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Autore: thegirlwiththebook    29/12/2013    4 recensioni
Mio fratello salta dalla poltrona,avvicinandosi a me con molta calma.
Una calma che mi fa letteralmente scazzare e agitare la mazza che,accidentalmente,colpisce la lampada posta sul mobiletto di fianco alla poltrona.
Spaventato dal rumore,Peloso fa un salto di quindici metri e si appende al lampadario,mentre sul mio volto compare un sorriso da maniaca.
-Vieni peloso,giochiamo alla pignata-
Dlin Dlon Dlin DLon Dlin Dlon DLin Dlon. Dlan.
Mio fratello sceglie I gatti come sceglie i campanelli : in entrambi i casi,gusti di merda.
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Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, sarò davvero veloce.

Mi si è di nuovo rotto il computer e questa merda di capitolo l'ho scritto al cellulare. POI, visto che le cose non sono mai facili, ho dovuto mandare tutto il testo alla mia migliore amica su facebook perchè il computer di mio padre non legge il mio cazzo di telefono e non sapete quanto cristoddio mi sono esaurita in questi giorni. Comunque sia, mi dispiace per gli eventuali errori, ma non ho davvero avuto modo di correggerli, anche perchè ho fatto tutti di fretta e furia. Comunque, vorrei augurarvi Buon Natale (anche se in ritardo) e felice anno nuovo (anche se in anticipo). Ora mi levo dai coglioni e cerco di continuare Monsters.

Amatemi perchè, davvero, sto cercando di fare il possibile. 

Love you all. 

Holls.

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-Ottima storia Zayn, davvero.- mi rimprovera Gigi.

Sbuffo, scansansando l'ennesima cassa piena di pesce. -Perché diamine siamo qui?!- grido, evitando di scivolare a causa di tutta la dannata acqua che c'è per terra.

 -Perché sto cercando di salvare la tua vita amorosa.- sbuffa lui, tirandomi per un braccio e portandomi in un vicolo buio.

-Gigi, per l'amor del cielo, sono etero, non puoi stuprarmi!- grido, allontanandomi. Ma Gigi non mi risponde, troppo impegnato a piegarsi in avanti, poggiare le mani suoi fianchi, muovere il collo avanti e indietro e fare strani versi.

Che mi venga un colpo, sta imitando una gallina!

-Gigi? Che Dio ti fulmini, sei davvero tu?!- grida qualcuno, emergendo dal bui.

Assottiglio gli occhi, cervando di vedere cosa sta lucidando l'uomo che, lentamente, avanza verso Gigi.

Un occhio di vetro.

Sta lucidando un occhio di vetro.

-Emanuele, amico mio!- grida Gigi, correndo ad abbracciarlo.

L'uomo poggia una mano sul petto di Gigi, chiedendogli di aspettare. Quindi, e che Dio mi fulmini se quello che sto vedendo non è vero, alza la benda che prima gli copriva l'occhio destro e, con un colpo secco, infila la biglia di vetro. Gigi controlla l'orologio, come se quella fosse la cosa più e come se quell'uomo non avesse appena cacciato un rotolo di scotch dallo stivale, staccato un pezzo e poggiato sull'occhio destro, tanto per tenere ferma la biglia.

-Gigi!- grida di nuovo l'uomo, abbracciando finalmente Gigi. -Che ci fai qui, amico?- chiede poi.

-Mi serve un favore, amico.-

-Un'altra cresta in fibre di scotch?-

-No, ho bisogno di un barbagianni.-

Scuoto la testa, scioccato.

-Rosario!- grida Emanuele.

-Che minchia vuoi?!- risponde qualcuno.

Ma la gente, in questo vicolo, dove cazzo si nasconde?

-Vieni qui, c'è Gigi!-

-Ho perso quella cazzo di gamba di scotch! Te l'avevo detto che dovevamo prenderla di legno ma tu devi sempre andare per il risparmio. Adesso ti stacco una gamba e me la faccio trapiantare.- sbraita qualcuno e, poco dopo, un uomo esce dallo stesso angolo da cui era sbucato Emanuele poco prima.

