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Autore: lidy88    22/05/2008    4 recensioni
Il titolo della fan fiction è tratto dall'omonima poesia di Jacques Prevert.I protagonisti hanno 25 anni;Rossana è una star internazionale e Heric è un campione di karate di fama mondiale.Le loro vite sembrano apparentemente perfette, ma come si sa le apparenze il più delle volte ingannano... Il cielo e la terra, il sole e la luna,l'acqua e il fuoco, il bianco e il nero sono considerati tradizionalmente antitetici tra loro.Eppure è proprio ogni opposto a dare il senso al suo contrario.Anche Sana ed Heric sono estremamente diversi eppure così bisognosi l'uno dell'altra.E' possibile che due anime visceralmente legate possano restare separate?Oppure alla fine, nonostante tutte le avversità torneranno a ricongiungersi? Una storia agrodolce che spero riuscirà a commuovervi!Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!AGGIUNTO CAPITOLO FINALE!!!!
Genere: Romantico, Triste, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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-Merda!Ci hanno chiusi dentro.

-No…non può essere.-balbettò Sana in preda al terrore.-Oh mio Dio e se ci avesse seguiti?

-Mi complimento per la tua perspicacia amore mio!

Rossana si voltò istintivamente verso quella voce che purtroppo aveva imparato a conoscere benissimo.-David…-l’incubo peggiore si era materializzato proprio davanti ai loro occhi e li stava guardando con un ghigno perfido stampato sul volto.

-Già in carne e ossa.-rise lui.-Sapete mi sento come una mamma che scopre suo figlio con le mani nel barattolo della marmellata, anche se vista la situazione il parallelo sarebbe più azzeccato con la storia di Paolo e Francesca, non trovate?

-Brutto figlio di puttana non ti azzardare neanche a sfiorarla!-urlò minaccioso Heric che fino a quel momento era rimasto in silenzio, bloccato da quel terribile e inaspettato colpo di scena.

-Amor c’ha nullo amato amar perdona mi prese del costui piacer sì forte che come vedi ancor non m’abbandona. - David pronunciò quei versi con una tale enfasi e una tale partecipazione emotiva da sembrare un menestrello trecentesco.-Amor condusse “voi” ad una morte.-concluse lui sfruttando un verso che era entrato nella storia e nel cuore di tutti i lettori del mondo, come una terribile minaccia.-Ho sempre adorato la Divina Commedia.-confessò lui con aria sognante.

-Ora mi sono stufato-urlò Heric esasperato cominciando a correre verso di lui e prendendolo per il bavero della costosissima camicia di seta.

-Se fossi in te non lo farei.

-Stai zitto stronzo!Non voglio neanche sentirla la tua stramaledittissima voce!

David cominciò a ridere.Una risata che non lasciava presagire niente di buono.

-Te la faccio passare io la voglia di ridere pezzo di merda!-urlò Heric sempre più inferocito sollevando un pugno a pochi millimetri dal viso del produttore.

-Aspetta Heric!-esclamò Sana improvvisamente.

-Che ti prende?Prima lo togliamo di mezzo e prima andiamo via di qui!

David Reed non era uno sprovveduto per cui sicuramente con lui c'erano i suoi scagnozzi.Erano praticamente circondati-Dov’è Jacky?-chiese Rossana mentre sul suo volto cominciava a dipingersi la disperazione.

David non rispose ma continuò a ridere beffardo.

-Che cosa le hai fatto?-gridò lei sempre più agitata.

-Vediamo un po’: quale sarebbe la punizione adeguata per una miserabile che è stata al mio servizio per dieci anni e ha pensato di potermi fregare?Fammici pensare un po’ su e te lo farò sapere.

All’improvviso e senza un motivo apparente l’espressione di Sana mutò radicalmente, perché sul suo viso si dipinse un’espressione di sfida, seguita da una risata che sapeva addirittura di vittoria.

-Mi dispiace contraddirti, ma secondo me hai fatto male i tuoi calcoli fottutissimo pezzo di merda.-Sana stessa nel pronunciare quelle parole rimase assolutamente colpita o per meglio dire sconvolta, e se fosse stata meno tesa e terrorizzata, avrebbe addirittura potuto cogliere la sorpresa o forse lo stato di shock in cui era precipitato David per un istante.

