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Autore: _haribooinlove    31/12/2013    13 recensioni
-ciao, sono Harry-
Afferrai la sua mano un po’ seccata. –Lily-
-tanto piacere, Lily- sorrise.
-il piacere è tutto tuo..- borbottai.
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-mi sposo!- annunciò May di botto.
-oh mio dio. E’ magnifico..- sussurrai -e me lo fai vedere o no il tuo futuro marito?- chiesi divertita.
-si chiama Harry Styles-
Un momento.. Harry Styles?
Risi.
-che buffo.. quando ero piccola il mio vicino di casa si chiamava Harry Styles. Era una vera rottura.. Eravamo ‘amici’ però poi tutto d’un tratto traslocò, da quel giorno non lo vidi mai più-
May sorrise, però non facendo molto caso alle mie parole. –ti faccio vedere una sua foto-
Mi porse il suo cellulare e ammirai lo sfondo.
(...)
-May non capisci, lui è Harry, il mio vicino di casa rompiscatole!-
Restammo qualche secondo in silenzio, lei perplessa ed io con la bocca aperta che fissavo Harry.
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Cioè, avevo capito bene? Una lunghissima settimana in compagnia (forzata) di testa di cespuglio?!
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-Mi hai stufato Lily!-
Rimasi atrofizzata, rovinata da quelle quattro parole che mi erosero dentro.
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Mi prese la testa nelle mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi, non sapendo che fu in quel momento che cambiai tutte le certezze che avevo su di lui.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-che succede Harry?- chiese May premurosa.
Il ragazzo si guardò intorno e poi borbottò che non c’era lo zucchero nel caffè, tutti risero ma io no.
Sono sicura che non sia stato per lo zucchero che ha avuto quella reazione, anche perché ce n’era in abbondanza nella sua tazza. Cosa gli prendeva?
Finimmo l’abbondante colazione e ci avviammo verso la reception, dove ci aspettavano le guide dell’hotel insieme ad altri turisti.
-mi fai capire che ti è preso!?- sbottai ad Harry mentre gli altri non sentivano.
Lui non rispose, si limitò a ridurre gli occhi a due fessure e a volgermi uno sguardo truce.
Mi sorpassò dandomi una spallata e raggiunse May, come per farmi dispetto.
Ma chi si credeva? Come si permetteva a trattarmi in quel modo?
Questa mattina era tutto ringraziamenti e sorrisi…e ora?! Si permetteva di rivolgersi a me in questo modo?!
Sono pure più grande di lui-di solo un anno ma sono sempre dodici fottutissimi mesi-basta essere gentile e codiale, è il momento di reagire!
Arrivammo nella hall e notammo che la stanza era occupata da un grande gruppo di ragazzi e ragazze che chiacchieravano allegramente in tante, troppe lingue.
Ci accomodammo su dei divanetti e aspettammo che arrivassero i pullman.
-Liam..hai visto come si è girato Harry prima?- gli sussurrai per non farmi sentire dal sottoscritto.
Annuì pensieroso accarezzandomi i capelli.
-a che pensi?- chiesi.
-penso che questa sera dobbiamo cenare insieme- mi sorrise dolcemente.
-soli soletti?-
-solissimi-
Mi sedetti sulle sue gambe e avvicinai le mie labbra alle sue, fino ad azzerare la distanza che le separava.
Ad interrompere il nostro bacio fu Harry-naturalmente-con il suo ‘è arrivato il pullman!’
-grazie mille per l’avviso Harry- dissi a denti stretti, recuperando la borsa accartocciata sul divanetto e uscendo a passi svelti dalla hall.
-tutto per una cara amica come te- sorrise beffardo.
-seh, però non c’era bisogno di urlarlo, nelle mie orecchie d’altronde- continuai.
Fece spallucce –prima le signore- con un gesto del braccio mi esortò ad entrare nell’autobus.
-grazie per la signora..- borbottai sbuffando e facendomi spazio tra i sedili.
Mi buttai a peso morto su uno dei sedili più in fondo e mi spinsi giù con la schiena.
Alla mia sinistra si sedette una donna alta, con un bel sorriso e dei capelli ramati..avrà avuto sui cinquant’anni circa.
