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Autore: dreamer_JB_LOVE    28/12/2013    0 recensioni
era strano. tutto era strano.
In quel ultimo periodo, niente era andato bene, sia per lei, che per lui.
Poi, lui trova lei, anzi, si trovano.
Tutto cambia da lì.
Justin e doreen riusciranno ad innamorarsi nonostante tutti i loro problemi?
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

 

Mi fermai un attimo per ragionare e capire quello che sta succedendo intorno a me, chiusi lentamente gli occhi e respirai profondamente.

L'odore che sentivo nell'aria era molto strano, innaturale.

 

'o sto sto sognando o sto impazzente.'

 

d'accordo.

Sto sognando.

Insomma, non potva esistere una spiegazione più logica di questa, no?

Intanto il tizio , accanto a me, mi guardava come se avessi quattro teste e sei gambe.

 

<< che hai da guardare? >> guardai, storto, verso di lui ed incrociai le braccia lunghe e magre al mio corpicino minuto.

 

<< Muoviti, non posso aspettare per tanto.>> disse, con un tono superiore ed amaro.

 

<< vaffanculo. Non devo ascoltarti, dal momento che non è il tuo sogno ma, MIO.

 

<< senti, questo non è un sogno. Te lo spiego con calma, dopo. Ora, cerca di sbrigarti con quella roba oppure te la lascio qui.>> era irritato.

Ma che me ne frega?

 

Ok. ho paura.

Raccolsi il tutto e mi alzai in fretta e furia cadendo, ancora una volta addosso a lui.

 

<< oh. Diamine perchè sei capitata proprio a me? >> lo guardai per bene, stupendo.

 

Per tutto questo tempo ho litigato con lui?

Insomma, ha la faccia da angioletto dolce come la panna con quegli occhi così dolci e di un castano speciale, sembra quasi oro.

Mascella contratta e un naso strano.

Bocca a forma di cuore.

Sopracciaglia perfette, lui, perfetto.

ODDIO CHE COSA STO DICENDO?

DOREEN SVEGLIA!

 

<< se ti puoi alzare, per favore, sai, non sei proprio una piuma.>>

sorrise come uno che sa di averla vinta.

a quella frase però un po' mi offesi.

Non è che sono una di quelle ragazze che si criticano sempre, anzi sono anche bella, almeno secondo me, ma questo non significa che chiunque può dirmi quelle cose, mi da' fastidio.

 

<< um, scusami, non volevo.>> detto questo mi scostai da sopra di lui, cercando di non ferirlo.

 

<< va bene, andiamo.>> lo disse sotto voce, forse si è accorto che ci sono rimasta male.

 

Ma, aspetta, DOVE andiamo?

 

<< ma, ehi->> non mi lasciò nemmeno finire la frase e di colpo mi prese la mano, vidi un lampo bianco accecante e forte che mi stordì all'istante.

Sentivo il vento che mi scompigliava i capelli, veniva da tutte le direzione.

Una sensazione strana si presentò all'interno dello stomaco e mi affrettai a chiudere, di nuovo, gli occhi.

Faceva male.

<< va tutto bene, non ti farà più male la prossima volta.>> e sentii delle braccia che mi avvolgevano i fianchi in modo protettivo.

Poi,

Nulla.

 

 

Aprii lentamente gli occhi, sentivo le palpebre molto pesanti e un mal di testa atroce.

Mi massaggiai le tempie e iniziai ad osservare il locale in cui mi trovavo.

Era casa mia.

BENE.

Questo vuol dire che era solo un sogno?

Sentii dei rumori provenire dalla cucina e sgranai gli occhi prima di alzarmi dal divano, su cui non ricordo di essermi seduta.

La mamma non torna a casa fino al venti, oggi, invece, dovrebbe essere il 7.

Chi mai potrebbe essere?

 

Presi lo skate, che tengo sempre davanti alla porta principale, in modo tale da non perderlo in giro per la casa.

Chiusi gli occhi e corsi verso i rumori urlando come una pazza ed incominciando a dare colpi con lo skate sulla testa di chiunque si trovava davanti ai fornelli.

 

<< che fai? Fermati!>>

 

quando mi accorsi che ero seduta sopra il ragazzo delle strisce pedonali, smisi subito di colpirlo e mi spostai per vederlo meglio e lasciargli un po' d'aria.

