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Autore: InMichaelsarm    28/12/2013    5 recensioni
*Tratto dalla storia*
"Non lasciarmi ti prego"
"Ti prometto che ci rivedremo, costi quel che costi ti ritroverò"
Quelle parole rieccheggiavano nella mia mente mentre guardavo il ragazzo che tanto mi era mancato. Era lui, mi aveva trovato finalmente. E ora tutto mi ritornava in mente, il suo sorriso meraviglioso, i suoi occhi infiniti, la risata contagiosa, quel senso dell' umorismo che ti contagiava sempre, quella bellezza che mi fermava il cuore. Lui era l'unica persona di cui mi fossi mai veramente fidata, dopo tutto, e ora era davanti a me, ora. Lo aspettavo dall' esatto momento in cui se n'era andato, e ora, finalmente sentivo che quella felicità che avevo provato stava tornando, che la mia vita stava per prendere una piega diversa. Lo sentivo mio, sentivo che in un certo qual modo non ci eravamo mai lasciati.
"Ci conosciamo?" quella frase mi fece cadere il mondo addosso. Quindi non si ricordava di me? Non mi aveva cercato. Si era scordato di me, d'altronde lo avevano fatto tutte le persone della mia vita. Ero sola, di nuovo.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CHAPTER THIRTY

Quell'infinito guardarci negli occhi e vedere chi per primo abbassava lo sguardo, sembrava durare da un'eternità...
Forse perché speravo in qualcosa che non sarebbe accaduto, ma non avrei abbassato la guardia, non dopo tutto quello che era successo, sarebbe stato come dirgli "ehi, hai vinto".
Io avrei ricostruito quei muri intorno a me, e l'avrei tenuto fuori.
Così doveva andare.
"Hai finito di fissarmi?"
"Sei tu che mi fissi."
"Sei in casa mia, sai."
"E quindi? Se non ci fossi stato io, a quest'ora sai dove saresti."
"Io non ho bisogno di te per difendermi."
"Si certo."
"Dubiti anche di questo?"
"Non sono nessuno per giudicare."
Già, non sei nessuno per giudicare, eppure, dopo tutto questo, dopo tutto il male che mi hai fatto, sarei pronta a perdonarti, a ricominciare...
Ma andrei contro i miei principi, perché perderei una parte di me se lasciassi correre.
"A che pensi?"
"A nulla."
"Perché menti?"
"Non sto mentendo."
"Ora lo stai rifacendo."
"Non é vero."
"Allora dimmi a cosa pensi."
"Perché dovrei?"
"Perché ti libereresti di un peso, e staresti meglio."
"Non credo che la mia vita ti riguardi, non più per lo meno..."
"Si lo so..."
"E allora, stanne fuori."
"Come preferisci, volevo solo aiutarti."
"Non ho bisogno d'aiuto, tanto meno del tuo."
"Lo so.. Ormai sei libera, non ti intralcerò più... Non mi interessa farlo, volevo solo che stessi bene, per il resto, ormai io e te abbiamo chiuso."

Bum, un colpo, mi trapassa dentro, mandando a puttane di nuovo quel poco di difese che mi ero creata, e tanto valeva mentire ancora, lo amavo, perché dovevo negarlo a me stessa, ma finché ero io a dirlo a me stessa, che avevamo chiuso, era un conto, ma sentirlo dire da lui, aveva fatto più male...
Lui aveva deciso, e io avevo tirato troppo la corda... Ora l'avevo perso, ed era giusto così, non eravamo fatti apposta per stare insieme, dovevo accettarlo.
Avevo due minuti, prima di crollare definitivamente.
"Già..." dico con voce tremolante. "Ora, se non ti dispiace vorrei andare a letto."
"Certo. Ciao."
"Addio." sussurro tra i denti, prima di voltarmi e salire le scale, aspettando il tonfo sordo della porta che si chiudeva.
Arrivata in camera, mi siedo sul letto, decisa ad andare a letto prima di combinare qualche stronzata.
Ma di sicuro non dormirò, così, mi metto il pigiama, vado in bagno e prendo il tubetto di sonniferi, ingoiandone quattro o cinque, giusto per essere sicura che i pensieri non mi distruggeranno dentro durante la notte.
Scendo le scale, controllo che sia tutto perfettamente chiuso e poi risalgo, andandomi ad infilare sotto le coperte.
E nello stesso istante, le tensioni di tutta la serata iniziano a farsi sentire, la lama sul braccio, gli occhi di Justin, le parole fredde di Louis, fino a che, il buio non vince su di me e tutto il resto si spegne.
 