Le feci un sorriso, non sapendo se parlasse la mia stessa lingua o no.
Mi salutò, non era inglese quello che parlava.
Riconobbi l’inconfondibile ‘r’ moscia che caratterizza i francesi, tentai con un saluto.
-bonjour- Okay, il mio francese faceva schifo. Ho tentato di riprodurre la loro ‘r’ ma quello che ne uscì fu uno strano verso simile al rumore del catarro in gola, accompagnato da uno sputo per niente fine nell’occhio di quella povera donna, che mi guardò schifata e si pulì il viso con l’indice.
-uhm…excusez-moi..- parecchio imbarazzata andai ancora più giù con la schiena e mi calai gli occhiali da sole sul naso.
Guardai di sottecchi la francese che cercava con lo sguardo un altro posto per sedersi, prima di alzarsi e occupare un altro sedile qualche fila più dietro.
Sospirai e mi guardai intorno. Niall era seduto proprio di fronte a me e parlava con una ragazza, la scrutai meglio e capii che era la stessa che aveva conosciuto l’altra sera.
Molto bella: capelli lunghi e biondi, due occhi blu da favola e un sorriso contagioso.
Niall continuava a ridere alle sue battute, apparentemente divertenti.
Sorrisi e volsi lo sguardo fuori dal finestrino.Percorrevamo una strada a due corsie.
Il paesaggio intorno a noi era verde e rigoglioso, pieno di alberi da frutto e cespugli.
Il pullman si fermò in un grande spiazzo, dov’erano parcheggiati altri bus, SUV o macchine.
Le due guide che ci accompagnavano ci esortarono a scendere e svegliavano i pochi turisti che si erano appisolati durante il tragitto.
Mi trascinai fuori dal pullman con lo zaino in mano.
In questo spazio di terra sterrata si accalcavano una miriade di persone, tutti accompagnati da guide.
I nostri due accompagnatori, un uomo dall’incarnato olivastro e la testa pelata ed una donna sui trent’anni con i capelli lungi fino metà spalla, ci radunarono in un cerchio e ci consegnarono un braccialetto di plastica, abbastanza doppio e blu cobalto.
-così non ci perdiamo di vista- ridacchiò l’uomo.
-allora, facciamo l’appello e andiamo okay?- la ragazza tirò fuori dalla sacca che teneva in spalla un blocco e una penna.
-che siamo, a scuola?- e come non poteva Harry uscirsene con una battutaccia del genere? May gli diede una leggera gomitata.
Sbuffai sonoramente –lo fanno per il nostro bene Harry, per vedere se ci siamo tutti!- sbottai.
Il ragazzo che ci accingeva a sistemarsi i capelli-come al solito-mi guardò con un sopracciglio inarcato e poi levò gli occhi al cielo.
-sempre a fare la sapientona tu eh! Mi raccomando..-
Legai le braccia al petto e volsi lo sguardo ai turisti dell’hotel che non parlavano inglese e naturalmente non capivano nulla di tutto quello che stavamo dicendo.
Dopo aver fatto quel lungo appello finalmente entrammo in quella radura.
Le guide parlavano ma io ammiravo il paesaggio da cui ero circondata, scattando foto ai vari alberi tropicali o animali appollaiati sugli arbusti.
-spero proprio che quell’i-phone ti cada lì- disse Styles indicando, con un cenno del capo del letame.
-e io spero che ci cadano quelle tue irritanti fossette, peccato che i nostri desideri non si avvereranno- risposi a tono.
Era incredibile quell’ambiente completamente verde.
Non c’erano sentieri, dovevamo arrangiarci per camminare in gruppo.
I canti degli uccelli e i versi di altri animali formavano una meravigliosa armonia orecchiabile.
Il profumo dei fiori era qualcosa di magico, inebriante.
Percorremmo circa un chilometro, si sentiva l’irritante ronzio delle zanzare ed altri insetti fastidiosi.
Vedevo la mia amica Haven che muoveva scompostamente le braccia per scacciare via un moscerino che si ostinava a ronzargli nelle orecchie.
Ringhiava e borbottava parole non molto cortesi a quell’esserino.
