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Autore: daidou    31/12/2013    1 recensioni
[Mika]
Sdraiata a sul ruvido asfalto, i capelli si cospargevano come piccole crepe nere su di esso, vestita immoralmente di peccati.
Perchè sono una ragazza vola o muori.
La mia è sempre stata una solitudine volontaria, in questo modo nessuno poteva entrare nella mia mente peccaminosa, nessuno avrebbe potuto giudicarmi per quello che ero.
Elizabeth Fendith.
Grazie a chi mi leggerà >>>
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscii dal palco e tornai alla realtà:
Era tutto vero, era successo.
Sentii le costole stringersi nell'abbraccio improvviso di mia sorella, le sue parole furono:
"Sei stata fantastica, quanto cantavi da piccola immaginavo te sul palco. Pensavo che una volte che saresti salita su un palco non ne saresti più uscita, e invece ora lo hai fatto a testa alta."
Una volta tornate a casa riuscii a dormire senza sapore di Marlboro in bocca, per la prima volta dopo tanto tempo.
I rapporti con Jane e con l' alcool andavano sempre meglio e una volta arrivati i bootcamp ero convinta di riuscire a passare.
C'era molta più tensione in aria, e tutti i più bravi dei provini erano li.
Avevo preparato da cantare 'Boy' delle Little Mix.
Non era il mio genere, ma mi piaceva. Ed era adattissima da cantare a cappella.
Aspettai con tutte le ragazze e i ragazzi il mio turno.
Tutti cantavano benissimo, tutti parlavano. Tranne me.
Me ne stavo chiusa in me stessa, cercando di trovare il lato più confortevole di questo aspetto.
Quando la telecamera mi puntò non feci altro che parlare vagamente. "Spero di passare, se non faccio questo nella rovina."
Quando mi chiamarono ero insieme a due gruppi.
Eravamo generi totalmente diversi.
I quattro giudici erano solo quattro piccole figure che eclissavano l'enorme forum di Assago.
Stringevo tra le due mani il microfono, mordendomi il labbro inferiore per sfogarmi.
Mika battè le sue mani e si sporse in avanti. 
"Okk.. Per voi il semaforo è.."
Per un secondo ho pensato che uno di quei tre colori mi avrebbe rovinato. Pensavo il peggio. Fa male, ma è più utile di quanto sembri.
"Giallo." buttai giù quel vento di respiri che si era accumulato in me. "Elizabeth, ci hai incuriositi. Ma ora vogliamo vedere come canterai senza base."
Annuii. Era l' unica cosa da fare.
Cantarono prima i due gruppi.
Nel momento di ansia mi assicuravo di ricordare tutte le parole, alcune non le ricordavo, ma le sostituivo con altre facendo scorrere la canzone al meglio.
Una volta sicura, ero pronta, cantai la prima parte.
Almeno, speravo di non dover cantare tutto il pezzo.

Do you remember what he sayin’?
I do, he told you, he never ever heard you
Oh, here we go again
Another break-up, make-up, when you’re gonna wake up

I’m gon’ be the one to call him out
Look how many times he let you down
When’s gonna learn to be your roommate
I’ll be the one to say you’re beautiful
On my world, he never said it all
I’m just sayin’ you need to go

Forget that boy, forget that boy
We know that that boy ain’t good enough for you
You’re holding back tears in your eyes
That boy wanna fight but I never see him fighting for you
He’ll never realize what he’s got
Until it’s gone and he’ll lose you forever
Girl you’ll be alright, forget that boy

