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Autore: Shiori Sato    23/05/2008    2 recensioni
Ci sarà una "bella sorpresa" per Lady Isabel, che le lascerà l'amaro in bocca... I nostri 12 eroi si troveranno con un nuovo arrivo improvviso, che getterà confusione al Santuario. E intanto una minaccia incombe...
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Sono contenta di aver ricevuto le vostre recensioni e vi assicuro che ce la metterò tutta per scrivere questa fan fiction! Spero di non deludervi…ma ora non mi dilungo.

 BUONA LETTURA!!!!

 

Cacciatori, dee e anomalie

 

Quella mattina non c’era scuola; assemblea d’istituto. E come al solito Angela non c’era andata. Stava camminando veloce per strada, voleva tornarsene a casa il prima possibile. Fosse stato per lei non sarebbe uscita proprio, ma la sua “dolce nonnina” le aveva ordinato di andare a comperare l’ammorbidente. Se solo Angela avesse potuto ammorbidire la nonna ne avrebbe comperato un tir! Non sapeva che presto le sarebbe stata grata per averla fatta uscire...

Il cielo prometteva pioggia e l’aria era pesante come un macigno. Stava per arrivare a destinazione  quando improvvisamente due figure bloccarono il cammino della ragazza. Portavano dei lunghi mantelli neri  ed il cappuccio gli copriva il volto. La strada era deserta e per la prima volta Angela si pentì di aver preso la via meno frequentata. Lei odiava la folla. Ogni volta che poteva cercava le strade più deserte. Ormai temeva di star diventando paranoica, altre di esserlo già.

Le due figure apparvero all’improvviso, vicinissime. Angela non sapeva bene cosa fare. Non credeva fossero li per lei, ma…meglio cambiare strada, no?

“Oh no…perché mi seguono?”  pensò agitata Angela che cominciava a sudar freddo.

Una mano afferrò la spalla della ragazza.

-Un attimo signorina.- disse uno dei due uomini

“Oh accidenti! Mi sa che mi conviene cominciare a correre!”

Ma appena Angela stava per mettersi a correre la presa del primo uomo si fece più stretta facendole male. Davanti a lei a pochi centimetri apparve il secondo uomo incappucciato.

“Comincia a mettersi male…mooolto male” pensava tra se la ragazza

-O-ok, se volete soldi state p-prendendo la persona sbagliata- farfuglò Angela che stava per entrare nel panico più totale

-Soldi? Ma per chi ci hai preso?!- sbottò l’uomo che le stava davanti.

Non volevano soldi?

“Oddio…” ormai la paura stava per prendere il sopravvento. Due uomini incappucciati che fermano una ragazza in una strada deserta…se non erano i soldi... “non vorranno…?!?!?!?!?! “ Angela sbiancò di colpo.

-Ti sei sbagliato, di sicuro, non può essere lei!- sbottò il secondo uomo sempre più seccato.

-Calmati, sono sicuro di quello che ho sentito- ribatté calmo l’altro.

-E’ pazzesco. Una follia! Abbiamo già la nostra guida e tu che fai? Vai dietro ad una ragazzina! Ma vergognati! E io che ti ho dato pure retta…- disse sempre più vivacemente l’uomo davanti ad Angela. Prima che l’altro rispondesse, Angela intervenne:

-Ha ragione. Non prendertela tutti possono…confondersi. Ascolta il tuo amico; buona fortuna eh? Ciao ciao…- cercò di svignarsela la mora.

-Non così in fretta.- insisté l’uomo che la teneva per la spalla. L’altro uomo sbuffò seccato.

-E anche ammettendo che tu abbia ragione, come pensi di provare ciò che dici, eh? Dimmelo, sono davvero curioso.-

-La porteremo al Santuario.- disse secco l’altro.

Angela non poteva vedere i loro visi, ma dalla improvvisa immobilità dell’altro intuì che era sicuramente sbiancato in viso come quando si da una notizia scioccante e si rimane pietrificati.

-S-stai scherzando?!?!?!?!?!?!?! No, non ci posso credere! Sei uscito di testa…-

-Concordo.- disse flebilmente Angela.

Il tipo che la teneva saldamente per la spalla la girò verso di se. Le mise le mani sulle spalle e si inchinò. Abbassò il cappuccio e un uomo con la barba sulla  trentina la guardò diritto negli occhi.

