brava autrice.
Ah, smetto di annoiarvi e mi dileguo~
Alla prossima❤

Kuro
   
 
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