-vai via! Levati dalle pa..AHI!-
Vidi la scena: Hav che tirava schiaffi a vuoto ed inciampò su una radice, ora le sue gambe erano in aria e la sua faccia spiaccicata sul suolo.
Ridendo a crepapelle andai ad aiutarla.
-tutto okay?- la presi per un braccio e la tirai su.
La ragazza aveva la maglietta sporca di terra umida e sulla guancia le si era attaccata una foglia.
Ancora sghignazzando, gliela levai.
-ma chi me l’ha fatta fare?! – ringhiò levando prontamente il suo braccio dalla mia morsa e continuando a camminare scostando radici e rami di alberi.
Raggiunsi Niall e Zayn che mi presentarono subito le loro amiche.
-piacere, sono Candy- una ragazza dieci centimetri più di me mi porse la mano, notai subito le sue unghie lunghe e laccate di smalto scarlatto.
-Lily- quella ragazza mi faceva sentire uno scricciolo.
Insomma… centottanta centimetri di pelle candida e perfetta ti mettono un po’ in soggezione.
L’altra ragazza che era accanto a Zayn mi guardava dall’alto al basso.
La riconobbi subito: Perrie dai capelli rosa.
Con una smorfia mi allontanai da lei.
Le persone così snob non mi stavano proprio a genio.
Con la coda dell’occhio scorsi Harry che cercava di sbrogliarsi il laccetto della macchina fotografica dai vari bracciali che teneva al polso, con uno sbuffo lo raggiunsi. Non volevo che la sua reflex finisse nel ruscello che si accingeva a fotografare, soprattutto perché gliel’avevo regalata io a May.
-Harry sta fermo! Così la romperai- mi avvicinai a lui e iniziai a snodare il laccio di tessuto.
Il ragazzo, un po’ seccato, ritrasse le mani e lasciò che me ne occupassi io.
Abbassai il capo e respirai profondamente, cercando di non perdere la pazienza.
I capelli di Harry mi solleticavano la fronte, perché anche lui aveva la testa piegata.Vedevo le sue spalle alzarsi e abbassarsi lentamente.
Non sconcentrarti Lily-pensai-devi aiutarlo, non perderti a fissarlo!
Finalmente riuscii, con le mie abili dita, a srotolare il laccetto di sicurezza e gli porsi la camera soddisfatta.
-grazie..- sorrise e la prese.
Mi girai per incontrare gli occhi della guida o qualcun altro ma quello che vidi furono solo alberi.
Alberi, cespugli e arbusti.
-Harry..- sussurrai impietrita.
Sentii il rumore che fa una macchinetta quando scatta una foto e ripetei il suo nome seccata.
-Lily, cosa vuoi?! Sto fotografando ques…- si bloccò vedendo che non c’era anima viva.
-Harry!! Harry, ci siamo persi! Cazzo ci mangeranno i lemuri e gli uccelli, Harry! Chiama qualcuno ti prego- andai subito in iperventilazione, camminando incessantemente.
Mi sentii due mani calde sulle spalle e due pozzi verdi che mi martellavano la vista.
-Lily calmati, si accorgeranno subito che manchiamo e torneranno a prenderci-
 
 
-come avevi detto Harry? “oh non ti preoccupare, verranno a prenderci”- scimmiottai cercando di farmi caldo con le braccia.
Erano le quattro passate e ormai iniziava a fare freddo.
Gli alberi non facevano filtrare nemmeno un raggio di sole e si stava accumulando umidità.
Styles era fermo davanti a me con il cellulare in mano, chiamava per la quinta volta May.
-cazzo..- buttò il cellulare tra l’erba –batteria morta- bofonchiò.
Lo raccolsi e lo infilai nel suo zaino, poi gli porsi il mio.
-ci basta ancora per un’ora circa la batteria..- mormorai alitando sulle mani per riscaldale un po’.
Il ragazzo mi scrutò mentre cercò in rubrica il numero di Zayn, per poi sedersi al mio fianco e attirarmi a se.
Mi fece poggiare la testa sul suo petto e mi scaldò con le sue braccia.
-ora chiamo Liam- armeggiò con il mio iphone e se lo portò all’orecchio.