-Oltre a essere una sgualdrina sei anche una povera stupida.-confermò il produttore dopo essersi riscosso da quella frase inaspettata.-Se vuoi bluffare fai pure, anche se riderai ancora per poco te lo assicuro.

-Sana aspetta che cosa vuoi fare?-gli sussurrò Heric all’orecchio.

-Stai tranquillo arrivati a questo punto c’è una sola carta che abbiamo da giocare.

 

 

-Non posso crederci!Te lo sei lasciato sfuggire sotto il naso!

-Ma cos’avrei dovuto fare?Controllarlo anche quando era in bagno?

-Oh andiamo Charles neanche un moccioso avrebbe creduto alla storia: “vado a prendere un po’ d‘aria nel parco”-ringhiò Sarah.

-D’accordo d’accordo ho sbagliato ma ora che ne dici di mettere da parte l’odio e il risentimento che provi per me e concentrarci sul nostro obiettivo?

-Vuoi dire ritrovare l’uomo che ti ha fregato alla grande meno di due ore fa?.-precisò la ragazza sarcasticamente.

Charles scosse il capo.-Sono un idiota incosciente e infantile,sei contenta ora?Questo basta a farti sotterrare l’ascia di guerra?

Sarah lo guardò sospettosa socchiudendo gli occhi.-Ovviamente non basta, ma la tregua in questo momento è indispensabile.

-Qual è la nostra prossima mossa?

-Fammi fare un paio di telefonate e poi ti dirò come procederemo.

-Mi sento tanto il protagonista di un film di spionaggio.

-Molto meglio Charles adesso sarai, diciamo il coprotagonista di un film poliziesco.

-Come?

-Oh andiamo non puoi sempre pretendere la parte da protagonista,quella ora spetta a me.Adesso vedrai l’ispettore Parker in azione.-disse lei trionfante.

 

 

David si sedette su una delle panche dell’enorme cattedrale.

-Forse voi due non sapete che qui sta per esplodere tutto.-disse David con il tono di chi sta raccontando una favola ai suoi bambini.-Già tra meno di due ore qui ci sarà una violenta esplosione e tutto salterà in aria cancellando in un solo colpo le vostre patetiche esistenze.

-E’ qui che ti sbagli.-sentenziò Rossana, apparentemente incurante della terribile verità appresa qualche secondo prima, infatti lo raggiunse e lo guardò negli occhi.-Ho una proposta da farti ti interessa?

David rise sinceramente divertito.-Ma cos’è sei diventata sorda?Tu Rossana Smith incinta del qui presente Heric Akito,tu che porti un bastardo dentro di te, e ancora tu che ora ti trovi in trappola insieme all’amore della tua vita e che ti restano meno di due ore di vita, vorresti farmi una proposta?

Heric all’udire quelle parole ebbe uno scatto improvviso pronto a spaccargli la faccia e a rompergli tutto ciò che c’era di frantumabile in lui, ma Sana prontamente lo trattenne.

-Fermati Heric non c’è bisogno di sporcarsi le mani.

-Ma ti sei bevuta il cervello?Se ancora non l’avessi capito c’è una bomba qui dentro e noi siamo dei topi in trappola!-urlò Heric ormai in preda a una crisi di neri.

-Non ho intenzione né di gridare né di piangere stavolta Reed, c’è solo uno scambio che voglio proporti e che farebbe comodo a entrambi.Uno scambio equo e indispensabile.

David era sempre più allibito, a questo punto si sarebbe aspettato una reazione ben diversa, una reazione di terrore puro e invece quella donna era lì a guardarlo sprezzante  e soprattutto a parlare di uno scambio.Lentamente il timore e il nervosismo cominciarono a impossessarsi di lui tanto da fargli sorgere il dubbio che forse Rossana stesse facendo sul serio.

David cercò di scacciare immediatamente quel pensiero.-Ah per la cronaca ci sono ad attendermi fuori direi circa cinquanta uomini pronti ad entrare e intervenire al mio segnale, per cui qualunque cosa tu stia architettando levatelo dalla testa perché sarebbe un’inutile perdita di tempo.

Rossana si accomodò sulla panca proprio di fianco all’uomo che le aveva sconvolto la vita e prese a guardarlo nuovamente.

