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Autore: montblanc    23/05/2008    0 recensioni
E' tardi
piove
lei è stanca
e come al solito in ritardo
straordinario non previsto e non retribuito anche oggi!
è in auto
mentre un mondo fatto di rumore e colori abbacinanti le esplode attorno
il traffico le impedisce di tenersi concentrata sulla guida
e questo
le da il tempo di pensare...
Storia nata di getto, pensata e scritta impiegando giusto il tempo che l'inchiostro invadesse la pagina. Buona lettura e recensite. Grazie mille
di vagare con la mente
E' vietato inserire il settuplo tag br nelle introduzioni.
Rosicrucian e Nami, assistenti amministratrici.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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è tardi

piove

lei è stanca

e come al solito in ritardo

straordinario non previsto e non retribuito anche oggi!

 ...

è in auto

mentre un mondo fatto di rumore e colori abbacinanti le esplode attorno

il traffico le impedisce di tenersi concentrata sulla guida

e questo

le da il tempo di pensare

di vagare con la mente

all'improvviso le arriva uno squillo nell'auricolare del suo cellulare a salvarla da elucubrazioni troppo severe..

“tesoro

mi spiace..”

una voce familiare

....

“stasera farò molto tardi

non aspettarmi in piedi…

lo so, la nostra cena a due è saltata

ma mi farò perdonare...un bacio..”

- non importa - si dice lei, forse solo un pochino più amaramente che in passato

- questa serata va ad aggiungersi alle tante altre.

Non è la prima e probabilmente non sarà neanche l'ultima...-

l'imbrunire è passato da diverso tempo

l'arancio, il viola

il rosa

sono spariti dal cielo

e hanno lasciato il posto

ad un meno coinvolgente, ma più rassicurante blu...

si ferma al semaforo

fiancheggiata da un'auto in cui

un ragazzino che a stento arriva al volante

concede una morte rapida

a quel che resta del suo intelletto

tramortendolo con l’altissimo volume del ritmico e quasi ipnotico incedere dei bassi,

lo stesso che qualche folle osa addirittura chiamare musica…

è quasi un sollievo quando lo scattare del verde la libera da quella cacofonia...

non sa bene per merito di chi o di cosa,

ma finalmente riesce ad intravedere il vialetto di casa sua...

ed è un sospiro di sollievo quello che le sfugge e forma un fumetto

quando chiude la portiera con più forza del dovuto producendo un rumore secco;

cerca la chiave di casa a tentoni in quella borsa sempre troppo piena…

di oggetti e di sogni...

il contatto delle dita con la chiave fredda la riscuote

è un attimo...è dentro...è a casa...e tutto il mondo.... (forse) fuori

per l'ennesima volta il mobiletto basso in corridoio

ferma la corsa delle chiavi verso il pavimento

lei accende, spegnendola subito dopo, la luce cruda del corridoio

troppo bianca

 e fredda

 che le ferisce gli occhi

 e sembra puntarle contro un dito

 preferisce la luce calda dell'abat-jour

della camera da letto

che rimanda l'ombra della sua figura morbida

contro la parete

passa una mano tra quei capelli sempre troppo ribelli

troppo vivi

troppo simili a lei

farà un bagno caldo..

ha deciso

ne ha bisogno… per scrollarsi di dosso quella sensazione…per guadagnare quel torpore che le ottunderà, forse, un pochino i sensi…

si reca in bagno per preparare il tutto

 e quando ne ritorna

 indossa solo…

seta

 indossa solo della lingerie di seta

 e null'altro...

 è passata in camera a prendere qualcosa che le tenesse su i capelli ma..

 si ferma davanti allo specchio che rimanda l’immagine di qualcuno…

 c'è un estranea

 che la guarda

 con occhi verdi ed interrogativi…

 adesso, il suo è uno sguardo critico

 le guarda le gambe

 solide e ben tornite

 i fianchi dolci

 il ventre piatto e all'apparenza liscio come seta

 i seni piccoli eppure fieri

svettanti nel balconcino di stoffa leggera

girarsi, adesso, è una cosa naturale

la curva che l'arco delle reni

forma al culmine dell'incontro con più mediterranee ed opulenti carni

sembra un invito

una dolce ansa dove rifugiarsi

è un attimo...

e quando l'altra le ritorna di fronte

è facile, quasi necessario

permettere alle dita

di risalire con tocco lieve ed inesorabile

lungo quel ventre...

per fermarsi, come battito d'ali,

su di un seno candido

oltrepassarlo e intromettersi sotto la spallina che, obbediente

si lascia tirare giù…

(…)
  
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