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Autore: Umiko_chan    31/12/2013    2 recensioni
Tre Flash. Tre momenti.
Per concludere in bellezza questo 2013.
#01 - Calore: Lui sembrò quasi sorpreso da quel gesto, tanto ardito per una ragazza timida e introversa come Piper. Esitò un attimo, prima di circondarle le spalle con un braccio. Per una volta, fu davvero felice che Leo avesse un sonno tanto pesante. (JasonxPiper)
#02 - Famiglia: Non si era mai trovata a dubitare di quel giuramento di fedeltà che aveva pronunciato di fronte ad Artemide in persona. In fondo, era l’unica cosa che le aveva permesso di non andare in pezzi, da quando lui se n’era andato. (LukexThalia)
03 - Dolcetti blu: Da quando erano partiti, Annabeth non aveva fatto altro se non cercare di capire dove quello stupido di un semidio la stesse trascinando; le aveva detto che era una sorpresa, e lei aveva seriamente paura delle sue sorprese. Chissà che idea aveva lui, di una “splendida e romantica notte di Capodanno”. (PercyxAnnabeth)
(Attenzione: la presente storia è piena di momenti fluffosi e/o romantici. Può, quindi, provocare iperattività, carie, diabete e disturbi vari. L'autrice non è responsabile di danni fisici o morali. Maneggiare con cautela.)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean, Talia Grace
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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02 - Famiglia (Thaluke)

... And a happy new year.
#03 - Dolcetti blu

«Vuoi dirmi dove stiamo andando, di grazia?»
«Non ancora. Tu facevo più paziente, sai?
»
Percy spinse ancora un po’ il piede sull’acceleratore, imboccando una stradina laterale: ormai erano quasi arrivati. Da quando erano partiti, Annabeth non aveva fatto altro se non cercare di capire dove quello stupido di un semidio la stesse trascinando; le aveva detto che era una sorpresa, e lei aveva seriamente paura delle sue sorprese. Chissà che idea aveva lui, di una “splendida e romantica notte di Capodanno”.
La tentazione di togliersi la mascherina che le copriva gli occhi era forte: la curiosità era davvero troppa, per poter resistere.
L’auto si fermò in uno spiazzo sterrato; Annabeth poteva sentire lo scricchiolare dei rami sottili che si spezzavano sotto le ruote del mezzo. La sua portiera si aprì, lasciando entrare nell’abitacolo il profumo dei pini e della salsedine.
Percy le prese la mano, aiutandola a scendere. «Aspettami qui», sussurrò al suo orecchio. «E non sbirciare!»
La bionda si morse un labbro e sorrise. Chissà che si era inventato, quell’idiota del suo ragazzo.
Il figlio di Poseidone fece ritorno dopo poco; Annabeth avrebbe potuto scommetterci, sorrideva.
«Posso toglierla, ora?» chiese, indicando la benda che le ostruiva la vista. Per tutta riposta, Percy mugugnò, intimandola a resistere ancora.
La conformazione del terreno sotto i loro piedi cambiò di colpo: era irregolare e poco compatta. Sabbie mobili, o... una spiaggia. Certo. Inspirò a pieni polmoni l’aria salmastra, chiedendosi come avesse fatto a non arrivarci prima.
«Togliti le scarpe» le ordinò, dolcemente. La figlia di Atena sperò che non avesse in programma di fare un bagno, visto e considerato che erano in pieno inverno. Nonostante tutto, obbedì.
Lui la trascinò fino al bagnasciuga, facendo sì che l’acqua salata gli accarezzasse appena i piedi nudi. Era la sensazione più piacevole che Annabeth avesse mai provato.
«Hai freddo?» La bionda scosse la testa; nonostante la stagione, il mare era sorprendentemente tiepido.
Camminarono per un po’ sulla sabbia umida; ad Annabeth parvero secoli, anche se non le dispiaceva più di tanto. Quando finalmente si fermarono, si accorse di essere più nervosa ed emozionata del previsto.
Percy le lasciò la mano. «Okay», annunciò. «Adesso puoi sbirciare.»
La bionda si strappò di dosso la mascherina: vide il mare, che splendeva d’argento sotto la luce della luna, e la spiaggia sotto i suoi piedi. Percy l’aveva portata a Montauk.
Il suo ragazzo era seduto su una rustica tovaglia da picnic a quadri, imbandita con cibo e bevande che, constatò la ragazza, erano decisamente troppo per due persone soltanto, e illuminata dalla calda luce di una candela. Rise, quando si rese conto che tutto quello che aveva davanti era perfettamente e rigorosamente blu.
«Ha cucinato tua madre?» chiese, anche se la risposta era piuttosto ovvia.
Percy afferrò un pasticcino ricoperto da un’invitante glassa azzurra e se l’infilò in bocca.
«Mh-mh» mugugnò, mentre tentava di buttar giù il dolcetto.
Osservò il suo orologio da polso, quasi aspettasse qualcosa; qualcosa suggerì ad Annabeth che le sorprese non erano ancora finite.
«Guarda là!», esclamò all’improvviso il moro, facendola sobbalzare.
In poco meno di qualche secondo, il cielo scuro si riempì dei colori vivaci dei fuochi d’artificio.
«Visto?» le chiese, soddisfatto. «Posti in prima fila.»
«Percy, è tutto così... wow.»
Si sporse verso di lui, facendo sì che girasse la testa per poter far incontrare le loro labbra. Erano calde e sapevano di zucchero, complice il povero pasticcino che si era divorato appena due minuti prima.
«Buon anno a me!» scherzò il figlio di Poseidone, stringendola forte al suo petto.
Eh, sì, pensò Annabeth, col sorriso sulle labbra. Sarebbe stato proprio un anno fantastico.

Angolo Autrice.
Ed eccoci all'ultima Flash. Ovviamente, Percabeth.
OmmieideiquantosonocariniperamordiZeus. **
Okay, la smetto.
Spero che queste tre piccole storie vi siano piaciute, e ringrazio tutti voi che avete recensito, aggiunto la storia alle Preferite/Seguite/Ricordate e
tutti quelli che hanno semplicemente letto.
Io... vi auguro un felice anno nuovo e tante, tante belle cose.
Incrociamo le dita.

Chu,
Umiko_chan.

   
 
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