Liam, a quel bastardo non è venuta la misera idea di pensare ‘ehi, ma dov’è finita Lily?”
Sentii i muscoli di Harry contrarsi per poi rilassarsi subito.
-LIAM! Finalmente amico! Ci avete lasciato indietro siamo rimasti alla radura! Veniteci a prendere- Harry disse qualcos’altro e poi chiuse la chiamata.
-stanno arrivando- mi abbracciò.
Tutta quella tenerezza? Sarà la felicità..
-fra quanto arrivano?- mugugnai.
-hanno detto circa enti minuti..-
Piagnucolai delle lamentele per poi accasciarmi a terra.
Lui ridacchiò e si stese al mio fianco.Mi misi a pancia insù e lui mi sorrise.
-a che pensi?-
-a Liam..- borbottai, quel coglione di Payne non l’avrebbe passata liscia.
Lo sentii mugugnare qualcosa d’incomprensibile e alzarsi.
-e allora statti con Liam!- sbuffò, prese il suo zaino e iniziò a camminare.
-mi vuoi lasciare qui?!- sbottai.
Non rispose così lo raggiunsi e lo agguantai per il braccio, costringendolo a girarsi.
-Mi hai stufato Lily!-
Rimasi atrofizzata, rovinata da quelle quattro parole che mi erosero dentro.
Cercavo di non piangere.
Trattenere le lacrime è orribile, continui a ripeterti ‘non qui, non ora’.
Lily, lui non merita le tue lacrime!
Rammendava una vocina nella mia mente.
Deglutii a fatica e gli voltai le spalle.
Basta. Ho chiuso con i ragazzi.
Posso diventare lesbica, preferisco anche divenire suora, tutto fuorché avere gli uomini nella mia vita.
-Lily, non intendevo quello..-
Sentii lo scricchiolio delle foglie secche sotto i piedi e due braccia che mi trattennero.
Fu in quel punto che esplosi.
-TU NON SAPEVI NEMMENO COSA VOLEVO DIRE!- sgolai divincolandomi.
Mi prese la testa nelle mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi, non sapendo che fu in quel momento che cambiai tutte le certezze che avevo su di lui.
-scusami, non volevo offenderti-
Mi fece accovacciare sul suo petto, continuando ad accarezzarmi i capelli per calmarmi.
Alzai la testa e gli rivolsi un sorriso, era un sorriso diverso però.
Era diverso da tutti quelli che avevo fatto a Liam, era un sorriso vero.
Mi asciugò le ultime lacrime che mi avevano rigato le guance e si sistemò con la schiena su una quercia, facendomi sedere sulle sue gambe.
Mi guardò intensamente negli occhi e mi rivolse la stessa domanda di prima, con un’eccezione nella mia risposta però.
-a te- risposi con quel filo di voce che mi rimaneva.
Mi baciò la fronte e un brivido mi percorse la schiena.
Cosa mi succede? Perché ho voglia di un suo altro bacio? Perché mi sento a mio agio con lui?
Ti stai innamorando di lui..
Okay, devo cambiare coscienza perché questa spara solo stronzate.
Non posso innamorarmi di lui, non è per niente una cosa logica!
Mi vennero in mente le parole del dottor. Benson.
‘non è mai tardi per ricominciare’
-Lily, Harry!?- una voce abbastanza acuta squittì i nostri nomi.
Voltai la testa e vidi le guide, i ragazzi e tutti gli altri turisti che ci fissavano.
May era davanti a tutti con le mani conserte e Liam mi guardava scuotendo la testa.
-ora capisco perché ‘vi siete persi’- continuò la ragazza facendosi spazio tra la folla per allontanarsi da noi.
-No May, aspetta!- Harry si alzò e mi scostò di dosso, raggiungendo la sua ragazza.
Rimasi un po’ delusa da quel suo gesto, ma come biasimarlo?
Mi rimisi in piedi e afferrai lo zaino, non calcolando gli occhi di Liam fissi sui miei.
L’escursione riprese ed io feci finta che niente di tutto questo fosse mai accaduto, almeno finché Haven non iniziò a farmi la predica.
