... And a happy new year.
#03 - Dolcetti blu
«Vuoi
dirmi dove stiamo andando, di
grazia?»
«Non ancora. Tu facevo più paziente, sai?»
Percy
spinse ancora un po’ il piede sull’acceleratore,
imboccando una stradina
laterale: ormai erano quasi arrivati. Da quando erano partiti, Annabeth
non
aveva fatto altro se non cercare di capire dove quello stupido di un
semidio la
stesse trascinando; le aveva detto che era una sorpresa, e lei aveva seriamente paura delle sue sorprese.
Chissà che idea aveva lui, di una “splendida e
romantica notte di Capodanno”.
La
tentazione di togliersi la mascherina che le copriva gli occhi era
forte: la
curiosità era davvero troppa, per poter resistere.
L’auto
si fermò in uno spiazzo sterrato; Annabeth poteva sentire lo
scricchiolare dei
rami sottili che si spezzavano sotto le ruote del mezzo. La sua
portiera si
aprì, lasciando entrare nell’abitacolo il profumo
dei pini e della salsedine.
Percy
le prese la mano, aiutandola a scendere. «Aspettami
qui», sussurrò al suo
orecchio. «E non sbirciare!»
La
bionda si morse un labbro e sorrise. Chissà che si era
inventato, quell’idiota
del suo ragazzo.
Il
figlio di Poseidone fece ritorno dopo poco; Annabeth avrebbe potuto
scommetterci, sorrideva.
«Posso
toglierla, ora?» chiese, indicando la benda che le ostruiva
la vista. Per tutta
riposta, Percy mugugnò, intimandola a resistere ancora.
La
conformazione del terreno sotto i loro piedi cambiò di
colpo: era irregolare e
poco compatta. Sabbie mobili, o... una
spiaggia.
Certo. Inspirò a pieni polmoni l’aria salmastra,
chiedendosi come avesse fatto
a non arrivarci prima.
«Togliti
le scarpe» le ordinò, dolcemente. La figlia di
Atena sperò che non avesse in
programma di fare un bagno, visto e considerato che erano in pieno
inverno.
Nonostante tutto, obbedì.
Lui
la trascinò fino al bagnasciuga, facendo sì che
l’acqua salata gli accarezzasse
appena i piedi nudi. Era la sensazione più piacevole che
Annabeth avesse mai
provato.
«Hai
freddo?» La bionda scosse la testa; nonostante la stagione,
il mare era
sorprendentemente tiepido.
Camminarono
per un po’ sulla sabbia umida; ad Annabeth parvero secoli,
anche se non le
dispiaceva più di tanto. Quando finalmente si fermarono, si
accorse di essere
più nervosa ed emozionata del previsto.
Percy
le lasciò la mano. «Okay»,
annunciò. «Adesso puoi sbirciare.»
La
bionda si strappò di dosso la mascherina: vide il mare, che
splendeva d’argento
sotto la luce della luna, e la spiaggia sotto i suoi piedi. Percy
l’aveva
portata a Montauk.
Il
suo ragazzo era seduto su una rustica tovaglia da picnic a quadri,
imbandita
con cibo e bevande che, constatò la ragazza, erano
decisamente troppo per due
persone soltanto, e illuminata dalla calda luce di una candela. Rise,
quando si
rese conto che tutto quello che aveva davanti era perfettamente e
rigorosamente
blu.
«Ha
cucinato tua madre?» chiese, anche se la risposta era
piuttosto ovvia.
Percy
afferrò un pasticcino ricoperto da un’invitante
glassa azzurra e se l’infilò in
bocca.
«Mh-mh»
mugugnò, mentre tentava di buttar giù il dolcetto.
Osservò
il suo orologio da polso, quasi aspettasse qualcosa; qualcosa
suggerì ad
Annabeth che le sorprese non erano ancora finite.
«Guarda
là!», esclamò all’improvviso
il moro, facendola sobbalzare.
In
poco meno di qualche secondo, il cielo scuro si riempì dei
colori vivaci dei
fuochi d’artificio.
«Visto?»
le chiese, soddisfatto. «Posti in prima fila.»
«Percy,
è tutto così... wow.»
Si
sporse verso di lui, facendo sì che girasse la testa per
poter far incontrare
le loro labbra. Erano calde e sapevano di zucchero, complice il povero
pasticcino che si era divorato appena due minuti prima.
«Buon
anno a me!» scherzò il figlio di Poseidone,
stringendola forte al suo petto.
Eh,
sì, pensò Annabeth, col sorriso sulle labbra.
Sarebbe stato proprio un anno
fantastico.
Angolo
Autrice.
Ed
eccoci all'ultima Flash. Ovviamente, Percabeth.
OmmieideiquantosonocariniperamordiZeus. **
Okay, la smetto.
Spero che queste tre piccole storie vi siano piaciute, e ringrazio
tutti voi che avete recensito, aggiunto la storia alle
Preferite/Seguite/Ricordate e tutti quelli che
hanno semplicemente letto.
Io... vi auguro un felice anno nuovo e tante, tante belle cose.
Incrociamo le dita.
Chu,
Umiko_chan.