LOUIS'POV
E poi ti chiedi il perché di certe azioni...
Le mie non avevano un perché specifico, se non quella di farla tornare da me, cambiando strategia, facendo quello che se ne fregava.
Ma avevo i miei dubbi che sarebbe servito tutto questo...
Ma tentar non nuoce.
E dio solo sa quanto mi sono sentito morire dentro quando l'ho vista ferita.
Ho solo bisogno di un suo abbraccio e poi la lascerò andare, ma ho bisogno di lei ancora per una volta.
Mi manca tutto, il suo sorriso così dolce, il calore degli abbracci, le sue labbra morbide e il suo profumo che mi inebriava le narici.
Ma ho fatto una cazzata... E ora la sto pagando.
Stavo camminando per il corridoio avanti e indietro, a grandi passi, indeciso se andare da lei e abbracciarla o lasciar perdere.
E se avessi rovinato tutto? No... Meglio lasciar stare.
Salgo in camera prima di lasciarmi prendere dall'istinto...
Cuffie, mi butto sul letto e lascio che la musica faccia il suo dovere, sperando almeno di calmare un po' i nervi tesi.


KARA'S POV
Apro un occhio, guardando la sveglia sul comodino.
Le 7.... Stupidi sonniferi, non hanno fatto un cazzo di effetto...
E ora? Ora nulla, lasci che questi stupidi pensieri ti invadano il cervello.
Ero più confusa di prima... Perché ora non sapevo se lasciare che la mia vita tornasse quella di prima o se continuare con questa stupida maschera.
Ormai una scelta valeva l'altra, Louis era riuscito a trapassare tutti i muri creando un altro vuoto, quindi poco importava chi io fossi veramente.
Poco importava che io fossi la Kara dolce e affettuosa o la Kara stronza e bastarda l'unica persona che volevo tenere lontana da me, aveva trovato un modo per entrare, quindi era stato tutto inutile.
Un altro fallimento, un'altra dimostrazione della mia inutilità. 
E ora tutti gli errori cominciavano a bruciare, ad avere un loro peso. 
Mi alzo dal letto e scendo in cucina, mi preparo una tazza di thè e poi mi accomodo sul divano.
Sembra tutto così monotono, così uguale... 
E io mi sento così uguale, così fragile e inutile.
Speravo che Louis tornasse, nonostante le mie parole erano state altre.
E chissà i ragazzi... Sapranno di certo quello che è successo con Justin...
Ma non è quello che mi preoccupa...
Due colpi alla porta mi fanno sobbalzare, portandomi ad alzarmi e sperare che ci sia Louis dietro a quella porta.
Ma quando apro la porta, le mie certezze crollano, accompagnate poi da un improvviso sconcerto quando una bambina che conosco benissimo mi abbraccia.
"Ziaaaaaaa!"
"Chelsea, cosa ci fai qua?"
"Volevo vederti, mi mancavi... Mi avevi promesso che ci saremo riviste e ora sono qua."
"Con chi sei venuta?" 
"Papá."
"E dov'é?"
"In macchina... Lui non voleva venire perché dice che tu non lo vuoi vedere... Ma io volevo stare con te!"
"Vigliacco..."
"Che?"
"No nulla... Tiene così tanto al nostro rapporto che preferisce evitarmi. Va bhe, entriamo piccola così stai un po' con la zia."

Ryan rimarrà sempre il solito... Ecco perché ho sbagliato ad andarlo a cercare per mettere a posto le cose tra di noi.
"Cosa ti posso offrire?"
"Se fai pace con papà sono felice, almeno prima della nascita del mio fratellino."

Già, Selene era incinta...  
"Quando dovrebbe nascere?" 
"Fra 3 giorni é la data prevista."
"É come lo chiamerete?"
"A me piace Liam, ma papá vuole chiamarlo Louis, come il tuo fidanzato."
"Io non ho più un fidanzato, quindi é meglio se lo chiamate Liam."
"Mi dispiace,"
"Figurati piccola."
"Però fate pace tu è papà. Per favore."

Avrei avuto il coraggio di deludere mia nipote? Forse no...anche se mio fratello non si era comportato come io mi aspettavo, non potevo mettere di mezzo Chelsea.
"Vai a chiamare papà e digli che devo parlargli."
"Grazie zia, ti voglio bene!"
"Anche io piccola mia!"

Adesso il vero problema stava nel parlare a Ryan e non picchiarlo appena vedevo la sua stupida faccia.
Avevo reagito in un modo esagerato, lo so, ma era stato più forte di me.
Credevo che lui capisse il problema con mio padre, ma evidentemente mi sbagliavo.
Mentre aspettavo che varcasse la soglia di casa, camminavo avanti e indietro, rigirandomi le mani una nell'altra.
Chelsea, entra di corsa, mettendosi al mio fianco, equità poi da mio fratello, visibilmente spaventato, preoccupato e anche un po' felice.
Avvicino la bambina e le dico di salire in camera mia e di guardare la televisione o fare quello che vuole, che io avrei parlato con papà.
Non volevo che Chelsea sentisse tutte le cose che avrei voluto dire a suo padre, la mia ira sarebbe stata incontrollabile, già lo sapevo.
Quando sento la voce dei cartoni in sottofondo, rivolgo la mia attenzione a Ryan, ancora spaesato.
"Hai davvero avuto il coraggio di far entrare tu figura da sola per farmi chiedere di parlarti? Sei un essere spregevole."
 "Non l'ho costretta, lei voleva vederti e l'ho portata. Il fatto che io non sia entrato, é un altro conto."
"Vorresti dirmi che portandola non avresti avuto anche un tornaconto personale? Non prendermi in giro, non sei nella condizione di farlo, non dopo avermi mentito."
"Non l'ho negato."
"Ma non l'hai nemmeno ammesso."