La cosa strana è che una volta che cominciai a cantare, ricordavo perfettamente tutte le parole della canzone, mi coinvolgeva troppo.
Il mio problema?
Non sempre riesco a cantare senza che la canzone abbia un significato per me. 
Infatti cercai di affidarmi il più possibile alla melodia, perchè non ho mai avuto una relazione amorosa.
Sinceramente, non so nemmeno cos'è l' amore.
Dedicai la canzone a tutte le ragazze che soffrono per un ragazzo che non le ha mai detto di essere bella, che non l'ha mai difesa e non ha mai lottato per lei.
Le poche mani presenti in quel momento nel forum si unirono in un unico applauso.
Vidi i giudici decidere chi eliminare e chi far restare.
Il tempo sembrava non finire mai.
Immaginavo le freccette dell'orologio fermarsi ed aspettare le loro decisioni. Perchè per me questo era tutto.
"Ragazzi, ragazzi" sbuffò Morgan.
"Eeeh.. Come glie lo dico? Non voglio infrangere sogni."
Ecco, era finito.
Tutto abbandonato lì.
Lo sapevo che non mi ero impegnata abbastanza.
"Passate."
Rimasi perplessa, e se ne erano accorti.
"Siete passati!"
Tra gli esulti dei due gruppi io ero rimasta lì.
A non dire o fare niente.
Le uniche mie parole furono "Che pezzo di merda".
Ed erano talmente basse che non capivo come Mika mi avesse sentito, visto che rideva.
Uscimmo per tornare dagli altri ragazzi.
"Ciao Lizzy" disse Mika con il suo faccino scuotendo la sua mano dalle dita lunghe.
Feci un sorriso evidentemente finto e imbarazzato.
Non mi piaceva il nome 'Lizzy', e non so se erano le telecamere o quel sorriso così contagioso che mi trattenevano dal dirglielo.
Tutti ci guardavano e io non facevo altro che dire "Sono passata! Sono passata davvero!".
Una volta finiti i giudizi, i pianti e gli esulti.
Provammo tutta la notte.
Canzoni su canzoni.
Il giorno dopo ne sarebbero rimasti solo ventiquattro.
Meno della metà.
Preparai 'Stay' di Rihanna.
Una canzone del momento e che non sarebbe dispiaciuta a nessuno.
Provi fino tipo alle tre con altre ragazze.
Credo che sia inutile raccontare tutto in dettagli.
Passai la seconda fase dei bootcamp.
Non so come, ma ci ero riuscita.
Da quel momento ci dovevamo dimezzare, e una volta passati gli Home Visit, la mia vita sarebbe cambiata.
Gli Home Visit.
Wow, era tutto così emozionante.
Si doveva andare a Dublino. La mia città, nonostante non l'abbia mai vista.
Per partire da Milano a Dublino ci volevano due ore e mezzo di aereo.
La cosa vhe odio di più: l' aereoporto.
Fortunatamente essendo sei ragazze di Xfactor, avevamo precedenze. E fu meno noioso con le altre ragazze, le under.
Eravamo sei e presto saremmo diventate tre, la cosa mi spaventava molto.
Dopo le due ore e mezzo passate ad ascoltare musica, arrivammo in enorme giardino, davanti ad un castello.
Li' aspettavamo di vedere il nostro giudice.
Eravamo tutte curiose.
Fu così che dopo un paio di minuti passati sotto la pioggia, vidimo Mika che ci abbracciò tutte.
Io ero indifferente, l'importante non era un giudice quando la mia vita sarebbe cambiata.
Quando spuntò da non so dove Marco Mengoni.
Una delle voci più importanti della musica italiana.
"Siamo pronte?"
Le cinque ragazze urlarono in coro "si!"
Ma io non ero sicura di essere pronta, e Mika se ne era accorto.
Nel camerino dovevamo trasformare da ragazze a ragazze perfette per passare l'audizione.
Pensavo sempre a mia sorella, senza Jane adesso non sarei viva. Non sarei qui, tutto merito suo. E non l' ho mai ringraziata abbastanza.
Mentre aspettavo le altre ragazze cantare, fissavo la bottiglia che stava sul tavolino davanti a me.
Era di un verde lucido.
E mentre le telecamere non ci inquadravano, creavo una possibile conversazione con la bottiglia, che in effetti era l' unica cosa che poteva capirmi.
"Sai" le dissi nella mia mente. "Tu sei come me, così vuota. Ma sei ancora in piedi." _______________________________________ Ciao, ciao, ciao. Ciao. Allora cominciamo con il fatto che vi adoro perchè essendo la mia prima ff ho trovato un sacco di visualizazzioni e quattro recensioni positive. Ma voi lo vedete? Elizabeth Fendith è il mio personaggio 'estremizzato'. Sono io nei miei estremi. E anche se in questo capitolo non parlo di lei, neiprossimi la conoscerete meglio, ma non la conoscerete mai del tutto. Solo io posso scrivere fino alle due di notte LO SO. Sono riuscita a scrivere questo cazzo di capitolo perchè non è niente di che, anzi fa schifo. Spero che il testo comunque si scorrevole, senza renderlo banale. Recensite, recensite!
  
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