-Lily, io vedo come guardi Harry e ti assicuro che Liam non lo guardi nello stesso modo! Parlami, ti piace?-
-Haven, ti prego..- la supplicai di smetterla con quella ramanzina.
-okay, però non venirmi a piangere addosso dopo che si sposeranno..- mi puntò l’indice contro e io sorrisi, abbracciandola.
Arrivammo in un grande spazio di erba e massi, davanti ai nostri occhi si estendeva un lago con delle cascate. Una vista mozzafiato.
-l’ultimo che si butta è un pesce lesso!- gridarono Louis e Niall togliendosi la maglietta e facendo un rumoroso tuffo a bomba.
Seguirono Candy e Perrie ed altri turisti curiosi di esplorare quelle limpide acque.
Zayn si tolse cautamente maglietta e scarpe, per poi calarsi in acqua e chiacchierare allegramente con Perrie vicino alla riva.
Harry e May stavano discutendo molto rumorosamente, così un po’ indecisa m’interposi.
-ehm..- crecai di dire qualcosa ma May mi precedette.
-sta’ zitta tu! Impara a prenderti gli affaracci tuoi!- sbraitò con la faccia rossa di rabbia.
-non trattarla in questo modo!- Harry prese le mie parti.
-ah bravo, difendila! Giacché dimmi pure che sono completamente impazzita e che non ho visto che stavate amoreggiando spudoratamente venti minuti fa!- sputò gesticolando incessantemente.
-amoreggiando?!- ripetei stufata da quella incresciosa situazione –ma ti senti May?!-
-già, ma ti senti?!- mi fece eco Harry.
-allora non sai proprio cosa vuol dire vita di coppia, vero?! Amare vuol dire rispettare e avere fiducia. Non mi sembra che tu abbia avuto fiducia di Harry!-
-Non puoi negare che vi abbracciavate!- sbottò congiungendo le braccia al petto e rivolgendomi uno sguardo di sfida, come per farmi ribattere.
-si, ci stavamo abbracciando e allora? Non credo che sia un problema abbracciare un’amica-
-non sembravate amici..- borbottò.
-senti May, io non sono qui per darti spiegazioni, ma penso che ti comporteresti da vera idiota se continuassi con questa scenata da bambina gelosa..-
-gelosa io?!- ripeté indignata.
-si, proprio tu- feci.
Detto questo mi girai, sfilai maglietta, pantaloni, scarpe e mi tuffai in acqua.
Nuotai qualche metro in apnea per poi riaffiorare in superficie e poggiarmi su uno scoglio levigato dalle onde.
Liam mi venne incontro e con una smorfia cercai di allontanarmi, ma mi afferrò il polso.
-Lily, mi spieghi perché fai così? Dovrei essere io quello arrabbiato-
-ti chiedi pure perché? Beh vediamo…forse perché per tutto questo tempo non hai avuto la minima intenzione neppure di voltarti e dire ‘ehi, ma dov’è Lily?’, tu che dici?!- sbraitai, muovendo braccia e gambe per mantenermi a galla.
-okay scusa, mi ero fatto prendere dall’escursione.. però anche tu eh! Non hai esitato nemmeno un momento a buttarti tra le braccia di Harry!-
Sgranai gli occhi, cosa mi credeva? Una puttana?!
-pensi veramente che potrei fare un torto del genere a May?!-
Aprì la bocca per dire qualcosa, ma la richiuse subito.
-allora non hai capito un bel niente di me- biasciai arrampicandomi su una roccia e allontanandomi da lui.
Uscii dall’acqua e mi sedetti sull’erba fresca, non contando le varie goccioline d’acqua che scorrevano sul mio corpo.
Mi si avvicinò Louis, con un sorriso compassionevole.
-forse è meglio che vai via..- mormorai.
-perché?- chiese dispiaciuto, fermandosi di colpo a qualche passo da me.
-perché se inizio a parlare, non la smetto più..-
Sorrise e si avvicinò, avvolgendomi nelle sue braccia.
Eravamo entrambi bagnati, quindi fu tutto più bello.