 

<< ommiodioscusamitipregopensav->> mi tappò la bocca con una mano e mi zittì.

 

<< Di sicuro non tornerò tutto intero, tu finirai per uccidrmi, anche se impossibile.>>

 

<< ehi, calimino eh. È che.. pensavo che si trattava solo di un sogno. E poi quando mi sveglio ti trovo qui, capiscimi, sai, non tutti sono pazzi come te.>>

gli feci notare che un po' di ragione ce l'avevo.

Mi alzai in piedi e mi voltai dall'altra parte, dandogli le spalle.

 

<< ah, credo che mi devi un po' di spiegazioni, sconosciuto.>> dissi, facendogli notare che nemmeno si era presentato, non che mi importasse, è chiaro.

 

<< si, scusa, non ho avuto tempo di presentarmi.>> silenzio.

 

<< Justin>> mi girai verso di lui e mi presi la testa fra le mani.

 

<< non m'importa! Voglio solo che tu mi spighi che cosa sta succedendo, uscire da tutta questa storia perchè ho già abbastanza problemi.>> ero arrabbiata, tutta questa storia non mi quadra e non voglio problemi.

 

<< cazzo, smettila di parlare, mi da fastidio la tua voce.>> che cooosa?

<< beh sei ti da' così tanto fastidio perchè sei ancora qui? Vattene via da casa mia!>>

Ero furiosa, chi si crede di essere?

Mi girai e andai a rinchiudermi in camera mia, non ho nessuna voglia di vederlo, anche se potrei benissimo cacciarlo da casa MIA quando ne ho voglia. (in un certo senso ci ho provato)

mi stesi sul letto e mi massaggiai gli occhi per via della stanchezza.

Immagino, di avere gli occhi contornati da macchie scure di nero, causate dal mascara che misi la stessa mattina prima di uscire di casa.

dopo una mezz'oretta, sentii qualcuno bussare alla porta di camera mia.

Sbuffando, affondai la testa nel cuscino, più a fondo che potevo.

 

<< Doreen, apri per favore.>> sentii pronunciare il mio nome da quelle labbra così perfette e la voce così armoniosa.

Mi vennero i brevidi.

Ovviamente lui mi conosce, solo io non ho la più pallida idea di chi può essere.

Mi alzai, svogliatamente, e andai ad aprire la porta.

 

<< bene, eccomi, cosa vuoi?>> acida come ero, nemmeno un limone mi avrebbe superato.

 

<< scusami.>> wow.

<< WOW.>> dissi, dando voce ai miei pensieri.

<> fece una faccia al quanto buffa che mi fece ridacchiare.

<< nulla, è che... niente>> era divertente.

<< va bene, ma ora smettila, mi da' fastidio. Comunque ero venuto a chiederti se vuoi uscire, andiamo a farci una passeggiata e ti racconto, beh, un po' quel che succede.. no?>> intelligente il ragazzo.

Beh, se voleva proprio questo.

<< d'accordo, arrivo subito.>> dissi sbattendogli la porta in faccia.

Mi misi a correre per tutta la stanza per cercare qualcosa da indissare.

Dopo un po aprii l'armadio e tirai fuori un paio di jeans viola, molto stretti, una t-shirt bianca senza alcuna scritta e un giacchino di pelle (ovviamente finta) nero.

Come scarpe avevo sempre le mie amate e uniche vans.

Mi pulii un po gli occhi e mi misi un altro po di matita.

Aprii la porta e mi catapultai verso le scale scendendo con fretta e furia.

<< ehi, ci hai me-... ehm>>

 

p.o.v. Justin

 

rimasi incantato nel vederla così semplice e perfetta come nessuno.

Era così bella...

smettila, justin, lo sai che non puoi.

Oh, andiamo non cè alcun male.

Gli altri non la pensano come te, purtroppo.

Lasciamo stare.

Una volta usciti fuori ci avviammo verso il parco che si trovava a qualche passo da lì.

Mi guardava con una faccia interrogativa.

<< beh, spiegami tutto, sono tutt'orecchie.>>

 

 

 

 

 

 

 

 

Ok, davvero. MI DISPIACE!

È da una vita che avrei dovuto aggiornare, ma non ci riuscivo!

Però, eccomi, per favore recensite e ditemi che ne pensate, ne ho davvero bisogno :')

 

 

 

  
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