-Non devi avere paura, non vogliamo farti del male.- cominciò

Le mise una mano sulla fronte e intorno a lui cominciò a splendere una strana luce violetta. Non sembrava minacciosa. Non le stava facendo male, sentiva solo la fronte calda e poi qualcosa cominciò a muoversi. Qualcosa dentro di lei, appena sotto lo stomaco cominciò ad agitarsi come se si fosse appena svegliata da un lungo sonno. Sentì un calore tiepido diffondersi in tutto il corpo, in ogni parte, e una flebile luce dorata la circondò.

-Oh no…non è vero…- disse l’altro uomo

Angela non riusciva nemmeno a pensare. Cosa diavolo le stavano facendo? Voleva andare via, tornare a casa, ma quella sensazione era così piacevole…

L’uomo davanti a lei sorrideva soddisfatto,quindi si alzò.

-Avevo ragione. E’ lei.-

-Pazzesco…-commentò l’altro. Aveva ancora il cappuccio, ma si percepiva benissimo il suo stupore – Abbiamo preso una cantonata micidiale con lady Isabel…e adesso chi glielo dice? Al Grande Sacerdote poi…e tutti gli altri…-

“Ma...questi nomi, io li conosco! “

Lady Isabel, Grande Sacerdote, sembravano usciti dal manga del Cavalieri dello Zodiaco! “Questi sono completamenti pazzi…”  pensò a bocca aperta Angela.

-No piccina, non siamo pazzi- disse quello senza cappuccio.

“E’ un incubo…legge nel pensiero…qualcuno mi svegli...”

-No, non è un incubo!- rise – Io mi chiamo Ferathor e il mio compagno Dan. Tu invece dovresti chiamarti Angela, vero?-

-Dipende…-

Ignorò la risposta –Puoi non credere a quello che ti diremo,ma devi credere  a quello che hai sentito dentro di te poco fa.- sorrise.

-Perdonami-

Angela si mise sulla difensiva –Per…cosa?-chiese spaventata.

-Per questo.- e Ferathor le poggiò di nuovo una mano sulla fronte, ma questa volta il calore che la investì non era più così amichevole. Sentì le forze abbandonarla. Tutto intorno a lei cominciò a sfocare e poi tutto divenne buio. Solo due voci la accompagnarono prima che il nulla la inghiottisse definitivamente:

-E adesso che facciamo? La portiamo al Santuario?-

-Mi sembra ovvio. La porteremo al Santuario e diremo del nostro errore. Da secoli le nostre famiglie sono usate per riconoscere le reincarnazioni di Atena e noi ci siamo fatti trarre in inganno con Lady Isabel…lei è…-

Ma Angela non sentì altro, era così…stanca.

 

$$$

 

Cominciò a sentire di nuovo i rumori, poi avvertì morbide lenzuola sotto le mani. Angela si stava svegliando. All’inizio non riusciva a formulare bene i pensieri; i suoi sensi erano confusi. Solo dopo qualche minuto riuscì a schiarirsi un po’ le idee. Era in un luogo caldo; un comodo letto.

Mosse un po’ le dita poi, controvoglia, aprì gli occhi. Era ancora insonnolita, quanto aveva dormito? Aprì gli occhi ma non risultò una buona idea. La lucela ferì costringendola a ripararsi il viso con le mani.

“Dove cavolo sono…?”

-Ti sei svegliata finalmente.- esordì una voce.

Angela riaprì gli occhi, più lentamente. Alla fine riuscì ad individuare chi altri c’era. Era un uomo abbastanza giovane vestito in un modo particolare, vestito come…il Grande Sacerdote! Identico al Grande Sacerdote che Arles aveva ucciso, Shion!

“Forse sono in Paradiso…come può essere?!?!?!”

Shion rise –Capisco la tua espressione! Tu, come tutti gli altri, ci credi frutto della fantasia  di un mangaka. –

-E non lo siete…?- cercò di dire Angela. La bocca era terribilmente impastata e la voce era poco più di un sussurro.

-No cara. Sai, Kurumada ha preso spunto da noi per le sue storie, ma noi siamo fatti di carne e ossa.-

-E tu ti chiami Shion magari…-

-Allora hai seguito le “gesta dei valorosi cavalieri”! Ci conosci,  sono lusingato.- Shion era sorridente e un po’ divertito. –Ma adesso dimenticati dei manga, perché questa è la realtà.-

Portava una lunga veste bianca e poggiato vicino vi era un elmo rosso con sopra un serpente alato.