Osservo sconvolto la figura di un uomo curvo che, come se nulla fosse, è seduto su una medusa e si fa forza con le mani per strisciare sul pavimento.

Ma dove sono finito?

-Gigi, che ti venga un colpo, credevo fossi morto!- grida l'uomo, lasciando che Gigi lo abbracci.- E tu chi sei? - chiede poi, rivolto a me.

-Sono Zayn.- sorrido, cercando di fingermi educato.

-Ha un problema di cuore, amico mio, e la ragazza che vuole conquistare ha un debole per gli uomini puzzolenti e pelosi.- spiega Gigi, velocemente, e i due annuiscono.

-Rosario, fai accomodare Gigi e il suo amico, mi occupo io di prendere la merce.- dice Emanuele e rosario annuisce, strisciando verso l'angolo sinistro del vicolo.

Spalanco gli occhi, notando che sono spuntati un tavolo e un paio di sedie.

-Tutte in scotch riciclato?- chiede Gigi, mentre Rosario annuisce.

-Emanuele ha questa passione per lo scotch e le monete da un centesimo. E per i mozziconi di sigarette. E i fazzoletti usati. E per lattine. Insomma, Emanuele non butta un cazzo.- dice, sistemandosi meglio sulla medusa.-Ragazzo, fammi indovinare, anche tu sei curioso di scoprire come ha fatto Gigi a scrivere della neve ad agosto, non è vero?- mi chiede poi.

-Onestamente, non me ne frega un cazzo.- rispondo sincero.

-Bene, allora te lo racconto. Era l'agosto del 1935 e io, Emanuele e Gigi erav...-

-Quanti cazzo di anni hai, Gigi?!- grido, cominciando a fare qualche calcolo e fermandomi appena Rosario mi tira qualcosa.

Mi massaggio il punto dolente e, con ribrezzo, noto la dentiera dell'uomo vicino ai miei piedi.

Rosario l'afferra e se la ficca in bocca. -Dicevo, io, Gigi ed Emanuele eravamo in antartide. La nostra barca era ferma da un pò e non c'era più cibo quindi decidemmo di mangiare Gigi. Lo legammo e lo mettemmo in un pentolone pieno d'acqua, su un fornellino che avevamo con noi. Mentre l'acqua bolliva, Emanuele moniciò a triturare un rotolo di scotch quando, improvvisamente, qualcosa urtò la barca e Gigi finì in mare. Urlò svariate volte di non saper nuotare e, dopo un quarto d'ora di riflessioni, decidemmo di ripescarlo con una di quelle reti che usano i pescatori. Quando tirammo la rete sulla barca, di Gigi si vedeva solo un piede, tutto il corpo era già nello stomaco del pesce più grande che avessimo mai visto. Lo nominammo 'barbagianni' e, da quell'agosto, ogni anno ci torniamo e facciamo rifornimento di pesci.-

Lo guardo, non capendo il senso di quella storia. -Cosa centra questo  con le canzoni di Gigi?- chiedo quindi.

-Un emerito cazzo.- mi sorride Rosario, sputando la dentiera che finisce dritto nel mio occhio.

Bestemmio, massaggiandomi la parte dolorante mentre Emanuele fa la sua entrata in scena trascinando un pesce di quasi un metro con una corda fatta di scotch.

-Ecco, questo ti renderà super attraente, Zaino.- mi sorride e, un secondo dopo, mi trovo con la testa conficcata nel bocca del pesce.

Quando torniamo a casa, Gigi, me la paghi.

-Che cazzo fai?!- grido, sfilando la testa dalla bocca del pesce.

Emanuele sbuffa, strappandomelo dalle mani e cominciando a spalmarmelo sui vestiti.

-Ti sta rendendo puzzolente, Zanna Blu.- mi rassicura Gigi, come se fosse la cosa più normale del mondo.

Dopo quasi 30 minuti,  Emanuele posa il pesce su una cassa e ci appoggia un pezzo di scotch con un prezzo sopra.

Aggrotto le sopracciglia. -Ha intenzione di venderlo dopo avermelo spalmato addosso?!- grido.