-Sono tutt’orecchie Rossana, comunque ricorda che a partire da questo momento manca un’ora e mezza prima del gran botto.-disse David simulando con la voce il rumore di un’esplosione, allo scopo di far saltare i nervi alla donna che aveva di fronte.

“Calmati Sana, calmati.Lo fa solo per provocarti, non perdere la testa proprio ora, almeno non darlo a vedere”-Io ho qualcosa che ti sta molto a cuore.-tagliò corto lei.

David sorrise strafottente.-Davvero?-fece sarcastico.

-La tua segretaria ti ha fottuto per dieci anni e ha raccolto talmente tante prove per incastrarti, che dovranno inventare una pena su misura per te nel codice penale perché anche l’ergastolo o la pena di morte sarebbero troppo pochi per te.-disse lei con disgusto.

-Ora ti aspetti che io ci creda?

-No, certo che no.Però almeno permettimi di dimostrartelo.

-Come?

-Facciamo un patto io ti consegno la borsa con le prove che ti incastrano e tu lasci andare Jacky e noi.

-E sentiamo come faresti a dimostrarlo?Le hai qui con te le famose prove?-chiese David sempre più sarcastico.

-Non sono così sprovveduta da portarle con me e rischiare di perderle.

-Ma c’è un solo problema:le prove sono fuori e noi siamo dentro.-insistette lui.

-Beh per questo non c’è problema, io ed Heric possiamo andare a prenderle.

-Come no!E io sono la reincarnazione di Gandhi !-concluse lui.-Io non mi fiderò mai e poi mai di voi.

-Cosa c’è?Brutto pezzo di merda!Cerchi rogna?Sappi che non ti ho massacrato solo perché Sana me l’ha impedito!-ringiò Heric ormai veramente al limite, ma Rossana pronatamente lo trattenne di nuovo.Era una posizione contraddittoria perchè stava facendo da mediatrice quando il suo desiderio più grande era quello di strangolare Reed.

-Basta Heric!Se continuiamo di questo passo non usciremo mai da questa situazione.-disse lei fulminandolo con un’occhiataccia.-Ascolta David non capisco perché non ti fidi di noi!Stai pure sicuro che non permetterei mai che tu facessi del male a Jacky.Non scapperò se è questo quello che temi.-confermò lei glaciale.

-Ma perché dovrei crederti? Chi me lo garantisce che non mi hai raccontato una balla!

-Ti proverò che sto dicendo la verità-disse lei con grande sicurezza, facendo leva su tutto il suo talento di attrice, sperando di impressionare e soprattutto di convincere il suo interlocutore.

-Va bene.-disse lui incredibilmente conciliante.In fondo non aveva niente da perdere.-Ma per avere la sicurezza che non mi fregherete ci andrà solo lui.-David terminò la sua affermazione perentoria puntando l’indice verso Heric.-Tu rimani qui.-disse rivolto alla ragazza.

-Non se ne parla neanche!

-Heric…

-No non ti permetterò di fare una sciocchezza simile!

-Calmati!

-Non voglio calmarmi, non ti lascerò mai nelle grinfie di quell’avvoltoio!

Sana gli si avvicinò e gli carezzò il viso con un gesto semplice e delicato.-Lo so che è pericoloso ma purtroppo non abbiamo scelta.-ammise lei con un soffio di voce.-Se non proviamo a fare questa cosa moriremo tutti senza possibilità si scampo, se invece scegliamo di correre il rischio forse avremo qualche speranza.

-E chi ti dice che Jacky non sia già morta?

-Chiederò a David di portarmi da lei mentre tu sei via, così almeno guadagneremo un po’ di tempo.

-Sana, mi stai chiedendo davvero troppo.

-Lo so.-disse lei semplicemente.

-Ehi voi due avete finito?-domandò David cercando di richiamare la loro attenzione.-Tic tac tic tac il tempo scorre inesorabilmente, tic tac tic tac la fine si avvicina.-esclamò David sempre più divertito da quella situazione.

-Non dargli retta Heric, pensa solo a quello che devi fare.

-Non so se ci riuscirò.

 -Ce la farai.Prendi la borsa che c’è nella bmw parcheggiata qui fuori e corri immediatamente qui.

