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Autore: angelstodie    30/12/2013    5 recensioni
Raccolta di one-shots sulla coppia del momento: Olicity. Tutto ciò che mi circonda è sempre fonte di ispirazione per un breve racconto sulla coppia. Oliver e Felicity... Felicity e Oliver. Cercherò di farvi vivere e vedere la coppia attraverso i miei occhi e, con un po' di fortuna e fantasia, ci riuscirò! Enjoy!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Felicity point of view

 

Oliver era fissato che voleva insegnarmi qualche mossa in modo che se fosse successo qualcosa avrei potuto cercare di rallentare i criminali che mi avessero aggredito. Non opposi obiezioni. Anche io volevo essere pronta nell'eventualità di dover combattere corpo a corpo, almeno per imparare ad avere i riflessi pronti per schivare i colpi. Ma io ero proprio negata. Oliver mi stese a terra circa un migliaio di volte.

- Rialzati. Subito!

A fatica mi rimisi in piedi.

- Oliver.. non ce la faccio più..

Ero esausta. I pantaloncini che indossavano erano fradici così come la canottiera, che ormai non era più rosa da quanto era bagnata. Al contrario Oliver sembrava aver appena cominciato l'allenamento, neanche con così tanto impegno.

- Dai attaccami!

Urlò. Presi la rincorsa per tirargli un pugno in faccia ma fu ancora inutile. Mi prese per un braccio e con una mossa strana mi lanciò a terra. In quel momento mi ricordai di una mossa che mi aveva insegnato mio papà anni prima.. Fu come un spiraglio di luce che trafiggeva le nuvole della tempesta. Tenni stretto il braccio di Oliver e con quella mossa riuscii a farlo cadere... sopra di me. Non solo avevo usato tutta la forza in mio possesso, ma probabilmente riuscii a farlo cadere solamente perchè non si aspettava che una ragazza minuta come me potesse trovare tutta quella forza e quel coraggio. Si fermò a pochi centimetri dal mio viso, sorpreso dalla mia mossa. Il mio respiro era affannoso, il mio petto si alzava e si abbassava in modo irregolare.

- Ehi, dove hai imparato questa mossa?

Disse mentre mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il suo tocco mi fece venire i brividi. I miei occhi fissi nei suoi occhi azzurri.

- Felicity?

- Mmmh?

Non riuscivo ad articolare un frase sensata. Era troppo vicino a me per riuscire a fare qualsiasi cosa diversa dall'ammirarlo. E poi non solo era su di me, ma era anche nudo. Capendo la mia trans, magari sapendo che era dovuta al suo fascino, si mise a ridere.

- E' una lunga storia.

Riuscii infine a dire, mentre lui si era alzato da terra e mi porgeva la mano per aiutarmi ad alzarmi.

- Che bella coppietta che siete!

Affermò sarcastico Dig. Io, come se fossi stata colta con le mani nel sacco, mi allontanai da Oliver, mentre osservavo l'espressione compiaciuta di Dig.

- Caro il mio Oliver.

Disse Dig avvicinandosi all'amico e dandogli una pacca sulla spalla.

- Se Felicity farà centro con l'arco, la bacerai.

Disse ridendo. Io spalancai la bocca, così come Oliver. Poi l'espressione di Oliver cambiò, diventò più scura, come se stesse sfidando sia Dig che me.

- Ci sto. Felicity, prendi l'arco.

- Ma a che gioco state giocando?!

- Felicity l'ho fatto per te. So che sei capace di fare centro, quindi avrai finalmente Oliver sulle tue labbra..

Mi sussurrò nell'orecchio Dig, sapendo che ero ormai cotta di Queen fin dalla prima volta che entrò nel mio ufficio. Diventai rossa in viso, ma con determinazione presi l'arco e mi misi davanti all'obiettivo. Volevo dimostrare a Oliver che anche io potevo farmi valere. Lui, Oliver Queen, bello come un dio greco, mi osservava da lontano convinto che avrebbe vinto quella scommessa. Ma si sbagliava di grosso. Mio padre mi aveva dato qualche consiglio anche sul tiro con l'arco, dato che, essendo un uomo influente nell'economia mondiale, quindi era sempre in potenziale 'pericolo', voleva che fossi in grado di muovermi con le armi nonostante la mia totale incapacità e la mia mancanza di coordinazione.