-Ci faccio lo sconto del 2%- si giustifica lui.

Non ho neanche il tempo di ribattere perché Rosario mi afferra per la mano e, sempre seduto sulla medusa, mi trascina fino all'angolo più buio del vicolo. Aggrotto le sopracciglia mentre lui, concentrato, tasta il pavimento. Qualche secondo e lo sento gridare vittorioso, alzando quello che mi sembra un telo nero.

-Che sta facendo? -chiedo ad Emanuele.

-Adesso ti mostriamo la nostra coltivazione di zoccole.- mi risponde lui, come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Sta scherzando?! Non ho intenzione di andare a prostitute!- grido, mentre Emanuele mi trascina in quella che, ad occhio e croce, sembra un giardino.

Un giardino dietro un vicolo buio.

-Gigi, ti venga un colpo!- grido,  notando il numero esagerato di topi che scorrazzano felici sul prato.

-Adesso ne radiamo qualcuna, così sarai puzzolente e peloso, proprio come ti vuole la tua ragazza.- mi sorride Rosario, prima di fischiare. E, per magia, tutti i topi smettono di muoversi.

-Scotchettino 98, a rapporto!- grida Emanuele,  cacciando un rasio da chissà dove.

-Scotchettino? - chiedo, ridendo, e Gigi annuisce.

-È perché si nutrono solo di scotch. - mi informa,  e per poco mi strozzo con la mia stessa saliva.

Il topo, intanto, si lascia radere da Rosario e, tempo qualche secondo, Emanuele mi incolla tutti i peli addosso.

 

 

***

 

 

-Ragazzi, siamo a casa!- grida Gigi,  sbattendo la porta.

Un urlo acuto mi riempie le orecchie.

-Zayn, che cazzo hai fatto?!- mi grida Ronny.

Sbuffo, notando con scazzo che nemmeno questa volta le vado bene.

-Beh, uhm...sai, c'era un gattino zombie che cercava di fottere i preservativi ad un ottantenne e io mi sono messo in mezzo e ho colpito il gatto con Gigi.- la butto giù così, non sapendo cosa inventarmi.

-E che c'entra questo con il fatto che sei ricoperto di peli e puzzi come puzzava Gigi quando la sua ragazzo lo lasciò?- mi chiede.

-Un emerito cazzo.- rispondo, facendo spallucce.

E mi va bene, perché Gigi scoppia a piangere e a strisciare per terra come un disperato, gridando in continiazione 'Anna, perché mi hai lasciato?!'.

-Perché sei un cesso.- grida Ronny, esasperata, mentre me ne salgo al piano di sopra,  con l'intento di farmi una doccia.

Altro piano di merda.

Bravo Gigi, bravo.

 

***

 

-L'altra opzione è il burlesque.- mi informa Liam, cancellando 'puzzolente e peloso' dal famoso quaderno.

-Liam, io non so ballare, come cazzo vuoi che sappia fare il ballerino di burlesque?- sbuffo, lanciandomi sul divano.

-Beh amico, devi pur sempre provarli tutti. Ti resta questo, il fidanzato veggente e quello maniaco della pulizia.- mi dice Niall, prendendo posto al mio fianco.

-Ma ha le gambe troppo pelose per poter fare la ballerina di burlesque.- dica Harry, entrando in salotto.

-Già, dovresti depilartele.- concorda Louis.

-Non se ne parla! Farò il fidanzato maniaco delle pulizie. E, se tutto va male, chiederò a Ronny di uscire con me.- sbuffo, massaggiandomi le tempie.

-Hai dimenticato che ci odia?- mi ricorda Ed.

-Ed ha ragione amico, devi provarli tutti.-

Sbuffo, afferrando il computer che ha Liam sulle gambe. -Su youtube ci sono i video dei ballerini di burlesque?- chiedo, sconfitto.

-Certo che si!- grida Harry, eccitato, mentre Louis gli mena uno schiaffo.

-Dov'è Gigi?- mi chiede Niall, come se gli importasse davvero.