-Louis- mi girai verso di lui –perché la gente fraintende tutto ciò che vede?-
-perché non sa come stanno le cose.. cos’è successo con Liam? Vi ho visti litigare-
-lui ha detto ‘dovrei essere io quello arrabbiato’, quando non si è nemmeno accorto che ero sparita! Ha accusato me di comportarmi come una troia perché abbracciavo Harry!-
Louis sussultò –ti ha chiamato così?!-
Scossi la testa e afferrai una ciocca di capelli, rigirandomela tra l’indice e il medio –no, però è quello che voleva dire..-
-io ho visto come vi abbracciavate, ti garantisco che non sembravate amici…-
Sbuffai allentandomi –anche tu?!-
-nonono Lily, ti assicuro che non intendevo quello-
Lo guardai torva, per poi risiedermi un po’ più distante da lui.
-volevo dire che comunque si vede che state iniziando ad andare d’accordo, ed è un bene questo-
Cercava di arrampicarsi sugli specchi, ma ormai era chiaro cosa voleva dire, cosa volevano dire tutti: io ed Harry non ci siamo comportati come semplici amici, e anche se a me sembra totalmente normale abbracciaci in quel modo, devo chiarire le cose con lui.
Non potrei-e non vorrei- mai rovinare il suo matrimonio.
Devo farmi da parte e lasciare che gli sposi si comportino come… beh, come degli sposi!
-Lily?- Louis mi sventolò la mando davanti al viso.
-uhm..cosa?-
-dobbiamo continuare l’escursione-
Con un sorriso mi porse la mano e mi aiutò ad alzarmi.
Passavano manciate e manciate di minuti e noi continuavamo a vagabondare, scostando rami e foglie che intralciavano il nostro cammino.
Le guide si accingevano a spiegarci ogni albero, ogni volatile, ogni rettile, ogni frutto, ogni fiore che vedevamo.
Perfino se c’era una cacca a terra loro la indicavano e sapevano dirci di quale animale era.
Kau'i –o come cavolo si chiamava l’accompagnatore maschio- intravide un camaleonte, cosa alquanto strana perché quell’animaletto se ne stava comodamente rannicchiato su un ramo di un albero, perfettamente mimetizzato.
Lo fece cautamente poggiare sulla sua mano, per poi passarlo ai turisti che lo fotografavano e se lo stringevano tra le braccia.
Un uomo con un marcato accento portoghese mi chiese di fare una foto a lui e a suo figlio, che aveva il palmo aperto e l’animale che gli ficcava le esili unghie nella pelle.
Annuii e mi porse la macchinetta. Scattai la foto e mi ringraziò.
Il bambino iniziò a piangere perché l’esserino camminava sul suo braccio destro, così la guida glielo tolse di dosso e lo passo ad un altro turista…un momento, quel turista era Haven!
La povera ragazza continuava a strillare e a lamentarsi cose tipo ‘toglietemelo di dosso!’ o ‘cazzo mi ha morso! Levati bestiaccia’.
Il camaleonte le si era aggrappato alla maglia e lei, con un gesto irruento della spalla, lo fece cadere giù.
Un turista scuotendo la testa lo prese e lo rimise sul ramo.
Continuammo a camminare finché non arrivammo davanti ad un rigagnolo abbastanza agitato.
C’erano varie pietre su cui poggiarsi per superarlo, però bisognava fare attenzione perché erano bagnate e scivolose.
Mi sistemai bene lo zaino in spalla e misi gli occhiali da sole a mo’ di cerchietto.
Feci passare prima Haven e Louis.
Cautamente misi un piede su una pietra non molto stabile.
Continuai così per qualche passo, finché non scivolai su un masso fin troppo levigato e bagnato e caddi all’indietro.
Sentii un ‘‘attenzione a Lily’’ e due braccia mi presero al volo, tenendomi stretta i fianchi.
Un respiro affannoso mi fece girare di soprassalto.
Harry era in bilico, con un piede su una pietra e uno su un’altra e me tra le braccia.
Liam e May mi riservavano uno sguardo truce, così con un borbottio mi rimisi in piedi.
-tutto okay?- fece Styles posandomi una mano sulla spalla.
Me lo chiese per il mio modo brusco per allontanarmi o perché stavo per finire in acqua?
Annuii sempre con lo sguardo dritta di fronte a me, passai su un’ultima pietra e raggiunsi finalmente la terra ferma.