Tesi la corda dell'arco, la freccia ben salda nelle mie dita. Ripescai il ricordo dell'allenamento con mio padre, presi la mira e.... FIUU!!! Centro. Ci riuscii, anche grazie a tanta fortuna. Oliver era allibito. La sua espressione era indecifrabile mentre Dig applaudiva e faceva il tifo per me. Oliver si avvicinò a me lentamente.

- N..non .s...ssei obbligato!

Gli dissi cercando di fermarlo, ma non gli importò di quello che avevo appena detto. Mi prese per i fianchi e mi attirò a sè. Lasciando cadere l'arco appoggiai le mani sui suoi bicipiti muscolosi e alzai la testa per guardarlo negli occhi.

- Dovrai spiegarmi un sacco di cose, Felicity.

- I..Io...

Non feci in tempo a finire la frase che le sue labbra erano sulle mie. Era un bacio dolce e lento. Stavo assaporando quelle labbra che avevo desiderato per molto tempo. Cominciai a volere di più. Mi alzai sulle punte per raggiungere meglio il suo volto, mentre le mie mani erano aggrappate al suo collo. Lui mi teneva sempre più stretta. La sua lingua cercava di entrare nella mia bocca e la lasciai trovare la mia. Aprii gli occhi appena prima di finire quel favoloso bacio per incontrare il suo sguardo, i suoi occhi blu incastonati nei miei. Ci staccammo, sbalorditi dalla passione che aveva animato quel bacio che doveva essere solo per una scommessa. A me sembrava più un bacio vero. Era indubbio che da parte mia ci fosse un forte attrazione per Oliver, ma dopo questo bacio pensai che anche lui potesse provare qualcosa per me. Anche Dig era stupefatto.

- Bhè ragazzi, io me ne vado...

E ci lasciò soli. Oliver seguì con lo sguardo Diggle mentre se ne andava per poi tornare a guardare me. Il suo sguardo era strano, diverso dagli altri giorni, era più scuro. Si avvicinò di nuovo a me, ancora quei pochi centimetri ci tenevano divisi. Poi all'improvviso mi sollevò di peso tenendomi per i fianchi, senza fare nessuno sforzo, e mi appoggiò su una delle scrivanie e, senza pensarci due volte, lo baciai ancora. Le mie mani sulle sue spalle, tra i suoi capelli, le sue mani prima sui miei fianchi e poi sulla nuca per avvicinarmi ancora di più a lui. Le sue mani trovarono un lembo di pelle sotto la mia maglietta, che Oliver stava già per tirarmi via. Sotto il suo tocco, che mi provocava brividi ovunque, inarcai la schiena appoggiandomi del tutto a Oliver che, forte, stava sopra di me. Poi si spostò a baciarmi il collo e io riuscii a dire qualcosa.

- O..Oliver, cosa stiamo facendo?

Si alzò per guardarmi negli occhi, le sue mani sempre strette attorno ai miei fianchi.

- Ti sto baciando.. ovunque.. perchè mi piace vederti fare centro con il mio arco e mi piaci tu..

- Mi piaci anche tu, Oliver.

Lui fece una debole risata.

- Lo so già questo, Felicity.

Diventai rossa in viso per il fatto che lui l'aveva notato che io ero cotta di lui.

- Ti accompagno a casa, dai, vieni.

Presi la mano che mi aveva offerto e cercai di sistemarmi al meglio dopo quello che era successo tra di noi.

- E magari mi inviti ad entrare.

Disse con un sorriso malizioso mentre i suoi occhi mi osservavano. Mi avvicinai a lui e lo baciai teneramente poi risi anche io.

- Vedremo, Mr Queen, non mi sembra appropriato che lei faccia un salto in casa mia, non so cosa potrebbe succedere, potrei... saltarle addosso..

Lui rise sonoramente.

- Mi va bene, Ms Smoak.







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Sono particolarmente contenta stasera, quindi ho postato un'altra os c:
Ma non ne posterò altre tanto presto se non mi trovo qualche recensione o tweet riguardo le mie ff.
Hai trovato il tempo per leggerla e arrivare fino qua? Sì,
quindi recensisci, basta un secondo c;
   
 
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