-Prima era con la testa conficcata nel congelatore. Ha detto che vuole congelarsi e farsi scongelare tra 500 anni, quando la sua ex sarà defunta.- rispondo, scorrendo i diversi video di youtube.

-Nel congelatore?!- grida Liam, scattando in piedi. -Ho il pesce congelato lì dentro! E' per il pranzo di domani!.- grida poi, correndo in cucina.

Sono finito in una gabbia di matti.

-Gigi, per dindirindina, esci fuori dal mio congelatore!-

 

***

 

Ronny Pov.

-Rachele, la porta!- grdia Ed.

Sbuffo e chiudo il libro che sto leggendo.

-Ma si è rotto?- urlo, infilandomi le pantofole.

-Cosa?-

-Il culo.-

-Ma stai parlando con me?!- grida Louis e devo soffocarmi con il cuscino per non ridere.

-No, con mio fratello.- rispondo, cercando di non ridere.

-Vuoi comunque sapere la mia risposta?- urla ancora, e sento Harry ridacchiare.

-Louis, per Dio, devo aprire al porta!- grido, catapultandomi giù per le scale. –Ragazzi, c’è un travestito fuori casa nostra.- sussurro, allontanandomi dallo spioncino. –Che cazzo faccio?-

Liam fa spallucce. –Aprigli, magari gli serve qualcosa.-

-So io cosa gli serve!- grida Louis e scoppio a ridere, diventando più rossa di quanto lo diventa Peloso quando gli calo la salsa piccante nelle crocchette.

–Louis, ci sono dei bambini!- grida mio fratello, trattenendo una risata.

-Aprite questa cazzo di porta o aspettate che mi si ghiaccino anche le palle?!- grida il travestito.

Prima che gli si ghiaccino le palle?

-Gigi, che ti venga un colpo, l’antenato di Zayn è risorto o, peggio ancora, è diventato uno zombie!- grido, e Gigi guarda Niall con una faccia terrorizzata.-Non preoccuparti, mondo, ti salvo io!- grido, correndo in cucina a prendere una padella.

-Ronns, che cazzo fai?- chiede Harry, spaventato.

-Salvo il mondo.- sussurro e il secondo dopo sto colpendo il travestito con la padella.

 

 ***

 

 

Zayn Pov.

-Amico, ci vuoi dell’altro ghiaccio?- mi chiede Niall, sedendosi vicino a me.

-Credo che non potrò mai avere figli.- sussurro, cercando di non scoppiare a piangere.

-Mi dispiace amico, non credevo che mia sorella avesse tanta forza.- mi dice Ed, porgendomi un altro sacchetto pieno di ghiaccio.

-Fatemi un buco in mezzo alla trachea, mi fa male anche quando respiro!- grido appena, poggiando delicatamente il sacchetto col ghiaccio.

-Ehi Ronns, come va?- aggiungo poi, fingendo un sorriso appena Ronny entra in salotto.

-Sono ancora arrabbiata con te, con tutti voi.- dice, saltando letteralmente sul divano.

Bestemmio, non riuscendo più a controllare le lacrime.

-Zayn ehi, stai bene?- mi chiede subito, preoccupata.

-Si, benissimo.-

-Ma stai piangendo.-

-E’ questo film! E’ qualcosa di meraviglioso! Gli attori recitano così bene che riesco a sentire il dolore dei personaggi.-

Ronny mi fissa. –Ma la televisione è spenta.- mi fa notare.

-Fanculo.- sussurro, asciugandomi gli occhi e posando il sacchetto col ghiaccio sul tavolino del soggiorno.

-Perché hai dei ghiaccio?- mi chiede,

-Per abbellire il tavolino. Guardalo, era così spoglio!- rispondo, notando con orrore la quantità industriale di schifezze che ci sono su questo dannato tavolino.

-Mh, e perché lo avevi sulle palle?- mi chiede.

-Perché magari in un’altra vita erano un tavolino.- dico, facendo spallucce. Ronny nemmeno mi guarda, semplicemente si alza, prende Peloso e me lo mette tra le braccia.