Aspettammo che arrivassero anche gli altri turisti e ci radunamo in cerchio.
-allora ragazzi, spero che vi sia piaciuta la gita! Ora noi ritorneremo al parcheggio e andremo in hotel.. venerdì si farà un’altra escursione ad Oahu e ci piacerebbe che veniste, ci siamo divertiti tanto oggi- Leia, l’accompagnatrice, ci fece cenno di seguirla.
Facemmo qualche metro per poi riapparire nello spiazzo di terra battuta dove ci aspettava il pullman.
Salii e presi un posto a caso.
Vidi Zayn sedersi vicino a Perrie, Louis con Haven, Candy con Niall ed Harry con..May.
Si vede che si erano riappacificati, dopo toccava a me parlare con lei.
Uno degli ultimi a salire fu Liam, che si guardò in giro per trovare un posto libero che, guarda caso, era proprio vicino al mio.
Un po’ impacciato si sedette e rimase in silenzio.
Era rigido sul sedile, con i muscoli contratti, come lo ero io.
D’un tratto però sbuffò e mi prese la testa tra le mani, ignorando i miei mormorii e sobbalzi.
Mi bacio con intensità, come non aveva mai fatto.
Non riuscii nemmeno ad oppormi.
-Liam..- sussurrai un po’ sbigottita e imbarazzata –di fronte a tutti?-
-non ce la facevo più! Lily, non voglio litigare con te..io ti amo!-Sentii dei mormorii tra i sedili vicini e vidi Haven ridacchiare quando Louis le disse qualcosa all’orecchio, continuando a fissarci.
May sorrideva guardando Liam, mentre Harry… lui preferiva guardare fuori dal finestrino ed ignorare le continue moine della sua ragazza per farlo voltare e vedere la scena del ‘ti amo’.
Sembrava che fossimo al cinema…ero io l’attrice del film però.
-Liam…- feci imbarazzata.
Lui subito si ritrasse e mi prese le mani.
-non te l’ho detto per avere un ‘‘anch’io’’, te l’ho detto perché volevo farlo, perché è la verità!-
La verità Lily? Ma per favore..da quanto state insieme?! Due, tre giorni? Forse anche meno…Sii ragionevole.
La mia testa continuava a ripetere questa frase, oltre che alle sue due parole.
Ti amo lo può dire una madre ad una figlia, due vecchietti con cinquant’anni di matrimonio, Ti amo lo dice il cuore, non la mente.
Certo…una persona si può innamorare subito come mai, però Liam non mi sembra così ‘innamorato’.
Sì, gli piaccio e si vede, ma mi ama? Ed io? Io lo amo?
Coscienza...ora dovresti aiutarmi.
Eh no Lily! Questo non è il mio campo, delle smancerie varie si occupa il cuore… non toccare questo tasto con me.
Grande, la mia coscienza non mi aiuta ad essere cosciente.. da non credere vero? Ma è proprio così.
-Liam, tu mi piaci…ma mi sembra fin troppo presto per dire..-
-non per me Lily, ma io no vogli indurti a dire nulla- mi sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia.
Rimasi interdetta per qualche secondo, con la fronte corrugata, poi il bus si fermò e scendemmo.
A passo svelto raggiunsi il bungalow e, senza aspettare Haven, aprii la porta e mi buttai sul letto.
Volevo piangere o volevo ridere?
Haven entrò e buttò la borsa per terra sbuffando.
-grazie per avermi fatto passare la mezza giornata più brutta della mia vita!-
Non la stavo calcolando molto così s’accigliò e si sistemò vicino a me.
-che succede- sospirò.
-cazzo Haven!- sgolai buttando la testa sotto il cuscino.
Non mi accorsi nemmeno che le lacrime rigavano il mio volto come la pioggia fa con le foglie di un albero.
-Lily..- la mia amica mi afferrò un braccio e mi attirò a se, abbracciandomi calorosamente e accarezzandomi i capelli con dolcezza.
Continuavo a singhiozzare e piangere.
-Lily, mi spieghi perché piangi di punto in bianco?- chiese Haven evidentemente preoccupata.
