Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: FinnAndTera    31/12/2013    2 recensioni
Crescere insieme non era così semplice, apparire diversi davanti alle persone non piaceva a nessuno dei due. 
Raccolta di drabble, flash e one-shot.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note d'autrice: fanfic partecipante alla settima edizione del p0rnfest (link al post) - sia lodato il Natale e i prompt che porta - con il prompt "Ultima preghiera". Sì, i titoli sono il mio forte.


Ultima preghiera



Pregarono il Guerriero affinché gli desse la forza.
Le mani del re erano calde, forti e troppo pulite mentre accarezzavano il viso sfregiato di Loras e il suo corpo ancora velato di adolescenza. La ferita inflittagli dalla Vergine di Tarth gli bruciava continuamente, ma Renly cercava di alleviarne il dolore baciandolo sull’addome, sui fianchi e ancora più giù. Le cosce di Loras erano ciò che di più delicato potesse esistere al mondo e Renly si fermava a morderle, ad assaggiarle, senza dar peso ai sospiri di impazienza dell’altro.
Loras pregò il Guerriero perché di forza gliene rimaneva ormai ben poca, ma quel punto sentì finalmente la barba di Renly sfregargli l’inguine e graffiarlo senza volerlo. Il Guerriero lo ascoltava sempre – d’altronde lui era un valoroso cavaliere – e Loras percepì all’improvviso una tale forza nel petto da sentire di poter vincere da solo un numero infinito di guerre per il suo meraviglioso re.
«Dovresti pregare la Madre affinché ti doni un figlio da mia sorella» sospirò poi poco convinto, arrabbiato ed eccitato, poiché non ce la faceva a decidere a chi essere fedele, se alla corona o alla famiglia, soprattutto quando dal capo di Renly, che si trovava proprio fra le sue gambe, la corona la toglieva lui.
«Shh» soffiò Renly sul segno rosso lasciato dalla sua barba «abbiamo tempo anche per lei».
 
 
Pregarono per la Vecchia affinché gli desse saggezza.
«Dovresti compiere i tuoi doveri di re, altrimenti saranno in pochi a rispettarti quando ti darò il trono che ti spetta».
Renly accese una candela per ognuno dei Sette Dei sbuffando sonoramente alle parole di Loras.
«Potresti evitare l’argomento almeno per il tempo di una preghiera?» chiese poi tornando al suo letto. «Domani abbiamo una battaglia da combattere, avrò tempo dopo per pensare ai miei doveri coniugali».
Loras si accigliò ed evitò il bacio di Renly che sorrise nonostante il rifiuto.
«Devo pregare la Vergine stanotte?»
«Tu non capisci!» sbottò Loras senza più freni. Possibile che Renly davvero non capisse la situazione? Anche lui avrebbe voluto che non “pensasse i suoi doveri coniugali”, ma Renly era un re e Loras doveva tenere a freno il suo egoismo, quella gelosia che lo prendeva quando Margaery ballava fra le sue braccia e lo baciava timidamente, bella come una rosa. Era necessario, purtroppo.
«Neanche tu capisci, se è per questo,» gli rispose Renly prendendolo per i fianchi «domani, come ho già detto, combatterò contro mio fratello, sangue del mio sangue. Vorrei soltanto passare questa notte con l’uomo che amo senza sentirmi dare dell’incapace anche da lui».
Loras stavolta non evitò il bacio e, schiudendo le labbra, pregò la Vecchia affinché, prima o poi, desse la saggezza a quell’uomo che amava e che avrebbe sempre amato, che proteggeva e che avrebbe sempre protetto con tutto se stesso.
Renly si mosse più velocemente del solito, aprendogli le gambe senza alcuna delicatezza e entrandogli dentro lasciandolo per qualche attimo senza fiato.
«Non sei un incapace» disse Loras fra un assalto e l’altro e spostò i lunghi capelli di Renly dalla fronte sudata. Lo costrinse ad aprire gli occhi e a guardarlo, come per imprimergli quel concetto in testa, mentre Renly aumentava il ritmo delle spinte sempre più profonde.
Che Margaery continuasse a pregare la Vergine a Loras non importò più un bel niente.
 

Pregò lo Sconosciuto affinché lui avesse una guida.
Brienne la Bella era scomparsa insieme a Catelyn Tully e all’allegria del re. Loras piangeva mentre sguainava la spada e in preda al furore uccideva chiunque gli si avvicinasse e ostacolasse la sua miserabile ricerca. Quella donna aveva avuto la fortuna di indossare il mantello arcobaleno e di spiare il corpo nudo di Renly – il suo Renly, il suo Renly guardato da quell’orrore, il suo Renly ucciso da quella bestia – durante la vestizione, eppure non le era bastato.
«Devo ucciderla, devo ucciderla
Non ci sarebbero più stati i baci accanto al calore delle candele, i graffi rossi sulla pelle e i battibecchi che finivano sempre allo stesso modo, con Renly che lo girava e lo scopava per evitare argomenti fastidiosi che nessuno dei due voleva affrontare. Nessuna vittoria e nessun dovere coniugale, nessuna promessa da mantenere, nessuno da amare e da proteggere per tutta la vita.
Loras, da solo vicino al cadavere del re, pregò come il più disperato dei mendicanti lo Sconosciuto affinché Renly Baratheon trovasse pace fra la morte e l’ignoto.
 

L’ultima preghiera fu per il Padre affinché gli desse giustizia.
Loras vinse la battaglia contro quel fratello che avrebbe dovuto sconfiggere Renly – “Il fantasma, il fantasma di re Renly Baratheon!” -, ma Loras perse  definitivamente tutto il resto.
L’ultima preghiera fu per il Padre che lo ascoltò e gli diede giustizia; tuttavia la giustizia non servì a riportargli l’amore indietro e allora Loras non pregò proprio più nessuno.








 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: FinnAndTera