La guardo, non capendo. –Deve farsi la vaccinazione.- mi dice solo e, un secondo dopo, lancio il gatto tra le braccia di Ed e cerco su internet come cazzo si fa una vaccinazione.

***

 

-Perché non poteva fargliela Ed?- mi chiede Louis, per la centesima volta.

-Perché è a quella dannata intervista.- sbuffo, facendo partire di nuovo il video sul computer.

-E’ la ventesima volta, Zanna Bianca.- mi dice Gigi, riferendosi al fatto che è la ventesima volta che guardo questo dannato video su come vaccinare un gatto.

-Chiudi quel cesso e vieni a mantenere questo dannato gatto.- sbuffo, aprendo la siringa e tirando il liquido verdo dalla piccola boccettina trasparente che Ronny mi ha dato.

-Ehi Ronns.- sorrido, vedendola entrare in cucina.

Tutti si radunano intorno a me e Gigi, curiosi di assistere all’operazione.

-Pronto?- chiedo a Gigi e lui annuisce.

-Sapete, credo che mi darò alle ragazze.- dice Ronny, all’improvviso, e io sbianco, mancando il culo di Peloso e prendendo la mano di Gigi,

-Fai sul serio?- chiedo, mentre Gigi grida e corre per tutta la cucina, stringendosi il polso destro e agitandolo in aria.

-Credo di si. Con i ragazzi è un totale fallimento.- sussurra, sedendosi su uno sgabello.

-Ma Ronns, che ne sai, magari il ragazzo giusto è proprio sotto il tuo naso.- tento, ma lei neanche mi ascolta, troppo occupata a massaggiare.

Sbuffo, non sopportando più le urla di Gigi. –Puoi stare un secondo zitto?!- grido, strappandogli la siringa dalla mano e lanciandola su uno sgabello.

-Ragazzi, io esco.- ci avvisa Ronny.

-Amico, fossi in te troverei un turbante il più velocemente possibile e mi fingerei veggente.- mi dice Niall, bendando la mano di Gigi.

-Dovrei tipo dirle che vedo un uomo nella sua vita e robe del genere?- chiedo e tutti annuiscono.

-Qualcuno sa dove posso comprare un turbante?- chiedo, ma nessuno risponde.

Gigi, intanto, ricomincia a gridare perché, da buon idiota, si è seduto sullo sgabello dove, un po’ prima, avevo lanciato la siringa.

Questo, comunque, si prospetta un altro piano di merda.

 

 

 ***

 

 

 

-Rachele, vieni, c’è un veggente!- grida Niall mentre mi accomodo sul diovano.

-Un rinoceronte?- chiede lei, affacciandosi dal salotto.

-Un veggente, mi cava.- sorrido, ricordando la volta in cui mi chiamò in camera sua.

-Figo.- dice, lanciandosi sulla poltrona.

-Sono qui per leggerti la mano e dirti cosa vedo nel tuo futuro.- aggiungo e lei sembra rifletterci su.

-Bene, per prima cosa, vedo un uomo. Sì, assolutamente un uomo, uno di quelli veri, cioè, uno con ehm..con un piffero in mezzo alle gambe, non so se mi spiego. E comunque..-

-Non dovrebbe prima guardarmi le mani?- mi chiede lei e io sbuffo.

-Fa silenzio, ragazzina!- grido appena.- Bene, vedo un uomo alto, muscoloso, dalla pelle olivastra, con una bella voce e pieno di tatuaggi!- aggiungo poi.

-Oddio, sposerò Vin Diesel!- grida Ronny, saltellando appena.

Alzo gli occhi al cielo, cercando di non sorridere per la sua espressione felice. –Con un gran bel ciuffo nero.- aggiungo poi, scandendo bene le parole.

-Vin Diesel si è fatto trapiantare i capelli?- chiede a Harry e questo scuote la testa, ridacchiando.

-Dannazione!- sussurra lei, sbuffando.

-Il suo nome inizia per ‘Z’ e il suo cognome per ‘M’ e, tanto per dirti, non è solo inglese ma ha doppia cittadinanza.- azzardo, e lei annuisce.