Un sorriso si forma sulle sue labbra mentre abbassa gli occhi.
"E ora cos'hai da ridere?"
"Fai le prediche come la mamma e sei più piccola di me, questo mi fa ridere.
Il fatto che tu abbia sempre la risposta pronta come la mia, questo mi fa capire che sono stato uno sciocco nella mia vita.
Perché vorrei avere un rapporto con te, soprattutto ora che siamo adulti e che sta per nascere mio figlio.
Vorrei che tu fossi più presente nella mia vita, nella vita di Chelsea e di quella di Liam, vorrei che crescesse con una zia accanto."
"Tu invece hai la parlata convincente di papà, sai? 
Ma non mi convincerai, non tirando in mezzo i miei nipoti.
Quello che però tu non sai e che io sarò presente nella loro vita ma non nella tua, perché non lo meriti.
Perché mi hai fatto credere che eri cambiato, ma in realtà non é vero.
Mi aspettavi così tanto nella tua vita, che sei arrivato a tradirmi senza nemmeno conoscermi.
Ora spiegarmi perché dovrei perdonarti."
"Non di perdonarmi, ma di ricominciare. Puoi farlo?"
"Non lo so."
"Per favore..."
"Ci devo pensare, non sono una macchina, e ti prenderei a cazzotti se potessi. Ma sono una cogliona perché ti voglio bene e non lo farei."
"Allora ammetti di volermi bene!"
"Non l'ho negato, se no perché sarei tornata?"

"Ti voglio bene!" E poi, senza badare al fatto che fossi arrabbiata con lui,sapendo già che non avrei fatto resistenza, mi abbraccia, prendendomi in braccio.
"Scusa sorellina!"
"Ti odio in questo istante, ma solo perché da te non me lo aspettavo."
"Lo so, e ti chiedo scusa per ogni cosa, ti prometto che d'ora in poi, sarò il fratello che avresti sempre dovuto avere a fianco, ma tu restami vicino."
"Io resto ma tu non lasciarmi più!"
"Promesso!"

Sciogliendo l'abbraccio, ci accorgiamo entrambi di avere gli occhi lucidi.
"Ma abitiamo distanti, come faremo a vederci così spesso?"
"Noi ci dovremmo trasferire dopo la nascita di Liam, perché ormai siamo in quattro.
E tu? Con Louis?"
"Davvero? Non vedo l'ora che nasca il piccolino e che sarete qui vicino a me.
Comunque nulla, ci siamo lasciati perché lui è andato a letto con la sua ex."
"Mi dispiace."
"Anche a me, ma non pensiamoci."
"Bhe, per dimenticarlo, potresti sempre venire da noi per qualche giorno fino a che Liam non nasce e poi torni, così, dopo qualche giorno, ci trasferiamo anche noi."
"E lasci il tuo lavoro?"
"No, posso farlo anche qua l'agente immobiliare."
"Sai già dove abiterai?"
"Si, la casa di fianco alla tua, é un regalo del padre di Selene."
"Davvero? Saremo così vicini?? Non vedo l'ora di avervi qua con me ogni giorno!!!"
"Ora vado a dirlo a Chelsea, sarà felicissima!"
"Ti aspetto qua!"

Ora, avrei potuto essere davvero felice, ho ricucito il rapporto con mio fratello, e avrò un altro nipotino.
Ma non sarei mai stata completamente felice senza Louis, mai...




 

-SPAZIO AUTRICE-

Ciao belleeeeeee ❤️
Lo so che é tanto che non pubblico, ma ora sono qua, e stasera inizierò a scrivere il nuovo capitolo della nuova storia!
Prometto che per il prossimo capitolo non ci vorrà di nuovo così tanto tempo! Ahahahahaha
Ma ora, ditemi che ne pensate!
Avete visto che é tornato Ryan? Ve l'avevo promesso che sarebbero tornati tutti :)
Scusate il carattere e le dimensioni ma sto pubblicando dall'ipad, appena posso aggiusto :)
Ora vado, un bacio, vi voglio bene!
P.S. Buon Natale in ritardo ❤️
A_Drop_In_The_Ocean
   
 
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