 

 

 

-Ora devi spiegarmi come diavolo hai fatto.-chiese Chalres mentre osservava la donna che era seduta di fianco a sé nel taxi che avevano preso circa un quarto d’ora fa.

-E’ solo il mio lavoro.-disse Sarah sibillina.

-Si ma in un batter d’occhio sei riuscita a rintracciare Heric servendoti solo del cellulare, posso sapere come hai fatto?-il suo tono era curioso.

-Sarebbe come chiedere a te di spiegarmi le ragioni del tuo stupido, infondato e meschino orgoglio maschile.-dichiarò lei acida.

-Ma io…

-Lascia stare siamo arrivati.

 

 

-Ho avvisato i miei uomini che stai per arrivare e  la porta principale è aperta.Ascolta sotto specie di lottatore, ti do cinque minuti per andare e tornare, intesi?

Heric non rispose ma si limitò a guardare David con uno sguardo minaccioso che al contempo era carico di odio;gli voltò le spalle per andarsene ma prima si avvicinò a Sana le prese il viso tra le mani e con un filo di voce, per evitare che Reed potesse ascoltarli, cominciò a parlarle.

-Me ne vado solo se mi prometti che mi sposerai.-disse lui serio.

Rossana rimase letteralmente senza parole.Heric il suo Heric le aveva chiesto finalmente di sposarla.Certo la situazione non era tra le migliori, ma insomma…Heric l’aveva chiesta in moglie!

-Io…certo.-balbettò lei emozionata.-Adesso vai o non ci sarà nessun matrimonio.

 

 

Charles dopo aver pagato la corsa al taxista, seguì Sarah che era già scesa e continuava guardarsi intorno.

-Il posto è questo ne sono sicura.Me l’ha confermato il taxista che ha accompagnato Heric.

-Ma qui non c’è niente.-disse il ragazzo constatando che c’era solo una strada sterrata, qualche albero e a giudicare dalle impalcature e dalle macchine, c’era anche un vero e proprio cantiere di lavoro.

-Penso proprio che stiano ristrutturando qualcosa, e considerando la sagoma direi che si tratta di una chiesa.-confermò Sarah.

-Un’affermazione degna di un’insegnante di storia dell’arte, ma non vedo come questo possa esserci d’aiuto.-concluse Charles sempre più confuso.-Forse il taxista si è sbagliato.

-Non lo so però…-Sarah si interruppe di colpo.

-Che ti prende?

-Vieni qui.-gli ordinò Sarah, obbligandolo a nascondersi dietro una quercia.

-Ma che diavolo fai?

-Mi è sembrato di vedere una sagoma spuntare dall’ingresso della chiesa.

-E allora?Sarà qualcuno degli addetti ai lavori.

-Di domenica?Ne dubito.Qui c’è sotto qualcosa.-la ragazza si sporse in avanti per cercare di capire ciò che stava succedendo, ma non riuscì a sentire niente, vide solo che quell'uomo venne immediatamente circondato da uomini vestiti di nero che si trovavano anche attorno alla bmw che era parcheggiata poco più avanti.

-Oh mio Dio!-esclamò lei improvvisamente.

-Che hai visto?-chiese lui spavenatato.

-Stai zitto e baciami!

 

Ciao a tutti!E’ da tanto che non ci si sente, mi dispiace ma ahimè non sono proprio riuscita a finire prima(ora immagino le maledizioni che in queste settimane mi avrete mandato e quelle che mi manderete ancora prima di leggere il prossimo capitolo….).Scherzo, dai!Cercherò di sbrigarmi…ad ogni modo già vi anticipo che il prossimo sarà il penultimo capitolo prima della tanto sospirata fine…..ebbene sì!Dovrete sorbirmi ancora per un po’…

Ce la faranno i nostri eroi a portare le prove a David oppure ci saranno ancora altri colpi di scena?Vabbè non fateci caso lo studio mi ha dato alla testa…..Un grazie a chi ha recensito e anche a chi ha solo letto(non dimenticate i commeniti!!)E un ringraziamento speciale ma doveroso alla mia cara amica “Ghisola”, che mi segue sempre con tanto affetto…almeno così dice!Che dirvi ancora….a presto!!!

 

  
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