Scossi la testa e mi strofinai una mano sugli occhi.
-dai, parla- continuò.
-non lo so! E’ che Liam si comporta come un stronzo e poi..- altri singhiozzi –e poi mi bacia in quel modo!-
-ma a te piacciono i baci di Liam- continuò la mia amica.
-questo no..- sussurrai provata e sconvolta.
La mia amica sgranò gli occhi. –cosa!?-
-questo bacio non mi è piaciuto affatto, Haven! Non mi ha suscitato nulla di buono, volevo solo che finisse in fretta!-
La ragazza mi guardò attentamente e poi sospirò.
-se ti chiedo una cosa mi dici la verità?-
Annuii sconsolata.
-cosa provi per Harry?-
Una domanda di riserva no?
-non lo so Haven-
Bugiarda, lo sai eccome! Ti Piace, ti piace, ti piace!
Dopo attimi di fastidioso silenzio, finalmente parlai.
-okay si, lo ammetto! Da oggi ho capito che non mi è completamente indifferente Harry-
Lei in tutta risposta balzò in piedi e mi trascinò in bagno, non contando i miei mugolii di protesta.
-lo sai cosa si fa ora?- chiese facendomi sedere sul bordo della vasca e strofinando sulle mie guance bagnate un fazzoletto di carta.
Scossi la testa frustrata. –ora tu vai a parlare con Harry-
Scattai in piedi e allontanai le sue mani già propense ad applicarmi il mascara ed il rossetto.
-nonono, io con lui non ci parlo!- bofonchiai. Haven s’ingobbì con uno sbuffo, si protese verso specchio fisso sopra il lavandino e si ravvivò i capelli con le dita, con fare annoiato.
-hai intenzione di non rivolgergli più parola? Spiegami- si girò verso di me e si poggiò sul lavabo, incrociando le braccia al petto.
Mi misi una mano tra i capelli e mi accasciai per terra.
-non lo so Hav, sono tanto confusa-
-ma fammi il piacere!- mi afferrò per la maglia e mi costrinse ad alzarmi.
Sempre tenendomi la t-shirt mi trascinò fuori dal bungalow.
Facemmo qualche metro, lei continuando a sbraitare cose del tipo ‘devi parlare con lui’ o ‘cazzo Lily, muovi quel culo e non fare la bambina’, ed io continuando a dimenarmi; finché non scontrai la schiena contro qualcosa.
O meglio, contro qualcuno.


CIAO BELLEEEE
PRIMA DI TUTTO VOGLIO RINGRAZIARVI PER TUTTE LE RECENSIONI!! GRAZIE SUL SERIO. GRAZIE A CHI HA INSERITO LA STORIA NELLE PREFEITE/RICORDATE/SEGUITE E GRAZIE A CHI LECCE E BASTA^^
ALLORA...DICIAMO CHE QUESTO CAPITOLO E' IMPORTANTE (?) 
LILY (FINALMENTE) AMMETTE A SE STESSA CHE PER HARRY PROVA QUALCOSA!! EH GIA', CADONO TUTTE AI SUOI PIEDI AHAHAHH.
COSA NE PENSATE? SECONDO VOI LIAM HA FATTO BENE AD ARRABBIARSI, O HA RAGIONE LILY PERCHE' LUI NON SI E' ACCORTO CHE LEI ERA SPARITA?

SECONDO VOI CHI E' QUEL "QUALCUNO" CON CUI SI SCONTRA LILY??

AH....CANDY IO L'HO IMMAGINATA COME ANNASOPHIA ROBB:


SPERO VERAMENTE MOLTO CHE VI PIACCIA IL CAPITOLO! VI SAREI IMMENSAMENTE GRATA SE MI LASCIASTE UNA PICCOLA RCENSIONE *PLEASEEEE*

PS. HO INIZIATO UNA NUOVA FANFICTION: "THROUGH THE DARK", SE VI VA PASSARE E LASCIARE UNA PICCOLA RECENSIONE (GRAZIE IN ANTICIPO ^^ SE LO FARETE) CLICCATE QUI

BACIONIII XX ( E BUON ANNO NUOVO, IN ANTICIPO *-*) 

 
   
 
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