Aveva dei lunghi capelli verdi (si lo so, i colori dei capelli sono improbabili, ma almeno nell’immaginazione…), e dei bellissimi occhi viola. Era seduto in un angolo della camera, quasi in disparte, e solo quando si alzò per avvicinarsi ad Angela quest’ultima vide che era anche notevolmente alto.

Angela si dette una veloce occhiata intorno; non era mai stata in una stanza del genere. Le lenzuola erano candidissime, il letto spazioso e comodissimo, le pareti della camera di un bianco da ospedale. Il pavimento era di marmo grigio. Una scrivania in legno pregiato chiaro era alla destra della camera, mentre alla sinistra un divanetto per due aveva l’aria  di essere molto soffice. Due grandi finestre, una a destra e una sinistra, facevano entrare una forte luce. Tutto ad un tratto si ricordò che…l’avevano rapita!

“Però se devo dire la verità non sono così dispiaciuta. Magari questi mi rapissero tutti i giorni…”

-Credo di doverti spiegare un paio di cose ragazza. Te lo meriti.-

Angela cercò di mettersi seduta ma Shion la bloccò.

-Meglio che stia ancora stesa.- disse -Ferathor  ci è andato un po’ pesante.-

-A proposito di questo Ferathor, chi è?- Angela in un’altra situazione non avrebbe mai avuto il coraggio neanche di spiccicar parola, ma vedendosi li, con Shion davanti, pensava di sognare. Forse uno dei suoi sogni si stava per realizzare. Chi non ha mai sognato di far parte della propria storia preferita? Le sembrava di parlare con un vecchio conoscente.

-Con calma Angela.- disse Shion sedendosi vicino alla ragazza – Partiamo da un discorso un po’ più generale. E sei pregata di non interrompermi.-

Angela annuì, pronta ad ascoltare.

-Devi sapere che per rintracciare ogni volta la reincarnazione della dea Atena ci sono degli uomini che da generazioni e generazioni possono sentire la “striscia di cosmo” rilasciata dalla reincarnazione. Non sono dei veri e propri cavalieri, non hanno un’armatura, ma sono in grado di rintracciare il cosmo della dea. Sai, quando una reincarnazione nasce il cosmo della dea è come…dormiente. Tuttavia essendo il cosmo incontrollato di una divinità, anche se dormiente, rilascia come un alone che le persone come Ferathor sono addestrate a sentire.

Ma non sempre fila tutto così liscio. Certe volte ci si può confondere con delle “anomalie”. Bimbe così dotate di cosmo da sembrare divine e quindi sviare quelli che noi chiamiamo “cercatori”.

Ferathor pensa che ci sia stato uno sbaglio anche con colei che noi attualmente adoriamo come la dea Atena, ovvero lady Isabel. Immagino che la conoscerai visto che è stata spesso nominata da quel Kurumada…-

Ed infatti Angela la conosceva e non la poteva vedere! Se nella realtà era come nel fumetto…

-Ferathor è il più bravo cercatore dei giorni d’oggi. E non ha dubbi sul fatto che Isabel sia una “anomalia” e sia tu la vera dea Atena.- adesso Shion era serissimo.

Invece ad Angela stava per venire da ridere quasi avesse appena ascoltato una divertente barzelletta.

“Lei? La dea Atena?!?!?!?!?!?!”

-Vedo che c’è incredulità nei tuoi occhi. Francamente anche io sono rimasto sorpreso quando Ferathor e il suo compagno sono arrivati qui con una ragazza in braccio dicendo che era lei la dea Atena. E’ una situazione molto delicata e c’è solo un modo per sapere senza dubbio la verità.-

Angela alzò la testa incontrando gli occhi viola di Shion. Abbassò subito lo sguardo.

-Cosa devo fare?-

-Dovrai superare una semplice prova…-

 

Continua…

 

 

Note d’autrice

Scrivere questo capitolo è stata dura come risolvere un’equazione di matematica!(E io in matematica ho la media massima del quattro…-__-‘’) Ero disperata e lo sono ancora. Non mi soddisfa niente, mi sembra sempre di scrivere troppo poco o troppo male. Questi primi capitoli mi servono per introdurre Angela nell’ambiente del Santuario e non potevo non togliermi la soddisfazione di spodestare lady Isabel!!! E’ una vita che sogno di farlo…soltanto che tra il scrivere e il pensare c’è di mezzo il  mare! Ci tengo tanto a questa fan fiction, ma se non mi do una calmata e schiarisco le idee rischio di uscire di testa! Intanto voi continuate a recensire, i vostri commenti mi riempiono il cuore di gioia! (No, non sto esagerando!)

  
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