-Bene, è tutto, è stato un piacere ma ora devo proprio andare.- dico, scattando in piedi.

-E a loro non dice nulla?- mi chiede lei.

Sbuffo, -Lasciate che vi racconti una storia, mie cavi, giusto un consiglio per la vita. Allora, tanti anni fa, i 12 apostoli si misero d’accordo per organizzare l’ultima cena prima delle vacanze di San Barbagigi e invitarono anche Gesù. Pietro cucinò circa 500 polpette e, a fine serata, ne rimase solo una nel piatto. Gesù guardò gli apostoli e disse: ‘Mangiatela pure, mie cari’. Simone scosse la testa, rifiutando, e lo stesso fecero Andrea e Giacomo. Filippo e Bartolomeo dissero di essere troppo pieni e Matteo e Giacomo annuirono d’accordo. Giuda scosse la testa, dicendo che non poteva venderla o ricavarne denaro, mentre Taddeo disse che ne aveva mangiate già troppe. All’improvviso, mancò la corrente. Si sentì un grido e il rumore di schiaffi e sedie che venivano spostate brutalmente. Quando la luce tornò, la scena che si presentò agli occhi della serva Gigiona fu inquietante: Gesù era sdraito sul tavolo, intento a stringere la polpetta, notando appena la forchetta di Pietro conficcata sulla sua mano e il resto degli apostoli che si prendevano a cazzotti.- conclusi, avviandomi verso la porta.

-Cosa diavolo c’entra questo con la vita?!- grida Rachele.

-Un emerito cazzo.- dico, chiudendo la porta alle mie spalle. –Non rifiutate mai una polpetta!- aggiungo poi.

Un altro piano di merda.

 

 

 ***

 

 

-Liam, smettila di lucidare quella dannata forchetta, è da un quarto d’ora che lo fai! Odio i fissati col pulito.- sbraita Ronny, entrando in cucina, spingendo Gigi e strappando la forchetta dalle mani di Liam.

Sbuffo, lanciando contro Gigi tutte le scope che avevo raccolto per strada.

-Fortuna che lo hai detto.- sussurro, sedendo davanti a lei.

-Sapete, ho deciso di dare ascolto al veggente.- dice poi.

La guardo speranzosa, mentre Niall, Louis e Harry corrono in cucina.

-Davvero?- chiedo, speranzoso.

-Si, ho un appuntamento con un ragazzo.- sorride lei, vittoriosa.

Spalanco la bocca, trattenendomi dal bestemmiare.

-E con chi?!- grida Gigi.

-Con un certo Zack Matano. E’ per metà italiano e per metà inglese. Fa parte di un gruppo insieme ai suoi amici e l’ho incontrato ieri mentre andavo da Tina, la mia amica tatuatrice.- dice, felice.

Harry grida, isterico, mentre Louis alza gli occhi al cielo.Gigi sbuffa, mentre Niall e Liam sbattono appena la testa contro il frigorifero.

-Ragazzi, sono a casa!- grida Ed, entrando in cucina.

-Stasera ho un appuntamento.- dice  Ronny, mentre Ed mi guarda con espressione mista tra il felice e l’incazzato.

-Con Zack Matano.- dico, sorridendo e annuendo, cercando 20 modi diversi per uccidere quel dannato Zack.

-Chi?- fa Ed, guardandomi.

-Già, e ho trovato Cicì sotto il tuo letto, prima. Ha fatto circa 18 uova.- aggiunge Ronny, prima di correre in camera sua.

-E adesso, io, che cazzo faccio?!.- grido, sprofondando nello sgabello.

-Non capisco cosa sia andato storto nel nostro piano.- sbuffa Gigi.

-Magari quando ha descritto il suo ragazzo ideale non hai capito un cazzo.- dico, incazzato nero.

-O magari con ‘peloso’ intendeva un ragazzo simile al suo gatto.- riflette Gigi e tutti mi fissano.

Sbuffo, alzando gli occhi al cielo. –Chi mi accompagna a comprare un cazzo di vestito da gatto?- domando e tutti gridano, felici, come se non sapessero che anche questo sarà un piano di merda.

 

  
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